Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ruggero

Numero di risultati: 55 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2
 Ruggero  Conteduca
fondo appare  Ruggero  che reca lo scialle di Magda).
e  Ruggero  rientrano, accaldati, stanchi di danzare, pieni di
—Marchiori — Marinuzzi — Mariotti Filippo — Mariotti  Ruggero  — Marselli — Martini Ferdinando —- Martini Gio. Batt. —
Marazzi Fortunato — Marinelli — Mariotti Filippo — Marietti  Ruggero  — Martelli — Martini Ferdinando — Martini Giovanni Battista
E. Dreyer afferma che, diversamente da Tommaso d’Aquino e  Ruggero  Bacone, Dante Alighieri non doveva aver letto Tolomeo. Per
- La Compagnia di  Ruggero  Ruggeri si congederà stasera da questo teatro con Tristi
chi intendeva sostenere il Governo tra il candidato  Ruggero  ed il candidato De Martino. Il prefetto Vigliani rispose
1089,  Ruggero  duca di Puglia, figlio di Roberto il Guiscardo -- Ned 1098,
Valerio Onida, Boris Ulianovich, di scrittori come  Ruggero  Orfei, di sindacalisti come Pierre Carniti e Franco
Magda ha un ultimo, lungo, tenerissimo sguardo verso  Ruggero  accasciato, il viso tra le mani. Poi, appoggiandosi tutta a
scuole italiane, il metodo trasportato o dai Fiamminghi  Ruggero  di Bruggia, Memling e Van Ghent, prima dell’andata di
di Roma con una nuova versione del «Falstaff», protagonista  Ruggero  Raimondi».
E vedendo apparire a destra, in fondo alla spianata,  Ruggero  che veniva per la lezione di matematiche, Patrizio ebbe un
nel regno dei sogni: stretti, lunghissimi corridoi dove  Ruggero  la inseguiva; alte rocce sovrastanti da ogni lato e tra cui
biglietto del sindaco. "Ci prega di comunicare la notizia a  Ruggero  e di trattenerlo qui. Se ne sono accorti soltanto poco fa.
poco fa. La credevano in camera, a letto ... Teme che  Ruggero  possa fare scandali e dar da ridere alla gente." "Oh, Dio!"
senza dubbio. Intanto è un brutto momento. Condurrò  Ruggero  qui." "Sarà un gran colpo! Vuol tanto bene alla sorella!"
"Segga, segga qui" ella soggiunse. E gli stese la mano.  Ruggero  li guardava perplesso, con un sorriso di curiosità sulle
stupita, e si sforzò di sorridere. "Ai suoi ordini" disse  Ruggero  dopo aver sorbito lestamente il caffè, stendendo il braccio
Lei, che è uomo e giovane, compatirà facilmente."  Ruggero  scattò dalla seggiola, pallido come un morto, con gli occhi
Eugenia commossa. "Oramai però bisogna pensare al rimedio."  Ruggero  si lasciò cascare su la seggiola. Dalla rabbia, faceva
è sempre sorella, anche quando commette uno sbaglio."  Ruggero  negava, scotendo la testa tra le mani, coi gomiti
Eugenia, posandogli una mano su la spalla. "Ah, signora!"  Ruggero  alzò la testa, la guardò in faccia e, quasi per persuaderla
vivere a costo del male altrui! Tu" soggiunse rivolto a  Ruggero  "bevi un bel bicchiere d'acqua fresca; ti farà bene. E non
meno chiasso si fa e meglio è." Dopo desinare, Eugenia e  Ruggero  erano rimasti soli in salotto. Calmato, egli non ragionava
verso l'uscio. "Compatisce gli altri, con me! ..." continuò  Ruggero  con voce repressa. "Non s'accorge o finge di non accor-
"Zitto! Zitto!" con doloroso accento di preghiera.  Ruggero  non l'ascoltava; tornava a insistere: "Una parola! Una
Sia bono!" "Sì, sì; farò tutto quel che mi ordina" disse  Ruggero  a bassa voce. "Purché io sappia se mi vuol bene o no ..."
diaccia e pallida, con un fioco lamento, tra' singulti.  Ruggero  ebbe paura. La sollevò tra le braccia, la mise a sedere,
con Alberto Magno, colla scuola di Salerno, soprattutto con  Ruggero  Bacone (inglese francescano m. 1294) non solo scopritore e
erano alla testa del movimento uomini, i cui nomi erano:  Ruggero 
stanno intorno a lui un'intensa Olga Villi, un misurato  Ruggero  De Daninos, Silvia Monelli e Graziano Giusti, tutti
Sorrento, che nel ballottaggio tra i signori De Martino e  Ruggero  i più liberali di quel collegio votarono pel De Martino.
