La calca invade la scena.
I giardini della Regina come alla scena prima.
(Rodrigo ed Eboli attraversano la scena conversando)
Solitari traversano la scena nel fondo.)
(Eboli fa segno ad un Paggio che passa, e gli consegna un biglietto ch’ella scrive in fretta, poi esce seguita dalle Dame della Regina. La scena
(Elisabetta traversa la scena in mezzo al suono delle fanfare, e getta una borsa alla contadina. Carlo appare a sinistra nascondendosi fra gli alberi
Scena: Il fiume Penéjos. Acque limpide, cespugli folti, grotte fiorite da dove emanano echi armoniosi. La luna immobile al Zenith spande sulla scena
Scena: sala del Trono.
Scena: Scena deserta e selvaggia nella vallea di Schirk, costeggiata dagli spaventosi culmini del Brocken (monte delle streghe). I sinistri profili
(Mefistofele e Faust in scena)
Scena: Atrio nel Palazzo di Faust.
Scena: Officina di Faust. Alcova. Notte.
Scena: Un giardino. Padiglione a sinistra. Nel centro della scena un boschetto; tutto ciò pittorescamente disposto, ma con aspetto rustico e
(l’ombra di Margherita si disegna celestialmente nel fondo della diabolica scena)
(Il frate segue Faust e Wagner. Nel lontano voci e violini ricantano l’Obertas. Mutamento di scena).
(Le danze cessano. Il giorno s’oscura lentamente e la scena va spopolandosi a poco a poco).
Scena: Carcere. Margherita stesa a terra su d’uno strame di paglia, canticchiando e vaneggiando. Notte. Una lampada accesa inchiodata al muro.
folla si aggira nel buio, poi si sperde. La scena muta)
Scena: Francoforte sul Meno. – Porta e bastioni. – Passeggiatori d’ogni sorta ch’escono dalla città a gruppi di due, di tre, di quattro, ecc
Goethe mette nel principio di questa scena quattro larve intorno a Faust le quali profferiscono parole oscure e sinistre; ciò che Goethe collocò sul
anonimo, nel suo discorso della corona (Atto IV Scena I) scoppia in questo intermezzo. Faust avido sempre di nuove emozioni si scaglia anch’esso nella
era turbata dal cicaleccio dei profani. Al primo apparire, il paradiso di Madera sembrava piuttosto una scena dell'inferno dantesco. Masse
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in quell'aria di latte tiepido. E con chi andate a Madera? - Con me -, rispose la zia Anna. Avrei voluto che tu fossi presente a quella scena, mio
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, contempla con gelosia avara tutte le cose che sta per abbandonare e l'ultimo quadro della scena che scompare rimane eterna fotografia nella sua anima
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