Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: rhett

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momento della nascita di sua figlia, la condotta di  Rhett  stupí tutti coloro che l'osservavano. Chi avrebbe mai
donne i cui mariti non si curavano molto dei loro rampolli.  Rhett  attaccava dei tremendi bottoni agli amici che incontrava
cagionandole cosí la sua prima colica, la condotta di  Rhett  fece sorridere i babbi e le mamme piú esperti. Egli chiamò
cominciava ad essere vecchia e soffriva di reumatismi.  Rhett  non ebbe il coraggio di dirle questo, ma affermò che un
al suo fianco nessuna negra emancipata. Ragion per cui  Rhett  pensò di mandare a prendere Prissy a Tara. Sapeva che non
Prima ancora di alzarsi, Rossella notò le preoccupazioni di  Rhett  per la piccina e si sentí indispettita e imbarazzata del
l'ostentazione di questo amore le sembrava poco maschile.  Rhett  avrebbe dovuto essere piú incurante e piú disinvolto, come
L'ho fatta io, no? Del resto, tesoro, io appartengo a te.  Rhett  la guardò al disopra della nera testina della bimba e
di tutti, i nomi di Sara Giovanna. Chino sulla bimba,  Rhett  aveva detto: - Avrà gli occhi verde pisello. - Neppure per
come la diletta bandiera nostra. - Diletta Butler - rise  Rhett  prendendo la piccina e fissando piú da vicino i piccoli
ma commossa fine alle lagrime dalla nascita della bambina.  Rhett  attendeva nel vestibolo circondato da una quantità di
capitano Butler - gli disse la signora Wilkes timidamente.  Rhett  le passò davanti frettoloso e Melania lo scorse mentre si
Oh Dio! Si drizzò sgomenta. Non aveva pensato a dire a  Rhett  che era nata una femmina! E certo, egli aspettava un
bene - concluse Mammy soddisfatta. Melania pensò che forse  Rhett  aveva voluto in certo modo redimersi agli occhi di Mammy la
consentitagli dalle sue piccole gambe. Certamente zio  Rhett  o zia Melly o Mammy gli direbbero la verità. Ma non vide
il suo rispetto. Dopo un pezzetto, il dottor Meade e lo zio  Rhett  scesero la scala e si fermarono a discorrere sottovoce nel
Dopo aver chiuso la porta dietro al dottore, lo zio  Rhett  entrò vivamente in sala da pranzo e si versò un'abbondante
e che doveva tornare a casa di zia Pitty; ma invece lo zio  Rhett  sorrise. Wade non lo aveva mai visto sorridere con
a terra e gli corse accanto. - Hai una sorellina! - fece  Rhett  accarezzandolo. - La più bella bambina del mondo! Beh,
si curava piú di lui, neanche zia Melly e zio Rhett. - Zio  Rhett  - si decise finalmente a chiedere - la gente vuol piú bene
- la gente vuol piú bene alle bambine che ai ragazzi?  Rhett  posò il bicchiere e scrutò quel visino; comprese
avere un maschietto invece di una bambina? - No - rispose  Rhett  con impeto; ma vedendo attristarsi il viso di Wade,
Wade spalancò la bocca stupito. - E dov'è? - Ma è qui! - e  Rhett  sollevando il piccino se Io pose sulle ginocchia. - Non sei
che lo comprendeva cosí profondamente. - Sí - rispose  Rhett  con fermezza. - Nello stesso modo come tu sei il bimbo
capisci i bambini, non è vero, zio Rhett? Il volto scuro di  Rhett  s'indurí. - Sí, - disse egli con amarezza, - li comprendo.
Wade ebbe un nuovo timore, misto a un senso di gelosia. Zio  Rhett  non stava pensando a lui, ma a qualcun altro. - Non hai
a lui, ma a qualcun altro. - Non hai altri bambini?  Rhett  lo posò a terra. - Adesso berremo tutti e due, Wade; devi
sorellina. - Tu non hai... - ricominciò Wade; ma vedendo  Rhett  prendere la bottiglia del vino, si distrasse per
un gentiluomo, figlio mio; e questo è il momento migliore.  Rhett  diluí il vino con l'acqua della caraffa fino a fare un
quasi completamente prive di denti. - Auguri, mist'  Rhett  - disse. Wade si fermò col bicchiere in mano. Sapeva che
giornata! - Credo che tu preferisca il rhum al vino - disse  Rhett  frugando nell'armadio e traendone una bottiglia quadrata. -
occhi neri ridevano. - Sí, signore; troppo tempo. Allora  Rhett  disse qualche cosa che Wade non comprese. - Non piú un mulo
ma Rossella, immersa nella sua contabilità, non vi badò.  Rhett  si sollevò a sedere e chiese: - Perché non sei andato anche
strisciando i piedi imbarazzato. - Non sono stato invitato.  Rhett  porse il suo orologio alle manine distruttrici di Diletta e
da cavallo, non avresti potuto sceglier di meglio - replicò  Rhett  con voce dolcemente strascicata. - E ti sei divertito?
posso chiederti una cosa? - Senza dubbio. - Lo sguardo di  Rhett  era ansioso, assente, mentre egli stringeva a sé la
sei stato... hai combattuto durante la guerra? Gli occhi di  Rhett  si fecero attenti e penetranti, ma la sua voce era
Però tu sei stato alla guerra, zio Rhett? - Sí - proruppe  Rhett  con violenza improvvisa. - Sono stato alla guerra. Ho
il volto del bimbo brillava. - Sei stato ferito, zio Rhett?  Rhett  esitò. - Digli della tua dissenteria! - lo scherní
- Digli della tua dissenteria! - lo scherní Rossella.  Rhett  posò la bimba sul pavimento; poi si aperse la camicia
come mio padre, zio Rhett. - Quasi; non del tutto. - E  Rhett  ficcò nuovamente la camicia nei calzoni. - Ora va e spendi
nell'esercito. Wade uscí saltellando, pieno di gioia, e  Rhett  prese nuovamente in braccio la pupa. - Ora spiegami il
pensato che per Wade la cosa avesse importanza - riprese  Rhett  lentamente. - Non ho mai riflettuto alle sue sofferenze. E
sposare Beau, zio Rhett. La collera scomparve dal volto di  Rhett  quando egli si volse verso il fanciullo; egli considerò le
guerresca di tuo padre... - Zitta - impose brevemente  Rhett  a cui non era sfuggito il brillare degli occhi del bambino
certa che suo marito fosse proprietario di quella casa.  Rhett  rise a sua volta, come se le avesse letto nel pensiero. -
passato viaggiando con suo padre. Quando era stata con  Rhett  a Charleston e a Nuova Orléans, le era stato permesso di
a farla andare a letto quando vi andava la obbediente Ella.  Rhett  le aveva poi consentito di mettere i vestitini che
troppo caparbia e capricciosa, ma con scarso successo.  Rhett  prendeva sempre le parti della bambina, per quanto i suoi
se volesse, potrebbe ottenere che si conducesse meglio.» Ma  Rhett  non mostrava alcuna inclinazione a far diventare Diletta
dal suo piatto e dal proprio, e non permetteva che a  Rhett  di svestirla e di metterla nel suo lettino che era accanto
la piccina governava suo padre. Chi avrebbe supposto che  Rhett  avrebbe preso la paternità cosí seriamente? Ma a volte una
perché Diletta, all'età di quattro anni, comprendeva  Rhett  meglio di quanto lei lo avesse compreso e andava
sulla sella dinanzi a suo padre, con vestitino sollevato.»  Rhett  tenne conto dell'osservazione, come di tutte quelle che
Ostensibilmente il pony era per tutti e tre i bambini, e  Rhett  comprò una sella anche per Wade. Ma il bambino preferiva di
difficile, fu contenta e imparò rapidamente. L'orgoglio di  Rhett  per le sue abilità di cavalcatrice non conobbe limiti. -
vedevano padre e figlia lungo la Via dell'Albero di Pesco;  Rhett  tratteneva il suo gran cavallo nero perché regolasse il suo
fanciulli; Diletta picchiava Mr. Butler col suo scudiscio e  Rhett  frenava il suo cavallo con mano ferma, in modo da lasciar
e della fermezza delle sue manine nel tenere le redini,  Rhett  pensò di insegnarle a fare i piccoli salti consentiti dalle
mentre Mr. Butler imparava la sua lezione. Finalmente  Rhett  decise che il pony era abbastanza sicuro perché si potesse
mezzo metro da terra. - Quando avrai sei anni - rispose  Rhett  - allora sarai abbastanza grande da poter fare dei salti
Melly; è altissimo! - No, devi aspettare. - E questa volta  Rhett  fu reciso. Ma la sua fermezza cominciò a poco a poco a
sudicio!» - Guarda, mamma! - Sto guardando, tesoro. Quando  Rhett  sollevò la bimba e la mise sul pony, Rossella osservò con
fu tolta dalla camera dei bambini e messa in quella che  Rhett  occupava da solo. Il lettino di lei fu collocato accanto a
poté spiegare che lei non poteva dormire con la luce né che  Rhett  si era opposto a far dormire la bambina con lei. - Tu non
la piccola a dormire con gli altri bambini. Dopo tutto,  Rhett  faceva questo per farle dispetto. Da quando Rossella aveva
