Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: scuola

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PRIMO GIORNO DI  SCUOLA  Oggi Mario è tornato a scuola. Egli ha ritrovato la sua
Vorrei andare a  scuola  e non posso. - Perchè non puoi? - Mio padre non vuole. - E
non vuole. - E perchè tuo padre non vuole? - Dice che la  scuola  è lontana e perderei troppo tempo fra andare e tornare. - È
fra andare e tornare. - È vero, - disse il Ministro, - la  scuola  è molto lontana. Se ne fabbricassimo una più vicina, che
c'è l'attaccapanni. Banchina è contenta della sua nuova  scuola  che le pare più bella d'ogni altro luogo del paese.
CONTADINO E LA  SCUOLA  C'era una volta, in un paese lontano lontano, un povero
 SCUOLA  È CHIUSA La scuola è chiusa. Mario, che ormai è stato
SCUOLA È CHIUSA La  scuola  è chiusa. Mario, che ormai è stato promosso alla terza
per la campagna dal trovarsi fra i banchi. Intanto la  scuola  è chiusa. A Mario pareva a volte, andandovi, di essere come
ha un grave difetto: quando deve andare a  scuola  manca sempre qualcosa nella sua cartella. Ieri mattina era
me l'ha preso? Chi l'ha visto? - gridava. Dovette andare a  scuola  senza averlo trova, e finì col dire una bugia alla
 SCUOLA  NELLO STAGNO Il guaio è che Sempronio e Sempronella non
non sono mai andati a scuola. Lassù, sui loro monti, la  scuola  non c'è ancora. Senipronio e Sempronella sono così
dell'Emilia era caduta ammalata. La piccina non andò alla  scuola  per tre giorni, e non toccò mai la sua bambola. Rimase
se essi assomigliano a Desiderio o a Domestico, vanno a  scuola  come andrebbero a festa: se assomigliano a Rustico, fanno
siepi di more, che non rinchiudersi tra le pareti di una  scuola  a prendere una penna in mano. Rustico era soddisfatto e
compagni di scuola, e se non quelli, altri ancora. La  scuola  si chiude, ma essi non rimangono soli. Il maestro, egli sì,
non rimangono soli. Il maestro, egli sì, rimane solo. La  scuola  è deserta, silenziosa, piena di malinconia; la polvere cade
di lana o un mantello. Però, qualche volta, Mario va alla  scuola  com'è vestito in casa; egli mette la cartella ad armacollo,
un maestro, non erano mai andati a scuola, perchè, lassù la  scuola  elementare non c'era ancora. Babbo Terenzio e mammaa
bianco; intendo parlare dei ragazzi. La compagnia e la  scuola  di maestro Saverio li hanno mirabilmente educati,
Si fa sera in un momento. Quando i ragazzi escono di  scuola  bisogna già accendere la lampada nel tinello, altrimenti
e ai contadini fa mestieri, quanto a ogni altro. Alla  scuola  s'impara a scrivere, se occorre, quattro parole ad un
col lesso da mangiare a colazione. Mogi mogi vanno a  scuola  e, per non essere sgridati, all' ora di mezzogiorno tirano
PRIMI PASSI Ignoranielli PAG. 3 La  scuola  nello stagno 4 La casa di maestro Saverio 5 Uno due tre 8
nello stagno 4 La casa di maestro Saverio 5 Uno due tre 8  Scuola  e famiglia 9 Il giorno dei morti 10 I tre elmi 11 Se i
 SCUOLA  E FAMIGLIA Sempronio e Sempronella pregano maestro Saverio
BALILLA C'è un inno che tutti i ragazzi che frequentano la  scuola  sanno a memoria e si chiama l'inno di Mameli, perchè
somigliare al ragazzo genovese chiamato Balilla. Nella  scuola  di Villa Castelli tutti sanno che Balilla, quantunque fosse
obbediente, guarda meglio intorno a sè. Egli lascia la  scuola  alle sue spalle e s'avvia per la strada larga, verso le
da una piccola Maria, scolara di seconda classe in una  scuola  di Torino. Che cosa chiedeva la povera scolaretta? La sua
subito il desiderio della scolaretta torinese e inviò alla  scuola  una sua dama con una bambola. La messaggera disse alla
tornate da un po' in città e a  scuola  e Ippolita viveva già con suo padre, quando si terminarono
il berretto con la nappa come i Balilla. Sono sempre a  scuola  all'ora precisa. non dimenticano mai le promesse che hanno
meditarle. Quando sentono più viva la voglia di marinare la  scuola  essi devono ripetere mentalmente: Giovane ozioso, vecchio
dalla  scuola  e salutata la mamma, la Maria correva sùbito dalla sua
pietra. Ad ogni nome la bandiera del paese e quella della  scuola  s'inclinavano e tutti i presenti facevano il saluto romano.
bambini, Tonino ed Alfredo. Quando questi tornarono dalla  scuola  mangiarono d'appetito la merenda. Ma a Tonino, il
GIORNI DI  SCUOLA  Quando fa tanto caldo, com'è difficile stare attenti! Ogni
che dell'anima infantile, anche delle esigenze della nuova  scuola  italiana per il popolo» PROPRIETÀ LETTERARIA E ARTISTICA
(come il soldato porta lo zaino). I fanciulli vanno alla  scuola  e porgono al maestro i còmpiti fatti. Se i còmpiti
figure, 1877 - L. 3,50. IL BUON COLTIVATORE Libro per le  Scuola  rurali e per la gente di campagna Premiato con Medaglia
Ottobre pag. 3 ll primo giorno di  scuola  ivi Ciò che Mario deve imparare 4 Villa Castelli ivi
118 Il Gigante Zucca 119 Le mosche 123 Ultimi giorni di  scuola  124 Indovinelli 123 La sagra di villa Castelli. ivi
130 Il bacio del mare (poesia) - A. CUMAN PEPATILE 131 La  scuola  è chiusa ivi