Tutte le mattine la tromba suonava e svegliava i soldati del Re. Il Re si chiamava Alcibiade I, e aveva, naturalmente, il manto rosso col bordo di
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generali. Uno strano ragazzetto con un ciuffo rosso correva in bicicletta su e giú per un mappamondo e aveva una faccia molto seria. Una bambina piú
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fazzoletto rosso e arancione. Si era messa perfino la collana, e cosí tutti allegri la vecchietta e Paolo Pietro entrarono anche loro nel corteo del Re.
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di tela di sacco, con la testa un poco storta, e gli occhi, il naso e la bocca di filo rosso. L'ha fatta Rosetta, e di primavera è molto piú bella
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che le diceva Caterinuccia. - Sei stupida e anche brutta, - diceva Caterinuccia, - con solo quattro capelli e gli occhi di filo rosso! Io vorrei una
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sapeva far altro che rimanersene sulla spazzatura, buona a niente, guardando tristemente il buio coi suoi occhietti di filo rosso. D'improvviso si
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è? È proprio tanto bella? — Oh, Tit, non chiederlo! Era la bambola piú carina del mondo. Aveva dei begli occhiettini di filo rosso e i capelli tutti
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nel tronco della Vecchia Quercia. Era un gufo molto gentile e freddoloso e aveva gli occhiali. Il suo berretto era rosso e bianco. Fu una vera
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bellissimo trenino rosso, e andava senza rotaie. Dentro, vicino a Caterí e a Tit, avevano preso posto una rondine che andava in Africa e uno scoiattolo che
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occhi del povero re si scorgeva il piú grande terrore. Egli presto scomparve alla vista; era piú veloce del trenino rosso. — Ecco, — disse Tit
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propose: — Nella casina di legno —. Questa casina sorgeva poco lontano, ai piedi d'una quercia, ed era fatta di legno rosso. Era tanto piccola che
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trombetta d'argento. La casina di legno rosso, al sole, pareva dipinta a nuovo, per la soddisfazione. Tit si addormentò, e nel frattempo lo scoiattolo
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fazzoletto di cotone rosso. È proprio la donna dei miei sogni.
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bene a. Si avviarono. Il castello era di legno scuro ornato di lamine d'oro; le scale erano coperte di un tappeto rosso, e la ringhiera era fatta di
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solito fazzoletto rosso. Tutta tremante, andò dinanzi a Caterí.
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occhi fatti del medesimo filo rosso. — È Bellissima, è Bellissima! Tutti erano commossi. La Regina delle Fate si soffiava il naso col suo grazioso
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piano al primo per consegnare le armi a Tit. Quando la guardia dice: — Uscita! — Tit e la Principessa se ne ritornano al loro palazzetto rosso. Cercate
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una bella casa col tetto rosso. — Che cosa sai fare? — domandò la Marchesa. — Tutto, signora. — Sai fare la calza? — No, signora. — Sai cucire a
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sette sovrani, tre principi e un duca, e passeggiavano su un tappeto rosso, guardando con l'occhialino le belle ragazze. Il Re era seduto sul suo trono
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fin quasi a cadere, ma poi miracolosamente resta sempre in equilibrio. A un semaforo rosso mollo la bici sul marciapiede, tiro fuori il fazzoletto e
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