Se ho sbagliato, Maestà ...
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Come se avesse capito!
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Se fa piacere a Sua Maestà ...
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Se ce la portassimo a palazzo?
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Chiamiamola! Se è in fondo al ruscello ...
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Certamente, se ha fatto dimenticare a Vostra Maestà ...
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(da sé): Che sciocco! L'ho ringraziata anch'io! ... Che sciocco!
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E Sua Maestà, (sbuffa) se lo prese per forza? ...
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(sorridendo tristemente): Tutte le malattie dei regnanti sono belle! Se sapeste come soffro pensando che Sua Maestà non può dare udienze se non
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(tra sé): Le avessi io cento vite! Quanto potrei mangiare! ...
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(tra sé): Come diventano saggi i Re, quando perdono il potere ...
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Attendiamo che venga da sé. (Sbadiglia chiudendo gli occhi) Attendiamo, Regina ... (Si addormenta.)
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(da sé): Sono sciocchi e maligni! Per fortuna il Re dorme la grossa ...
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(imperioso): Se scopro che i miei ordini non sono stati eseguiti! ... Che fate qui, Regina?
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(tra sé): La disgrazia è di noi Ministri, ora che il Re non dorme più!
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Una vecchia mi ha detto: Va dal Re, se vuoi trovare il gioiello che hai perduto all'insaputa di tua madre ... Maestà ... Se la mamma arrivasse a
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(entrando): Voglio accertarmi se tutto è ben preparato. (Osserva ogni cosa del tavolino del Re, sposta qualche oggetto, mentre le Dame si occupano
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Sua Maestà il Re, tuo padre, è furibondo contro di te! ... Se la buona Fata facesse il miracolo! ...
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(tra sé): Già! Già! Io tremo dalla paura! Poco fa qui c'era qualcuno ... invisibile! (Prorompendo) Ah, Maestà! Maestà!
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(tra sé): Poverino! ... Non desiderava niente! ... (Ha sulle labbra un sorrisetto ironico che non sfugge alla Regina Madre.)
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(dopo di aver mangiato tutto, indicando le briciole e le ossa spolpate) Volete favorire? Se avete denti per rosicchiare ...
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Però, se vi rassegnerete a rinunziare di essere Re ... e a distribuire al popolo quel che avete mangiato in tanti anni ...
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sé tutto il pasticcio.)
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(da sé): Povere Cameriere! Fortuna che io non ho commesso niente di male contro la Fata! ... Altrimenti, in che cosa mi trasformerebbe? ... In asino
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(al Re, alla Regina): Ricordatevi, Maestà, che se, talvolta, i figli scontano le colpe dei padri, spesso i padri godono i benefici delle buone azioni
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Maestà, una Strega mi ha detto: Se vuoi campare fino a cento anni devi chiedere al Re una porzione di capretto ... Maestà, Maestà fatemi campare fino
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con sé le teste, il ceppo e la scure.)
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(da sé): Dice così ... mentre ha una voglia matta di farle il verso! Se arriverà ad essere Re, sarà un furbone! E allora, poveri Ministri
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(con indignazione rattenuta, da sé): Li compatisco perché sono cretini! (Alla Reginotta e al Reuccio} Grazie, Reuccio! I miei cani mangiano meglio
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sul tronco dove la Fata ha posato le loro teste. La Reginotta prende la testa del fratello; questi la testa di lei. Se le adattano sul collo.)
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(se ne va piangendo): Povera figlia! Povera figlia! (Re e Ministro, dopo essersi inchinati alla Regina, si siedono a tavola, ognuno al suo posto. Due
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lungo.) LA REGINA DORMIGLIA: Se il Mago compisse il portento! Renccio e Reginotta sono il nostro gran dolore. Dicono che la colpa è mia, perché
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, ha sguardi così penetranti, che se non si riaddormentasse subito ... ci farebbe tagliare a tutti le teste! ... M'inganno? (Si ferma ad origliare
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E vi ha risposto? Non è ancora morta di fame? Sono quindici giorni che è stata tenuta a digiuno ... Se arrivo a scoprire! ... Molte teste cadranno
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; e poiché la ragazza non se ne addolorava, né si vergognava del suo difetto, non protestò più; anzi quel: Gobbina! spesso la faceva sorridere, quasi
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posta per loro! (Prende per mano il Re e la Regina, e li fa rizzare in piedi.) Ho visto, ho sentito quel Mago presuntuoso ... Se oggi lui avesse toccato
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sospettare chi sa che cosa! - E se ci travestissimo noi da Buffoni? Non ci vuole poi grand'arte per fare quattro smorfie e quattro salti! L'idea del Primo
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stato niente, se quella donna non avesse avuto un caratteraccio che la rendeva insopportabile a tutti, cominciando dal povero marito per finire alle
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che la bambina non le avrebbe molestate. A letto, prima di addormentarsi, la sua testina fantasticava: -Se fossi una lucciola! Mi divertirei tanto! E
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voglio trovarti a testa alta! Ed egli non si meravigliava se il giorno dopo trovava la rosa ritta sul gambo. Gli pareva naturale che avesse obbedito
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sola sillaba; né mostrava di scotersi se il babbo o la mamma le rivolgevano la parola. Vedendo agitare le loro labbra, guardava fisso, rideva e
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boschi. Conduceva con sé due fidati familiari unicamente per riportare la ricca preda a palazzo. I Ministri erano contenti di questo Re che si
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all'aria aperta. Impaziente, ella scosse con gran delicatezza il ramo su cui Farfallino era posato, se lo fece cadere su la palma di una mano e lo portò
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una vecchia coperta e gli diceva: - Il mio bel piccinuccio Se ne sta come un Reuccio. E il bambino restava là, con le gambette allargate, le manine
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. Il contadino stiè a guardarlo un po'; e siccome il bambino era biondo di capelli, disse: - Si vede che porta il nome con sé; chiamiamolo: Olio! Il
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. La Regina gli diceva: - La più buona, sì; è l'importante. Ma ... - Ma che cosa? - Non vorrebbe dir niente se non fosse la più bella; la bellezza dura
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visto la più bella creatura del mondo, ma dice: "Vedermi, si, toccarmi, no!". E se io dovessi sposare, vorrei sposare soltanto lei. - Chi è? Dove si
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, dimostravano una costituzione robusta; ma un non so che di languido nello sguardo, la flaccidezza delle guancie, la parola lenta, esitante come se
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