Francesco Sabatelli lasciò a noi pochi lampi del vasto suo genio, perchè morte, quasi invida di tanto intelletto, non appena egli ci ebbe arricchiti
Pagina 51
Fu primo tra questi Luigi Sabatelli, ingegno rarissimo, fervida immaginazione, che seppe rendersi ammirabile con le sue composizioni a penna e a
Pagina 51
E qui mi prenderebbe vaghezza di ragionar dei Sabatelli più a lungo; ma io mi taccio perchè i miei lettori cerchino in altro valoroso scrittore
Pagina 52
Certo nella esecuzione di questo grandioso quadro la natura avrà offerto ai Sabatelli il modello dei cavalli e degli uomini, ma fu il genio e la
Pagina 52
Ma l'opera che più ti sorprende di Giuseppe Sabatelli è quella che ci pone sottocchio il Farinata degli Uberti alla battaglia del Cerchio
Pagina 52
Dalle scuole del Benvenuti e del Bezzuoli in Firenze, non altrimenti che da quelle del Sabatelli e dell'Ayez in Milano, uscirono in bella copia
Pagina 54
il buon latte dagli insegnamenti del Sabatelli, e dal Pittore della Maria Stuarda, ebbero poi tanta intelligenza e cultura da non rendersi seguaci di
Pagina 56
Ma voglio anco secondare le tendenze non buone di alcuni voglio per poco escludere anch’io la convenzione. Nel quadro del Sabatelli rappresentante il
Pagina 68
Il Sabatelli dipinge l'Ajace; il Bartolini modella il Gruppo dell'Astianatte; il Fedi scolpisce il Pirro vendicatore; il Duprè getta l'Abele. Questi
Pagina 75
Il Bartolini, il Sabatelli, il Fedi, il Duprè saranno andati in traccia di un tipo che meglio si avvicinasse al carattere del soggetto che volevano
Pagina 76
Anche in arte l’Accademia non trionfò, e la reazione fu quindi assai più mite e meno determinata. I Sabatelli furono ingegni originali, che con molta
Pagina 44
intieramente pel conte Larderell. Nel 1844 scolpì con triste verità il monumento di quel celebre dipintore che fu Giuseppe Sabatelli, rappresentandone il
Pagina 32
secondo per la immaginazione feconda e per la prontezza nell’operare, ambedue per amore indefesso alle arti belle. Erano PIETRO BENVENUTI e LUIGI SABATELLI
Pagina 46
Anche il SABATELLI (n. in Firenze il 21 febbraio 1772, m. a Milano il 29 gennaio 1850), acquistò in breve chiarissimo nome nell’arte. Dotato d
Pagina 48
Ma il pittore che approfittando degli esempi del Benvenuti e del Sabatelli, seppe, mercè le doti che natura gli avea largito, far nuovi passi nell
Pagina 50
Ma i due artisti che sopra gli altri levaronsi per altezza d’ingegno, furono i figliuoli di Luigi Sabatelli, Francesco e Giuseppe, ambedue presto
Pagina 55
marzo 1776), contemporaneo del Benvenuti e di Luigi Sabatelli, attese all’arte con assai amore, ma seguitò gli esempi delle vecchie scuole piuttosto che
Pagina 57
neoclassica». De Antoni e Palagi, Sabatelli e Bellosio, sono al disotto dei loro maestri. Ed anche Agostino Comerio del quale, chissà perché, il Nicodemi loda
Pagina 289
Sabatelli e del fiorentino Bezzuoli. Il Sabatelli era morto da cinque anni, e il Bezzuoli era moribondo. Vi avevano fama e lavoro i due fratelli, punto
Pagina 208
fatto un bucherello all’uscio per vedere chi picchiasse. Uno solo poteva entrare: Beppe Sabatelli, che, già malato, si fermava una mezz’oretta sul
Pagina 49