Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: segno

Numero di risultati: 28 in 1 pagine

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Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale

267239
Dorfles, Gillo 28 occorrenze
  • 1999
  • Feltrinelli
  • Milano
  • critica d'arte
  • UNIFI
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saranno sempre in agguato coloro — artisti e critici — che al minimo segno di stanchezza d'una determinata corrente, sono pronti a risfoderare forme

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parte a una riscoperta delle grafie e delle pittografie estremorientali soprattutto giapponesi, che esamineremo nel capitolo dedicato all'arte del segno

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; 2) una seconda, iniziata con l’avvento del gesto e del segno, dell’action painting e del tachisme, che segnava l'ingresso ormai trionfale di un certo

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a ridire, riflettendo al valore di segno e di emblema implicito in codesti oggetti? Sempre di più l’atmosfera, la forma, il colore, creati dalle

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La prima è l’esposto di una realtà a cui rimandano le immagini, giacché esse non contengono alcun segno arbitrario o immotivato, la seconda consiste

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un’arte generale del segno. 1966

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Gruppo degli otto: pittori a cui Lionello Venturi dedicò una monografia e che furono riuniti per un certo tempo (attorno al 1952-54) sotto il segno

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tra di essi: Wols, Tobey, Mathieu, Capogrossi,Hartung, come le diversità individuali fossero assai notevoli: in alcuni, infatti, il segno s'identificava

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Segno: secondo Charles Morris può essere distinto in "segnale" e "simbolo"; si parla di un "segno iconico” (o "icone”) quando presenta delle

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Semantica: quella dimensione della semiotica che si occupa del significato dei segni, ossia del rapporto tra segno e denotatum.

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: quella di scomporre la materia, di distruggere il segno, appunto per poter ritrovare un segno più genuino, una materia più idonea alla strutturazione

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Accanto, e prima ancora di Wols — a partire cioè dal 1945 — bisogna riconoscere a Georges Mathieu la priorità d’un consapevole impiego del "segno

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del segno, si ha un segno che anticipa il significato: il "signifiant" precede il “signifié." L’impostazione semantica dunque viene ad essere

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surrealisti si servirono dell’azzardo e del segno tracciato a caso soltanto come spunti per un’immagine che si veniva ad ordire; mentre qui l’immagine viene a

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Ogni movimento mira a inglobare elementi di altri movimenti, e quindi anche la pittura del segno e del gesto si potrebbe identificare con quella

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, massiccio evolversi d'una predilezione per il segno e per l’elemento calligrafico, il generalizzarsi dell’asimmetrico, l’evidenziarsi d’una ricerca

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Segno e gesto in Italia

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Anche in Italia la pittura del segno e del gesto doveva trovare tosto degli adepti; e persino una rivista giovanile (di cui uscirono alcuni numeri

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L’artista che doveva portare a più compiuta strutturazione un genere di arte basata sopra la ripetizione di un segno particolare e costante — anche

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artistica. Capogrossi — lasciandosi dietro le spalle una già lunga carriera pittorica che s’era iniziata sotto il segno del cosiddetto "espressionismo

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a fare della sua pittura un genere realizzabile a mo’ di stoffa stampata, o di semplice decorazione. Il che tuttavia mostra come un segno veramente

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divenuta decisamente sua. Il "segno” di Hartung tuttavia non è, come quello di Capogrossi, un segno statico e immobile, fissato una volta per tutte

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nell’invenzione del segno ma nella "validità" dello stesso, e tale validità esula da ogni possibile riferimento a oggetti reali, a moduli arcaici, a

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di un’arte del segno, del gesto, della materia, mantenendole divise dall’informale vero e proprio, appunto perché quelle forme artistiche, dal più al

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entro le quali di segno viene quasi sempre ad ordire delle “presenze” talvolta memori dell’antica figuralità.

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di Tobey, il grande maestro degli alfabeti bianchi, a differenza di Mathieu in cui il gesto s’accompagna quasi sempre alla nascita d’un segno

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insolita nei nostri climi; ed è questa "potenza del colore” unita a questa violenza del segno, che conferisce a molti rappresentanti di questa pittura

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d’un labile segno, e ci riuscì mediante quello che egli volle chiamare "l'impronta," ossia l’atto stesso di imprimere sulla tela vergine una matrice

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