Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: sei

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Iris

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Illica, Luigi 5 occorrenze

Tu sei Grande e Buono!

Tu sei nel Joshiwara! –

No, tu non sei più sola, Iris. – La luce scende a te.

Iris, ove sei?… O fiori del piccolo giardino, ov’è ora la vostra Iris?…

O Morte, Signora Misteriosa, quanto sei grande nella tua pietà, Tu che tanti mari e cieli eterni poni fra gli umani e i loro dolori!

XX Legislatura – Tornata del 28 gennaio 1898

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Chinaglia; Biancheri 4 occorrenze
  • 1898
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
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E ciò soprattutto perchè continua il ritardo nel pagamento delle semestralità. Infatti al 30 giugno sono caricati sei milioni dalla rata in scadenza

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Ma neppure nel maggio la discussione ebbe luogo, ed ora, dopo altri sei mesi, ci troviamo innanzi la terza edizione del progetto, in cui la Sezione

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solo della Banca d'Italia, ma ancora del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia. Sei mesi dopo, nel maggio del 1897, il disegno di legge ritorna

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anni, in guisa che la massa di rispetto, o fondo di riserva che si voglia dire, è discesa da sei milioni e cinquecentomila lire, quanto era nel 1895, a

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SCURPIDDU

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Capuana, Luigi 16 occorrenze

due tacchine! E sei pulcini dietro, con la lanugine bianca listata di strisce scure, che il vento agitava: - Nè rubata, nè mangiata dalla volpe dunque

là non veniva nessuno in queste parti. Sono poi stata sei mesi all'ospedale. Credevo di morire senza vederti! ... Ora la Bella Madre Santissima mi ha

capelli che le scendevano su gli occhi. - Quella che vi siete presa ieri. - Sei pazzo? - Sì, se l'è presa la tua mamma che la voleva per chioccia

davanti, domandandogli: - Dove vai? Che fai qui? Il ragazzo lo guardò sbigottito, grattandosi il capo. - Come ti chiami? Di chi sei figlio? - Mi chiamo

arrivata la citazione per la testimonianza. Vedrai Catania senza spendere un soldo; sei contento, Scurpiddu ? - Io l'ho già fatta la mia testimonianza

d'India che facevano siepe su l'orlo delle rocce nella gola della Caldaietta. - Vergogna! Piangere per una tàccola? - le disse la massaia. - Non sei più

? - voleva sapere Scurpiddu . - Gente che può far del male: a te no, perchè sei ragazzo. Ma Scurpiddu si tranquillò soltanto più tardi quando massaio

. Scurpiddu riempiva brocche nella vasca vicina, insieme con sei contadini che facevano una specie di catena, porgendosi da una mano all'altra i

. - Non dubitare, - rispose la massaia ridendo. - Metteremo loro il segno per distinguerli. E soggiunse: - Sei fortunato! Guarda: due dei miei hanno il

? Esso dovresti imitare invece del cane, del gatto e dei tacchini! ... Neppur con lo zùfolo riesciresti! ... Come non sei riuscito ad imparar bene a

. - Tanto, non ti dicono ladro. Non è forse vero che sei uno steccolo? Ingrassa e non te lo potranno dire più. Il massaio lo aveva persuaso così. E parecchi

il muggito d'un bove, da ingannare. - Ah, sei tu! E se Scurpiddu non scappava, avrebbe ricevuto quattro bei scappellotti. Il Soldato tornò maravigliato

, - gli disse lo zanni , - perchè sei più magro di me, - Infatti si chiama Scurpiddu , - soggiunse il Soldato , - Soldi però ne ha più di tutti, È

faccende della masseria. Parecchie volte massaio Turi gli aveva detto: - Ora sei troppo grande da fare ancora il nuzzaru : per questo ufficio prenderò un

smerciarle tutte? E gli andò incontro, appena lo scorse da lontano. - Sei soldi l'una, - gli gridò il bovaro. - E col denaro ti ho comprato altro fil di rame

chiamarlo Caporale da oggi in poi. - Tu non andrai soldato. Sei contento? - Io, io ci andrei volentieri. Vedrei tanti paesi! Al tempo che guardavo i