Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: saba

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 Saba  fosse infelice, lo posso spiegare in un modo solo: egli era
intensità con la quale patiscono i loro casi personali.  Saba  mi disse anche alcuni anni fa: «La mia disgrazia è d'essere
avendo la mente oscurata da una malattia ch'essi ignorano.  Saba  guardava lo spettacolo di un mondo che si autodistrugge
Pan, che si faceva a Firenze, e che dirigeva Ugo Ojetti.  Saba  era di passaggio, e volle parlare ad Ojetti, forse perché
e ottenerne qualche guadagno. Lo ricevemmo in redazione;  Saba  e Ojetti sedevano uno di fronte all'altro su due sedie
seccato, e riprese il discorso. Ma dopo qualche istante  Saba  lo interruppe ancora: «Mi permetta anche di ammirare
asciutto tornò alle edizioni rare. Intanto lo sguardo di  Saba  scendeva lentamente lungo il suo corpo, finché si fermò sui
ma, credendosi preso in giro, si infuriò non appena  Saba  fu uscito. In quanto a Saba, se ne andò serenamente e senza
una serata a Roma nei mesi che seguirono la liberazione.  Saba  fu contraddetto da un caporione politico: uno di quei
si dimentica di loro. «È inutile che discutiamo — gli disse  Saba  —; non possiamo incontrarci. Lei è un uomo di quest'anno,
altri». Sono parole d'una lettera scrittami da Umberto  Saba  il 6 agosto. Poche righe più in là, incoraggiandomi ad

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