Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: scienza

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Or quando nei libri d'astronomia vediamo pervenuta oggi la  scienza  fino a distinguere in una romita stella uno stuolo di
- come noi medesimi, che qui ci aduniamo in nome della  scienza  viva, non tutti ancora possiamo, sciolti da ogni precedente
non venga ripresa dalla posterità. È per tal modo che nella  scienza  primitiva li audaci voli dell'imaginazione soverchiano il
diviene il vincolo commune di tutti i fenomeni della  scienza  e della coscienza. L'analisi è la piramide di cui la
veramente tutte codeste idee madri d'un'arte o d'una  scienza  come doni fatti all'umanità dalli dei o semidei. Ma in
li aborigeni non avevano scoperto alcun altro metallo. La  scienza  deve tener conto di queste varietà e non essere troppo
dei campi ha dato occasione alla prima geometria; e già la  scienza  del matematico si confonde coll'arte dell'indovino:
si aggreva l'ineluttabile dominio delle tradizioni, la  scienza  delle sintesi premature e anticipate. Oggi nell'Europa e
dell'analisi la ricchezza e la potenza delle nazioni: -  Scienza  è forza! on si considera fra noi più nemmeno come
chi vive parasita delle tradizioni, chi non abbia dato alla  scienza  un'idea la quale egli possa chiamar sua. L'arte di fare le
rivoluzioni che sottomette tutte le discordi sintesi d'una  scienza  fantastica all'urto dell'analisi libera e armata delle
invitati con alta ospitalità i più gloriosi campioni della  scienza  straniera. Sarebbe una festa del genere umano, la festa del
o conchiudeva allora dicendo: «che ad ogni ramo speciale di  scienza  si potrebbe aggiungere una relativa appendice
libero uso del pensiero filosofico, e dall' acquisto d' una  scienza  sempre più purgata e matura. Ricominciamo dunque a
essendo incerti non possono essere oggetto di nessuna  scienza  e di nessuna arte (1), che nè manco possono essere spiegati
a nessun genere degli enti, ma essere universale, e la  scienza  di questa sostanza esser la prima di tutte le scienze, e
copiosa, ancora distingue Aristotele in quest' atto della  scienza  due gradi d' attuazione, l' uno de' quali simile al sonno
d' attuazione, l' uno de' quali simile al sonno in cui la  scienza  è in noi come abito, e l' altro alla veglia, l' ultimo e
esca al suo atto; 3 L' atto ulteriore o specie della  scienza  , che è l' atto, a cui è già uscita la mente in potenza, e
là dove dice che la « materia dell' universale »è la  scienza  in potenza (3). Poichè l' universale in potenza, che cos' è
la fisica e la teologica »(4) »; dove manifestamente chiama  scienza  di Dio o teologia quella che tratta delle pure forme . Ma
cosa (4) per trovare una notizia vera e permanente; e la  scienza  non può avere altro genere che gli universali (5), però in
dimora la verità. Di che conchiude, che, affinchè ci sia la  scienza  e la verità, è necessario che ci siano degli altri enti
concede lo stesso Aristotele, che non ci potrebbe essere nè  scienza  nè verità, e che avrebbero ragione Democrito e Protagora
Nell' XI dei « Metafisici », dopo aver detto che ogni  scienza  ha per principio la quiddità (3), e mostrato in che modo
[...OMISSIS...] (4). Da questo passo risulta, che ogni  scienza  ha per suo oggetto un' essenza, o quiddità [...OMISSIS...]
sostanza prima e singolare, Bene, Dio (1); 2 Che ogni  scienza  ed anco la prima filosofia tratti degli universali, tra'
più ultimata sostanza e specie, e però non avrebbe la prima  scienza  (2). Non si può dunque dividere la dottrina dell' essere
l' altre cose, ed Aristotele dice appunto, che la prima  scienza  ha per oggetto gli enti come subietti , e non come qualche
cos' altro, [...OMISSIS...] (3). Sembra dunque che la  scienza  prima non tratti dell' essere come predicato, perchè come
incorre nell' obbiezione accennata, [...OMISSIS...] onde la  scienza  prima non tratterebbe della sostanza, e della prima
Aristotele stesso insegna espressamente che la prima  scienza  tratta dell' ente comune , dell' ente in quanto ente in
come un solo genere , non potrebbe essere oggetto d' una  scienza  sola, ma di più (1). E in fatti, poichè la scienza prima
d' una scienza sola, ma di più (1). E in fatti, poichè la  scienza  prima tratta di tutti gli enti, in quanto sono enti
l' ente si dice «omonymos,» e così non appartiene più alla  scienza  prima, se non per una cotale relazione di pensiero, per la
modificazioni e passioni, e di tutti i predicati. Ora, la  scienza  è sempre degli universali; laonde delle singolari sostanze
allo stesso genere, secondo Aristotele; e però quella  scienza  prima che tratta dell' essere come essere, tratta anche
come da loro causa finale, e quest' è Dio; onde la prima  scienza  dee trattare principalmente di Dio. Così questa scienza ha
scienza dee trattare principalmente di Dio. Così questa  scienza  ha per oggetto ad un tempo: 1 Dio, essere attualissimo; 2
e li rialza. Infatti, Aristotele s' accorge che tutta la  scienza  viene da certi principŒ, e questi hanno per fondamento gli
uno e il medesimo, si fa il principio dell' arte e della  scienza  [...OMISSIS...] (1). Quest' è la storia del movimento del
delle intellezioni, onde dice: [...OMISSIS...] . La  scienza  dunque, le idee, ossia gl' intelligibili sono potenza
i principŒ sono anteriori ad ogni dimostrazione e ad ogni  scienza  dimostrativa (3), e si devono preconoscere acciocchè sia
atto; onde riconosce davanti a tutto « « un principio della  scienza  con cui si conoscono gli stessi termini primi ed
Infatti Aristotele chiama la mente: « « principio della  scienza  » », e ancora « « principio de' principŒ » »: e alla stessa
che non è possibile alcun errore, e sempre è vera come la  scienza  che ne deriva, [...OMISSIS...] (5), il che non direbbe, se
che gli universali, in quanto sono universali, sono la  scienza  in potenza, perchè l' atto compiuto della mente apprende l'
sì. Pure anche noi partecipiamo della grandezza della  scienza  che è in noi, e però in altro senso si può dire che questa
realizzato, ma rimane quello scibile che non è ancora  scienza  [...OMISSIS...] se non in potenza. L' essere dunque o l'
si riducono, come vedemmo, a quello di contraddizione, e la  scienza  si compone di ragioni (1). Ma si osservi che per Aristotele
questi intelligibili: poichè lo sciente è in atto, e la  scienza  relativamente è in potenza (1). Questa mente dunque è quel
e diventano, toccandola, intellettive; eccelso scopo della  scienza  per sè appetibile (1) e della vita contemplativa, l' ultima
dalla ragione, [...OMISSIS...] . E` migliore anche della  scienza  [...OMISSIS...] : vince anche la mente in eccellenza e la
poichè dice, che lo sciente è più in atto della  scienza  e il mosso del moto (2). Avendo dunque fatto consistere l'
ta onta panta» (4). E per questo appunto Aristotele fa una  scienza  unica e prima di tutti gli enti, trattando questa di un
solo oggetto cioè dell' essere come essere (5), e la dice  scienza  universale, [...OMISSIS...] (6). E se l' essere produce la
[...OMISSIS...] , dell' universo: perciò Aristotele ad una  scienza  sola commise di trattare dell' essere come essere,
di contraddizione che si riduce all' ente (2). 3 Che ogni  scienza  ha per oggetto la quiddità , [...OMISSIS...] , e che usa di
[...OMISSIS...] , e che usa di questo come principio della  scienza  [...OMISSIS...] (3), di che procede che la scienza dell'
della scienza [...OMISSIS...] (3), di che procede che la  scienza  dell' ente come ente ha per suo proprio oggetto la quiddità
5 Quest' ente separato è dunque oggetto della stessa  scienza  che tratta dell' ente in universale, dell' ente come ente,
dell' ente come ente, [...OMISSIS...] . E tuttavia questa  scienza  che tratta del più onorabile degli enti, cioè di Dio,
solo d' una sola scienza, [...OMISSIS...] : e questa  scienza  perciò, trattando di ciò che è universalissimo, è veramente
composti di materia e di forma, ci deve essere pure una  scienza  diversa dalla fisica, e questa deve essere anteriore alla
è ideale e reale ad un tempo, di maniera che la cosa e la  scienza  è in esso il medesimo, entrambi in atto, [...OMISSIS...]
