ogni pluralità e può esser pensato come tale senza alcuna | relazione | ad altro senza condizioni, senza limitazioni, e senza |
Teosofia Vol.I -
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», ammise molte significazioni più speciali. B) Unità in | relazione | con altra . III Unità come finimento delle cose. - Si |
Sulle categorie e la dialettica -
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informi una materia estesa o avente coll' estensione una | relazione | necessaria (1). Ma è da considerarsi di più, che gli |
Sulle categorie e la dialettica -
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speciale). Rispetto a sè, lo prova in questo modo. La | relazione | possibile d' una cosa ad un' altra non può esser che |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' ipotesi. Dal che conchiude che, se l' uno non ha la | relazione | di diversità dal non uno, nè quella di parte, nè quella di |
Sulle categorie e la dialettica -
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oltre i concetti trovati fin qui, il concetto di questa | relazione | di grande e di piccolo, di maggiore e di minore. Ora questi |
Sulle categorie e la dialettica -
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uguale a se stesso ed all' altro. Veduto questo circa la | relazione | di quantità in generale, Platone applica la dottrina alla |
Sulle categorie e la dialettica -
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di lui l' esistenza (seconda ipotesi) già si considera in | relazione | con un altro, che è da lui informato o unificato, e che non |
Sulle categorie e la dialettica -
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a dimostrare che nè pure la quantità , la qualità e la | relazione | si devono computare tra essi. Non la quantità, perchè la |
Sulle categorie e la dialettica -
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altra quantità che dal numero deriva, e la qualità e la | relazione | non entrano a costituir l' ente, ma sono posteriori e |
Sulle categorie e la dialettica -
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ed elementi dell' ente. Di poi esclude da' sommi generi la | relazione | , perchè è posteriore ai termini tra cui passa la |
Sulle categorie e la dialettica -
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una relazione, se non si restringa il significato di | relazione | (5). Esclude da' sommi generi di poi la bellezza, |
Sulle categorie e la dialettica -
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il formano; allora la parola molti non significa che quella | relazione | di somiglianza che hanno più singoli individui, onde dànno |
Sulle categorie e la dialettica -
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si dirà rodente tanto una sega, quanto un torrente, per la | relazione | di similitudine che entrambi hanno coll' atto del rodere; |
Sulle categorie e la dialettica -
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che entrambi hanno coll' atto del rodere; II Quelli, la cui | relazione | comune esprime varie relazioni di ordine ad un fine od |
Sulle categorie e la dialettica -
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abito al soggetto, quando la scienza di Dio sta a Dio con | relazione | d' identità. Noi diremo dunque proporzionali i nomi in |
Sulle categorie e la dialettica -
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Ma dicendo sana la cera d' un uomo, si fa intendere la | relazione | di questo effetto colla sanità che n' è la causa, e però |
Sulle categorie e la dialettica -
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fatto, essendo un nome proprio, non avente, come tale, | relazione | al vino. 5 GENERE - Nomi causali . - I vocaboli acquistano |
Sulle categorie e la dialettica -
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lei, senza che nell' applicazione del nome sia espressa la | relazione | dell' effetto alla causa, laddove i nomi causali esprimono |
Sulle categorie e la dialettica -
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delitto e la virtù pe' delinquenti o pe' virtuosi, e questa | relazione | è compresa nel contesto del discorso. 6 GENERE - Nomi |
Sulle categorie e la dialettica -
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cui si predica, ossia la natura del subietto considerato in | relazione | col predicato; 2 La cosa o entità che si predica; 3 Il |
Sulle categorie e la dialettica -
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cui ride è l' esser uomo, e non viceversa; se non in una | relazione | dialettica, in quanto che il concetto del ridere inchiude |
Sulle categorie e la dialettica -
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che nasce dalla negazione e quello che nasce dalla | relazione | . S. Tommaso accenna queste due fonti degli enti di ragione |
Sulle categorie e la dialettica -
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azione o passione tra loro (3). Quindi è che talora la | relazione | reale è d' una parte sola, se una parte sola è ordinata |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma non viceversa, rimanendo dall' altra parte una | relazione | di pura ragione (4). Ma il filosofo delle scuole non |
Sulle categorie e la dialettica -
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reale: e però tra l' ente ideale e l' ente reale passa una | relazione | essenziale , la quale non è nè pur essa un ente di ragione, |
Sulle categorie e la dialettica -
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concepiti astrattamente, sono enti negativi con qualche | relazione | alla cosa limitata. Talora la negazione è completa, ed in |
Sulle categorie e la dialettica -
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entra nell' altro, ma sono legati insieme per una specie di | relazione | essenziale . Così nel sentimento si distingue il principio |
Sulle categorie e la dialettica -
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Ora la sostanza è un vocabolo che nomina l' ente con una | relazione | agli accidenti che sono in essa; e questa relazione è un |
Sulle categorie e la dialettica -
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con una relazione agli accidenti che sono in essa; e questa | relazione | è un ente razionale. Di più la parola sostanza divide l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' ente assoluto . La parola sostanza , involgendo una | relazione | coll' accidente, non si può in senso proprio applicare che |