notte che la famiglia non poté mai dimenticare. Quel giorno  Rhett  aveva incontrato un ex-contrabbandiere, e i due avevano
che si fossero trattenuti nel locale di Bella Watling.  Rhett  non tornò a casa nel pomeriggio per condurre Diletta a
esattamente che cos'era successo; ma quando finalmente  Rhett  tornò a casa un po' brillo, la casa era sottosopra e gli
Era doloroso vedere la bambina tranquilla nelle braccia di  Rhett  mentre nelle sue aveva continuato a gridare. Era penoso
coerente. - Dunque, era seduto sul tuo petto - diceva  Rhett  dolcemente. - Era molto grande? - Oh sí! Grandissimo. E con
Io rimango alzato e se torna lo ammazzo. - La voce di  Rhett  era piena di affettuosità e di interessamento e i
continuava a descrivere il mostro in un linguaggio che solo  Rhett  comprendeva. Rossella sentí la collera impadronirsi di lei
a vedere se il lume era acceso? - Non essere stupido,  Rhett  - sussurrò Rossella. - Sai benissimo che la bimba fa i
quel sogno. Inoltre, la imbarazzava il pensare che  Rhett  l'aveva confortata nella stessa maniera nella quale
spesso cautamente ad assicurarsi che fosse sempre accesa.  Rhett  smise anche di tornare ubriaco; ma non perché glielo aveva
che aveva cominciato a impastare la linea delle guance di  Rhett  scomparve e le occhiaie scure che cerchiavano i suoi occhi
 Rhett  aveva detto che la Vecchia Guardia muore ma non si arrende;
le loro visite si diradarono ben presto. E nessuna invitò  Rhett  Butler a casa sua. Rhett disse che non sarebbero venuti
ben presto. E nessuna invitò Rhett Butler a casa sua.  Rhett  disse che non sarebbero venuti affatto se non avessero
Nazionale abitavano molti «nuovi venuti» che, come  Rhett  e Rossella, erano in attesa che la loro casa fosse
mai di che affari si trattasse, né si curò di saperlo.  Rhett  avrebbe potuto spiegarglielo con precisione; si trattava
conosciuto quando vendeva il legname per le costruzioni.  Rhett  disse che, avendo avuto affari con loro, bisognava
grandi specchi molati con cornici dorate; cosí numerosi che  Rhett  ebbe a dire distrattamente che gli sembrava di essere nella
la casa piú bella e elegante che si potesse vedere; ma  Rhett  sosteneva che era un incubo. Comunque se ciò la rendeva
un'orecchia, esclamando: - Storie! Oramai aveva capito che  Rhett  si divertiva a stuzzicarla e che le avrebbe sempre guastato
loro. Dispute brevi, perché era impossibile prolungarle con  Rhett  che rimaneva freddamente indifferente alle sue parole
per colpirla in un punto debole. Era lei che litigava:  Rhett  no. Egli si limitava ad affermare la sua inequivocabile
una iscrizione in cui fosse inclusa la parola «Emporium».  Rhett  suggerí Caveat Emporium assicurandola che sarebbe una
con un po' d'imbarazzo, le tradusse il vero significato. E  Rhett  rise fragorosamente della sua ira. Vi era poi la maniera in
aveva mai ceduto di un pollice nella sua convinzione che  Rhett  era un mulo con finimenti da cavallo. Con lui era educata,
e Wade lontani da lui, benché il bambino adorasse lo zio  Rhett  e questi lo ricambiasse con molto affetto. Ma, invece di
Ma, invece di licenziare Mammy o di trattarla con severità,  Rhett  aveva per lei la piú cordiale deferenza e assai maggior
prima di comprare le bambole per Ella. Rossella trovava che  Rhett  essendo il capo della casa, avrebbe dovuto avere maggior
dovuto avere maggior fermezza con la vecchia negra; ma  Rhett  rise, dicendo che il vero capo di casa era Mammy. Fece poi
espellerà con violenza. - Non osare termini cosí volgari,  Rhett  - esclamò Rossella. - Parli come se io non fossi contenta
pretendeva evidentemente che le si chiedesse scusa,  Rhett  partí per Nuova Orléans conducendo seco Wade, malgrado le
che dicevano che il denaro non era tutto! E com'era cattivo  Rhett  nel dire che la ricchezza non aveva fatto di lei una dama!
ma non riuscí a comprendere se questo le piaceva o no.  Rhett  non beveva piú; era tranquillo e pensieroso. Rimaneva
a dimostrarle durante la sua convalescenza continuò; e  Rhett  si astenne oramai dal lanciarle frecciate velenose e dal
in uno stretto canale. A volte Rossella pensava che se  Rhett  le avesse accordato una metà della premura e della
nel cuore di chi le stava attorno; ed ora era evidente che  Rhett  e Diletta sarebbero sempre i primi, uno nel cuore
sempre i primi, uno nel cuore dell'altra e viceversa.  Rhett  tornava tardi le sere in cui usciva; ma era perfettamente
E dire che quella gente una volta avrebbe voluto vedere  Rhett  impiccato! Il gruppo era sempre associato, nella sua mente,
aveva perso la vita. Ricordava con spavento la frase di  Rhett  che «si sarebbe perfino associato al loro maledetto Klan,
lo attese in cima alla scala. L'espressione pensierosa di  Rhett  si mutò in sorpresa vedendola. - Rhett, ho bisogno di
la gioia di apprendere che il Klan non esisteva piú.  Rhett  non sarebbe ucciso com'era stato ucciso Franco; ella non
a coloro che una volta chiamava "La Vecchia Guardia". -  Rhett  - gli chiese a un tratto - hai avuto parte, tu, nello
delle ferrovie dove hai guadagnato migliaia di dollari!  Rhett  sogghignò improvvisamente; era il suo vecchio sogghigno
- dominare la Georgia per poter credere alle parole di  Rhett  dette con tanta leggerezza. Il governatore era troppo ben
chiamò con voce sonnacchiosa ma imperiosa: - Babbo! - e  Rhett  si avviò passando davanti a Rossella. - Aspetta un momento,
che zio Pietro guidava col viso spaventato, sorretta da  Rhett  Butler. Era svenuta all'ufficio telegrafico e Rhett, che si
caldi, a cercare coperte e whisky. - Mrs. Wilkes - le disse  Rhett  bruscamente - voi aspettate un bimbo, non è vero? Se
tormento per lei. Ma che un uomo, e particolarmente  Rhett  Butler, le rivolgesse una domanda simile, era incredibile.
sí. E dopo, la cosa non le parve piú tanto tremenda perché  Rhett  sembrava preoccupato e molto affettuoso. - Allora bisogna
mattone caldo avvolto in un pezzo di flanella, la trovò con  Rhett  che le accarezzava una mano. Rhett mantenne la parola.
flanella, la trovò con Rhett che le accarezzava una mano.  Rhett  mantenne la parola. Nessuno seppe mai quali fili egli
cadeva ininterrottamente. Era morto per le ferite, dopo che  Rhett  aveva avuto le informazioni? Era stato colpito dal vaiolo o
le migliaia di uomini che muoiono a Andersonville - rispose  Rhett  torcendo la bocca. - Non gl'importa nulla della loro morte.
È naturale che abbia rifiutato. Quando Rossella accompagnò  Rhett  alla porta, gli chiese, indignata: - Se foste stato voi,
Senza dubbio, Diletta era carina e le faceva onore:  Rhett  l'adorava. Ma ciononostante ella non ne voleva altri. Non
avrebbe fatto, poiché non poteva certamente comportarsi con  Rhett  come si era comportata con Franco. Molto probabilmente,
senza averne alcun diritto. Ma debbo dirvelo. Il vostro...  Rhett  Butler. Costui avvelena tutto ciò che tocca. E ha preso
ritenesse ancora buona e dolce. Grazie a Dio, egli rendeva  Rhett  responsabile della sua avidità di guadagno. La colpa, in
sua; ma in fin dei conti, un punto nero di piú sul conto di  Rhett  non poteva fargli alcun male. - Se si trattasse di chiunque
trattasse di chiunque altro, non me ne importerebbe... ma  Rhett  Butler! Ho visto che vi ha ridotta a pensare come lui,
l'amava! E il pensiero che ella giacesse fra le braccia di  Rhett  destava in lui un furore che Rossella non avrebbe mai
un tormento. E Ashley credeva che fossero gli amplessi di  Rhett  che la rendevano dura e brutale! Ebbene, ella farebbe a
a calmarsi dinanzi alla prospettiva di dover dire a  Rhett  che desiderava fare camera separata, e a tutto ciò che
la verità. Salí le scale e trovò, nella camera dei bambini,  Rhett  seduto accanto alla culla di Diletta, con Ella sulle
dinanzi a lui i tesori delle sue saccocce. Che fortuna che  Rhett  amasse i bambini e si occupasse di loro! Alcuni padrigni
e mentre l'amore di Ashley le dava la forza occorrente. -  Rhett  - gli disse bruscamente dopo che egli ebbe chiuso l'uscio,
voglio altri bambini. Se fu stupito a questa dichiarazione,  Rhett  non lo diede a divedere. Sedette su una sedia e spinse
lui... - È un perfetto gentiluomo, Ashley! - E gli occhi di  Rhett  cominciarono a brillare stranamente. - Continua, ti prego.