al genere sommo, all' ente: indi il principio della  scienza  [...OMISSIS...] , il quale è «peri to on» (3) onde
onde lo spirito umano non potrebbe passare all' atto della  scienza  che appartiene all' ordine della riflessione, se non fosse
costituisce un genere diverso da quello, e poichè ogni  scienza  ha per oggetto un genere, l' universo mobile sarà oggetto
mobile sarà oggetto della fisica , e l' immobile d' una  scienza  anteriore chiamata prima filosofia , perchè tratta de'
riguardi la mente in senso obiettivo. Poichè a quella  scienza  che tratta della sostanza immobile, cioè della mente,
due abiti che hanno per oggetto il vero necessario sono la  scienza  e la mente . Questa somministra a quella i principŒ; quella
ragiona, cioè deduce le conseguenze, e dimostra, chè la  scienza  è una cognizione dimostrata (1), laddove la mente è una
cose (1). Con questo dunque l' uomo dee acquistarsi la  scienza  propria di lui, cioè dee raccogliere gl' intelligibili
materia (3), sono gli universali; e senza questi non si dà  scienza  (4). Questi poi sono l' essere delle cose; «to ydati einai»
tutte le cose, è comunissimo . E però l' uomo che trae la  scienza  dalla natura, nulla può sapere senza l' ente comunissimo, e
derivano, e al quale tutti si riferiscono, e che perciò la  scienza  che tratta dell' ente deve riportare tutto ciò che dice a
essa (4). Di questa dunque dee propriamente trattare quella  scienza  che ha per oggetto l' essere come essere, e anche d' ogni
il genere dell' essenza sostanziale (6), d' altra parte la  scienza  non può far di meno dell' universale, e la filosofia prima
danno il vero e puro universale, nè costituir possono una  scienza  universale (2). La scienza universale dee trattare « «
nè costituir possono una scienza universale (2). La  scienza  universale dee trattare « « dell' ente come ente, e della
sono essere. [...OMISSIS...] La filosofia prima dunque è  scienza  universale, perchè tratta dell' essere non solo in quanto è
è universale. Laonde riferendo le opinioni intorno a quella  scienza  a cui s' appartiene il nome di sapienza, le assegna questi
per altro. Ora questi cinque caratteri si riscontrano nella  scienza  che tratta dell' universalissimo che è l' essere come
essere. [...OMISSIS...] ; dove esclude manifestamente dalla  scienza  più sublime il conoscimento degli enti singolari,
su questo luogo importante, che dalla prima e suprema  scienza  vengono sempre esclusi i subietti, e certamente vuol dire
causa formale di più enti distinti numericamente. Ma questa  scienza  suprema non si ferma a questo primo universale, bensì va
prima, acciocchè questi possa poi raccogliere da' sensi la  scienza  sua propria per induzione, e quello perciò è la mente in
formale delle specie. Ma in quest' universalissimo la cui  scienza  è chiamata da Aristotele «theia ton epistemon» e «ton
i primi e più intelligibili, nelle quali è immedesimata la  scienza  e la cosa. Esse non vengono in composizione con alcuna cosa
che tratta di esso, cioè della prima filosofia dice: « « La  scienza  è da per tutto propriamente del primo , e da cui dipendono
cose, e per cui si dicono » » (5). Poichè dunque la prima  scienza  è dell' ente come ente, deve trattare del primo ente. Che
la cosa di cui il principio è principio, al principio, e la  scienza  di quella deve essere anteriore alla scienza di quest'
e la scienza di quella deve essere anteriore alla  scienza  di quest' altre (2). Ma questa prima essenza sostanziale,
dice Aristotele, appartiene allo stesso genere. Ogni  scienza  ha per suo oggetto un genere. La filosofia prima dunque ha
all' essere come essere tutte le cause, c' è una  scienza  sola di tutte le cause non meno nell' ordine della mente,
generi. « « Ciò che diciamo propriamente appartenere alla  scienza  è d' intuire il medesimo ne' molti, o secondo un rispetto
e pel vezzo divenuto universale di non cercare più la  scienza  in uno studio serio e laborioso, ma solamente nel ridicolo.
si può chiamare il soprannaturale. Ma si dà almeno una  scienza  di lui. Mediante questa rivelazione, noi possiamo definire
abbiano fatto in sè l' esperienza medesima. Onde questa è  scienza  chiusa e segreta. Conviene che noi lo diciamo, sebbene ci
questo stato non entrano nel calcolo, non fanno parte della  scienza  (1). Viene più tardi il tempo in cui la riflessione
altresì la via (e questo è l' altro scopo) alla seconda  scienza  metafisica che abbiam promesso di comunicare al pubblico,
1 che senza le idee universali non ci può essere  scienza  [...OMISSIS...] , ammetteva dunque idee universali; 2
che « « senza gli universali non ci può essere  scienza  » », giacchè la necessità stessa della scienza nasce dall'
può essere scienza » », giacchè la necessità stessa della  scienza  nasce dall' universalità (1), e nello stesso tempo
d' avere lasciato l' universale come fondamento della  scienza  e del raziocinio nella possibilità che si replichi il
è assurda questa proposizione: [...OMISSIS...] . Ora la  scienza  contemplativa è forse l' intelligente? No certamente; ma l'
ma l' intelligente ha la scienza. Sia pur dunque, che la  scienza  si possa dire il complesso delle cose intese, non è per
Ma in tal caso come fa egli che la mente agente sia la  scienza  in atto, la quale è appunto il complesso delle specie in
scienza; e l' uomo che già ne ha l' abito , come chi ha la  scienza  grammaticale, il quale può ripensare alle cose che sa,
. Egli vuol dire, che noi diciamo d' intendere colla  scienza  , e d' intendere coll' anima : [...OMISSIS...] . Dove
ciò che afferma, perchè dopo aver detto francamente che la  scienza  e la sanità sono forme e specie e ragioni dello sciente e
uno de' quali l' anima , l' altro la forma ultimata cioè la  scienza  o la sanità . Ma si considerino attentamente queste parole:
vedesi dal mettere insieme che egli fa la sanità e la  scienza  , quando quella è una forma subiettiva , e questa è una
questo equivoco nelle due forme che reca in esempio, la  scienza  e la sanità , dicendo, che quella è forma dello sciente ,
perchè allora è oggetto, e non fa sano nessuno; laddove la  scienza  è per sè forma, non potendo esistere che nella mente come
subiettiva, colle vere forme obiettive (1). Ed anzi nella  scienza  stessa due cose si devono distinguere, quelle appunto che
sempre adopera tali espressioni, che indicano una  scienza  determinata, come in questo luogo adduce per esempio la
in potenza ed è l' anima intellettiva , il secondo è la  scienza  appresa come abito , di cui dà in esempio la grammatica, il
i principŒ, [...OMISSIS...] (4) e non è scienza, perchè la  scienza  è sempre accompagnata col raziocinio, e però non è mai de'
e però non è mai de' principŒ (1), ma è anteriore alla  scienza  perchè è « « principio della scienza » », [...OMISSIS...] ,
ma è anteriore alla scienza perchè è « « principio della  scienza  » », [...OMISSIS...] , ed è della scienza più evidente,
« principio della scienza » », [...OMISSIS...] , ed è della  scienza  più evidente, [...OMISSIS...] . Questa mente dunque è la
nega, che sieno innati nell' anima « abiti determinati di  scienza  », [...OMISSIS...] , convien dire, che questa mente, o
Che anzi chiama la mente non solo principio della  scienza  [...OMISSIS...] , ma « «principio del principio »,
(4), e quivi stesso dice, che è una forma come la  scienza  , [...OMISSIS...] (5), non come l' attuale contemplazione.
