infestata dagl'insetti, su cui il miserabile riposa la notte, meno duro il tozzo di pane di granoturco che gli serve di nutrimento, del pulito saccone e
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potemmo veder chiaramente quanto ci stava dintorno. E già accosto al limitare dell'uscio un saccone ci sbarrava il passo, vi stavano distesi due miserabili
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imbiancate a calce, dove si dormiva la Titina ed io. I nostri letti erano di quelli primitivi, fatti di cavalletti e panchette, con un saccone di cartocci ed