rallentando il passo ciascuno tutti i giomi pro- lunga il suo soggiomo in corridoio, da cui ritorna sempre con un”aria più serena e una luce più
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, calpesta anemoni e ortensie. Quindi ritorna ai suoi difficili sonni.
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Come le rondinelle anno per anno tornano al nido che le vide implumi, così l'uomo nel giro dei suoi giorni torna e ritorna al pensier della culla. Ed
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piano appunta il dito. Ritorna all'ombra del tuo pergolato, ritorna alla tua chiesa, e, là, mostra, spauracchio all'uom curvato la croce appesa: me
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corvine... Rispondo : " Silenzio... non parlo e tu taci!... Ritorna qui al tiepido... m'innonda di baci!...". Milano, marzo 1874
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