per sè conosciuto, acciocchè sia il primo principio della  scienza  e della dimostrazione, quello che fa conoscere l' altre
sia scienza, ma anteriore e più vero [...OMISSIS...] della  scienza  (5), e sia principio de' principŒ, e specie delle specie, e
esso non si può dire che ora intenda e ora non intenda, una  scienza  in atto, la quale sia il medesimo coll' intelligibile,
«episteme», semplicemente, e la mente , «nus», che è la  scienza  o cognizione de' principŒ «ton archon episteme». La scienza
scienza o cognizione de' principŒ «ton archon episteme». La  scienza  semplicemente detta , secondo Aristotele, si trae dalle
, secondo Aristotele, si trae dalle sensazioni, non così la  scienza  de' principŒ ossia la mente , «nus», poichè egli così la
a questi, prima di tutto descrive la formazione della  scienza  semplicemente detta . La formazione di questa percorre i
memoria , l' esperienza , il principio dell' arte e della  scienza  , «technes arche kai epistemes», dell' arte se riguarda la
arte se riguarda la generazione o l' operazione, della  scienza  se l' ente; [...OMISSIS...] . Fin qui ha descritto la
[...OMISSIS...] . Fin qui ha descritto la formazione della  scienza  propriamente detta, e di questa conchiude che
conchiude che [...OMISSIS...] . Ma la formazione della  scienza  suppone avanti di sè un' altra specie di cognizione, che
. Descrisse dunque prima come successivamente si formi la  scienza  nell' uomo, ma perciò appunto non descrisse, come si sieno
poichè questi non appartengono alla scienza. E veramente la  scienza  che descrisse, è quella che si fa per via di discorso, come
è fuori della dimostrazione come il principio della  scienza  non può esser la scienza, [...OMISSIS...] . E che la
di ragionamento come vedemmo; [...OMISSIS...] . Sopra la  scienza  dunque colloca Aristotele un genere più splendido, e questo
somma perplessità. Da una parte egli riconosce che niuna  scienza  ci può essere, se l' uomo non conosce avanti que' principŒ;
esso si fa il secondo, cioè quello della scienza. Laonde la  scienza  suppone la cognizione de' principŒ, ma una cognizione
riassumendosi, le chiama tutte insieme « « principio della  scienza  » »; [...OMISSIS...] . Ora in appresso dice che questo
. Ora in appresso dice che questo principio della  scienza  è la mente, [...OMISSIS...] . Per mente dunque intende
nelle specie sensibili , e quantunque faccia venire la  scienza  nostra per via d' induzione , [...OMISSIS...] nel modo
coll' atto consapevole della sua mente: e quindi; 5 la  scienza  di dimostrazione , che riguarda le conclusioni che si
le conclusioni che si cavano da quei principŒ, ed è  scienza  mediata e riflessa. Tale risulta l' Ideologia d'
della « Filosofia prima ». Poichè come anteriormente alla  scienza  di dimostrazione c' è un altro genere o modo di sapere,
contraria la necessità degli universali , perchè ci sia la  scienza  e non restino le cose al buio. Tentò dunque di provare, che
stabilità e certezza e necessità delle definizioni e della  scienza  dimostrativa, onde la verità ne' ragionamenti della mente e
si dice « «genere onorabilissimo », [...OMISSIS...] », e la  scienza  che lo riguarda, « «universale, comune a tutti i generi »,
ente » », [...OMISSIS...] . 3 E qui l' oggetto di questa  scienza  che ha due nomi, cioè Teologia e Filosofia prima, apparisce
Ora Aristotele è pure costretto di convenire che la  scienza  che tratta dell' ente in questo modo, e di quelle cose, che
egli l' ha lavorata, e che egli chiama perciò appunto la  scienza  massima (2). Alla dialettica appartiene, secondo Platone,
dalla specie partecipata , che è diversa dal Bene, ed è la  scienza  e la verità «agathoeide», egli usa indifferentemente Bene e
della sua dichiarazione, che non intende con ciò di dare la  scienza  compiuta della prima divina causa, che immediatamente non
alle ragioni, nasce nell' uomo l' intuizione ( «nus») e la  scienza  ; se si esercita intorno alle cose mutabili, come i corpi
e la cognizione di quest' ultimo è intelligenza e  scienza  , [...OMISSIS...] la cognizione dell' altro è opinioni e
, onde la virtù stessa è concepita da Platone come una  scienza  . Quindi il praticare, a ragion d' esempio, la giustizia,
[...OMISSIS...] , recandole il primo modo inscizia, e  scienza  il secondo. Onde la filosofia insegna all' anima « « di non
loro le leggi fatali »(6) »; di che si può dedurre, che la  scienza  innata, da Platone conceduta all' anime umane, sia la
adunque, da Platone è chiamato ente, verità, cognizione,  scienza  , vocaboli che significano sempre il lume e la forma
nell' anima che ha presente l' essere o la verità; la  scienza  [...OMISSIS...] è la cognizione più ferma ridotta alle
Niuno del pari s' appagherebbe d' aver sapienza e mente e  scienza  e memoria di tutte le cose, privo di ogni qualsiasi
alla sapienza, è facile vederlo, non dandosi nè sapienza nè  scienza  senza la verità, ma questa è necessaria anche ai piaceri
nella sua coscienza, la voce dell'egoismo, ciò che la  scienza  chiama l'io; ntorno al qual io i avvolge la famiglia; e
macedonica e l'unità imperiale. Il sommo pregio della  scienza  esperimentale non è solamente nei prodigii della fisica,
assimigliarsi a una gioventù perpetua, come appunto è ogni  scienza  esperimentale. Pertanto i popoli antichi nelle colonie
Chiesa dagli affetti terreni, e che le fa conoscere d' una  scienza  viva e sperimentale ch' essa non è fabbricata sopra nessuna
degli « Esercizii » lo chiamò fondamento, poichè di qui la  scienza  del prezzo di tutte le cose, su cui la vita cristiana s'
Nè ciò toglie punto all' integrità, nè alla vastità della  scienza  che si vuole comunicare, ma non fa che diffinire alcuni
adatta, quasi direi, alle vitali funzioni. Egli è una  scienza  smembrata e positiva, in quel senso che positiva dicesi la
per noi condannati gli affetti: ma come abbiamo distinta la  scienza  di questo mondo e quella di Dio da ciò che quella di questo
anzi confirmato in grazia, riempiuto dei tesori della  scienza  e della sapienza di Dio, congiunto in una persona colla
che qualunque assennato non dubiterà che il valore della  scienza  per l' umana felicità sia riposto maggiormente nell' essere
pure s' appaga solo di raggiunger ciascuna con quella prima  scienza  della pietà. Ma lo stesso spirito di ordine e di deduzione
in quella dirò così minore enciclopedia che formar debbe la  scienza  peculiare di alcun uomo venuto a compita educazione, il
dello stile, ma che suppone studio assai profondo della  scienza  stessa: dalla quale bisogna spremere il puro succo, e
tutti insieme apparirà la concorrenza della potenza, della  scienza  e della Religione alla comune felicità. E in tutta questa
conterrà le cose matematiche, la seconda le fisiche. La  scienza  matematica avrà tre parti: l' aritmetica all' uso di tutta
al tempo della Filosofia si raggiungano meglio a quella  scienza  del calcolo che forma lo studio della Università. Il che
