Ci scrivono da Roma, 16:
- Il Municipio di Roma ha deliberato che sia collocata quanto prima una lapide commemorativa sulla casa già abitata da Gaetano Donizetti, la quale è
esteri si siano affrettati a dare informazioni ai gabinetti di Berlino, di Parigi, di Londra e di Roma intorno ai colloquii di Reichstadt.
Queste parole non stanno consegnate nel rapporto, ma il signor ministro se ne informi dallo stesso ingegnere Siben, che credo sia attualmente in Roma
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; dimodochè, compiuta una volta la linea da Palermo a Messina, compiuta la comunicazione di Reggio per Eboli a Napoli ed a Roma, sarà avvicinata di
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presidente. L'ordino del giorno reca la discussione sul disegno di legge per l'alienazione dell'orto botanico di Roma.
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Nella mente d'alcuni sta che questa legge è la emanazione d'un gran concetto politico, quello cioè di costituire una grande Roma italiana, che faccia
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Quindi io non mi preoccupo di portare le faci della scienza in Roma.
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hanno un numero di scolari assai superiore a quelli che si trovano nell'Università di Roma.
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Ebbene, o signori, io credo che sia necessario far equilibrio a Roma papale, ma ritengo che occorra fare quest'equilibrio con tutta la nazione, con
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La Camera, io credo, sente il debito di creare in Roma questa grande Università, la quale risponda ai bisogni di tanto maggiori che agli studi ha
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trovato soventi, nelle grandi questioni che si rattaccavano a quella che si riassumeva nella parola Roma, in grave disaccordo coi miei amici politici
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di Roma papale.
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Noi ci accingiamo a disfarci di un orto botanico che è in Roma; domando io: ne abbiamo un altro in pronto perchè l'insegnamento non ne difetti?
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Egli ha creduto che si potesse supplire alla mancanza in Roma di queste istituzioni scientifiche, che eccitavano tutte le sue antipatie, come quelle
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a Roma che verremo a contraddirlo relativamente a una legge di interesse secondario.
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Innanzitutto egli crede che la Roma papale esista ancora come un nemico da dover combattere ad oltranza da parte dell'Italia, cosa che mi sorprende
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Ma una parola debbo dire io all'onorevole Toscanelli, parola che riguarda Roma troppo intimamente ed implica un sentimento non meno di giustizia
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Se ha inteso di fare la guerra a Roma, non ho bisogno di parlare io. Tutto il Parlamento la difenderebbe come sede sua, come città sua, come capitale
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Ebbene, io credo che la capitale, nella prima forma, possa essere utile a Roma ed all'Italia; la capitale, nella seconda forma, possa essere dannosa
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Essi dicevano: possiamo dirlo che Roma dovrà diventare la capitale, poichè vi saranno sempre tanti ostacoli che non ci si andrà mai. A Roma molti ci
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Io non pensai ad essere ostile a Roma, come me l'ha voluto far dire l'onorevole Baccelli. Mi innalzo ad un concetto più elevato, e vedo Roma come una
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d'Italia si disfarebbe il giorno in cui Roma cessasse di essere capitale, dichiaro che Roma deve essere capitale. Ma vi sono due forme di capitali: la
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L'onorevole Maurigi mi ha rammentato che io, un tempo, mi sono opposto a Roma capitale. La differenza però tra me e molti altri sta in ciò, che io lo
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questa Roma, pel concetto di Roma capitale d'Italia, ho partecipato ad imprese certo onorevolissime, ma che parvero ai più impazienze pericolose ed
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L'onorevole Maurigi mi fece dire che io non voglio dar nulla a Roma. Mi pare di avergli risposto.
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L'onorevole Baccelli mi ha detto che io ho attaccato Roma; no: ma Roma deve tollerare tutto ciò che è utile e conveniente al bene generale della
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che sente, certo in modo da non nascondere il suo pensiero. Egli ha osservato che molti dicevano di voler venire a Roma, ma che in cuor loro non
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Ma onorevole Toscanelli, non è l'officina delle ferrovie che io desiderava che venisse a Roma, no, io credeva che la suprema parte direttiva delle
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Ma se io domando che a Roma sia il cervello supremo della nazione, non per questo desidero che in Roma siano le altre parti dell'organismo, le sedi
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Del resto, signori, si vorrebbe forse, per paura dell'accentramento, fare di Roma un centro repellente?
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Il mio amico onorevole Baccelli ha ragione, l'Università di Roma ha brillato, come brilla, per nomi chiarissimi nelle scienze.
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Ora 1'onorevole Toscanelli si lagna perchè si vuole fare qualche cosa per la scienza in Roma. Prima di tutto notiamo che Roma è annessa al regno
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Quindi, o signori, non vogliate vedere un accentramento esagerato nelle aspirazioni nostre riguardo al miglioramento di Roma. Questa è
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morte delle nazioni, un pericolo, e perchè? Perchè si tratta di andare facendo qualcun altro istituto di scienza sperimentale in Roma.
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Roma, signori, è un gran nome, un nome terribile, Noblesse oblige, e in Roma vi è un formidabile retaggio di nobiltà. Io non so esprimere quello che
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Ora, signori, io credo che se vi è una necessità a Roma, gli è proprio quella di un contrapposto scientifico al Papato. È importantissimo che vi sia
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perdere tempo alla Camera se mi stendessi a dimostrare l'importanza di avere in Roma un'Università, la quale veramente sia degna e di Roma stessa e
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le nostre condizioni finanziarie ce lo permettono, ma di fare tanto da porre questa Università di Roma al grado che le compete.
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Io prendo atto di queste sue dichiarazioni; vi sono due concetti: l'Italia che si è unita a Roma, e Roma che si è unita all'Italia.
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Il compimento poi del regno d'Italia con Roma sua capitale, suggerì all'autore di questo progetto il concetto della sua seconda parte.
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5° Pensione ai feriti, alle vedove e famiglie dei morti per la liberazione di Roma e per la difesa di Venezia e reintegrazione nei loro gradi
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Per la fondazione in Roma di una Università nazionale italiana , destinata a mantenere le tradizioni e l'unità della scienza, promuoverne i progressi
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Fondazione in Roma di una Università nazionale italiana.
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Roma, 10 giugno 1876.
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Dall'ingegnere Angelo Vescovadi, capo della divisione idraulica al municipio di Roma — Appendice agli studi idrometrici sul fiume Tevere, e
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In Firenze e in Roma non venne meno alla meritata fama; finchè, colto da cruda malattia, moriva ieri sereno, e forse anche lieto perchè le sue ossa
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che una sola opinione dell'Asproni, ricordo le opinioni che hanno condotto l'Italia a Roma.
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non si può giustamente pretendere che un abitante dell'estrema Sicilia, che un alpigiano venga fino a Roma a trovare il suo avvocato per far
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E per fermo, mentre si predica sempre la necessità del decentramento; quando un progetto di legge che stabiliva in Roma delle sezioni di Corte di
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