qualche autore pel restauro dei quadri, ma non vale la pena di tenerne conto se non per confermare che come ingrediente pittorico non risponde in alcun
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considerare il restauro pittorico che sta minaccioso sull’arte antica, come sulla moderna gravita l’uso di tante pratiche empiriche. Le quali tanto più
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Ma il restauro non deve prendere importanza per il pittore da sole condizioni determinate volta per volta dall’entità del proprio danno, nè, meno
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Da questa superficiale e diffusa interpretazione del compito del restauro derivò una somma di pratiche le quali includendo, riguardo la compagine
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Il restauro, sino dalle sue più lontane memorie, anzichè essere informato dallo spirito di conservazione, vale a dire di un provvido intervento per
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Da un lato la pretesa di vedere la scomparsa di ogni menomo danno, dall’altra la presunzione di saperlo fare cementarono il restauro pittorico come
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Tale duplicità di mansioni che si volle consentire al restauro senza tener calcolo della nessuna affinità di attitudini accozzate in tali esercizi e
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Non pertanto in quel Congresso stesso, dal relatore sull’argomento del restauro, si accennava al recente restauro coi colori fatto sul celebre
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Già nel IV Congresso artistico italiano tenutosi in Torino nel 1880 (1), si facevano le maggiori proteste che per restauro oramai non si intendeva
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Nel citato Congresso si propose persino di togliere ogni incertezza di interpretazione della parola restauro diventata così elastica e mal fida di
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Naturalmente prevalse il buon senso di non fare questione di parole ma di sostanza — quantunque si potesse dimostrare, che anche la parola restauro
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esempio ha la sua importanza se possiede il requisito di essere persuasivo. Dunque non si vede la neces: sità di rinunziare alla parola restauro, o
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E lo stesso si dica per qualsiasi altra operazione di restauro che effettivamente produca il ritorno di tutte le parti originali del dipinto nella
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restauratore, come mai si potrebbe concedere il restauro?
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Chi pensa mai al restauro di un vetro caduto in frantumi? E chi presterebbe mai fede a chi si presentasse assicurando di sapere ritornare tutti quei
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Così si chiama restauro quello che non potendosi rifare non è più che una falsificazione ed un deturpamento dell’oggetto originale, significato
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prontamente al criterio comune, donde il concetto della possibilità del restauro pittorico sembra naturale e fattibile e si concede e si eseguisce così come
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Il restauro di un’opera di pittura perciò non può sottintendere il ritocco dei colori se non nel caso che si possa fare dall’autore stesso, ma
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soverchia, l’argomento del ritocco fra le operazioni del restauro.
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le basi di quei mille ripieghi del restauro di ripristino che usurpano il nome di insegnamenti nei manuali del restauro.
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seguirsi nel procedere al restauro di conservazione, non può essere più fondato dove meno si dipinge o si dipinge nelle condizioni miserabili del
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È facile d’altronde concepire che tutto il materiale del restàuro conservativo dovendo servire per fini ed in proporzioni diverse da quello guasto e
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Subordinatamente dunque al restauro conservativo, sarebbe un chiedere troppo agli antichi maestri se interrogandone l’opere e le memorie si
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Tutto quanto si è esposto induce a ritenere che la questione del restauro pittorico non fu mai abbordata da un punto di veduta favorevole a pratiche
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, tocca del restauro eseguitovi da Gian Antonio Bazzi, concludendo con queste parole: «e nel vero sarebbe bene tenersi alcuna volta le cose fatte da
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Nel Dizionario delle Belle Arti del Disegno, Francesco Milizia scrisse in tal modo del restauro, alla parola « ritoccare »: «Che l’autore ritocchi la
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sorta riguardo al restauro:
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a cercare nell’arte, riguardo al restauro, la mera impressione visiva, tanto è vero che il dibattito non isfiorò mai che la esteriorità del restauro.
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Consultando i manuali del restauro dalla distribuzione del soggetto, dalla preponderanza dell’un argomento sull’altro, vale a dire dalla proporzione
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perfettibile per un erroneo apprezzamento dei mezzi dell’arte; ma chi potrebbe pretendere che dall’esercizio del restauro si venisse a concetti discussi
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all’aspettazione, ciò derivava dal non essere provetti nel restauro e che se i cattivi moderni restauratori mancano in così palese maniera alle
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tendenza di invadere col ritocco od il pulimento sulle opere lasciateci in retaggio dagli antichi maestri, nè i fasti del restauro si arresteranno agli
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— per fortuna dell’arte nuova e che fu — non necessario alla conservazione dei dipinti e alla razionale esecuzione del restauro presente ed avvenire.
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«La Pietà», n° 531, nella Galleria degli Uffizi. Soltanto «abbozzato, è tanto sfigurato dal restauro che ha quasi perduto ogni valore, nelle sue
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propriamente detto, sarebbe impossibile tracciare, anche per sommi capi, la varietà degli strazi che le derivarono nel secolare percorso del restauro di
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restauro in discorso, ovvio apparendo come nè per l’interesse privato dei restauratori o per la loro personale ristrettezza di vedute, nè per l
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A tanta ruina d’opere non cooperarono solo gli esercenti il restauro, e giustizia vuole che a quelli non si faccia aggravio delle responsabilità che
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vantaggioso salvando più opere dal restauro pittorico, che non lo abbia potuto la buona volontà degli intendenti quando avvenne di poterle raccogliere in
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restauro qualunque e la rendesse accettabile un filo di cornice fosse pure della più volgare sagoma ad oro falso segata negli angoli e messa assieme fuori di
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Il concetto primitivo del restauro fu ed è perfettamente umano, muove anzi da una passione e da un sentimento elevato e tale si mantiene finchè
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Si consideri un momento il primo ostacolo che riguarda l’intento del restauro, nel più semplice caso della rinnovazione di una tinta uniforme
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molecole esteriori volte al giallo, per cui non è più possibile, applicando del lapislazzuli puro nello spazio rovinato, di avere un restauro
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ripiego di rifare una parte di dipinto che tosto fosse per mostrarsi sconcordante, avrebbe troncato sino dal suo nascere l’uso di questo genere di restauro
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Escluso il ritocco dalle operazioni del restauro di conservazione, deve essere assolutamente sconsigliato ogni pulimento che richieda l’impiego di
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ritenere fondata su quegli stessi procedimenti che si vogliono sradicati dal restauro, e sopratutto ripugna il pensiero che debba giungere fatalmente per
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del restauro conservativo, venga a raggiungerne l’aperto carattere nella rimozione della vernice, motivata dal solo pretesto del pulimento, pretesto
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sostanze colle quali si procede tanto alla rimozione di una vernice che a qualsiasi altro lavoro di restauro, ma nella inesorabile esclusione di ogni azione
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danno che è doveroso scongiurare, deve però sempre essere escluso dall’occorrente restauro il concetto di ripristino dell’opera, il quale concetto
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, il carattere immediato del restauro conservativo deve essere la localizzazione del restauro, punto per punto offeso, quanto dire, senza le sorprese e
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nelle mani del restauratore o, ciò che torna lo stesso, rassegnarsi a quel qualsivoglia risultato che sarà per uscire dal restauro, compresa la
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