piacere. La sua vanità era mortificata e il fatto che  Rhett  non la desiderasse piú e la mettesse a livello di tutte le
trovar la maniera di dire delicatamente ad Ashley che lei e  Rhett  non erano piú marito e moglie. Ma comprendeva che le era
come governatore vi era un negro. Ma la Nuova Orléans che  Rhett  le fece vedere era il luogo piú gaio che ella avesse mai
provviste di denaro e prive di qualsiasi preoccupazione.  Rhett  le presentò una quantità di donne ben vestite, che avevano
che sceglievano con cura ogni parola. A volte, quando  Rhett  era solo con loro, Rossella li udiva ridere, dalla stanza
del presente. Ciò che importava era che erano amici di  Rhett  e avevano belle case e magnifiche carrozze; conducevano lei
in loro onore. Quindi a Rossella erano molto simpatici.  Rhett  fu molto divertito quando ella glielo disse. - Lo
persone che le venivano presentate erano gli abiti che  Rhett  le comprava, occupandosi di sceglierne i colori, le stoffe
leggeri e di minuscole piegoline! E le scarpine di raso che  Rhett  le aveva comprate! Avevano dei tacchi alti dieci
a Tara. - E per Mammy, che cosa hai comprato? - chiese  Rhett  osservando i doni sparpagliati sul letto nella loro camera
Orléans erano molto ricchi; e andare a fare acquisti con  Rhett  era una vera avventura. Anche pranzare con lui era
degli «svenimenti» di Pitty. Ma le vivande che  Rhett  ordinava! Ricordando le giornate d'inedia di Tara e anche
veduta con lui. «Sí, siamo una bella coppia» pensava. Come  Rhett  le aveva profetizzato, il matrimonio era veramente
la gioia di una nuova scoperta. La vita coniugale con  Rhett  era ben diversa da quel ch'era stata con Carlo o con
da lei dei favori che ella concedeva se le faceva piacere.  Rhett  non la temeva e non la rispettava neanche molto. Faceva il
lui, eccetto che cosa egli fosse realmente. Qualche mattina  Rhett  congedava la cameriera e portava egli stesso a Rossella il
altri uomini. A tutti, eccettuato Ashley. Soltanto Ashley e  Rhett  esulavano dalla sua comprensione perché entrambi non
potuto conservare un cuore di fanciullo. Non comprendeva  Rhett  e non si prendeva il disturbo di comprenderlo, benché vi
tranne quando ella pensava ad Ashley. Fortunatamente  Rhett  le dava troppo da fare perché questo pensiero potesse
al collo, irrigidirsi come una barra di ferro; e la voce di  Rhett  disse: - Che Dio maledica la tua piccola anima ingannatrice
salvezza che la nebbia le nascondeva. Quand'ella si destò,  Rhett  era curvo sopra di lei; senza una parola la prese fra le
soffrirò mai piú la fame e nulla potrà mai toccarmi finché  Rhett  è accanto a me e il Governo degli Stati Uniti si regge». -
del tuo denaro... - E allora che dovrei farne? - chiese  Rhett  con un sorriso, notando che gli occhi di lei non erano piú
- E giacché parliamo di proprietà, Rossella - riprese  Rhett  - ti comunico che voglio far costruire una casa. Puoi aver
châlet svizzero. - Un che cosa? - Uno châlet. - Oh! - fece  Rhett  lisciandosi i baffi. - Molto bello. Con un tetto alto, a
per andare a narrare una cosa simile a Rhett, dato che  Rhett  aveva la reputazione di ammazzare prima, e poi interrogare.
stanza tranquilla senza vedere mai piú nessuno, forse  Rhett  non verrebbe a saper nulla stasera. Lei direbbe di avere
non voleva cenare. Passò ancora del tempo e finalmente udí  Rhett  che saliva le scale. Lo udí passare dinanzi alla sua stanza
momento le era sembrato che il tempo non esistesse piú. Udí  Rhett  che si muoveva nella sua camera e rivolgeva ogni tanto la
voce. - Sono invitato ad entrare nel santuario? - chiese  Rhett  aprendo l'uscio. Entrò e richiuse. - Sei pronta? - Era buio
voglio. Salterò a terra e fuggirò, ritornerò a Tara. Perché  Rhett  mi ha costretta a venir qui? Che farà la gente? Che farà
lei. Voglio fuggire!» Come se le avesse letto nel pensiero,  Rhett  le strinse il braccio come in una morsa. - Non ho mai
di Melania le importava. Erano giunti sotto al porticato e  Rhett  si inchinava a destra e a sinistra col cappello in mano. La
 RHETT  rimase assente tre mesi; e durante quel tempo Rossella non
le cose; ma sentiva che doveva fare qualche cosa.  Rhett  avrebbe agito. Rhett agiva sempre, anche a torto, ed ella
sentiva che doveva fare qualche cosa. Rhett avrebbe agito.  Rhett  agiva sempre, anche a torto, ed ella lo rispettava
per questo. Ora che l'impeto di collera per gli insulti di  Rhett  s'era placato, Rossella cominciò a sentire la mancanza di
di tutto le mancava di averlo come ascoltatore. In questo,  Rhett  le dava veramente ogni soddisfazione. Ella poteva narrargli
creduto possibile. Ricordando le ultime dure parole che  Rhett  le aveva gridato a proposito di Wade e di Ella, cercò di
riempire le sue ore con essi. Ma fu inutile. Le parole di  Rhett  e le reazioni dei bambini le rivelarono un'amara e
le avesse risposto esaurientemente. Quanto a Wade... forse  Rhett  aveva ragione. Forse aveva paura di lei. Era una cosa
Ma anche qui, doveva riconoscere che la bimba preferiva  Rhett  a lei. E, chi sa? forse non la vedrebbe mai piú. Rhett era
Rhett a lei. E, chi sa? forse non la vedrebbe mai piú.  Rhett  era Dio sa dove e poteva restare lontano per sempre. Quando
la vita, come sarebbe felice! Ebbe l'impulso di scrivere a  Rhett  per dirglielo, dirigendo la lettera presso sua madre a
lettera di zia Paolina da Charleston portò la notizia che  Rhett  si trovava colà. Che sollievo saperlo ancora negli Stati
lettera di zia Paolina fosse di quelle che dànno ai nervi!  Rhett  aveva condotto Diletta a far visita a lei e a zia Eulalia e
per ricoverarsi, in quel momento! E quel mascalzone di  Rhett  che era andato a raccontare del negozio e degli
ritrovare l'ardore e l'emozione che le dava Ashley... se  Rhett  tornasse a casa e la facesse nuovamente ridere!
il contratto, mentre Melania offriva un bicchiere di vino a  Rhett  e ad Ashley per solennizzare la conclusione dell'affare,
non potrebbe piú dargli dei buoni consigli... tutto perché  Rhett  le aveva rinfacciato la sua smania di mettere il naso
subito i forzati. Mandar via i galeotti? Perché mai?  Rhett  sapeva benissimo che il maggior profitto degli stabilimenti
silenzioso. Quindi il suo sguardo si incontrò con quello di  Rhett  e sembrò che vi trovasse comprensione e incoraggiamento;
e... - Si interruppe. I due Wilkes apparivano imbarazzati e  Rhett  sogghignava. «Che il diavolo lo porti!» pensò Rossella con
il desiderio di esser sola con lui; avrebbe voluto che  Rhett  e Melania fossero all'altra estremità della terra per
di Melania, tremante per il dispiacere della scena, e di  Rhett  che sogghignava, poté soltanto dire, con tutta la freddezza
- E non dimenticare l'assassinio dello yankee - fece  Rhett  soavemente. - È stato il tuo punto di partenza. Rossella si
era diventato improvvisamente cupo e rinchiuso in sé e  Rhett  la osservava, fumando, con aria tranquillamente divertita.
