MISE IL PIEDE IN FALLO: NON LO VIDI PIÙ. ALLORA COPRII LA BUCA, MONTAI A CAVALLO, E LA SERA DOPO ARRIVAI A CASA, RICORDI?”
, da quel giorno in poi, con evidente abuso di autorità, aveva preso l' abitudine di venire ogni sera nella nostra camera per servirsi del confortevole
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non erano più deserte, anzi brulicavano di un viavai alacre, confuso e rumoroso, che sembrava fine a se stesso. Fino a tarda sera si sentivano
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facce sconosciute; ma a sera la zuppa la diedero anche a me. Speravo in qualche giorno di riposo e di allenamento graduale alla vita attiva, ma non
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pacchetto di sale o di polvere per budini. Mi invitò una sera a prendere il tè nella sua camera, e notai che alla parete sopra il suo letto erano appese
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, sentivo parlare in italiano. Una sera, mobilitando le poche energie che mi restavano, mi ero deciso ad andare a vedere chi viveva ancora là dietro. Avevo
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questione, ma molti altri gli affidavano merce da vendere, senza contratto, sulla pura fiducia, in modo che il danaro non gli mancava. Una sera sparì
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giornata, non parlava d' altro, e spesso, a sera dopo cena, costringeva noi tutti ad assecondarlo, e a ripetere il suo processo in una sorta di sacra
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cemento delle banchine, in preda al delirio e al dolore, fin verso mezzogiorno: poi, entro poche ore, tutto rientrava nell' ordine, e verso sera mi
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foreste, di villaggi sperduti, di lente e larghe fiumane. Pigiati nei vagoni merci, si stava scomodi: alla prima sera, approfittando di una fermata
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d' un fiato, e forse saremmo arrivati in tempo per il rancio della sera; oppure bivaccare ancora una volta per strada, in libertà, ma a stomaco vuoto
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sassate, e non disdegnava i pollai dei casolari più lontani; raccoglieva funghi, e bacche tenute generalmente per incommestibili, e a sera non era raro
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instancabile, fino alle nove, alle dieci di sera. Le escursioni nel bosco, i pasti, il sonno, i bagni rischiosi nella palude, le conversazioni sempre ripetute
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" toglieva il respiro, e veniva accolto ogni sera con un silenzio più eloquente degli applausi. Perché? Forse perché vi si percepiva, sotto l' apparato
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lunga sera di vigilia, si udivano tenui e modulati i canti dei pastori: intonava uno, un secondo gli rispondeva da chilometri di distanza, poi un
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quasi senza soste per tre giorni, fermando solo per poche ore in un paese pieno di fango, dal nome glorioso di Alba Julia. La sera del 26 settembre
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, padroni del mondo e del loro destino. Per Garmisch-Partenkirchen giungemmo la sera al campo di sosta di Mittenwald, fra i monti, sul confine austriaco, in
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Accademia della crusca
