, quasi coetaneo di Nello e il suo miglior amico. Si può dire che que' due ragazzi fossero a dirittura cresciuti insieme. E se fin qui non s' è ancor
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Su due guanciali, che s' eran tra- scinati vicino al balcone, due bei bambini rosei e ricciuti, Margherita e Lionello, chiamati per vezzo dai
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intraprese commerciali. La scuderia, rifornita di cavalli e di carrozze, s' animava di nitriti allegri; in cucina, un cuoco francese e i guatteri
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vederli da vicino! - Sì, mamma, sì mammina, sì! - pregò anche Nello, con voce carezzevole. La contessa s' affacciò: al balcone in mezzo ai suoi ragazzi
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di veder cose nuove, che avrebbero fatto di lui un cavalier di ventura, s' egli, per sua disgrazia, fosse stato un uomo, e se fosse vissuto ne' tempi
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tirò innanzi a passeggiare, finché, stanco, non avvezzo com' era a far lunghi percorsi, si sdraiò su l' erba, sotto un cespuglio, e s' addormentò. Dirvi
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dov' era capitato per caso, gettatovi dal temporale, stimò una fortuna di poter barattare due parole con qualcuno della sua razza, e s' affrettò a
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leggiero, che parea proprio una seta. Moschino gridò per un poco; ma alla fine si rassegnò, s' accovacciò con la testolina inclinata da una parte, e lasciò
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povero Moschino! - disse il conte; e gli carezzò la pelle ardente come quella di un uccellino. Moschino s' arrischiò d' andare co' suoi, sperando che
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. - In fatti la contessa, che si sentiva un poco meglio, s' alzava, sorretta dalla Letizia e dal conte: i topini scesero giù dal letto, e andarono a
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, s' intende.... - La signora Delpiano, che leggeva nel cuore del figliuolo; fece un segno d' intelligenza alla contessa, poi disse: - Che si scommette
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terminato di desinare, e tornava a tormentarla, per troppa simpatia, s' intende. La topina si lasciò acchiappare, ma non ci fu verso di farle toccar cibo
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cuore duro più del macigno. In quel momento una testa ricciuta di bimbo s' affacciò al balcone di dove la bestiolina era precipitata: era Vittorio. Gli
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di Ragù. Moschino e Bellino non s' avvedev ano di nulla: l'uno badava a scegliere, da quel ghiottone che era, tutto quanto trovava di meglio a portata
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- Cattivo! cattivo! - si mise a singhiozzare la Lilia. - S' io non avessi la famiglia, alla quale non voglio dare dispiaceri anche maggiori, verrei
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. - Bravo Dodò! L' hai trovata tu eh, questa birichinaccia? Ci volevi tu! Bravo Dodò! O dov' era, dimmi? - I bimbi s' eran chinati a prendere in mano la
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volentieri. Il nome di Mimmì rimase dunque al topino bigio. Di fatti, quello di Rosicalegno non gli s' addiceva più, ora che egli rosicava de' biscotti
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mazzolino di fior d' arancio artificiale, e Mimmì adornato d' un nastrino scarlatto, in segno di gioia. Tutti i bambini s' affollarono intorno alla
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siffatti animalucci. Rita la prese per la schiena e la tenne ben ferma, con delicatezza, s' intende; poi la insaponò tutta, e con uno spazzolino passò e
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lavato e profumato come me. Ormai abbiamo trovato dei padroncini che ci colmano di buone grazie, e che s' ingegnano di farci dimenticare tutte le pene
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Un giorno la contessa Sernici e i suoi bambini erano a colazione; e c'erano anche i due topi, perchè la piccola Rita s' era messa in testa d
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- Guarda chi t' ha rubato i tovaglioli.... - La Caciotta! Ah, birbona d'una Caciotta! - esclamò la donna, e buttatasi in ginocchio, s' affrettò a
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Allora, ma allora soltanto, una testina nera e irrequieta s' affacciò timidamente di dietro un divano; fiutò l' aria in giro per sentire se c'era
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poppare; e s' addormentavano assieme l' uno su l' altro come un mucchiettino di carne. Ogni poco, quando eran liberi, i loro padroncini li andavano a
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ch' è nato negli agi, quando la nostra infelice esistenza s' è cangiata in un paradiso! - diceva a volte la Caciotta a suo marito, vedendo Dodò
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sereni; ma la nave, vicino a una spiaggia bizzarra, dove s' aggruppavano e si confondevano strani alberi e case più strane ancora, appariva
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zampillo gli sollevava un baffo, con l' altro s' attaccava al labbro per meglio fargli sentire la sua linguina.... - Così - pensava - non avrà, cuore di
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A quattro mesi Dodò pareva già un vecchio topo di tre anni, tanto era serio e ordinato in tutte le sue faccende. In uno scaffale della libreria s
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per terra e s' era mezzo slogata una gamba, non c' era più verso di farlo muovere altro che su' tappeti. Ora, quando voleva scender di tavola, s
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.... Brrr.... quando ci penso, mi s' accappona la pelle. - E tu non girare, - diceva Dodò con la solita calma. - Oh, sai che c' è? - prorompeva Moschino, il
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