di Franco; ed ora, nel profondo del cuore, sentiva che  Rhett  era la sola persona che potesse soccorrerla stasera. -
erano malferme, e si curvò sulla ringhiera. - Vengo subito,  Rhett  - disse. Intravide il viso grassoccio di Pitty rivolto a
rimasta troppo confusa dal gesto di Rossella per pregare  Rhett  di sedere. Egli era decorosamente vestito di nero, con la
ignota. - Il signor Kennedy trattava molte cose - replicò  Rhett  rispettosamente. - Dobbiamo andare in salotto? - No! -
rapporto con la scomparsa della bottiglia. Dunque annuí e  Rhett  accostò le porte scorrevoli. Quando egli tornò e le sedette
piú rapidamente di quanto ella potesse pronunciarle. A  Rhett  poteva dir tutto. Era stato anche lui tanto cattivo che
andare all'inferno. Se egli avesse riso, sarebbe morta. Ma  Rhett  non rise. - Siete in ottima salute, mi pare... e forse
rifarlo, credo che agirei diversamente. - Basta - impose  Rhett  svincolandosi dalla stretta frenetica di Rossella e traendo
spettro di Franco si andava ritraendo nell'ombra. Forse  Rhett  aveva ragione. Forse Dio comprenderebbe. Si riprese
cominciato a scompigliarsi. - La novità è questa. - E  Rhett  sorrise. - Vi desidero ancora piú di quanto abbia mai
altrimenti fra un momento vedrete qui miss Pitty - rispose  Rhett  senza alzarsi ma afferrandola per i polsi. - Temo che non
la pazzia del marito... e un bambino all'anno. La risata di  Rhett  fu cosí sonora che echeggiò nel silenzio della casa e
Franco. Ella lo guardò aggrottando le ciglia. Decisamente  Rhett  sapeva troppe cose, Dove diamine aveva imparato tutto
vedendomi per la prima volta cosí gentile - replicò  Rhett  alzandosi con leggerezza. - Andiamo, Rossella: non siete
benché non avesse una particolare obiezione contro  Rhett  che a volte le era anche simpatico. Ella apparteneva ad
assumendo, attraverso quei pensieri una dolcezza che  Rhett  non aveva mai visto prima. Egli fissava gli occhi verdi un
non smetterebbe mai?! - Dite di sí! - Le labbra di  Rhett  erano incollate alle sue ed ella vedeva i suoi occhi cosí
nuovo; ella piegò il capo indietro e chiuse gli occhi. Ma  Rhett  si ritrasse senza baciarla e ciò le diede una leggera
sapeva che cosa dire; era tuttora incapace di guardarlo.  Rhett  le pose una mano sotto il mento e le sollevò il volto. - Vi
due furfanti; questa fu la vostra... - Dio mio! - sussurrò  Rhett  rapidamente volgendo il capo altrove. - Preso nella mia
vedere che il malumore era passato, e sorrise a sua volta.  Rhett  giocherellò per un istante con la sua mano rispondendo al
la prima volta da molto tempo ella rise forte quando vide  Rhett  e Diletta che l'aspettavano alla stazione; rise divertita e
stazione; rise divertita e infastidita nel tempo stesso.  Rhett  aveva due penne di tacchino nel nastro del cappello e
suo padre e approvavano ridendo. Il grande amore di  Rhett  per la sua piccina lo aveva fatto risalire di parecchi
del silenzio. Non aveva scambiato una parola da sola con  Rhett  dal giorno della sua caduta, e non era troppo ansiosa di
spende subito tutto quello che suo marito porta in casa.  Rhett  si strinse nelle spalle. - Ho sempre pensato ch'ella fosse
come sembri esserlo tu. Era una frase nel vecchio stile di  Rhett  e Rossella ne fu seccata. - Vai, cara - ella disse a
proposta di non lasciarsi mai piú trascinare a litigare con  Rhett  a proposito di Ashley. I suoi rapporti coi due uomini erano
non aveva voglia di venderli; ma stimolata dall'idea che  Rhett  l'aveva fatta apparire ad Ashley in cosí cattiva luce,
- esclamò adirata. - Che ne pensi, adesso? Negli occhi di  Rhett  passò una lievissima luce di trionfo mentre egli si curvava
 Rhett  volse il cavallo a ovest dell'Albero di Pesco, e il carro
calpestío degli innumerevoli piedi che marciavano. Quando  Rhett  fece voltare il cavallo in una strada laterale un'altra
fantasmi. - Guardateli bene - disse la voce schernevole di  Rhett  - cosí potrete dire ai vostri nipotini, un giorno, che
- In nome di Dio, Rhett! Siete pazzo? Presto, presto.  Rhett  non rispose ma percosse crudelmente col ramo d'albero il
la strada e poi traballando sulle rotaie della ferrovia,  Rhett  adoperava la frusta automaticamente. Il suo volto era
mentre sentiva diminuire il ruggito delle fiamme.  Rhett  continuava a tacere. Soltanto frustava il cavallo con
un'ingiuria, purché fosse una parola. Ma egli taceva. -  Rhett  - mormorò a un certo momento afferrandogli il braccio. -
vagiti del bimbo e da qualche gemito di Prissy. Finalmente  Rhett  voltò il cavallo ad angolo retto e dopo un poco si
folte boscaglie. - Siamo fuori città, adesso - disse  Rhett  brevemente tirando le redini; - e sulla strada principale
sollevata e irritata. Perché scherzava in questo momento?  Rhett  nell'esercito! Dopo tutto quello che aveva sempre detto...
dalla sua parte e le ordinò: - Scendete. Ella lo fissò.  Rhett  la prese alla vita senza complimenti e la depose a terra
sapeva perduta, a un mondo impazzito? Perché era andato,  Rhett  che amava il piacere, le donne, i liquori, il buon vino e i
me stasera. - La voce di Mammy era ansiosa. - Forse mist'  Rhett  ti ascoltare. Lui avere tanta stima di te e di quello che
a miss Rossella svenuta e tutti vicini nel cortile e mist'  Rhett  portare su bambina e non permettermi nemmeno di lavare
bisogna mettere in salotto nella bara, io credere che mist'  Rhett  volerla battere. E dire freddo: «Dovere stare in camera
ed essere arrivati mist' Will e miss Súsele, ma mist'  Rhett  non voler parlare con nessuno. Oh miss Melly, essere
cerca di non pensare a cose sconvenienti. Il giorno in cui  Rhett  aveva pianto col capo sulle sue ginocchia, aveva nominato
Rossella dire una cosa, essere sicura. E anche quando mist'  Rhett  dire una cosa, essere sicura. E lui dire che ucciderla se
ma tu potere fare qualche cosa. Tu parlare con mist'  Rhett  e forse lui ascoltare. Lui avere tanto rispetto per te,
aveva voluto tanto bene. Che potrebbe fare? Che direbbe a  Rhett  per ricondurlo alla ragione? Per un attimo rimase
sussurrò: - No, non fare questo. Di faccia alla porta di  Rhett  rimase un momento indecisa. Poi, irrigidendosi come un
del pianerottolo, vide la grande e scura figura di  Rhett  contro la luce gialla delle candele. Vacillava ed emanava
e la sua curiosità di poter dare un'occhiata alla stanza di  Rhett  la rese anche piú sollecita. Ma la sua speranza fu delusa,
 Rhett  non avrebbe potuto scegliere un momento peggiore per
dei «Carpetbaggers» era giunta al sommo. E il nome di  Rhett  era sempre stato strettamente associato a quello degli
e rinnegati e chiunque era in relazione con loro. E  Rhett  era fra questi. Tutti quanti dicevano che egli aveva preso
per mano. La presenza di Wade stupí non meno di quella di  Rhett  perché si credeva che il bimbo fosse cattolico. Per lo
religiosa del ragazzo e quindi la società approvò che  Rhett  cercasse di porre rimedio a questa trascuratezza, anche se
il bimbo nella chiesa episcopale anziché nella cattolica.  Rhett  era capacissimo di apparire grave e simpatico, quando
voi sottoscriviate - gli disse, acida. Alla qual cosa  Rhett  rispose con serietà e contrizione che lo faceva in memoria
stato nell'esercito? In che reggimento, che compagnia?  Rhett  li nominò. - Ah, in artiglieria! Tutti quelli che conoscevo
del vostro periodo militare? Come se ve ne vergognaste!  Rhett  la fissò apertamente, con viso impassibile. - Signora
ricevette una risposta che lodava i servigi di  Rhett  con espressioni che non potevano lasciar dubbio di sorta.
ancora ostinata. Ma la mattina seguente capitolò essa pure.  Rhett  aveva ora una scrivania in banca. Gli impiegati, stupiti,
signora stava uscendo impetuosamente dall'edificio quando  Rhett  la fermò chiedendole il motivo della sua presenza colà.
la signora Merriwether. - Ha avuto altri due bambini.  Rhett  guardò la punta delle sue scarpe e sospirò. - Ho cercato di
un uomo che cercava di allevare da solo la propria piccina!  Rhett  era ben sicuro di questa commozione; e se lo spettacolo del
che pochi resistevano al desiderio di rivolgerle la parola.  Rhett  non cercava di prolungare le conversazioni, ma vi assisteva
e quello di Rhett; e rappresentava il piccolo cuneo che  Rhett  faceva penetrare entro il muro di freddezza degli abitanti
l'abbandonava alquanto. Come avrebbe potuto trovare  Rhett  in questo campo nemico? Guardò verso il deposito e vide che
lati dell'edificio passavano e ripassavano due sentinelle.  Rhett  era là dentro. Ma che dire ai soldati e che cosa le
sbottonata. - Desidererei visitare un detenuto: il capitano  Rhett  Butler. - Ancora Butler? Conosce un sacco di gente
arrossí. Doveva essere una di quelle donne con le quali  Rhett  aveva rapporti; probabilmente la Watling. E quegli yankees
porta si aperse, una corrente fredda entrò nella stanza e  Rhett  apparve, senza cappello, e con un lungo mantello gettato
la vostra responsabilità. - Vi assicuro, signori, - disse  Rhett  volgendosi verso di loro ma tenendo sempre Rossella per le
guardò attorno. Dio mio, possibile che dovesse parlare con  Rhett  davanti a sei ufficiali! Era dunque tanto pericoloso che
ancora col pelo attaccato. Dopo aver chiuso la porta,  Rhett  le si avvicinò vivamente e si chinò sopra di lei.
guardare. Aveva notato il vestito. Era naturale che  Rhett  notasse queste cose. Ella rise dolcemente eccitata e si
farlo credere. - Siete proprio cambiata sul serio! - E  Rhett  rise. - Ma chi è che ha fatto di voi una cosí buona
in campi lontani! Rossella fu ben lieta al pensiero che  Rhett  avesse trascorso gli ultimi mesi all'estero. Altrimenti,
cavarvela. E quando sarete riuscito... - Ebbene? - chiese  Rhett  dolcemente, chinandosi ancor di più - Ebbene, io... -
«Debbo dar corso alle lagrime? Sembrerà piú naturale?  Rhett  le strinse le mani cosí forte da farle male, mentre
attraverso le folte ciglia abbassate ella lo guardava,  Rhett  le rivoltò la mano per baciarne anche il palmo, e a un
orrore, e istintivamente strinse il pugno. Neanche adesso  Rhett  levò il capo. Neanche adesso ella vide il suo volto. Le
con queste mani...? Vangato? Ella cercò di svincolarsi; ma  Rhett  la trattenne e le posò un dito sui calli. - Queste non sono
- Senza dubbio le vostre mani non mi riguardano - rispose  Rhett  freddamente e si appoggiò indolentemente alla spalliera
che era pericoloso mettersi in contrasto con  Rhett  Butler. - Evidentemente la memoria mi ha fatto difetto.
