sei mesi dopo, una sera di gennaio. Lo sposo è distratto, sudato. Il fratello della sposa va per duecento chilometri di autostrada a prendere le
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integrale sperdimento. Dopo, se sei capace, passala tu la notte in questo stato.
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accenderle! non accenderle! Non accenderle: tutto è vano vano è il sogno: tutto è vano tutto è sogno: Amore, primavera del sogno sei sola sei sola che
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così, come un ignoto sole spento su le fiorite primavere. Chi batte alla mia porta? sei tu, cara? Vieni con l'alba alla mia cella triste? L'inchiodi
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sempre vissuto in modo umano, cioè semplice e silenzioso. Exit Fadin. E ora dire che non ci sei più è dire solo che sei entrato in un ordine diverso, per
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Ti son vicino e tu mi sei lontana, mi guardi e non mi vedi, o s'io ti parlo, pur amando ascolti, non però m'intendi; ti sono questo corpo e questi
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sei ora, mia non saresti più che s'altra mano ti possedesse. Che pur del mio corpo sarei geloso come or son d'altrui. Non più sarei per te la vita
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si rinvoltola accidioso e rincardina le porte. Se lo scuoti e lo palesi, marzo giovane pazzia, la sua trista nostalgia sogna il sonno di sei mesi. Ei
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... e pure inconscio iva cercando amore l'animo offeso. Ahi ti vidi e a te il pensier rivolsi a te che pura sei siccome un giglio ... ... Le lacrime
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ch'ora soffro vano tormento senza via né speme, tu mi sei cara mille volte, o morte, che il sonno verserai senza risveglio su quest'occhio che sa di
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dal volto mi par ch'altri mi legga il pensiero di te che sei lontana. Dal commercio degli uomini rifuggo allora alla campagna solitaria o alla mia
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stesso? - Tu sei come colui nella notte vide l'oscurità vana ed attese da dio chiedendo la divina luce e d'ora in ora il fiero cuor nutrendo di più
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crearmi la luce da me stesso, lasciami andar oltre il deserto, al mare perch'io ti porti il dono luminoso ... molto più che non credi mi sei cara. 2
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Hai viso di pietra scolpita, sangue di terra dura, sei venuta dal mare. Tutto accogli e scruti e respingi da te come il mare. Nel cuore hai silenzio
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speranza, quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla. Per tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà come
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viva tacevi; le cose vivevano sotto i tuoi occhi (non pena non febbre non ombra) come un mare al mattino, chiaro. Dove sei tu, luce, è il mattino. Tu eri
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Quando vent'anni avea, e spensierato il suo viaggio correa, egli avea detto alla gaia Isabella: - Tu sei gaia, sei giovane, e sei bella... vuoi tu
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stolto e profano il basso incenso dell'ossequio umano! O bella creta passa nella festa poiché sei tanto bella e tanto mesta, in mezzo all'orgia delle
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è tuo destino, pallida, mesta, e collo sguardo chino? Io leggo il cielo attraverso l'amore! Tu sei la lente delle mie pupille: povero fiore, tolto
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, tormenta - addormenta l'illuso pensier!. . . Fratello, sul tumulo sei dunque arrivato; adesso raccontami l'immenso passato ; ricordi il tuo viaggio? Le
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bottino). Intirizzisco se schiudono l'uscio, ma qui la stufa borbotta tepente: oh benedetto il mio piccolo guscio, per me, nevata, sei tutta
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sbadiglia? come un feretro sei gaia!... in un dente che somiglia a una torre rovinata, ho una danza forsennata di stranissimi dolor. Queste spiagge solitarie
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tutto che langue, o manca o fugge, tutto che il tempo invola, e l'uom distrugge, o vecchia cieca tu sei sacra e buona, e ben giri quaggiù la tua corona
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sante gioie, o speranze divine! Rifioriran, mia mesta giovinetta, rifioriranno quei tempi d'amore; e tu lo sai, dagli angeli protetta, tu che sei buona
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, brancolando, i tuoi parenti, ad uno ad uno. - Chi sei tu ? - Non ricordo...- E il domicilio ?... - Sulla terra! - Ma dove ? - É il mio segreto! E di
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del solingo prete. O settantenne fante - zoppicante nella queta dimora, certo, tanto l'amavi. Sei morta seco per servirlo ancora: senti, io scordai
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tondo viso in foco e il parlar roco - delle dee baccanti! Oh le donne,oh le chiacchiere del prato! Che laconismo! Nessun ti chiede, là se sei soldato
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Perchè sei pallido o mio bambino? Perchè il tuo lucido occhio azzurrino, su cui di un dubbio non scese il velo, infaticabile s'affisa in cielo? Non
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all'ombrìa, l'universo è giocondo, e tu sei mia! Io sospirava : amo, confido e credo ; il futuro lo sento, il Dio lo vedo!... O puri affetti, o rime
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O armoniosa quiete del villaggio, balsamo sospirato un anno intiero, o pace della mia anima, e raggio del mio pensiero! Come sei tutta buona e tutta
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primavera il giardin, la cameretta! E direte: Auretta tiepida, del Signor sei messaggiera; spunti, auretta, il giorno estremo, noi lassù ci incontreremo!-
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un giovinetto; e tu corri a portargli due begli occhi d'amore ... begli occhi, e buon umore; oh a lui propizia sia l'onda amara, se gli sei cara! Ma
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Dea, quest'anima sperando, a te volgea! Come sei bella, o luna, quando il viso ti specchi nel mite tremolio della laguna; come bella, fra i pallidi
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core, volesse dirmi: - Oh quanti nuovi lidi, quanta stesa di cieli e di marine, tu vedesti, e pur giovane sei tanto! Ed io? ... dei grami dì già
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compra il cacio e il pollo, con quattro perle fálse intorno al collo! La crestaia ? ... misura al tuo pagare se degno sei d'amare; della tua borsa al
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Quando mi sei lontano il cuor mio non sa più perché sia vivo, fanciullo mio giulivo, e mi sento infelice in modo strano, quando mi sei lontano
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Io son povero al par di un fraticello; ma tu sei vispo, rubicondo e bello, l'avvenire tu sei, l'ultima legge ormai dei giorni miei. Ti lascio, amico
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A ENRICO JUNK Della città, madre di inganni e toschi, sei stanco, amico, e aneli ai verdi boschi e a un po'di acqua corrente; a un po' di acqua
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nostra cortina da cui, stanchi e lividi, ci assal la mattina! Tu dici: " O amatissimo, sei Giove, e io son Frine!... " scotendo sugli omeri le chiome
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vi innesti un ignorato fiore. - Povero padre! il sole è così bello e tu sei nell'avello! Laghi, cime diafane, cerule lontananze, dove arcadiche stanze
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