Confrontiamo ora la tavola di Brema con la celebre Sant’Anna Metterza degli Uffizi (fig. 91), un dipinto in cui è raffigurata la Sant’Anna in trono
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Sant’lgnazio (fig. 125), eseguita dal gesuita Andrea Pozzo nella volta della navata della chiesa di Sant’Ignazio di Loyola.
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. 125. Andrea Pozzo, Glorificazione di Sant'Ignazio di Loyola e le opere missionarie dell'Ordine Gesuita, 1691-94, Roma, chiesa di Sant'Ignazio, volta
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FRANCESCO PACCAGNINI di Montalcino (n. 1780, m. 1832) non mancò di sapere. È fatta sul suo disegno la bella scala del convento di Sant’Agostino a
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MARTIRIO DI SANT'ORSOLA: È il momento conclusivo delle “Storie di Sant’Orsola”, raffigurate in forma di cicli pittorici, dei quali sicuramente il più
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Sant'Anna: Madre della Vergine, in genere raffigurata con l'incarnato scuro e con un manto verde sopra una veste rossa.
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Sant'Andrea: Martire, fratello di San Pietro, è raffigurato con il simbolo del suo martirio, una croce a forma di X.
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Sant'Antonio Abate: Santo eremita di origine egiziana, viene sempre raffigurato in compagnia di un maiale, mentre tiene una stampella e un campanello
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Sant'Agostino: È uno dei quattro Padri della Chiesa, generalmente in abiti vescovili, con mitra e pastorale; come ulteriore attributo può comparire
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Sant'Ansano: Santo patrono di Siena, ha come attributi il vessillo della Resurrezione e un cuore con la scritta IHS, che è l'abbreviazione del nome
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Sant'Agata: Questa Santa, di nobili origini, viene raffigurata con abiti preziosi mentre tiene la palma del martirio e un piatto con due mammelle
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Sant'Agnese: È una delle prime sante cristiane e il suo principale attributo è l’agnello, che richiama il suo nome, ma può essere rappresentata anche
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Sant'Ambrogio: Padre della Chiesa, che ebbe un ruolo importante nella lotta contro l’eresia ariana, e per questo compare con un flagello a tre code
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Sant'Antonio da Padova: Santo originario di Lisbona, grande predicatore, viene rappresentato con in mano una fiamma o un cuore fiammeggiante, simboli
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Sant'Erasmo: Santo martire che ha come attributo un argano riferito al suo martirio: i suoi carnefici lo sventrarono, avvolgendo poi le sue viscere
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Sant'Eligio: E il santo protettore degli orefici e dei maniscalchi; viene raffigurato nelle vesti di vescovo e ha come attributi il martello, l
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Sant'Eustachio: L’iconografia lo presenta come soldato, perché secondo la tradizione era un ufficiale dell’esercito romano ai tempi di Traiano; ha
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Sant'Onofrio: Santo eremita, raffigurato come vecchio dalla lunga barba con indosso una tunica; i suoi attributi sono due leoni e alcune monete
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alla linea senza fondersi con essa. È uno stile che possiamo identificare nella Teoria delle Vergini nella Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna.
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maggiore applicazione in epoca barocca, come dimostra il mirabile dipinto di Andrea Pozzo, la Gloria di Sant’Ignazio, nella Chiesa di Sant'Ignazio a
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palma il suo significato è il Paradiso (figura 1). Figura 1 - Albero, particolare, Chiesa di Sant'Apollinare in Classe, Ravenna.
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; Madonna in Maestà; Pala di Sant 'Anna Metterza-Uffizi) rappresentano gli Angeli più piccoli, mentre a partire dalla seconda metà del Quattrocento
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Andrea del Castagno nell’affresco del refettorio di Sant’Apollonia introduce delle altre varianti: Gesù e gli apostoli sono seduti attorno ad un
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ORAZIONE NELL'ORTO: Il tema cominciò ad essere rappresentato intorno al V secolo, come possiamo vedere nel mosaico della Chiesa di Sant’Apollinare
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e sono costituiti da uomini e donne, sacerdoti e laici. Paolo III autorizza il nucleo femminile a fondare presso la chiesa milanese di Sant’Eufemia il
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Non dissimile dalla soluzione luministica in chiaro della basilica lateranense, è quella dell’esterno di Sant’Agnese in piazza Navona (1652-57): con
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La facciata della chiesa di Sant’Andrea della Valle (1662-65) ha brevi aggetti e rincassi, colonne incassate nel piano: come un grande velario
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appestati di Milano [figura 62] per la chiesa di Sant'Adriano in Roma, ch'è come un museo dei caravaggeschi riformati: Borgianni, Saraceni e Gentileschi.