denaro e non la mia affascinante persona. Ella ricordò che  Rhett  spesso diceva delle verità scherzando e lo guardò per
ella si sentí sollevata; la speranza si ridestò in lei.  Rhett  aveva detto «vi darò». Nei suoi occhi era una luce
di voci nella stanza accanto. Con un guizzo di pantera  Rhett  le fu vicino, mettendole una mano sulla bocca e
Ma si sentí prendere dal capogiro: stentava a respirare;  Rhett  la soffocava; il busto la stringeva come una morsa di
e sbalordita. Semisdraiata sulla sedia, era senza cappello;  Rhett  le dava dei lievi colpetti sul polso, mentre i suoi occhi
parve cosí lontana che la spaventò. - Bevi questo - disse  Rhett  prendendo il bicchiere e accostandoglielo alle labbra. Ella
la gola. - Ora mi pare che stia meglio, signori - disse  Rhett  - ed io vi ringrazio molto. L'idea che io debba essere
la invase nuovamente. Vedendole aggrondare le sopracciglia,  Rhett  sorrise. - State meglio. Si vede dal vostro cipiglio. - Sí,
maniglia, ella stessa spalancò la porta. Sulla soglia era  Rhett  Butler col cappello nero calato sugli occhi; il vento,
dirgli nulla - gridò in fretta. - È una spia, un rinnegato!  Rhett  non la degnò neanche di uno sguardo. - Presto, signora
è successo? Come... Come avete saputo? Sul volto scuro di  Rhett  l'impazienza lottava con la cortesia. - Dio buono, signora
per cadere sotto la violenza del colpo; e il braccio di  Rhett  fu svelto a sorreggerla. - Non glielo dire! È lui che cerca
- Non hai sentito che è stato con gli ufficiali yankee?  Rhett  continuò a non guardarla. I suoi occhi erano fissi sul viso
bottega e lo metteranno in prigione... Ma che voleva dire  Rhett  Butler? Gli occhi di Lydia incontrarono quelli di Melania
l'ufficiale: il capitano Tom Jaffery, un amico di  Rhett  a cui ella aveva venduto del legname per costruirsi la
nelle tenebre, verso i confini del Texas. Ma Rhett... forse  Rhett  li ha raggiunti in tempo. Rhett ha sempre una quantità di
Texas. Ma Rhett... forse Rhett li ha raggiunti in tempo.  Rhett  ha sempre una quantità di denaro liquido in tasca. Forse ne
che si mettano in salvo. Ma la cosa è strana. Perché  Rhett  si è preoccupato della salvezza di Ashley? Con l'antipatia
«in marcia attraverso la Georgia»; e chi la cantava era  Rhett  Butler. Aveva appena finito i primi versi quando altre due
guardate stupite. Le voci avvinazzate che disputavano con  Rhett  erano quelle di Ashley e di Ugo Elsing. Nel viale d'accesso
di Ugo acuta e punteggiata di risate stupide, quella di  Rhett  bassa e indifferente, quella di Ashley strana, irreale, che
«Non si è mai ubriacato! E Rhett... No, quando  Rhett  beve diventa taciturno; mai cosí chiassoso!» Melania si
ebbe per lei un senso qualsiasi. Sapeva benissimo che né  Rhett  né Ashley erano ubriachi, ed era certa che anche Melania lo
il sergente entrò nella stanza, col fucile a tracolla,  Rhett  cercando evidentemente di tenersi ritto, posò una mano sul
Il signor Wilkes dirigeva la spedizione. - Stasera? -  Rhett  cominciò a ridere. Rideva cosí forte che dovette mettersi a
- Ma... dove siete stati? - Non ve lo posso dire - e  Rhett  lanciò verso Melania un'occhiata da ubriaco furbo. - Farete
- Nell'allegra casa di Bella Watling - e nel dir questo  Rhett  sembrò molto vergognoso. - È stato laggiú con Ugo, con
- Adesso tutta Atlanta sarà informata - proruppe  Rhett  con violenza. - Sarete contento, Tom. Domani non vi sarà
e lo sollevò. - Ma... io debbo arrestare questi uomini!  Rhett  si volse dal corridoio semibuio. - Arrestateli domattina.
seguita da Rossella che aveva il cuore in gola. Il corpo di  Rhett  sbarrava la porta; ma Rossella scorse Ashley, pallido e
È morto? - gridarono le due ragazze insieme. - No - rispose  Rhett  - è soltanto svenuto perché ha perduto molto sangue. È
ugualmente. - Apprezzo la sincerità... e vi ringrazio, -  Rhett  si inchinò e le sue labbra si piegarono a un sorriso
Rossella sentí gli occhi duri e penetranti di  Rhett  posarsi sopra di lei e comprese che il suo volto rivelava
di mandare Baldo per delle commissioni. Baldo guardò  Rhett  attraverso la lampada. - Non accetto ordini da voi - disse
Ella udí vagamente Baldo attraversare la stanza e sentí  Rhett  parlare rapidamente con voce sommessa. Era cosí intenta ad
cosí intenta ad Ashley che delle prime parole mormorate da  Rhett  traudí soltanto: - Prendete il mio cavallo... legato
nelle loro mani. Qui... prendete le mie. Rossella vide  Rhett  frugare sotto le falde del suo abito e trarne due pistole
che nulla sarebbe mai piú stato chiaro e semplice. Però,  Rhett  sembrava dominare senza esitazione quella strana
per andare; ma si voltò nuovamente e il suo occhio guardò  Rhett  interrogativamente. - Lui? - Sí. Baldo grugní e sputò sul
e... se la bolla fosse scoppiata... - Dov'è Franco?  Rhett  si avvicinò rapidamente al letto; il suo corpo possente si
e la tensione era tale, che ella non si accorse neppure che  Rhett  l'aveva per la prima volta chiamata per nome, col nomignolo
abbastanza? - Sono io che vi ringrazio - e per un attimo  Rhett  sembrò quasi imbarazzato. - Non mi permetterei mai una cosa
stato in un luogo orribile come quello! - Ma... - riprese  Rhett  impacciato - se devo dire la verità, stasera è stato
sempre chiusa e buia. - E come...? - Ho la chiave - rispose  Rhett  laconicamente; e i suoi occhi incontrarono quelli di
signore, e dell'ovatta, se ne avete; e un po' di acquavite.  Rhett  tolse il lume dalle mani di Rossella e lo posò sulla tavola
certezza, tremenda certezza. Guardò il volto immobile di  Rhett  e per un attimo non poté spiccicar parola. Poi: - Anche
Anche Franco è venuto... da Bella Watling? - No. La voce di  Rhett  era incolore. - Baldo lo sta trasportando nel terreno vuoto
contro i profittatori non era ancora desta e le parole di  Rhett  erano ritenute una prova della sua malvagità. Non solo egli
ai quali era cresciuta; ma sotto l'apparente leggerezza di  Rhett  ella sentiva che vi era qualche cosa di malizioso, quasi di
della signora Elsing a beneficio dei convalescenti che  Rhett  firmò il suo definitivo mandato di ostracismo. Quel giorno
e a suo padre. Terminato il quadro, cercò gli occhi di  Rhett  per vedere se egli avesse apprezzato la sua esibizione e
rimanesse a casa per proteggere lo Stato. Ma quando  Rhett  parlò di coraggio, vi furono da parte degli ufficiali
dagli usurpatori; un'altra è il Diritto di Stato, e...  Rhett  ebbe l'aria infastidita. - Tutte le guerre sono sacre -
Cristo?» Ma mentre tentava di raggiungere il gruppo, vide  Rhett  inchinarsi seccamente e avviarsi alla porta. Tentò di
maggior sicurezza che sulle sabbie mobili. Era Rhett...  Rhett  che aveva delle braccia forti per sorreggerla, un petto
aspre battaglie contro la vita, cosí ora comprendeva che  Rhett  era rimasto silenziosamente nello sfondo, amandola,
nello sfondo, amandola, comprendendola, pronto ad aiutarla.  Rhett  alla vendita di beneficenza aveva letto nei suoi occhi la
impazienza e aveva trovato modo di farle ballare il «reel»;  Rhett  l'aveva aiutata a liberarsi dalla costrizione del lutto;
l'aveva aiutata a liberarsi dalla costrizione del lutto;  Rhett  l'aveva accompagnata attraverso il fuoco e le esplosioni la
fuoco e le esplosioni la notte in cui Atlanta era caduta;  Rhett  le aveva prestato il denaro per iniziare il suo lavoro;
le aveva prestato il denaro per iniziare il suo lavoro;  Rhett  l'aveva confortata quando si svegliava di notte atterrita
che la sua famiglia desiderava che sposasse Melania.  Rhett  non mi ha mai avvilita, neanche in quella terribile sera
 Rhett  faceva notare a Rossella l'inopportunità di vestire in
già ne fossero. E poi, come avrebbe spiegato a sua madre?  Rhett  le disse francamente che il velo di crespo le dava
specchio e poi volgendo lo sguardo sul volto impassibile di  Rhett  «non posso dirgli che non lo accetto. È troppo carino.