natura, e nei profondi misteri della quantità. Ma quando la  scienza  sarà prossima alla perfezione, si potrà pensare a disporla
debbono comporre e adornare. E allora sarà tolta via quella  scienza  di mezzo che ora si chiama Introduzione al calcolo, e verrà
giacchè sino che gli scienziati non ricupereranno una  scienza  e una lingua comune, non s' intenderanno giammai, e le
terminando questa molesta proprietà esclusiva d' una  scienza  individuale, per la quale l' individuo aspira a nulla meno
idee s' accompagni e consocii, nasce quella che io chiamo  scienza  delle convenienze; per cui quasi con tatto finissimo si
nè pur trattabile colla stessa giustizia, ma sì con quella  scienza  del convenevole, di cui ragioniamo. Molto intesero la
non esiste se non alle seguenti condizioni; che ci sia: 1  scienza  in colui che insegna; 2 onestà in ciò che s' insegna; 3
del diritto d' insegnamento, che chi insegna abbia la  scienza  , quelli soli possono insegnare con autorità nella Chiesa
soprannaturale, come i primi elementi sono contenuti in una  scienza  compiuta, e però errano coloro, i quali facendo una
passare in altre mani perchè ella sola ha in proprio la  scienza  di cui si tratta, ed ella sola altresì ha la missione e la
libertà. La prima di queste si è, che chi insegna abbia la  scienza  di ciò che insegna. Ora trattandosi della dottrina
metodo ch' essi credono più opportuno. Infatti il metodo è  scienza  anch' esso, e a quelli a cui spetta il tutto per giusta
dieno delle prove della loro scienza. Le prove poi della  scienza  tocca a noi Governi lo stabilirle ». E su questo principio
provare la loro borsa. Intanto è evidente, che per quanta  scienza  o anche sapienza avesse un cittadino, ogni esercizio del
viltà di sagrificare quello che voi credete essere verità e  scienza  al mio volere, ovvero vi spoglio del vostro diritto all'
tutti gl' insegnanti sostare, si dichiara inimico della  scienza  che sta al di là della meta da lui prestabilita, e però
vuole; 2 Le prove legali usate fin qui per riconoscere la  scienza  dei candidati, prove che arrecano umiliazioni, molestie e
dal dispotismo governativo o dalla presunzione di  scienza  che hanno i governanti, gli sarebbe facile ritrovare non
tirocinio in tali scuole, e date prove della loro probità,  scienza  ed attitudine all' insegnare, potrebbero essere da esso
nelle quali essi credono di trovare maggior probità,  scienza  e idoneità; 3 Di associarsi più padri di famiglia insieme
generali, indicati a principio, cioè che chi insegna abbia  scienza  , insegni cose oneste , e in un modo inoffensivo . Questi
natura così nobile e santa, com' è la comunicazione della  scienza  e della virtù agli uomini, diviene un semplice mezzo ad un
proprio, ad uomini che non hanno ricevuto la missione e la  scienza  dal maestro, e che non possono dire che spropositi, se non
e che non possono dire che spropositi, se non ripetono la  scienza  del maestro. E questo maestro non ha avuto nemmanco
i suoi fratelli nella fede, che è quanto dire nella  scienza  della salute. Ma non così la intende il nostro articolista
sono sue parole, ma eziandio per la morale che è pure la  scienza  di tutti i diritti e di tutti i doveri » ». Di maniera che
che egli sarebbe disposto di concedere alla religione la  scienza  d' alcuni doveri, e d' alcuni diritti, ma accordarle la
d' alcuni doveri, e d' alcuni diritti, ma accordarle la  scienza  di tutti!? Oh, questo merita l' abbominio o le risa del suo
elle mai possono essere, a lei dunque è commessa « « la  scienza  di tutti i doveri e di tutti i diritti » », e non già d'
i protestanti, è appunto quella che voi definite « « la  scienza  di tutti i diritti e di tutti i doveri » », immaginandovi
i doveri » », immaginandovi forse che per esser ella la  scienza  di tutti i diritti e di tutti i doveri, per questo tutti
inferire il contrario: e sotto questo aspetto d' una  scienza  completa e totale, di tutti i diritti e di tutti i doveri,
quando la morale di cui ha il magistero la Chiesa, è « « la  scienza  perfetta e assoluta, che ne comprende l' ordine intero » »;
per riguardo alle altre dottrine, nelle quali ci manca la  scienza  perfetta, si riconosca in tutti il diritto di andarne in
ed anzi elevata ad una dignità soprannaturale, quella  scienza  morale, che è all' uomo assolutamente necessaria e nella
a sanare il malore dell' umanità, il farmaco d' una  scienza  più alta, esposta con precisione, provata con rigore. -
d' una sofistica che tien dietro alla corruzione, e d' una  scienza  sempre più profonda che fa rinsavire le menti illuse. L'
questa malattia non può rimediare che la filosofia, cioè la  scienza  dei principii, delle ragioni ultime . Questo è quello che
universale a cagione del metodo che ancor manca in una  scienza  così sublime, e del vestito ancor rozzo in che ella si
compiuta definizione potersi solo avere nella fine della  scienza  come un risultato e quasi direi una ricapitolazione della
come un risultato e quasi direi una ricapitolazione della  scienza  intera, e non al principio dove non sarebbe intesa per
le altre cognizioni che vengono a costituire la scienza, la  scienza  di quella cosa, e con questa completarne la definizione. E
e piena, quanto più esser può, conviene che nasca dalla  scienza  perfetta, conviene, come dicevo, che riunisca in sè e
come dicevo, che riunisca in sè e ricapitoli tutta la  scienza  stessa. V' hanno adunque due definizioni, tutte due vere e
l' argomento, egli è manifesto, che il principio di ogni  scienza  è l' essenza di quella cosa sulla quale la trattazione si
sulla quale la trattazione si volge. In questo modo ogni  scienza  viene ad avere un principio semplice; ed è l' unicità di
di se stessi. - Vantaggi dell' umiltà filosofica per la  scienza  e per l' umanità. Ella sola mette a profitto tutta l'
a prendere esatta cognizione di quanto il mondo possiede di  scienza  prima di lui; la seconda gli mette nell' animo il
aver presenti nello studio della psicologia, e sono: I La  scienza  comincia da una definizione volgare (non analizzata), ma
le operazioni della mente. . « La psicologia è una  scienza  di percezione. Il principio della psicologia è la
dei Santi (.). 16 « Insegnami la bontà, la disciplina, e la  scienza  » (9). 17 « Nel tuo verbo ho riposta la mia speranza »
con tutti; che è quella bontà , quella disciplina , quella  scienza  , che dimandate a Dio nella giaculatoria decimasesta di
a cristiane dite loro che se « avranno fame e sete della  scienza  della salute, ne saranno altresì satollate » (1). Facciano
umiltà operi nell' uomo l' amore di Dio, mercè del quale la  scienza  « non gonfia ma edifica ». Quanto poi all' amor del
[...OMISSIS...] . E in questo capo intero vi porge Paolo la  scienza  come sorgente di tutte le virtù, e tutte le virtù trae
corteggio. Quando adunque innanzi ci diede a misura della  scienza  la fede , parlò di una fede che « opera per mezzo della