proprio così! Angelica, Benedetta e, più di esse, Giulia e  Ruggero  invadevano il suo posto, si frapponevano fra Eugenia e lui.
quasi ogni giorno lunghe passeggiate fuori il paese, e  Ruggero  non mancava mai, trovando nella compagnia e nella
lo stradone della Cava, avviandosi, insieme con le sorelle,  Ruggero  e la zia Vita, verso un fondicello di lei a mangiarvi i
"Non far la modesta; sei forse vecchia?" soggiunse  Ruggero  per incitarla. "Quanti anni hai?" "Ho quelli che ho: ma mi
"S'inoltri; qui hanno rizzato una fornace da gesso" disse  Ruggero  dal fondo. "Questa buca, guardi, introduce in u- n'altra
del gesso che ingombravano il suolo; poi, pre- cedute da  Ruggero  e passando, curve, una dietro l'altra, per la stretta buca,
inu- tili tentativi, dovette rinunziare al suo capriccio.  Ruggero  si chinò, prese un sassolino e lo tirò in alto. Tre grossi
risate di Giulia, di Angelica e di Benedetta, ai motti di  Ruggero  che provocava la zia intorno alle sue famose tentazioni.
era toccato a Eugenia abbassarli, con tanta compiacenza  Ruggero  aveva seguitato a guardarla. "Su! Non perdiamo tempo"
sarebbe veleno." "E tu, zia, dai retta al dottore?" fece  Ruggero  ammiccando a Eugenia. "Via! Non sia detto che son venuta
Ed è finita" esclamò, pulendosi le labbra col tovagliuolo.  Ruggero  serviva Eugenia scegliendole i fichi migliori, mescendole
di salame alla mezzadra, a Pina, ai bambini. E se Giulia e  Ruggero  le additavano il cestino coi fichi, si faceva subito il
quando per la prima volta fu introdotto in Sicilia da Re  Ruggero  il baco da seta ai giorni nostri, dal primo filatoio e dal
di Bari; abitavano un piccolo appartamento in via  Ruggero  di Lauria 9. Stamane, la giovane è stata raggiunta dai
in casa con noi." Eugenia si voltò dalla parte indicata.  Ruggero  e Patrizio si erano rincattucciati nel balcone della camera
loro riti nefandi, co- me diceva in quel punto a Patrizio  Ruggero  indignato. "Poveracci! Non si reggono in piedi!" esclamò
Geltrude si sente male?" disse Giulia, vedendo Patrizio,  Ruggero  e il dottore agitarsi premurosamente sul balcone. Eugenia
 Ruggero  era venuto dall'Agente per congedarsi. Si affrettava a
il dottore. "Per carità non toccargli questo tasto!" disse  Ruggero  che rideva. Giulia entrò saltellando nel salottino di
non lo nego; ma più piccole, no. Uguali." "Scusi" disse  Ruggero  a Eugenia. "Permetta che le misuri io." Ella era diventata
ricordatene. Noi ci divertiamo così" continuò, appena  Ruggero  fu andato via. "Se fossero state qui Angelica e Benedet-
scambiate a voce bassa tra il dottore, Patrizio, lei,  Ruggero  e i portatori, le si mutavano a poco a poco in quel
Bisognava sentirla!" "Il dottore che ne dice?" domandò  Ruggero  a Eugenia. "Dice che è gravissima." "L'età della povera
e sofferente come dite sia stata sempre" continuò  Ruggero  "forse non le dispiace morire. Che si fa a questo mondo
si apprestava ad andar via. "È morta?" venne a domandargli  Ruggero  sottovoce. "No. Ma è inutile che io stia ancora qui. Ho
Fa pietà." Eugenia, dall'aria di Giulia, dall'accorrere di  Ruggero  nell'altra stanza, aveva subito indovinato quello che stava
a trattenerlo, era già sull'uscio, dove il dottore e  Ruggero  gli sbarrarono il passo: "Fate la volontà di Dio! ..." gli
della morente. Patrizio non sentì niente, nè vide Giulia e  Ruggero  portar via la povera Eugenia che si agitava violentemente.
libro di sue composizioni per liuto. Di esse il musicologo  Ruggero  Chiesa ha scritto: “l’equilibrio della costruzione, il
facendosi forza, avea già dovuto rispondere al saluto di  Ruggero  e strin- gergli la mano. "Parto per Siracusa col futuro
gergli la mano. "Parto per Siracusa col futuro cognato."  Ruggero  diè la notizia con un che di amarezza nella voce. "Bravo!