in una risata. - Siete un furbacchione di tre cotte,  Rhett  Butler, e sapete che questo cappello è troppo carino perché
dopo il primo bacio. Sarebbe piacevolissimo vedere  Rhett  Butler innamorato e implorare un bacio o un sorriso. Sí, si
piú grazioso del mondo, che non le costava un penny e che  Rhett  doveva essere innamorato di lei, lo ammettesse o no. E
lo scalpitare di un cavallo e di vedere gli occhi di  Rhett  che ridevano delle sue paure. Certo Rhett le porterebbe
gli occhi di Rhett che ridevano delle sue paure. Certo  Rhett  le porterebbe via. Non sapeva dove; ma non si curava di
di sollievo. Se era possibile procurarsi un cavallo,  Rhett  Butler se lo procurerebbe. Un uomo in gamba, Rhett. Se la
da quella situazione, gli perdonerebbe tutto. Fuggire! Con  Rhett  non aveva piú paura. Rhett le proteggerebbe. Bisognava
perdonerebbe tutto. Fuggire! Con Rhett non aveva piú paura.  Rhett  le proteggerebbe. Bisognava ringraziare Dio... Con la
e cosí priva di scherno, che non sembrava piú la voce di  Rhett  Butler, ma la voce di un estraneo che sentiva di tabacco,
di nero, erano sereni. Non parve sorpresa di vedere  Rhett  nella sua camera, come se fosse una cosa naturale. Cercò di
Rossella rapidamente. - Gli yankees stanno arrivando.  Rhett  ci accompagna. È l'unica salvezza, Melly. Melania cercò di
in braccio il piccino e lo avvolse in un panno pesante.  Rhett  si avvicinò al letto. - Cercherò di non farvi male - disse
vide che si morse le labbra diventando anche piú pallida.  Rhett  si avviò verso la porta e mentre Rossella alzava la lampada
fece un debole gesto verso la parete. - Che cos'è? - chiese  Rhett  dolcemente. - Vi prego - bisbigliò Melania cercando di
Vi prego - bisbigliò Melania cercando di indicare. - Carlo.  Rhett  la guardò credendo che delirasse, ma Rossella comprese e ne
- Va bene - rispose Rossella; e dopo avere fatto lume a  Rhett  che scendeva con precauzione, tornò indietro e staccò la
era soltanto un'assicella appoggiata sulle due sponde.  Rhett  prese in braccio Rossella e la posò sul sedile. «Che
- esclamò Rossella. - Ho dimenticato di chiudere la porta.  Rhett  scoppiò in una risata e frustò il cavallo con le briglie. -
una donna pallida e magra quella che  Rhett  fece salire un mese dopo sul treno di Jonesboro. Wade e
in una forma che le consentisse di sopportarli.  Rhett  rimase a guardare il treno finché fu fuori di vista; sul
da rammendare. Si sentí confusa e sgomenta quando vide  Rhett  scendere da cavallo e gettare le redini a un ragazzotto
pensò atterrita; e arrossí di nuovo. - Miss Melly - disse  Rhett  dolcemente - vi disturbo? Preferite che me ne vada? Siate
- Spero bene di no! - E per la prima volta gli occhi di  Rhett  brillarono. - Dunque: volete permettermi di prestarvi il
ingannare mio marito. - Neanche per aiutare Rossella? -  Rhett  sembrò molto offeso. - E dire che lei vi vuol tanto bene!
di ciò che lei ha fatto per me. Lo sapete! - Sí - replicò  Rhett  brevemente. - So quello che ha fatto per voi... Non
da queste parole che implicavano una critica per Ashley; ma  Rhett  sorrise con tanta comprensione che ella gli ricambiò il
di piú prezioso di Beau, eccetto Ash... il signor Wilkes.  Rhett  la fissò, calmo, senza parlare. - Siete molto buono,
una donna può desiderare al mondo. - Benissimo - ribatté  Rhett  improvvisamente cupo. - Ed io intendo darvi il modo di
che  Rhett  le portò dall'Inghilterra era veramente grosso; cosí grosso
falange e le appesantiva la mano. Rossella sospettava che  Rhett  avesse fatto fare quell'anello cosí vistoso per pura e
per pura e semplice perversità. Prima del ritorno di  Rhett  e di aver ricevuto l'anello, ella non disse nulla ad
i pettegolezzi furono infiniti. Dopo l'episodio del Klan,  Rhett  e Rossella erano stati gli individui piú impopolari di
amareggiate di dovere queste vite a un uomo come  Rhett  e ad un trucco cosí imbarazzante. Per parecchi mesi avevano
lo scorno e le risa degli yankees; e tutte dicevano che se  Rhett  avesse avuto realmente a cuore il bene del Klan, avrebbe
verso gli amici, odio immortale per gli yankees. Rossella e  Rhett  avevano oltraggiato tutti i dettami di questo codice. Gli
di questo codice. Gli uomini che erano stati salvati da  Rhett  tentarono di imporre silenzio alle mogli, ma invano. Prima
del fidanzamento non fosse giunta in un momento in cui  Rhett  e i suoi compagni yankee e «Carpetbaggers» erano piú odiosi
e cocente. Atlanta e la Georgia ribollivano d'ira. E  Rhett  Butler era amico dell'odiato Bullock! Rossella, con la sua
si era appena accorta che vi fossero le elezioni.  Rhett  non vi aveva preso parte e i suoi rapporti con gli yankees
da quelli che erano stati sempre. Ma rimaneva il fatto che  Rhett  era un rinnegato e amico di Bullock. E con quel matrimonio,
di suo suocero se non provava un po' di riconoscenza verso  Rhett  Butler, anche se costui era un rinnegato e un furfante. -
a Nuova Orléans per la luna di miele, Rossella riferí a  Rhett  le parole di Mammy. Con sua sorpresa e indignazione, egli
vigilante, leggermente minaccioso. Con un'occhiata vide che  Rhett  non era in salotto né in biblioteca e si sentí cadere il
ricordando le molte sere della scorsa estate, quando  Rhett  era rimasto là dentro a bere, finché era tanto ubriaco che
uno spiraglio della porta e guardò cautamente nella stanza.  Rhett  era seduto dinanzi alla tavola, sprofondato in un
quella sera, quell'ora. Solo in quel momento poteva dire a  Rhett  il suo pensiero. Ma qualche cosa nel viso di lui la fece
bisogno di te! - Non avrei potuto sopportarlo - replicò  Rhett  con semplicità. Tacque per un momento; poi riprese con
a casa. Intuí parzialmente ciò che passava nella mente di  Rhett  mentre egli diceva addio alla sola persona che rispettasse
toccata in un'ultima soave carezza. Attraverso gli occhi di  Rhett  vedeva passare non una donna ma una leggenda: le donne
fiere e amanti era tornato dopo la disfatta. Gli occhi di  Rhett  tornarono a lei; la sua voce era mutata. Ora era fredda e
avere il permesso della prima moglie, no? - Che vuoi dire?  Rhett  si volse; e anche nella sua confusione, Rossella fu
Oh mio carissimo, io... - Sei stanca - la interruppe  Rhett  continuando a scrutarla. - Farai meglio ad andare a letto.
a bocca aperta. - Il mio si è logorato - proseguí  Rhett  - contro Ashley Wilkes, contro la tua pazza ostinazione che
cose che ella non poteva comprendere, cosí ora la voce di  Rhett  le faceva cadere il cuore. La sua voce, i suoi modi, piú
bambini... non come Diletta, ma... - Grazie, no - fece  Rhett  come se rifiutasse un pezzo di pane. - Non voglio
di trovarsi nel frutteto di Tara; negli occhi di  Rhett  era la stessa espressione che aveva visto quel giorno in
una perfezione, una simmetria, come nell'arte greca.  Rhett  chiese bruscamente: - Perché dici questo? È proprio il mio
esser morto. Ne sono certa. Se fosse morto, lo sentirei.»  Rhett  Butler sedeva nell'ombra, con le gambe accavallate, il
Proprio mentre l'odore dell'arrosto riempiva tutta la casa,  Rhett  Butler, di ritorno da uno dei suoi misteriosi viaggi, bussò
Le apprensioni di Pitty si calmarono quando essa vide che  Rhett  si comportava benissimo. Egli si dedicò a Fanny con tale
il vecchio Joe. Le signore sorrisero approvando. Solo  Rhett  parlò. Non aveva piú detto una parola, dopo la cena, ed era
avrebbe riso volentieri della sua sconfitta, perché  Rhett  aveva colpito il bersaglio. Vi erano in realtà centinaia di
Ashburn si sentí a disagio. Egli pure aveva antipatia per  Rhett  e si sarebbe schierato volentieri col dottore; ma non
e cantare qualche cosa. Aveva preveduto che invitando  Rhett  a cena avrebbe avuto qualche noia. Succedeva sempre cosí,
le canzoni parlavano di morte, di separazione, di dolore.  Rhett  si alzò in fretta, depose Wade nel grembo di Fanny ed entrò
 RHETT  non deviò mai dal suo modo di fare imperturbabile, anche
esisteva nessuna di queste determinanti. Ella sapeva che  Rhett  non l'amava. Della sua bella casa parlava come di un
letto con un lampo di vero odio negli occhi, e comunicò a  Rhett  di essere incinta. Rhett, che stava oziando in vestaglia di
tutto benissimo. - La ammazzerò, perdio! - La faccia di  Rhett  era sconvolta dall'ira. Egli fissò il volto lagrimoso di
e lo fissò con schietta curiosità. Sotto lo sguardo di lei,  Rhett  divenne improvvisamente indifferente, come se tutta la sua
ella si destò la mattina seguente,  Rhett  era andato via; e senza quei guanciali in disordine, ella
Due cose erano evidenti. Ella aveva vissuto con  Rhett  per degli anni, dormito con lui, mangiato con lui, litigato
dolce come il freddo odio di quando aveva ucciso lo yankee.  Rhett  la amava! Almeno lo aveva detto; e come dubitarne adesso?