vedrete come la duplice carità non solo renda operativa la  scienza  a gloria d' Iddio e a vantaggio dell' uomo, ma contenga
ma contenga altresì l' antidoto contro al veleno, che essa  scienza  suol mandar fuori occultamente a danno nostro: e quindi
mandar fuori occultamente a danno nostro: e quindi come la  scienza  sceverata da ogni pernicioso elemento, per mezzo di sola la
torni utilissima. Adunque date alle vostre zitelle tanta  scienza  e non più quanta vedete che hanno forza da ben digerirla, o
dormono mute senza poter portare alla piramide della  scienza  il loro tributo. Come potremmo dunque pretendere di
da oltre un mezzo secolo, gli studi storici e la  scienza  dell'Umanità, hanno raccolto da quella voce alcuni
nullus hominum vidit, sed nec videre potest (1), » ed alla  scienza  teologica, che insegna noi non sapere di Dio ciò che egli
cose da noi percepite. Questo ragionare ci conduce ad una  scienza  negativa e limitata, ma verace, non falsa. Per arrivare a
dunque osserveremo: Che la coscienza non appartiene alla  scienza  d' intuizione , ma a quella di predicazione . Che l'
chi non sa quanto il possesso di queste formule aiutò la  scienza  a determinare cotante e bellissime proprietà delle curve,
racchiusa negli angusti limiti dell' Estetica la vastissima  scienza  della Callologia . Ora si rammenti che ogni sensorio
e le passioni. La quale distinzione riesce comoda alla  scienza  ed è importante; poichè l' eccitamento stabile è quello che
cesserebbe di essere tale, tostochè i progressi della  scienza  facessero conoscere fra gli organi simpatici delle
il numero delle sensioni, ed appartiene ai progressi della  scienza  il determinare, fin dove è possibile, tutte queste
simili fenomenalmente considerati », gli è mestieri d' una  scienza  immensa, di uno studio inesauribile. E di vero, è ella
che vuole ottenere, qual è quello di giungere alla vera  scienza  medica. Così s' avranno dei medici non empirici, non
L' arte medica è una: è l' arte di guarire le malattie. La  scienza  è la teoria di quest' arte. Ma il medico, che brama di
di quelli, sia un metodo che assai facilmente conduce la  scienza  entro le angustie di un sistema. Le quali riflessioni si
a ragion d' esempio, che sia una verità acquistata alla  scienza  quanto insegnò il Tommasini, con altri, che il processo
cause alla loro volta, che complica immensamente la  scienza  medica, e rende oltremodo difficile a seguitarsi nelle sue
maggiormente le due fazioni. Che ne fu? Invece di avere una  scienza  sola dell' uomo, se ne ebbero due, contenziose,
cessassero cotali dissidi, e l' uomo riacquistasse nella  scienza  l' unità che ha nella natura, toltagli dagli imperfetti e
fine; s' accorgeranno che colle scorse da noi date nella  scienza  da essi valorosamente coltivata, abbiamo voluto (non
di cui fu spoglia da tanto tempo, che da lei dipendesse la  scienza  dell' anima, ed anzi ne fosse gran parte; sicchè d' ora in
ed unione prepara la perfezione dell' unica vera  scienza  dell' uomo. Le cose toccate in quest' opera, principalmente
bastare anche ciò che pur ora dicevo, aver bisogno la  scienza  dello spirito di molte dottrine riguardanti l' animalità,
imperfetta; più imperfetta ancora si rimarrebbe la  scienza  dell' animalità, segregata da quella dello spirito, chè
si sarebbero da noi potute non poco abbreviare, se ad una  scienza  ontologica già formata avessimo potuto riportarci. Ma l'
il faticoso viaggio? - Non si deve pretendere che una  scienza  bene ordinata mostri il suo utile risultamento, prima ch'
con istrepito e baldanza, la filosofia, nè si ridusse a  scienza  rigorosa la Dialettica, che ne è il foriere e lo strumento.
nell' anima si trovava il due? I Pitagorici dicevano nella  scienza  . La scienza è oggetto; e vedesi l' errore e la confusione
si trovava il due? I Pitagorici dicevano nella scienza . La  scienza  è oggetto; e vedesi l' errore e la confusione indicata in
affermazione. Platone fa venire l' opinione dal senso, e la  scienza  dalla mente, e così riduce il quattro al due. Come poi l'
i nomi della divinità (2); il che era uno stabilire colla  scienza  la superstizione e l' idolatria, imitando in ciò i filosofi
che Platone assegna tra l' opinione o la fede e la  scienza  necessaria, non istà in questo, come alcuni credono, che la
il principio supremo di quest' ultima scienza, o parte di  scienza  (1). Platone adunque diede il movimento all' anima del
tutto diverse da sè, sia poi che s' inganni o no in questa  scienza  o coscienza che ha del suo pensiero. - Certo. - Ora, si può
come il sistema che esprime), cioè a sostenere che la  scienza  si fonda sulla contraddizione, che è il principio di quella
molto sicuro del fatto suo, e venuto in possesso d' una  scienza  ben definita. Pure a questa congettura fanno immensa
dice che « « l' uno, in quanto è ente, è il principio della  scienza  » ». Ma conviene confessare che, ogni cosa bene
che diviene universale, e che perciò non vi è alcuna  scienza  innata, quasi abito ingenito. Se non che lo si vede
dovrebbe stando alle premesse, che non vi sono abiti di  scienza  innati, ma solo nega gli abiti innati determinati :
praeter multa, e diceva che questo era il principio della  scienza  (1). Ora è chiaro che l' unum praeter multa per lui era il
l' intendimento, ed è principio della scienza, in quanto la  scienza  tratta teoreticamente delle cose e per astrazione. E`
un accordo, quasi che mentre il vero unisce gli uomini, la  scienza  li divida. I moderni poi ricaddero sottosopra nelle
da quello a questo, o da questo a quello, niun progresso di  scienza  si farebbe mai, rimanendosi nello stesso circolo e nulla di
indefinito e il finito (4). Ma più importante ancora per la  scienza  è il sapere come Platone interpretasse, o, se meglio piace,
o di quantità discreta (1). Di che si vede ragione, come la  scienza  del quanto, la matematica (2), penetrasse dentro la
attribuire all' ente; non si potrebbe dunque avere la  scienza  umana, che in quant' è riflessa e filosofica (la quale
è movimento e in questo genere contenuto. Riduce pure la  scienza  al genere del moto; e dice potersi ella ridurre anche a
a questo nel modo seguente. Primieramente, dice, come la  scienza  è una, e tuttavia ci sono molte scienze, che sono specie e
così v' è una mente di cui l' altre sono specie e parti. La  scienza  una ha in potenza tutte le altre, ed è in potenza tutte le
scienze particolari sono qualche cosa in atto proprio della  scienza  una ed universale, e questa oltrediciò è tutta in potenza;
ed ha il merito grandissimo di avere ridotta a  scienza  la sillogistica «( Logic. , n. 26) », e d' averci lasciato
cose che hanno proporzioni simili, e poscia il dire che la  scienza  si predica di Dio e dell' uomo analogicamente, riesce un
Perocchè non è mica vero che quella proporzione che ha la  scienza  dell' uomo all' uomo, l' abbia pure la scienza di Dio a