Nella voce gli tremava qualcosa di così insolito, che  Ruggero  lo guardò negli occhi; ma gli occhi dell'Agente vagavano
a Eugenia. "Venga; mi dia il braccio. Correremo insieme.  Ruggero  mi ha sfidata. Lo vinco sempre." "Qui? Con tanta gente che
Eugenia pel braccio. "Oggi è proprio di cattivo umore!"  Ruggero  le attendeva seduto sul muricciolo, sotto il carrubo che
avesse risposto in quel pun- to: "Ecco, l'ho consolato!".  Ruggero  tornava a tentare Fra Lorenzo per fargli infrangere la
incrociate le braccia sotto i maniconi della tonaca. E  Ruggero  gli ammiccava con maliziosi cenni significativi scrollando
orli. Di tanto in tanto qualche scoppio di risa di Giulia e  Ruggero  che precedevano. Eugenia, preso il braccio di Patrizio, vi
Eugenia si affacciò anche lei alla finestra. Gli sguardi di  Ruggero  la inseguivano fin là, la molestavano, la irritavano con la
di fumo del suo virginia, che infastidivano il dottore.  Ruggero  si era fermato davanti all'uscio per lasciar passare
"Parlava di me, l'ho capito." "Dunque perché domandarmelo?"  Ruggero  rimase alquanto imbarazzato dal tono delle risposte; poi
al muro. A- vrebbe voluto allontanarsi, ma il silenzio di  Ruggero  la tratteneva. La voce del cavaliere continuava a tuonare,
dato un gran dispiacere a suo padre" ella disse lentamente.  Ruggero  tornò ad appoggiarsi sul parapetto, accostandosi un po'
fa schiavi come l'eroe greco nel palazzo di Circe, come  Ruggero  nel palazzo di Alcina, come Rinaldo nei giardini di Armida.
medio evo le scienze fisiche, Gerberto di Reims (m. 1003),  Ruggero  Bacone (m. 1294), P. Crescenzio, agronomo (m. 1310),
avuto l'imprudente curiosità d'informarsi da Giulia se  Ruggero  aveva mantenuto la sua promessa. "Ha voluto perfino mutar
qualcuno e sorprenderti in questo stato." "È vero ...  Ruggero  è di là" disse Giulia, asciugandosi gli occhi. E cominciò a
molto impacciato nella prima avventura con una signora.  Ruggero  non sapeva precisamente nemmeno lui che cosa volesse e
..." "Un po' di tutto, per la pagnotta, signorino mio."  Ruggero  guardò in alto. Neppure un'ombra dietro i vetri! E alzò più
"Ve n'andate?" "Ho finito. Vado a spazzare la sagrestia."  Ruggero  riprese a passeggiare lungo il viale, con gli occhi alla
cuore ansante, come sconvolto da un addio angoscioso, quasi  Ruggero  fosse là, così accosto da sentirne il respiro sulla faccia;
il fazzoletto dall'allegrezza: "Eccolo qui! Eccolo!"  Ruggero  parve alquanto impacciato di quell'annunzio rumoroso. Lo
egli non si raccapezzava più! Giulia, le di lei sorelle,  Ruggero  invadevano il suo posto, disturbavano la sua soli- tudine,
una forbita armatura che un ricco monile da gentildonna,  Ruggero  si dilettava soltanto nel suonare il liuto e nell'ascoltare
famiglia e ne cagionasse la rovina. Anche all'aspetto,  Ruggero  non aveva certo presenza maschile. Piccolo, gracile,
per difendere il castello dagli assalti guerreschi, poiché  Ruggero  non aveva nessuna delle virtù che costituiscono un prode
né adoprarmi come vorrei per la difesa dei nostri feudi. Di  Ruggero  non parlo; nelle sue mani, la nostra casata perirebbe. Tu
la cupidigia del signor di Porciano. Tutti sapevano che  Ruggero  era molto debole, e in quei tempi, in cui la forza e la
sarò io e non tu. Dopo aver detto questo, ricondusse  Ruggero  alla madre più morto che vivo, ed alla Contessa raccomandò
più la vita tranquilla di Sofia. Sua madre e il fratello  Ruggero  si spensero placidamente, e la Badessa sola rimase a
di quel che poteva accadere da un momento all'altro, se  Ruggero  fosse tornato all'as- salto, la faceva tramortire. Avrebbe