, rispose uno di quegli infelici, non doveva poi obbedirci tanto strettamente. Del resto, per questi pranzi d'amici intimi, basta ricordare quanto diceva
Pagina 137
tutto d'un pezzo come camminerebbe, se camminasse, un turco impalato: Il Porte sa tete comme le Saint-Sacrement. Saint-Just, lo seppe, e rispose: Je
Pagina 150
? ecc., rispose: Un bambino. Si posero nell'urna le domande e le risposte. Si appaiarono a caso, ed aperti i biglietti risulta: - Dove ? - Nell'ombra
Pagina 154
mia mamma non rispose, aveva gli occhi gonfi. La baciò, le strinse la mano, ed uscì tutta rossa e mortificata, come se quella villania l'avesse fatta
Pagina 27
lasciarla? domandò l' istitutrice prima di uscire, al babbo della bambina. II babbo che s'annoiava di non averla a tavola, rispose: - Se le fanno molte
Pagina 33
rispose francamente. - Sissignora. - Perchè? - Ma... perchè ora che viene a scuola con noi la figlia della... cartolaia, non volevamo mortificare una
Pagina 39
zio, e, lottando col proprio cuore, innamorato del bel giovinotto coi baffi, e stemperandosi in lacrime, rispose segretamente nella prossima visita
Pagina 93
Palazzo. Mettile su quell'autocarro postale, e torna subito. — Sissignore, — rispose Paolo Pietro, e partí.
bellissimo sorriso. — E smettila di abbaiare! — continuò Massimo. — È il mio stomaco che abbaia, io non ne ho colpa, — rispose il povero Piuma. Per
stanze. — E dov'è Rosetta? — chiese Caterí. — Io sono un'amica di Rosetta, — rispose la donnina, — Rosetta non viene mai, ora. — E perché? — chiese
dall'uscio. Che si deve fare? E fatela entrare! — rispose il Re che quel giorno era allegro. — Maestà, quella vecchietta ha un canestro coperto con un cencio e
Pagina 103
Caterinuccia. — Sono Tit, — egli rispose. — Qui fa piú caldo che fuori. Ho bussato al tuo palazzo perché ho fame. Potrai offrirmi un po' di stufato e la
Pagina 20
lei, si rincantucciò e abbassò gli occhi. — Ma no, signora, — rispose Tit, piuttosto risentito, — é la madre di Bellissima. Avete nessuna notizia di
Pagina 30
— Tit, piangi? — Che? Hai sognato! — rispose la voce adirata di Tit. — Continua a dormire! E Caterí si addormentò, finalmente. Sperava di sognare
Pagina 32
, che è fatta di stoffa. — No, — rispose la Signora, e fece un viso imbronciato a causa del regalo. Allora Tit raccolse una foglia, e con l'unghia ci
Pagina 34
sulla tavola verde, gridò cantando: — Fante, cavallo e re! — Re degli straccioni — rispose chi sa di dove una voce, con l'aria di prendere in giro.
Pagina 38
si mosse. Guardò Pic con uno sguardo sprezzante, e chiese con calma: — E se io le tenessi giú, le mani? Pic non rispose, ma semplicemente si levò di
Pagina 41
fragole. La Signora del Pineto si avvicinò: — Avete trovato Bellissima? - chiese con leggera ironia. — No, — rispose Tit, e non parlò affatto della sua
Pagina 45
arrossí. Tit rispose: — Mi piacerebbe di andare a passare qualche giorno vicino al Palazzo dei Sogni; ma credo di non poter camminare perché sono ancora
Pagina 53
un'enorme valigia piena di stoffe, di nastri e di tappeti: — Desiderate stoffe, signori? — domandò cortesemente. — No, non ci occorre nulla, — rispose Tit. Vi
Pagina 57
zitta, sa fare la frittata di lumache e sa spazzare in terra. — E Grigia vi ricambia? — chiese Tit con interesse. — È qui, il difficile, — rispose il
Pagina 59
in testa. Il suo fazzoletto era grandissimo affinché vi potessero entrare tutte le sue lagrime. Rosetta fece subito un inchino e la Principessa rispose
Pagina 69
Fornaio che abitava lì vicino: — Mi vuoi per fare il pane? — gli chiese. — Signor Negretti, — rispose il fornaio, — con le sue mani nere vuol toccare la
Pagina 79
va quel Negretti? — il canino rispose subito: — Bene! Bene! Si figuri che mi chiama perfino Eccellenza! — e se ne andò a dormire, dondolando la coda
Pagina 81
niente, Eccellenza. — Per niente non si sospira, — rispose il canino. E riprese a saltellare con un'aria sempre pii furba. — Voglio andare in cima a quel
Pagina 82
padre dei vizi? — Io sono di professione cuoco, e l'amico è servitore, — rispose Massimo, — e, proprio in questo momento, il nostro signor padrone ci
Pagina 92
parola, gli dava un calcio. — Bene, — dissi io. — Ora lavorerete e sarete onesti. Che cosa vi piacerebbe di fare? — Io il campione, — rispose Massimo
Pagina 93
Festa del Re che si sceglie una sposa? — Sí, ma insieme con la mia scimmiettina, — rispose la Principessa. Paolo Pietro si grattò la testa, e sospirò
Pagina 99
spiritoso, gridò: - Ehi, nonnetto, mi venderesti quel bellissimo asino? - Ben volentieri — rispose il nonno — ma prima dovresti sentire tuo padre se è