Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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TENUTO A BOLOGNA NELLA  SALA  DELLA SOCIETÀ DEGL'INSEGNANTI IL DÌ 27 APRILE 1890.
TENUTO NELLA  SALA  DELLA SOCIETÀ DEGL’INSEGNANTI IL DÌ 25 MAGGIO 1890
TENUTO A BOLOGNA NELLA  SALA  DELLA SOCIETÀ DEGL’INSEGNANTI IL DÌ 20 APRILE 1890.
un ritorno alla staticità assoluta veniva offerto dalla  sala  di Romano Notari col suo Processo spaziale religioso dove
costruito delle modulazioni a rilievo sul soffitto della  sala  così da ottenere un gioco di luci e di colori, mentre la
avvio allora nella  sala  di Moggioli, il buon pittore trentino, morto da poco. Un
n.258, relegata troppo in alto, fra gli scarti di una  sala  solitamente non accessibile al pubblico, nella Reale
 sala  più ampia del piano nobile della Farnesina, Peruzzi ha
di decorazioni prospettiche nei palazzi romani, questa  sala  affrescata da Peruzzi costituì per più di tre secoli un
LORENZETTI, Effetti del buon governo, 1338-40, particolare,  Sala  del Mappamondo, Palazzo Pubblico, Siena. , dipinti nella
del Mappamondo, Palazzo Pubblico, Siena. , dipinti nella  Sala  del Mappamondo del Palazzo Pubblico di Siena, dava invece
quella stupenda Follia che guida il carro d’Amore in una  sala  del palazzo Gerini in Firenze, la Samaritana al pozzo nella
della prima giornata del Decamerone nello sfondo di una  sala  in casa Bossi nella istessa città, non fa mestieri
prende la sedia di un custode e si siede in mezzo a una  sala  mentre il marito va a prenderle una bottiglia d’acqua.
le mostre personali di Antonio Corpora, collocato in una  sala  che è di ritmo e di ampiezza assai più vasti e solenni
«maniera». I dipinti che si apprezzano di più nella  sala  sono quelli dove certe vibrazioni, se non proprio
poco appresso a consigliare che lo si esponesse nella  sala  principale del Museo come opera del Correggio; consiglio
seconda  sala  (quella che contiene le opere di Melli eseguite dal 1930 al
questa saletta già più fisionomico, non perché nella prima  sala  manchino dipinti e sculture di statura nazionale, ma perché
nazionale, ma perché l’unità stilista in questa seconda  sala  è — ovviamente —assai più esplicita. Siamo dunque nel
che esponeva il progetto di affidare la decorazione di una  sala  di Palazzo Venezia, o signori, a Ettore Tito, sì. Ora, quel
e non abbia a decorare né quella né qualsivoglia altra  sala  del mondo, per non possedere la benché minima virtù di
affreschi della  Sala  ovale di Palazzo Rezzonico vanno posti nel 1753, cioè dopo
il calabrese Francesco Cozza, autore, io penso, della bella  sala  del «Fuoco» [figure 170-171].
si può dire, in parte, della  sala  di Mattiacci che, mediante l’introduzione entro lo spazio
della scultura. I suoi Bassi-rilievi che adornano una  sala  del R. Palazzo Pitti, ed il colosso rappresentante la Forza
maggio del 2004, la  sala  d’asta newyorkese di Sotheby’s batte un record mondiale: il
delicate e promettenti come sono La Madonna con Santi nella  Sala  dei Sartori a Sant'Omobono, la Morte di Tancredi in una
che nel dipingere a fresco non mancò di merito. La  sala  nell’Arcivescovado di quella città, che serviva alle
pinacoteca moderna dell'Accademia di Brera; e che ritrae la  sala  dell'Illiade nel palazzo Pitti. I celebri quadri appesi
è sdrucciolevole, e a traverso le porte si passa dall’una  sala  all’altra via via. Eppure chi si avvicina al dipinto lo
una branda per farci dormire il caporale di giornata alla  sala  del trono; sicché le persone si trovano un po' comicamente
e stucchi indisponenti come persone vive, quando in una  sala  troppo carica di gipsoteca, viene inutilmente la voglia di
«compenetratore» che vuol dipingere,in Palazzo Venezia, la  sala  del Concistoro? Pur che mi prometta di lasciar serena la
anch’esso tra i primi, come mostrano le sue pitture della  sala  di Giove nella galleria de’ Pitti. Questi fu pure maestro
e che quest’ultimo volle acquistare per esibirlo nella sua  sala  da pranzo, pagandolo 500 franchi in contanti e 500 en
prima  sala  della Mostra il visitatore si incontra dunque con
pensiamo invece che le opere della prima e della seconda  sala  rappresentino due momenti storicamente distinti, l’uno in
sia - e debba essere - labile. La presenza in questa  sala  di pannelli trasparenti dove il gioco delle immagini
de Parme» di Stendhal - si affrettano a riporre in  sala  di consultazione il libro del Corna soltanto per aver letto
cappella del Sacramento nel Duomo della sua patria, e la  sala  elegantissima detta del Buon Umore, nella Accademia
è senz’altro quella realizzata da Giulio Romano nella  Sala  della Caduta dei Giganti in Palazzo Te a Mantova. La
essa occupa interamente sia le pareti che la volta di una  sala  circolare, presentandosi come uno spettacolo totale che
 sala  di Bonalumi, invece, pure monocroma ma d’un colore blu
guardi i gruppi dei contadini dipinti nella seconda  sala  proverà subito una impressione nuova e singolare, quasi che
Veronese, nel dipinto realizzato per la  Sala  dellAnticollegio di Palazzo Ducale, a Venezia, organizza il
realizzati da Castellani, Alviani, Bonalumi e Scheggi. La  sala  del primo - certo la più pura, la più assoluta, nel suo
nacque Ermafrodito. Nicola Buonvicini, nel soffitto della  Sala  dell’ermafrodito della Galleria Borghese, a Roma, dipinge
a tutte voci, a piena orchestra, si può ammirare nella  sala  numero tre, che è anche la più grande dove sono esposte le
opere più fisionomiche del pittore che sono raccolte nella  sala  maggiore della mostra e nella sala immediatamente
che sono raccolte nella sala maggiore della mostra e nella  sala  immediatamente successiva, ci troviamo alla presenza di un
dalla strutturazione dello spazio ha fatto sì che la  sala  di Ceroli costituisse una prova estremamente positiva di
dipinta da Giulio Romano, su cartoni di Raffaello, nella  Sala  di Costantino mostra il futuro imperatore, sul cavallo
Occupa intiera una delle pareti maggiori della gran  sala  nel nuovo Palazzo per la Esposizione artistica permanente;
medesima  sala  è un’altra litografia a colori, «Ragazzi ebrei», dove
il grande dipinto «Uno» che troneggia nella  sala  maggiore della Galleria, è il quadro più drammatico e
e vivissimo; e quando sull’Esquilino si entra nella  sala  mezzo sotterranea, da poco tempo scoperta, che era forse
dopo la battaglia d’Iena; gli stupendi freschi della  sala  d’Ercole nella galleria de’ Pitti; e quelli della cupola
disegno e di colorito; e se pare forse che gran parte della  sala  sia immersa in un’ombra neutra soverchiamente monotona, e