pittore di figure. Arrivato in questa città, trovò che v'era una scuola fiorente tenuta da Prospero Fontana, e risolse di fermarcisi, incoraggiato a ciò
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dimostrerà che tal principio non influì sulla scuola, perchè i vari mirabili ingegni che vi si educarono, ebbero grande libertà di predilezioni e un
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apparizione, è evidente del pari la persistenza dei modi appresi nella prima scuola. E siccome una terza cosa vi apparisce, ossia il colore terso e fluido
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Nella scuola dei Caracci Guido si maturò innanzi tempo. Le copie ch’ei fece di due quadri di Annibale, la Deposizione e l'Elemosina di S. Rocco
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disegnata e ridisegnata con immensa passione nella scuola del Calvart, ch’era ben fornita di gessi calcati dall’antico. Di quella sua giovanile
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che ogni più celebrato artista di quel tempo e di queste province fosse uscito dalla scuola del Francia, e spesso ebbe causa vinta, citando i registri
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il conforto di avviare pieno di speranze alla pittura uno de’ suoi figli. Si compiacque nell’insegnare. Nel pianoterreno della sua casa tenea scuola di
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numerosi alla sua scuola.
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tecniche, che allacciavano talmente l’intelletto e le mani d’un giovane, da non lasciargli la libertà di trasportarsi ad un’altra scuola troppo
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iniziativa, ma ravvolto meschinamente, intricato e stretto nei legami della scuola, ch’ei porta male, pieno d! perplessità e di paure, le quali
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Avea ventitrè anni. Era stato, nove anni prima, ad instantia del Felesini e del Gombruti, accolto nella scuola del Francia; può anche darsi che più
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numerosissimi eredi del Francia ? È frequente trovar opere di cui non può dirsi altro se non che sono della scuola del Francia; frequente vederne tali da
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