In casa pochissima roba, un velo di sudore sulle labbra e sul corpo, tu che mangi di malavoglia: ma non ricordo cosa. Io devo partire il giorno dopo
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Art. Poi altre dueche non ricordo. E che ne fu della modesta mia persona,Mr. Olmert? Come Le dicevo stavo tentando di andareverso nord con alcune
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A volte, in pochi righi, appare l'allegria, passa velata la morte. Una folla, in cammino verso il giorno o la notte, verso il ricordo o la
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conigli ma il cimitero, Vecchio e Nuovo appena separati da un muretto: e il posto, finalmente mi ricordo, si chiama Garve, giusto l'anagramma di grave
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è negli occhi il ricordo delle lacrime della voluttà. Passano nella veglia opime di messi d'amore, leggere spole tessenti fantasie multicolori, errano
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Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell'Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e
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cielo notturno che avevi rapito una melodia di carezze. Ricordo cara: lievi come l'ali di una colomba tu le tue membra posasti sulle mie nobili membra
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le venditrici uguali a statue, porgenti Frutti di mare con rauche grida cadenti Su la bilancia immota: Così ti ricordo ancora e ti rivedo imperiale Su
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forse questa grigia bara? Mi ricordo di te, sola; eri bionda, esile come un sogno giovinetto, pallida come un astro mattutino; te sola, nell'oscurità
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tutti e due senza dirlo. Del colloquio non ricordo più nulla. Certo non aveva bisogno di richiamarsi alle questioni supreme, agli universali, chi era
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. Solo un susurro che è la voce del mare fatta ricordo. Nel crepusculo l'acqua molle dell'alba che s'imbeve di luce, rischiara il viso. Ogni giorno è un
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dei grumi d'ombra appiattati così come vecchia brace nel camino. Il ricordo sarà la vampa che ancor ieri mordeva negli occhi spenti.
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ricordo ancora! Quanta speranza ti cantava in petto, come ridendo correvamo allora! Davanti alle placide chiesette del monte, allora, rammentati, chinavi
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, brancolando, i tuoi parenti, ad uno ad uno. - Chi sei tu ? - Non ricordo...- E il domicilio ?... - Sulla terra! - Ma dove ? - É il mio segreto! E di
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scrivere su questo tema tanti versi ancor, darò al fuoco la cantica, e nelle coltri metterò il cantor! Oh! ma prima al pericolo il ricordo togliamo
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ricordo che Satàno il nappo in man mi die'. Or posso dir che il Diavolo un mentitor non è! 1873.
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