incredibilmente deformati — anche sulle migliori riviste, anche sui più accurati cataloghi — per ragioni di mercato, di politica interna, di prestigio, di scuola...
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La “scuola" inglese
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Se, dopo questo breve e doveroso accenno alla scuola inglese, riportiamo il nostro esame alla scultura degli altri paesi, come dovremo, in definitiva
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Ho già accennato all’arte del corpo la body art nel capitolo undicesimo soprattutto a proposito della Scuola di Vienna che ha fatto capo, come è noto
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partire dai segni calligrafici” non risolveranno niente, creeranno solo un “-ismo” di più, una scuola di più da aggiungere al repertorio del critico
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alle sospensioni. In realtà, i primissimi oggetti che ho creato quando andavo a scuola sono stati un casco sporgente che alterava la percezione e un
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dei famosi “segni bianchi") e di alcuni suoi seguaci della cosiddetta Scuola del Pacifico.
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chiamata “action painting" in America o “art autre" e "tachisme” in Francia. Tuttavia è mia intenzione di trattare a parte la scuola americana (nonostante
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la scuola americana — quello che era riuscito a far risorgere un nuovo concetto di spazio pittorico o meglio di spazio visuale: diverso da quello
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Tutti questi giovani (nel 1973) artisti, hanno notevoli punti di contatto con la "scuola" americana che fa capo ai nomi di Robert Mangold, Ellsworth
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