come una sposina» pensò ridendo. «E a causa di Rhett! Ma  Rhett  non apparve a desinare né a cena. La notte passò; una lunga
di impazzire di delusione e di spavento. Andò in banca, ma  Rhett  non c'era. Andò al negozio e fu scortese con tutti, perché
questi si nascose dietro una catasta di legna. Ma non trovò  Rhett  in nessun luogo. Non poteva umiliarsi a chiedere ai suoi
Piombò sul letto, scossa dalla gioia; in quell'istante  Rhett  entrò in camera. Era raso di fresco, lavato, in ordine, e
puzzo di lana bruciata salí alle loro narici. In un attimo  Rhett  era accanto a lei, pallido d'ira. - Se tu fossi un uomo, ti
dolce voce rispondeva. Poi voleva dire: - Rhett... voglio  Rhett  - ma si ricordava, come in sogno, che Rhett non la voleva,
Rhett... voglio Rhett - ma si ricordava, come in sogno, che  Rhett  non la voleva, che il suo viso era bruno come quello di un
- È morta? - Oh no. Sta molto meglio. - Dio mio! - esclamò  Rhett  e si prese la testa fra le mani. Ella vide le sue larghe
mai visto piangere un uomo; e non avrebbe mai pensato che  Rhett  cosí tranquillo e beffardo, cosí sicuro di sé, potesse
uomini non sopportano la tensione nervosa come le donne.  Rhett  era sconvolto: forse aveva avuto una piccola disputa con
dire una cosa simile a una donna che ama con passione come  Rhett  amava Rossella. Melania non aveva mai conosciuto il male,
essi li trovava troppo inconcepibili per poterli credere.  Rhett  era ubriaco e malato. E coi bambini ammalati bisogna essere
Sarebbe piú difficile di quanto aveva creduto, salutare  Rhett  col giusto grado di disinvoltura; e anche informarlo del
essere udita dai servi. - ... è perché aspetto un bambino!  Rhett  trasse il respiro e i suoi occhi corsero a lei rapidamente.
essere insultante verso gli yankees, e lo era. Una volta  Rhett  le fece notare che la maggior parte degli ospiti che si
tale soltanto quando era in divisa azzurra, alla qual cosa  Rhett  ribatté: - Stabilità, tu non sei che una parola! Anche le
la madre una Robillard di Savannah e suo marito era  Rhett  Butler di Charleston. E questo per loro bastava. Essa
porco e un pendaglio da forca. La nuova Atlanta non amava  Rhett  piú di quanto lo avesse amato la vecchia; ed egli non
spaventosi; ma ora non vi badava neppure. Il messaggio di  Rhett  diceva: «Signora Wilkes ammalata. Torna immediatamente». Il
strade apparivano come dischi gialli e opachi nella bruma.  Rhett  l'attendeva con la carrozza. Il suo viso la spaventò anche
- Oh Dio, non è... - gridò. - No, è ancora viva -  Rhett  l'aiutò a salire. - A casa della signora Wilkes, a gran
mai avuto altro che un gran cuore. La carrozza si fermò e  Rhett  aiutò Rossella a scendere. Tremante, atterrita, ella si
se dal basso proveniva rumore; ma tutto era silenzioso.  Rhett  l'aveva mandata a casa sola in carrozza, dopo il
come Bella Watling. Contenta che vi fosse un luogo ove  Rhett  potesse rimanere finché il suo umore omicida si fosse
Domani troverebbe delle scuse, o troverebbe modo di mettere  Rhett  dalla parte del torto. Domani il ricordo di questa notte
quella luce e nel suo turbamento non se ne era accorta? O  Rhett  era rincasato? Poteva essere entrato senza far rumore dalla
rumore, quando l'uscio della sala da pranzo si spalancò, e  Rhett  apparve sulla soglia, profilato nella tenue luce della
coi bicchierini di vetro inciso. - Siedi - disse brevemente  Rhett  seguendola nella stanza. Ora in lei nasceva una nuova
affrontarlo. Egli parlava e agiva come un estraneo. Era un  Rhett  sgarbato e villano che non aveva mai conosciuto. Sempre,
per lui; che tutta la vita - lei inclusa - fosse per  Rhett  un gioco ironico. Ma ora, guardandolo, comprese (con uno
gesto mostrava la lunga pratica e non era molto elegante.  Rhett  notò il gesto e torse un angolo della bocca. - Siedi;
poiché non sapeva che specie di accusa le sarebbe fatta.  Rhett  beveva lentamente, guardandola da sopra al bicchiere; ella
passare per miei? Ella balzò in piedi con un grido; e  Rhett  rise di quel riso sardonico che le faceva gelare il sangue.
sola! Bisognava farsi credere non impaurita da quel  Rhett  che non aveva mai conosciuto. Si alzò senza fretta, benché
che non riuscí a soffermarsi su nessuno per esaminarlo.  Rhett  aveva detto che l'amava. Era vero? O lo aveva detto perché
le scoppiava, cercando un rifugio introvabile. Ricordò che  Rhett  l'aveva sempre presa in giro per i suoi terrori. Ricordò il
era raramente in casa. Le poche volte che cenavano insieme,  Rhett  era generalmente ubriaco. La sua ubriachezza non era piú
a salire le scale e lo mettesse a letto. Metterlo a letto!  Rhett  che aveva sempre fatto ubriacare gli altri senza scomporsi
a casa; tuo compito essere finito". Cosí io andare a casa».  Rhett  che aveva udito il discorso, le diede il denaro e le
avesse potuto togliere quell'espressione dagli occhi di  Rhett  e riempire gli spazi dolorosi del proprio cuore. Un bimbo
conforto ora che Diletta era scomparsa. Ma sembrava che  Rhett  non desiderasse un'altra creatura. Almeno, non veniva mai
sforzo che si nascondeva dietro a quella tranquillità.  Rhett  aveva tutte le simpatie della città; cosa di cui non gli
i mesi che seguirono la vendita,  Rhett  andò a trovarla ogni volta che veniva ad Atlanta; e portava
sentiva il bisogno di questo protettore ogni volta che  Rhett  Butler era in casa. - Non so che cosa sia - sospirava
che quando i pettegolezzi la informarono dell'avventura di  Rhett  con la fanciulla di Charleston ella rimase scandalizzata e
per il riposo pomeridiano. Aveva osservato per un'ora  Rhett  che reggeva a Melania una matassa di lana e aveva notato la
parlato della promozione di Ashley. Rossella sapeva che  Rhett  non aveva una grande opinione di Ashley e che non
propria signorilità, il farabutto del proprio onore. Ma con  Rhett  nulla di questo. Egli ammetteva tutto e rideva incitandola
di guerra e i suoi servigi al governo della Confederazione,  Rhett  Butler non sarebbe mai stato ricevuto ad Atlanta. Ma oggi,
poi chiedere il prezzo che voleva a Liverpool. Le navi di  Rhett  erano fortunate e riuscivano a portare, al loro ritorno, i
era affatto corretto; ma non trovò modo di rifiutare quando  Rhett  le disse, in linguaggio fiorito, che nulla era troppo bello
ben pochi libri passavano attraverso il blocco. Perciò  Rhett  era un ottimo sostituto al «Godey's» per le signore; e ogni
di un indiano; alzando gli occhi, ella vide dinanzi a sé  Rhett  Butler. Era elegantissimo in un abito nuovo; sulle spalle
di calpestare un rifiuto. Non poteva erigersi a giudice di  Rhett  essendo colpevole come lui. - E dal momento che sto
lei e il mondo ostile. Non era giusto che un reprobo come  Rhett  Butler fosse cosí ben provvisto; e lei, che aveva un grave
fatto in misura minore. - La metà del denaro - continuò  Rhett  - è onestamente guadagnato da me, con l'aiuto di onesti
Non sono venuto per schernire la vostra povertà - continuò  Rhett  - ma per augurarvi vita lunga e ogni felicità nel vostro
gambe verso la stufa. - La cosa che piú mi diverte - notò  Rhett  con un sorriso - è la vista della vostra lotta interiore
voi lo comprendete come un libro stampato - fece  Rhett  maliziosamente. - No, Rossella; se vi presto il denaro, mi
di parlare di questo. - Voglio parlarne. - Nella voce di  Rhett  era una nota bassa che Rossella non comprendeva, ma che non
sí, quello delle creature come quella Watling. - Oh! - fece  Rhett  dolcemente. - Dunque io sono capace soltanto di
amore può esistere in questo mondo malvagio - riprese  Rhett  - mi riconduce agli ideali della mia adolescenza. Dunque,
sospetto che ella volesse compiere una cosa immorale.  Rhett  stava tentando di sciupare il suo amore, di distruggere
funzionerà ed io avrò del denaro, farò ripagare a  Rhett  Butler tutte le ingiurie e le umiliazioni che mi infligge
non le era simpatico. Li manderebbe tutti all'inferno, e  Rhett  Butler per primo! - Siete deliziosa, Rossella, specialmente
in modo irritante. Ed ella era decisa a riuscire, perché  Rhett  doveva venire a cena; egli notava e commentava sempre
era un fazzoletto identico a quello; un fazzoletto che  Rhett  Butler le aveva prestato il giorno prima per avvolgerlo
