governative, il Ministero delle Finanze, con circolare del 20 dicembre 1935, n. 154.684, chiarisce quanto segue:
(1) Da ciò segue che è improprio usare la parola «particella» per designare questi enti che (al pari dei fotoni) hanno soltanto alcune delle
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, illustrato nel § precedente, vale non solo per i fotoni, ma anche per qualunque «particella» materiale, come per es. gli elettroni (1) Da ciò segue
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ragionamento che segue.
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esattamente nello stesso modo: ne segue l'identità delle proprietà fisiche e chimiche. Fanno eccezione le eventuali proprietà radioattive, le quali non
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compreso tra e . Segue di qui e dalle (98) che px può variare entro i limiti
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Fermat: fra due punti qualunque A, B il raggio segue la linea per cui:
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già trattato al § 8 sotto le condizioni (): segue allora dalla (24') che k può assumere solo i valori
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Si osservi anzitutto che per , U tende a e quindi p a : ne segue che l'esponente del primo termine tende a e perciò, affinchè la u per tenda a zero
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con e costanti. Tale approssimazione però cessa di esser valida nelle vicinanze dei due punti critici A e B. Ne segue che per rappresentare un
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(331) (escludendo i valori ), e purchè si identifichi k con della teoria ondulatoria (dal che segue l'esclusione del valore k = 0): così anche le
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: segue che ciascuna delle componenti X, Y, Z del momento si può sviluppare in serie multipla di Fourier, sotto
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indipendenti. In tutto quel che segue ci riferiremo, per maggiore generalità, a una funzione di p variabili, ma spesso indicheremo il loro complesso con
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Ma se A è hermitiano, il primo membro è nullo e quindi segue (essendo , cioè l'ortogonalità.
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membro a membro, si ha Ma se A è hermitiano, il primo membro è nullo e quindi segue (essendo , cioè l'ortogonalità. Se poi An è un autovalore multiplo, a
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ed essendo F una funzione arbitraria, i coefficienti si debbono riguardare come numeri del tutto arbitrari: ne segue che la (63) non può sussistere
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», con che vogliamo intendere quanto segue. Si sviluppi in serie delle autofunzioni di : in questo sviluppo entrerà, per ogni autovalore Gr, una
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). Un procedimento analogo si segue in fisica atomica per risolvere quei problemi nei quali le particelle si possono considerare soggette a certe forze
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di risonanza). Questa transizione, se , richiede assorbimento di energia a spese della radiazione: ne segue che l'atomo nello stato n può assorbire
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(1) Si noti incidentalmente che da ciò segue , e quindi lo spin totale (in unità ), definito da risulta e non 1 come si ammette di solito nel modello
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avranno l'unico autovalore + 1, cosicchè sarà lecito scrivere (1) Si noti incidentalmente che da ciò segue , e quindi lo spin totale (in unità ), definito
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spaziali , ne segue che tali equazioni dovranno essere del primo ordine anche rispetto a . Naturalmente, da equazioni del primo ordine si possono sempre
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Dimostrata così l'esistenza della matrice S per una trasformazione infinitesima ne segue subito (poichè le trasformazioni di Lorentz, come è noto
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quindi l'operatore hamiltoniano : ne segue che se (l, 2) è una autofunzione appartenente all'autovalore En, cioè soddisfa l'equazione
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sostanza di quanto segue.
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alla sola differenza tra l'interazione vera e questa. Ciò non altera nulla alla sostanza di quanto segue. .
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l'inclinazione λ: dando a λ il valore opportuno si può così ottenere una qualunque delle curve integrali uscenti da A. Da ciò segue, che tutte le curve
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quantico è nh. Ne segue che, se tracciamo, nel piano delle fasi, le orbite corrispondenti a tutti gli stati quantici, l'area compresa tra due orbite
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