Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: rosso

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può fissare la sua scelta, è assai vasto. Il color  rosso  bruno delle prove si lascia tirare al giallo, al rosso, al
P Q due corpi  rosso  e blù, che si mescolano. I raggi colorati, ossia i raggi
in punta delle freccie dalle lettere r, b, che indicano  rosso  e blù.
dal raggio  rosso  in 20 minuti.
aspra, fragile, riscaldare nuovamente portandola al calor  rosso  con carbone di legno;
solo alla determinazione degli acidi, che fanno volgere al  rosso  la carta di girasole, degli alcali che fanno volgere al
la carta di girasole, degli alcali che fanno volgere al  rosso  bruno la carta di curcuma; ma pur anche a determinare la
Così le une fanno volgere il disegno al blù, le altre al  rosso  od al giallo. Perciò quando l'operatore, nel far voltare il
nel far voltare il colorito di una prova, vuol trarlo al  rosso  od al blù, dovrà evidentemente maneggiare la prova in modo
gli alcali non potranno ripristinare il colore primitivo  rosso  bruno, e tanto meno farlo passare al giallognolo. Ciò
mercurio si pone la lamina impressionata dietro di un vetro  rosso  o giallo, e quindi si espone il tutto alla luce, l’immagine
su certi colori blù vegetali, i quali vengono cambiati in  rosso  dagli acidi. Perciò ogniqualvolta noi vedremo un tale
ordinariamente il flintglass, che dà uno spettro con poco  rosso  e molto violetto, ed il crownglass che dà invece poco
ed il crownglass che dà invece poco violetto e molto  rosso  nello spettro, che col suo prisma si produce. Quando si
alcali, purchè tu abbia la precauzione di far volgere al  rosso  deciso la carta stessa immergendola per breve tempo in
che nella capsula non cada alcuna parte del tuorlo o  rosso  d’uovo, e leva via il germe, quindi aggiungi
composto fonde al calor  rosso  senza decomporsi, ha la densità di 2,24, è deliquescente
riflettendo il raggio blù, e tenendo gli altri due raggi  rosso  e giallo. Il corpo P è giallo, riflette l’onda di color
in rosso, giallo, arancio e blù. Il foglio sotto del vetro  rosso  finisce per prendere un debolissimo coloramento violaceo,
di intaccare la superficie del vetro con tripoli, con  rosso  d'Inghilterra o con altre polveri dure bagnate con alcool o
nitrico, come gli altri acidi, tinge in  rosso  le materie coloranti azzurre di origine vegetale. Si può
sono facilissime, non si ha che a riscaldare sino al calor  rosso  la parte del tubo sulla fiamma della lampada, tenendolo
che impiega dalle uova di gallina, separandola dal  rosso  o tuorlo, che per contenere una specie d’olio farebbe
distanza tra i due fochi estremi,  rosso  e violetto, è l’aberrazione cromatica che la lente fa
un color bruno, evaporare a siccità, e fondere al calor  rosso  il residuo dopo di averlo addizionato con un poco di
di esso; cioè al di là della striscia rossa, si scoprì un  rosso  volgente al cremesi, ed oltre al violetto si trovò una
non si potrebbero adoperare). Quando si è arrivato al calor  rosso  nascente, si comprime il tutto sotto di un cilindro di
converrà riprendere la lamina col brunitoio contenente del  rosso  d’Inghilterra, e se ciò non è sufficiente, incominciare da
liquido,  rosso  bruno, puzzolente, velenoso. L’acqua ne scioglie circa 1/25
è più difficile, perchè bisogna riscaldare sino ad un  rosso  bianco, ossia quasi sino a fusione del vetro. Si chiude
quest’effetto si sparge una parca quantità di polvere di  rosso  d'Inghilterra, lavato con ammoniaca liquida e perfettamente
potassio, la soluzione si colora sin dai primi momenti in  rosso  per cagione dell’iodio che si pone in libertà dalla sua
solamente della sua acqua di cristallizzazione. Al calore  rosso  perde tutta la sua acqua, e si cambia in carbonato di soda
la introduciamo nel liquido, il quale cambierà la carta in  rosso  nel caso che contenga un acido sciolto, e non manifesterà

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