che ha la scienza dell' uomo all' uomo, l' abbia pure la  scienza  di Dio a Dio; giacchè la scienza dell' uomo sta all' uomo
uomo, l' abbia pure la scienza di Dio a Dio; giacchè la  scienza  dell' uomo sta all' uomo come un abito al soggetto, quando
uomo sta all' uomo come un abito al soggetto, quando la  scienza  di Dio sta a Dio con relazione d' identità. Noi diremo
si vede, che gli enti di ragione appartengono tutti alla  scienza  di predicazione, e non alla scienza oggettiva. Facciamo un
appartengono tutti alla scienza di predicazione, e non alla  scienza  oggettiva. Facciamo un cenno degli enti di ragione che
non è maraviglia ch' egli non potesse più distinguere la  scienza  che si ha per via di concetti, dalla scienza che si ha per
distinguere la scienza che si ha per via di concetti, dalla  scienza  che si ha per via di giudizŒ; e che definisse il pensare,
come un tutto egli stesso, atto a dare argomento ad una  scienza  completa, come pare a Kant «( Psicol. , 1 7 5) » (1). Per
da tutti gli oggetti, è un errore proveniente da difetto di  scienza  ideologica; lo spirito non può percepire e trovar nulla, se
della dottrina dell' idealità assoluta di Schelling una  scienza  atta ad essere insegnata metodicamente. Infatti è difficile
la partizione dell' essere. Infatti nel primo libro della «  Scienza  della Logica » di Hegel, verso la fine della discussione
non significa che una relazione con ciò che in ordine alla  scienza  è mediato; e però suppone che vi sia il soggetto di questa
la superbia de' filosofi, i quali credono di possedere la  scienza  perchè possedono l' errore; l' errore dico di prendere l'
quali cose tutte vogliamo concludere: 1 Che altra è la  scienza  negativa ed analogica del Verbo che può aversi anche colla
si scorge qual sia la linea di separazione fra la  scienza  naturale e la cristiana sapienza. Onde S. Agostino,
in che e quanto differisca la filosofia naturale dalla  scienza  de' santi che san Bernardo espresse compendiosamente
scire Jesum, et hunc crucifixum (2) ». Vi ha dunque una  scienza  naturale, e una scienza o piuttosto sapienza
crucifixum (2) ». Vi ha dunque una scienza naturale, e una  scienza  o piuttosto sapienza soprannaturale. Quale è il principio
lume onde deriva all' uomo la seconda? Il principio della  scienza  naturale è l' idea, ossia l' essere ideale; il principio
è l' idea, ossia l' essere ideale; il principio della  scienza  soprannaturale è il Verbo, cioè l' essere reale per sè
per sè manifesto. Le divine scritture, che contengono la  scienza  soprannaturale nella sua esterna espressione, c' insegnano
sopra tal cognizione diretta riflettono e ne traggono la  scienza  formulata: la quale, o si occupa soltanto del Verbo come
sapere. Onde esso Verbo è il principio remoto anche della  scienza  naturale. Ma, oltrecchè il Verbo di Dio forma remotamente
al Padre, è l' ordine logico, pel quale deve procedere la  scienza  cristiana. E S. Giovanni ci conduce tosto al Padre dicendo:
mente l' uomo pensa », ovvero che « per la mente o per la  scienza  sua l' uomo compone un libro ». Ma in Dio non v' ha
parola sapienza riceve due significati, come pure la parola  scienza  . Perocchè que' vocaboli si prendono talora in un senso
talora in un senso soggettivo, indicandosi l' abito della  scienza  e della sapienza, il possesso soggettivo della notizia; e
il principio del tempo, ecc.: vi è un principio nella  scienza  e nelle discipline, vi ha un principio nella produzione e
ideale quanto nell' ordine reale, tanto nell' ordine della  scienza  quanto in quello della produzione e della durazione delle
e della durazione delle cose create. Nell' ordine della  scienza  gli conviene nel modo più assoluto, perchè egli è l' essere
a tutte le intelligenze. E relativamente all' uomo ed alla  scienza  umana egli è principio oggettivo della scienza umana sia
uomo ed alla scienza umana egli è principio oggettivo della  scienza  umana sia naturale, sia soprannaturale. Della scienza umana
della scienza umana sia naturale, sia soprannaturale. Della  scienza  umana naturale egli è il principio remoto ed occulto,
remoto ed occulto, perocchè il principio oggettivo della  scienza  naturale è l' idea dell' essere, la quale, come pura idea
egli ancora mostri loro se stesso. Nell' ordine poi della  scienza  soprannaturale, questa ha due quasi parti o modi: poichè
espressione e l' analisi della prima. Rispetto adunque alla  scienza  soprannaturale interna il Verbo è il principio prossimo,
co' suoi doni, non ancora personalmente. Rispetto poi alla  scienza  rivelata ed analizzata più o meno, secondo che vi s'
il lavoro degli scienziati, anche qui si dee distinguere la  scienza  dell' antico testamento da quella del nuovo: ed è da dire
da quella del nuovo: ed è da dire che rispetto alla  scienza  dell' antico testamento il Verbo è principio, ma remoto,
remoto, onde l' imperfezione di quella; rispetto poi alla  scienza  perfetta del nuovo testamento il Verbo è principio
distingue due maniere di principii: il principio della  scienza  cristiana considerata in se stessa, e il principio
non è ancora il Verbo, benchè possa essere la base di una  scienza  negativa ed iniziale del Verbo stesso. Medesimamente nelle
Questa unione e incorporazione è il principio della pietà e  scienza  cristiana, perocchè il Cristianesimo, prima è pietà
è pietà appartenente all' ordine attivo morale, e poscia è  scienza  appartenente all' ordine astratto intellettuale. Dal
cioè nasce in lui il desiderio che sia completata quella  scienza  che gli ha insegnato il Padre, ed opera in conformità di
perchè ne ha l' idea, egli non accresce menomamente la  scienza  medica che già possiede; giacchè il riscontrare realizzati
prima che è un restringere soverchiamente l' umana  scienza  dandole per limite il sentimento, e poscia dimostrando
scetticismo, seppellendo in questo baratro tutta quanta la  scienza  umana, e sforzandosi di spegnere in sè stessi quel lume
distrutta. Tostochè Zenone discepolo a Parmenide ridusse a  scienza  la dialettica (la maggiore invenzione forse che sia mai
immediato di ogni scienza, ed ogni cosa di cui tratta una  scienza  qualsiasi, ha per essere suo Iddio stesso. Le scienze così
essendo Dio l' essere di tutte le cose, non si può dare  scienza  che non abbia per suo termine immediato Iddio. E notate
non sarà più panteistico il dire che « Iddio è in tutta la  scienza  » confessando con ciò che, al presente almeno, la sua è una
i destini della nuova teoria. [...OMISSIS...] E certo la  scienza  non può essere religiosa, come egli dice, se non è una
non è una religione, quando sia vero che l' oggetto d' ogni  scienza  e di ogni cognizione è Dio stesso. Ma se per l' opposto, l'
miei signori; converrà dire che il pretendere che la  scienza  sia irreligiosa sol perchè non è una religione, è un
ben diverse, la religione e la scienza, e dichiarando la  scienza  religione, egli è un sagrificare la religione alla scienza.
