vinco? - chiedeva malinconicamente la principessa. - Da un mese non vedo una carta! Nondimeno continuavano, fino a sera, al lume delle candele, senza
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Venera, come ogni sera suo marito tornava casa più ubbliaco, e il figliuolo era insordito completamente, affrettava la festa coi voti: - San Placido
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All'alba del giorno quattro la comare Venera si levò, quietamente, per non destare il marito ubbriacatosi la sera innanzi e rovesciato sul letto
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potervi far male? - Nulla... lo spumone... E mentre don Tino contava i soldi guadagnati la sera, si vide arrivare i carabinieri, a cercar la
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agli occhi e parlava di loro come se fossero vivi. La sera, quando venivano gli amici, a passare un'oretta, egli socchiudeva la porta, metteva fuori una
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quella sera, e l'imagine di Fanny non gli si voleva levar via dagli occhi. La vedeva ancora, come se gli stesse dinanzi, bionda, graziosa, elegante; gli
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che la musica suonava di sera al Foro Italico. - Andate là, viziosaccio! - rispondeva il marchese che aveva bisogno di denari per piantar le vigne alle
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durante tutta la giornata; la sera soltanto gli era permesso di andare a respirare un po' d'aria fresca. La domenica, spesso anche qualche altro giorno
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paura. Con quell'imbroglio, chi sa come gli succedeva!.. però non avrebbe voluto dispiacere al principale. Così una sera che Salvatore se lo trascinò
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, le gambe lo portavano da quelle parti, dinanzi al Salone di Venezia e, una sera, egli si fermò un istante, a guardare. Il gas vi splendeva; Andrea e
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acquistava il lustro che aveva sempre sognato, e la sera, quando il baronello portava i suoi amici a fare una partita, o a conversare, e le ragazze suonavano
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trovano spazzando per terra. - Mi bisognerebbero per comprare la macchina alla Nunziata, che ha le mani fatate, e lavora da sera a mattina. I denari, non
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sera veniva infatti poca gente: il cavaliere Fornari, padre Agatino, il professore, l'ingegnere, il Restivi, il marchese e qualcun altro, tanto da
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Da quel giorno cominciò una vita d'inferno. Don Antonino aveva preso amore al vino, e s'ubbriacava mattina e sera, ragionando di ricchezze nelle
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nessuno... e allora è venuto fuori il vicino, il prete di Scordia, quello di ieri sera, e ha visto dal buco della serratura... il sangue nero come
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. - Bisogna che la disgrazia mi perseguiti! - Non sapete la disgrazia di quel povero - de Fiorio? - venne a dire una sera il Fornari. - Che gli è successo
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bastava appena per occuparsi dei suoi affari, che richiedevano una vigilanza continua; la sera, qualche volta, andava dalla principessa. Questa, ora
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importava se, vincendo, vinceva i suoi propri denari; lei non sapeva far altro che giuocare, ed aspettava impazientemente la sera, quando venivano ancora
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azzurra, che pareva tal'e quale quello dei bersaglieri. La sera, pavoneggiandosi in piazza, col berretto sul cocuzzolo e la nappa che gli sbatteva sulle
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pensando alla scena della sera. - Ma se Vincenzo Sutro se la pigliava a male e mi rompeva le costole?.. Infine, che cosa m'importa di quella cristiana e del
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sera che tornasti da soldato, con Antonio Manfuso, ti ricordi? - Sul serio? Guarda un po'; ha la faccia più dura delle corna di suo marito! - Pazienza
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confusione che vi regnava da mattina a sera. Alfio Balsamo, il ragazzinaccio, lavorava per quattro e si trovava nello stesso tempo in ogni luogo
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la sera, e i fattori si lagnavano della sua scioperaggine. Invece di portar denaro alla mamma, ora gliene chiedeva, ogni momento. - Questo è l'aiuto
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andava carcerato? - disse la vicina Santa. Il meglio fu una sera, quando portarono Alfio Balsamo a casa, con la bocca aperta e una coltellata nello
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