di restituirglielo stasera, quando veniva a cena. Dunque  Rhett  aveva rapporti con quell'abbietta creatura e le dava del
denaro. Ecco donde veniva il contributo per l'ospedale. E  Rhett  aveva la spudoratezza di guardare in faccia le signore
per quello! Oh, gli uomini erano abbietti e volgari; e  Rhett  Butler era il peggiore di tutti. Gli sbatterebbe in faccia
ambiente che fosse in grado di comprenderla; e questa era  Rhett  Butler. Strano che proprio lui le apparisse in questa luce,
dopo che zio Pietro non l'accompagnava piú, i soggiorni di  Rhett  ad Atlanta diventavano sempre piú lunghi. Quando era in
quel periodo si stancava piú di quanto volesse ammettere.  Rhett  la lasciava sempre prima di rientrare in città; ma tutta
della tensione provocata dagli insulti dei negri. Ma perché  Rhett  la ricercava proprio in questo periodo in cui le sue
i suoi motivi, ella era molto lieta di trovarsi con lui.  Rhett  ascoltava le sue lagnanze contro i clienti che non
i nuovi ricchi che erano venuti ad abitare ad Atlanta; ma  Rhett  negava sempre di essere intervenuto in una maniera
accaduto con Ashley. Era piacevole avere un amico come  Rhett  ora che questi, per ragioni che ella non riusciva ad
Molto piacevole, poiché di amici ne aveva cosí pochi! -  Rhett  - gli chiese impetuosamente poco tempo dopo l'ultimatum di
facessi... - Dimenticate la signora Wilkes - e gli occhi di  Rhett  brillarono maliziosamente - la quale vi ha sempre approvata
un po' confusa. - Se avesse piú senso comune - terminò  Rhett  - capirebbe alcune cose che non potrebbe approvare. Ma
E questo le era accaduto proprio con lui, proprio con  Rhett  che non rispettava le donne! Ah, non potrebbe mai piú
accorgendosi di quest'altro errore di espressione; ma  Rhett  continuò con voce calma, come se non lo avesse notato: - In
rialzare il capo passandosi la mano sugli occhi umidi. Vide  Rhett  Butler che percorreva il viale tenendo in mano il suo largo
sarebbe sempre qualcuno per farle dei complimenti, anche se  Rhett  se ne asteneva. - Vanità e nient'altro. Meno male che avete
inopportuna, tacque nuovamente. Dall'ombra del portico,  Rhett  rise improvvisamente; un riso dolce e sommesso. - Siete
le case in cui rimanevano le persone d'età. Anche  Rhett  doveva sapere che tutto ciò era vero. E aver la delicatezza
da nessuna donna come si deve. - E a proposito - rispose  Rhett  - avete un'accompagnatrice o qualche persona del genere in
parole per rispondergli. - Non interrompetemi - continuò  Rhett  stringendole la mano. - Mi piacete perché io ho queste
la notizia del disastro del Klan e dello strattagemma di  Rhett  si diffuse rapidamente quando l'ombra silenziosa di Lydia
al diavolo, voi e i vostri specchi! Fateveli pagare da  Rhett  Butler. È lui il proprietario qui, non è vero? Prima
erano stati tutta la sera nella sua casa, e la parola di  Rhett  Butler che affermava di essere stato in loro compagnia.
ma erano inferociti per l'obbligo di gratitudine verso  Rhett  Butler, uno speculatore e un rinnegato. Bella e Rhett: la
Meade, ferito nella sua dignità per la posizione in cui  Rhett  aveva messo lui e gli altri, disse alla moglie che se non
attraverso i rampicanti che ornavano il porticato, scorse  Rhett  Butler che cavalcava verso la casa. Da parecchi mesi era
bagnando il davanti della camicia. Ella riprese la bimba e  Rhett  si appoggiò negligentemente alla balaustra tirando fuori un
si era potuta trattenere dal chiederglielo. E l'idea che  Rhett  prendesse moglie le diede una lieve puntura di gelosia
mente nulla. - Vi sarei grata se non ne parlaste - riprese  Rhett  dopo un poco. - Benché chiedere a una donna di tacere è
di questo genere. - Ah, il «Götterdämmerung!!» Gli occhi di  Rhett  brillarono d'interessamento. «E che altro?» - Oh, non
- No, non lo è! E non lo sarà finché io avrò respiro!  Rhett  la guardò tranquillamente; il suo volto bruno era
tempo. meditava di farsi prestare ancora del denaro da  Rhett  per comprare un terreno in città e installarvi un deposito
Vorreste insinuare che il povero Franco... - Oh Dio! -  Rhett  scoppiò in una risata clamorosa. - Non ho affatto voluto
potesse avere dei pensieri in comune con un reprobo come  Rhett  Butler. Disse fra sé: «entrambi vedono la verità in questa
la verità in questa guerra; ma Ashley è pronto a morire e  Rhett  no. Mi pare che questo dimostri il buon senso di Rhett». Si
di Ashley. «Entrambi vedono la stessa spiacevole verità; ma  Rhett  ama guardarla in faccia e irritare il pubblico parlandone;
di Ashley: «Solo una persona è provvista di denaro...  Rhett  Butler...» Rhett Butler. Rossella entrò rapidamente nel
«Solo una persona è provvista di denaro... Rhett Butler...»  Rhett  Butler. Rossella entrò rapidamente nel salotto e chiuse
che si stava formando nella sua mente, perché essa odiava  Rhett  come non odiava nessun altro al mondo. Ma non poteva
di fame i parenti di sua moglie! Sua moglie. La signora  Rhett  Butler. Un senso di ripugnanza si agitò debolmente entro di
temeva nulla, non avendo nulla da perdere. Moglie o amante,  Rhett  le darebbe il denaro. Si chiese per un momento, con
che cosa si poteva richiedere da un'amante. Forse  Rhett  insisterebbe per averla ad Atlanta dove la manterrebbe come
Si raddrizzò. Certo la cosa non era facile. Prima era  Rhett  che chiedeva i suoi favori e lei che era in grado di
il suo vestito, stirando fra le mani le pieghe sgualcite. A  Rhett  piacevano le donne ben vestite, eleganti. Ricordò con
e che dava nell'occhio! Specialmente per un uomo come  Rhett  Butler. Se la vedesse cosí malvestita, capirebbe subito che
del suo viaggio ad Atlanta e della sua conversazione con  Rhett  con l'accompagnamento di Mammy simile a un Cerbero nero.
delle nostre donne. Vi furono applausi anche piú rumorosi e  Rhett  Butler che era appoggiato negligentemente al banco accanto
per portarci le medicine che ci occorrono. Il capitano  Rhett  Butler! Benché preso alla sprovvista, questi fece un
che già pesava sul braccio; mentre passava davanti a  Rhett  Butler, un bel portasigari d'oro fu gettato incurantemente
anelli, spille e braccialetti, incontrò lo sguardo di  Rhett  Butler. Le sue labbra erano piegate ad un lieve sorriso.
faceva Geraldo quand'era irritato. Ma vide Io sguardo di  Rhett  Butler, e riuscí ad atteggiare le labbra ad un sorriso
le vecchie signore. Tutti si divertirebbero, meno lei. Vide  Rhett  Butler dietro il dottore, e prima che potesse mutare
gli diceva che essa era in lutto e non poteva ballare. Ma  Rhett  crollò le spalle incurante. - Forse un'altra delle nostre
delle nostre bellezze? - suggerí il dottore. - No - rispose  Rhett  ostinato, guardando la folla. - Mrs. Hamilton. - Vi dico
con entusiasmo. Quindi si trovò in mezzo alla sala e vide  Rhett  Butler che avanzava verso di lei, fra due ali di folla, col
del suo ignoto amico milionario. - Sarà il capitano  Rhett  Butler - fece Melania maliziosamente; e poi scoppiò in una
Il solo miracolo sarà quello che io vado a tentare con  Rhett  Butler... Essi non possono cambiare. Io sono la sola
il viso di Mammy quando era stato pronunciato il nome di  Rhett  Butler; d'altronde, Will non sapeva che Butler aveva del
di palmizi e alberi da gomma. Ma nessuno di coloro che  Rhett  aveva battezzato «Vecchia Guardia» era presente, ad
alcuni per riguardo a Melania, altri perché dovevano a  Rhett  la salvezza della loro vita o di quella di un parente. Ma
pianto e strepitato se non avesse temuto le risate di  Rhett  e il «te lo avevo detto!» che i suoi occhi avrebbero
una parola! - Ma... - cincischiò Rossella; e si interruppe.  Rhett  aveva lasciato la città un'ora prima con Diletta e Prissy;
ad accorrere a casa di Melania quella mattina, non appena  Rhett  e Diletta erano partiti. Ma alle prime parole balbettate da
coscienza mi uccidesse.» Ricordò l'osservazione fattale da  Rhett  ubriaco: «Ella non può concepire la disonestà nelle persone
i particolari. Qualcuna delle parole sprezzanti di  Rhett  le ritornò in mente; ed ella si chiese se Ashley aveva

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