tutti Dio, perchè l' oggetto e il termine immediato della  scienza  è Dio. Io non so, miei signori, come si possa professare
dire quel ch' egli dice, cioè che « « Iddio è in tutta la  scienza  » », frase che contiene il sistema da lui professato e con
dottrina i corpi spogliati di materia? o volendo esporre la  scienza  dell' uomo potrà l' antropologista parlare d' un uomo non
le cose create? A questa dimanda, che niuno perito nella  scienza  teologica farebbe mai, rispondo di no: posciachè mi parlate
cose importanti. E la più importante si è, che costruire la  scienza  prima coll' ente possibile del Rosmini non è già cadere nel
discorso); e che all' incontro costruire l' edificio della  scienza  prima colla semplice nozione dell' ente reale, è appunto un
concede al prof. Tarditi senza contrasto, che costruire la  scienza  coll' ente reale è cadere nel panteismo, il che gli avea
in teoretiche e pratiche . Ma convien osservare che la  scienza  non può essere mai altro che teoretica , perchè in sostanza
mai altro che teoretica , perchè in sostanza teoria e  scienza  o cognizione sono due sinonimi: e pratica viene a dire, non
e la pratica non sono già due sezioni o parti della stessa  scienza  , ma che la sola teoria è scienza o cognizione, e la
o parti della stessa scienza , ma che la sola teoria è  scienza  o cognizione, e la pratica non è scienza, ma azione. I
Lo stesso è seguito della teoria e della pratica. Tutta la  scienza  adunque è sempre teoria nè può essere altro, sebbene questa
delle cose o delle azioni. V' ha dunque una parte di  scienza  che è Teoria delle cose , e un' altra parte di scienza che
di scienza che è Teoria delle cose , e un' altra parte di  scienza  che è Teoria delle azioni (della pratica). Anche la pratica
o sia una scienza. La denominazione adunque di filosofia o  scienza  teoretica è poco esatta, riuscendo a un dire teoria
dire teoria teoretica , e la denominazione di filosofia o  scienza  pratica non è pure senza inesattezza e ambiguità,
inesattezza e ambiguità, convenendo anzi dirla filosofia o  scienza  o teoria della pratica (1). Pratica vuol dire azione, e
la logica che s' insegna non è l' arte stessa, ma la  scienza  dell' arte del pensare, e il libro del Pallavicini è la
dell' arte del pensare, e il libro del Pallavicini è la  scienza  dell' arte, e non l' arte della perfezione. Altra cosa è
nè l' uomo religioso è sempre teologo. La Teologia è quella  scienza  che tratta di Dio. Essa si divide in naturale e
e il limite di questa potenza segna pure il limite della  scienza  a cui essa dà l' esistenza. Il principio della Teologia
se ne derivano; ecco tutta la Teologia naturale. Ella è una  scienza  ideale7negativa, com' è il concetto naturale di Dio sua
La ragione di ciò fu esposta da me nei Principii della  Scienza  Morale , e nasce dalla natura della idea dell' essere che è
detto che si usa dire di un uomo, tanto esser lui pieno di  scienza  , quanto esser pieno di Spirito Santo ; prosegue a mostrar
soggiunge, distinguendo la natura ideale della  scienza  medica dalla reale sostanza dello Spirito Santo.
trattato a lungo questo vero nel libro de' Principii della  Scienza  Morale , a cui mi richiamo. Ivi mi sono fatta la
e della virtù, a chi s' innamora del ben fare, di una  scienza  o di un' utile impresa: più che vi pensa, più l' ama, più
che « in Cristo sono tutti i tesori della sapienza e della  scienza  NASCOSTI« (1) »: non nascosti certamente a sè stesso, ma
cui parliamo, di segreta e sublimissima teologia. Un' altra  scienza  si potrà sapere senza la bontà della vita; quella delle
sola parola intesa in questa maniera racchiude in sè più  scienza  e più sapienza di quella che possano raccorre tutti gli
le dispute, le scuole e le biblioteche della terra. La sua  scienza  pertanto di Dio consiste nel fatto , è una cognizione
una cotal freddezza e indifferenza per quell' apparato di  scienza  esteriore fucata, verbosa, ambiziosa, conghietturale ed
dottrina interiore di spirito totalmente diversa dalla  scienza  umana, viene appunto l' umiliazione dell' uomo e la
di voler annottare il secolo; giacchè il principio della  scienza  e il principio della pietà sono diversi: quello è idea ,
col quale assai bene conoscono la nobiltà e utilità della  scienza  morale. Anzi non è nè pur maraviglia che si sia veduto
che li ha formati: « ritirati da noi, noi non vogliamo la  scienza  delle tue vie?« (2) ». Ma e dove si ritirerà il Creatore,
suoi sensi e da quanto aveva udito da Dio, ebbe Adamo la  scienza  diretta: restava a lui a scomporre, ad analizzare questa
bene soggettivo è il fondamento della Eudemonologia , ossia  scienza  della felicità. Fino a tanto che quello che è bene
modo che ciascun degli uomini abbia ricca la mente di una  scienza  perfetta e appagata quella curiosità che li porta a bramare
atto morale, come ho mostrato nel libro dei Principii della  Scienza  Morale (1), risulta da due elementi, la legge e la volontà;
ha detto Iddio: tu non morrai mangiando dell' albero della  scienza  ». All' incontro, se la detta persona, benchè abbia una
di conchiudere gli studi teologici del Seminario con una  scienza  che chiamano Pastorale , nella quale s' insegnano tutti i
che mi pare utilissimo quando sia fatto a dovere. Di questa  scienza  un bel compendio è quello fatto dal P. Mauro Schenkl, di
noto. L' arte del catechizzare entra come una parte nella  scienza  pastorale. Ma è importante che fin da principio i chierici
è il pensiero che Le venne d' introdurre una Cattedra di  scienza  pastorale e di sacra eloquenza; ma queste scienze, e
e delle ausiliarie. Per l' insegnamento di questa  scienza  gioverebbe trovare un uomo dotto in tutta la teologia, di
data 17 p. p. settembre. L' abisso della divina sapienza e  scienza  di Dio merita un abisso di adorazione e di amore; e se la
che ci parla e sugli atti suoi, e ci dispensa da una  scienza  travagliosa e pericolosa. Tanto più che della proibizione
che per le Missioni agli infedeli faccia bisogno una grande  scienza  analitica, su quella forma nella quale s' instituiscono i
o nella grammatica, o nella filosofia, o in altra  scienza  profana, senza pervenire fino al Vangelo, in cui sta la
perchè non c' è nessun maestro che ci possa insegnare una  scienza  così sublime, se non quel Gesù Cristo che in sè ne mostrò
in sè ne mostrò un perfettissimo esempio. Perocchè questa  scienza  non consiste in altro se non nell' unione intima con Gesù
tutti gli abbraccia, come dicevamo, la Logica, della quale  scienza  il nostro scritto non presume di essere, per così dire, che
che un solo brandello. Ma, oltre essere un brandello della  scienza  dell' arte logica, egli è ancora qualcos' altro, dico
qualcosa di più. Il metodo espositivo , di cui si occupa la  scienza  del diritto ragionare, contiene le regole, secondo le quali
e il semplificarli è ciò che toglie a fare la Pedagogica ,  scienza  che contiene i documenti della grand' arte di educare la
