venire qui? piange sempre, la povera Rosetta. — Oh, Rosettina mia! — gridò Caterí scoppiando a piangere. — Me l'ero quasi dimenticata. Ma ora abbiamo
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, perché ha sempre una rosa sul vestito.
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ritornava. Mentre Caterí era sulla sedia, l'ornino e Bellissima si guardarono. E la povera Bellissima, sempre senz'alcuna spinta, d'improvviso tese
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non era ancora Rosetta. Era Tit, questa volta, il quale viene sempre da lontano, e, vedendo quel lume, aveva bussato. Aveva preso molta pioggia; aveva
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d'argento, regalatagli un tempo dalla Principessa delle Querce, e che ora non suona piú; ma Tit la teneva sempre per ricordo. — Chi sei? — chiese
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era anche buona. Non parlava mai, e rimaneva sempre in quel cantuccio, senza chiedere mai da mangiare. — E cosí, se n'è andata... — No, non se n'è
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freddo, e vi fece molte cuciture col filo nero. Però il vestito rimase sempre alquanto strappato. Uscirono, lasciando la porta socchiusa. Caterí
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mangiava sempre; c'era poi una topina con una valigia di cuoio e una cuffia celeste: — Quand'ero piccola, — raccontava la topina alla rondine, — ero
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— E forse, — strillò sempre piú severo il gallo, — anche contro i galli e le galline? — Non sia mai, — disse la rondine, — Però, voi, signore... — Io
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Caterí gli andava sempre dietro, senza parlare perché non sapeva che cosa dire in mezzo a persone cosí benvestite. Ma Tit guardava tutti dall'alto in
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, — ed è buona, tanto buona che meraviglia. Non parla mai e lavora sempre ed ogni volta che le do un soldo d'oro, lo mette da parte nella sua sacca. — Oh
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rossi », ma non ebbe il coraggio d'aprir bocca. Ella andava sempre dietro a Tit, e pareva che nessuno si accorgesse di lei. Intanto la Signora del
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non si muoveva, ma il suo cuore continuava a battere. Sulla sua tempia bianca c'era una macchia di sangue e sulla sua bocca c'era sempre quella
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portare un grembiule bianco, e con tono d'importanza ordinò i medicinali. Poi comandò: — Potete andare. Sempre tenendo il soldo e la trombetta
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mise a piangere per far capire la sua contentezza. Tit la guardò impietosito e pieno di cortesia. — Tu sei stata sempre qui? — domandò. — Oh, sí
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finestre sono sempre
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Intorno al Palazzo dei Sogni c'è sempre grande attività, perché continuamente bisogna costruire nuove case, o riaddobbare le vecchie. Nani del bosco
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— Ma è Grigia! — esclamarono insieme Tit e Caterí. — Come? Voi la conoscete? — Tutti la conoscono di fama. La Regina delle Fate ne parla sempre. — Ah
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Oh, povela pincipessa! Sono una povela pincipessa! — e piangeva sempre. Sperava che essi avessero almeno sentito notizie del suo aeroplano, ma si
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aveva sempre tenuto in serbo per donarlo a lei. Tit venne, e ritornò, e spesso va a trovarla, insieme alla piccola Principessa. Cantano sulla
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volete sapere ancora? Se Rosetta ha sempre il suo impiego? Sí, Rosetta ha sempre il suo impiego. Se il Mercante aspetta ancora? Sí, aspetta ancora. E la
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, metteva sempre le zampe dentro le pozzanghere, e Negretti doveva
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rispettabile, il bravo Negretti lo trattava sempre con grandi onori e lo chiamava Eccellenza. Cosí la sera, quando la Marchesa domandò al canino: — Come
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E Negretti sospirò, perché questa era proprio la canzone che cantava sempre la signorina Alberelli. — Perché sospiri? — chiese il canino. — Per
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, Principessa rimase profondamente offesa, e guardò sempre dall'altra parte, con sommo disprezzo. Fu un viaggio d'inferno! Non è facile guidare un
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Marianna, che fa la fotografa, con la figlia Martina, che fa la studentessa e la violinista, e con i gatti Simba e Minou, che fanno i gatti. È sempre
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Casablanca ci sono ancora il nonno e la nonna. La loro casa è molto vicina al suq, il mercato, e quindi c'è sempre molta confusione. Omar, il fornaio, è amico
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? Io? - Bene, benissimo! Ora sentiamo un altro. Mi e proprio andata bene! Torno sempre allegro da scuola. - Bravo, Nadir. Se torni così allegro dalla
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fin quasi a cadere, ma poi miracolosamente resta sempre in equilibrio. A un semaforo rosso mollo la bici sul marciapiede, tiro fuori il fazzoletto e
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Maristella ride sempre. Ama la frutta, i fiori, le stelle e le nuvole. La sera va sul balcone e guarda il cielo. Quella volta che sono andato a casa
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davanti alla porta, in corridoio. La mamma pensa sempre a tutto. Ecco, sono pronto. Esco nella nebbia del mattino. Arrivo davanti alla scuola, ma il
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. Gli piace molto anche leggere libri italiani. - Tra un po' mi compero la macchina — dice sempre - vedrai! Quando dice così a me viene voglia di ridere
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Mohamed o Abdullah. Usa sempre nomi di cose, le prime che gli vengono in mente. La prima volta ha detto di chiamarsi "scoreggia", la seconda "cammello
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di solito sono banane, pane, pepe, latte. I carrelli dei signori italiani sono sempre strapieni di pizze, biscotti, cioccolato, merendine. - Chissà
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sempre la mamma: - Non interrompere mai qualcuno che ti stia mostrando affetto — e ho aspettato che finisse. Subito dopo è scappata via ridendo come una
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aveva fantasia e inventava tante storie che spiegava a gesti al suo cane il quale, seduto serio serio sulle zampe di dietro, lo ascoltava sempre con
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, il gas arriva direttamente dall'Algeria. - Chi non viaggia non può conoscere nulla — dice sempre il mio papà.
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