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Ad ogni modo essa non pare svilupparsi che minimamente nel Miracolo di Sant' Antonio da Padova, che resuscita il morto per salvare il proprio padre
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Liberazione di San Pietro, del Miracolo di Sant'Antonio, alle prese con l'affresco?
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Una delle prime opere di questa ripresa, forse la prima, è una bellissima tela in Sant'Adriano al Foro Romano, rompicapo, dal '600 in poi, delle
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, come credo, L'apparizione del Bambino a Sant'Antonio da Padova** che è a Roma nei Santi Cosma e Damiano 1.
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Meglio ancora Guido, sebbene, per aver già abbandonate le belle trovate alla veneta del Sant'Andrea Corsini, uno dei suoi pochi capolavori, non
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completamente preso dalla nuova corrente nella mirabilmente distesa figura affatto tizianesca del Sant'Isidoro Agricola in Roma; ma quanto all'opera con cui
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-tre opere inesperte ma delicate e promettenti come sono La Madonna con Santi nella Sala dei Sartori a Sant'Omobono, la Morte di Tancredi in una
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Preti» il Martirio di Sant'Andrea al Louvre, il Mosè che fa zampillare la roccia al Prado. Infine, non pare al Frangipane, così buon conoscitore almeno
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Architettura forzosa dei freschi di Sant'Andrea della Valle, opere traboccanti d'incertezze geniali, di errori più felici che una buona riescita.
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» ma con aggiunte del '300; e quella che sebbene sia detta di Sant'Enrico, tuttavia appare in un aspetto quasi completamente trecentesco; un pezzo
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collezione Weisbach, un Sant'Antonio e i tondi di una cornice del Museo di Berlino, un'Adorazione dei Magi del Museo Fabre a Montpellier, il Crocefisso di
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Ma in questo San Gerolamo; più ancora che in quel Sant' Antonio abate, Correggio riesce ad attingere, in una sola figura, quella complessità di
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e rapida come quella del Bambino nella Madonna di Sigmaringen, ma ecco la Sant'Anna a ristabilire l'ordine mantegnesco della scena; viene poi il
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gran macchina del Pozzo non più a Sant'Ignazio ma nell'aula grande del Lictenstain; più godrebbe che il Guglielmi, questo sventuratissimo soggetto
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Vien Guido e dice non esser a suo vantaggio in pezzi per lo più affidati a' discepoli; il saria nella Sant'Agata col San Pietro, bellissima; se non
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153. Martirio di Sant’Eufemia. Bologna, Pinacoteca. Già allora mi appariva «copia da» e non «bozzetto per» la pala di Ravenna.
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una raccolta privata fiorentina e con un Martirio di Sant'Erasmo nei depositi fiorentini di San Salvi, firmato a tergo, lo schedavo al nome di Orazio
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Incerti mi sembravano i nn. 379 e 380 con Scene carnevalesche della Coll. Lazzaroni. La Sant’Agata, n. 381 della Coll. Gualtieri facevo ridurre ad
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Nella prima edizione figurava anche col Sant'Omobono della chiesetta omonima a Roma (878) e con il Cristo fra i Dottori del Palazzo Reale a Napoli
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1028. Sant'Antonio [figura 231]. Napoli. Galleria. Per me certamente del Cavallino.
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Sant'Antonio da Padova che posa sul libro, nel Polittico *di Immediato discepolo di Piero nella Galleria di Perugia.
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ispiegarne la professione, la morte, il nome? A mo’ d’esempio, sant’Eligio, che fu prima gioielliere ed,orefice e vescovo poi, s’avrà a far con la
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