più si tengono del volgo, onde per ambizioso amor della  scienza  scappa loro di mano assai sovente il comun senso; e la
ci troviamo sul terreno dell' ideologia, e che è da questa  scienza  che dipende la soluzione lucida e feconda del problema
libera, illuminata, non esclusiva, ma universale ». La  scienza  pedagogica, quanto spetta all' infanzia, avrà toccato la
di riflessioni; cosa quasi all' uomo impossibile. Ora la  scienza  de' rapporti de' numeri è l' aritmetica, ed essa perciò è
la cognizione delle collezioni delle cose di pari colla  scienza  de' numeri. Il nostro bambino potrà avere oggimai un' idea
stimar gli altri uomini, a cui resta in retaggio non la  scienza  sistematica, ma il buon senso. 4 Un altro errore avviene
che progredisca continuamente avanti nello studio e nella  scienza  della natura. L' uomo, all' incontro, la coltura del quale
della natura. Ma queste prime opinioni col procedere della  scienza  vengono rettificate e rallargate, onde prende lo spirito
avvenire »? Questi sono pienamente ritornati colla lor  scienza  alla credulità universale dell' infanzia. Basti qui una
ebber molti che credettero fermamente esser condotti da una  scienza  accumulata con lunghe vigilie a dover credere tutto
l' opera grande del sig. Haller, « La Restaurazione della  scienza  politica? » L' ebbi da qualche giorno e vo leggendola come
Che se finalmente questa carità non fosse secondo la  scienza  , ella non sarebbe nè a Dio gradevole, nè giovevole agli
caso, l' ottimo partito; ancorchè le regole della umana  scienza  avessero forse suggerito e commendato il contrario. E
essendo difficilissimo giudicare, e richiedendosi una gran  scienza  a ciò, nelle cose che non sieno patenti peccati, e potendo
e di frutto da frutto: e può cogliersi il frutto della  scienza  che porta la morte, credendosi di cogliere il frutto della
libri ho anche pubblicato col titolo « Principii della  Scienza  morale » ed ho fatto umiliare a Vostra Santità per mano
saperlo speculativamente, se non avessimo acquistata la  scienza  sperimentale ? Oh quanto è vana la scienza puramente
acquistata la scienza sperimentale ? Oh quanto è vana la  scienza  puramente ideale, se non abbiamo delle verità la prova
ideale, se non abbiamo delle verità la prova reale! Quella  scienza  non penetra fin dentro al cuore, il quale praticamente
ultime ragioni della  scienza  politica si deducono da quattro fonti, il fine della civile
i quali uniti svolgono quelle ragioni ultime della politica  scienza  che scaturiscono dal fine della civile società e si
problema difficilissima fu eseguita secondo la misura della  scienza  popolare e però ancora imperfettamente. Il governo
la costituzione del nuovo governo corrisponde ancora alla  scienza  limitata del popolo e dei capi popolo che lo hanno
più addentro si trovavano inconcludenti. E di vero se la  scienza  o anche la stessa probità fosse quella che desse agli
nè le sue aspettazioni; egli non impedisce che la sua  scienza  in altro ordine di cose e in altra società diversa dalla
diritti essenziali dell' uomo; 2 esprime un giudizio sulla  scienza  e virtù dei candidati ed esprime insieme il desiderio , o
ciò che io intendo per ricognizione, sarebbe ancora la  scienza  modesta di un discepolo, e non la sentenza di un' autorità.
da persone diverse e da persone dotte particolarmente nella  scienza  della giustizia e con esatta procedura, non può non
ultime ragioni della  scienza  politica si deducono da quattro fonti, il fine della civile
i quali uniti svolgono quelle ragioni ultime della politica  scienza  che scaturiscono dal fine della civile società e si
problema difficilissima fu eseguita secondo la misura della  scienza  popolare e però ancora imperfettamente. Il governo
la costituzione del nuovo governo corrisponde ancora alla  scienza  limitata del popolo e dei capi popolo che lo hanno
più addentro si trovavano inconcludenti. E di vero se la  scienza  o anche la stessa probità fosse quella che desse agli
nè le sue aspettazioni; egli non impedisce che la sua  scienza  in altro ordine di cose e in altra società diversa dalla
diritti essenziali dell' uomo; 2 esprime un giudizio sulla  scienza  e virtù dei candidati ed esprime insieme il desiderio , o
ciò che io intendo per ricognizione, sarebbe ancora la  scienza  modesta di un discepolo, e non la sentenza di un' autorità.
da persone diverse e da persone dotte particolarmente nella  scienza  della giustizia e con esatta procedura, non può non
esistere delle similitudini e delle imagini parziali, e la  scienza  salutare dell' uomo doveva essere quella che gli rendea
talora macchiati ancora di empietà (2). 6. L' albero della  scienza  del bene e del male e quello della vita piantati nel mezzo
a lui dalla partecipazione della sapienza , cioè di una  scienza  vitale e pratica, e non di una pura scienza speculativa e
, cioè di una scienza vitale e pratica, e non di una pura  scienza  speculativa e astratta che nell' albero della scienza
pura scienza speculativa e astratta che nell' albero della  scienza  rappresentavasi, perciò è massimamente della sapienza che
l' obbligazione nasce dall' oggetto, come dimostra la  scienza  morale, e però tale è l' obbligazione quale l' oggetto, e
uno de' quali era la casa del Re che comunica al popolo la  scienza  della legge, sull' altro la casa di Dio che comunica la
delle cose in quelle due piante della vita e della  scienza  del bene e del male (1) locate nel mezzo del paradiso.
quel modo che la parola di un precettore è principio della  scienza  del discepolo; similitudine che non quadra però al tutto;
che insegna: queste verità si direbbero il principio della  scienza  del discepolo. Ora ciò non toglie che sotto altro aspetto
che sotto altro aspetto si possa dire principio della  scienza  del discepolo anche il maestro stesso che ha virtù di
il progresso delle varie riflessioni, le quali dividono la  scienza  umana in altrettanti ordini secondochè le riflessioni sono
(3), nell' Antropologia (4), e ne' Principii della  Scienza  Morale (5). 20. Dobbiamo ora notare un' altra verità dello
noi la cognizione di questi tesori della sapienza e della  scienza  di Dio, che prostrati bocconi per terra innanzi al trono
lo studio principale che io aspetto da voi: ecco la vera  scienza  dell' Istituto a cui Iddio si è degnato di chiamarvi,
in Dio, cioè infinita: questa non inganna: questa non è la  scienza  dell' albero vietato, ma è il frutto dell' albero della
niuno che abbia a fior di labbra saggiata la teologica  scienza  può ignorare, che quando si tratta scientificamente del
indirettamente una verità così profonda; e prevenendo la  scienza  umana, presta un argomento della sua divinità. La scienza
scienza umana, presta un argomento della sua divinità. La  scienza  dell' uomo fatta per pochi, viene in appresso e discopre,
»; e però con un tale giudizio il superbo s' usurpa la  scienza  e l' autorità di Dio stesso. L' altra maniera con cui