Sulle categorie e la dialettica -
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luogo è una determinata parte dello spazio considerata in | relazione | dei corpi reali o immaginarii, che la occupano. Quindi il |
Sulle categorie e la dialettica -
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immaginarii, che la occupano. Quindi il luogo non è che una | relazione | contenuta nella categoria «pros ti», laddove lo spazio è, |
Sulle categorie e la dialettica -
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da Platone per indicare lo spazio, benchè non senza una | relazione | al corpo in esso contenuto. Ma la ragione principale, per |
Sulle categorie e la dialettica -
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sono al tutto enti razionali come la quarta, che è la | relazione | «pros ti». Vero è, che ci hanno certe relazioni oggettive: |
Sulle categorie e la dialettica -
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Categorie, vedesi che egli riduce alla categoria della | relazione | anche la quantità comparativa, come il maggiore, il doppio |
Sulle categorie e la dialettica -
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predicamento «echein»; se l' abito si considera come una | relazione | a chi lo ha, appartiene al quarto predicamento «pros ti», |
Sulle categorie e la dialettica -
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(2). Quindi il concetto del tempo stà essenzialmente nella | relazione | di più cose che si succedono. All' incontro lo spazio si |
Sulle categorie e la dialettica -
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immobile, indivisibile, uniforme, senza alcuna necessaria | relazione | ai corpi. Il tempo adunque come concetto, consistendo in |
Sulle categorie e la dialettica -
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relazione, esige un oggetto intellettuale; perocchè ogni | relazione | tra più cose che non agiscano tra loro, appartiene alla |
Sulle categorie e la dialettica -
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esistono fuori del concetto; ma tutti hanno la stessa | relazione | col concetto come col loro tipo comune. La pluralità dunque |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma non altro significa se non che quel concetto ha una | relazione | identica con molti individui, e questa relazione consiste |
Sulle categorie e la dialettica -
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ha una relazione identica con molti individui, e questa | relazione | consiste nell' essere egli la loro comune intelligibilità. |
Sulle categorie e la dialettica -
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, questo è manifesto, ma che i giudizŒ abbiano quantità, | relazione | e modalità , questo è evidentemente falso. Quando si sono |
Sulle categorie e la dialettica -
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oggetti possono benissimo avere un quanto , un quale , una | relazione | , ed un modo . Ma ella è regola logica, che « ogni retta |
Sulle categorie e la dialettica -
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eterna, il vizioso sarà punito », altro non è che la | relazione | fra due giudizŒ affermata con un terzo giudizio che si può |
Sulle categorie e la dialettica -
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sua vera realità sentimentale. Ancora, le tre categorie di | relazione | non esauriscono tutte le forme della relazione. Poichè |
Sulle categorie e la dialettica -
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il termine medio. Consistendo dunque il raziocinio nella | relazione | di un giudizio con un altro, converrà ricorrere alla |
Sulle categorie e la dialettica -
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con un altro, converrà ricorrere alla categoria della | relazione | per classificarli. Questa si divide in tre forme: 1 d' |
Sulle categorie e la dialettica -
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« « la composizione non è che lo stato esteriore, una mera | relazione | accidentale delle sostanze » ». Anzi vi ha una composizione |
Sulle categorie e la dialettica -
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oggetti della coscienza, ci dice che l' IO ha una | relazione | con tutti gli oggetti, ma che non ha la loro natura, che |
Sulle categorie e la dialettica -
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il che non vuol dir altro, se non che io ho con tutte la | relazione | di conoscenza. Ma quella coscienza che mi dice ciò, mi dice |
Sulle categorie e la dialettica -
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coscienza che mi dice ciò, mi dice del pari che questa | relazione | non consiste in una identità di natura, ma bensì mi dice |
Sulle categorie e la dialettica -
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in una identità di natura, ma bensì mi dice che quella | relazione | non potrebbe essere senza che la natura e gli enti fossero |
Sulle categorie e la dialettica -
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noi stessi l' ente di cui si tratta), o d' azione. Questa | relazione | reale , non essenziale all' ente, anzi contingente, è |
Sulle categorie e la dialettica -
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voleva Fichte, perchè nel concetto dell' Io s' acchiude la | relazione | con un oggetto che rimane diverso dall' Io; quando conviene |
Sulle categorie e la dialettica -
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la possibilità, come ho spiegato più volte, è una mera | relazione | dell' essenza, che è trovata ben presto dalla mente, ma che |
Sulle categorie e la dialettica -
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quale posteriormente si riconosce colla riflessione aver la | relazione | di possibilità, benchè questa possibilità a principio, come |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' essenza umana. Ma si badi. Ella ha trovato una | relazione | tra l' essenza umana e il concetto della sua realizzazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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1 l' essenza; 2 il concetto di realizzazione; 3 la | relazione | di possibilità, per la quale si giudica che l' essenza |
Sulle categorie e la dialettica -
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quasi a suo subietto; l' immediatezza è un astratto, una | relazione | dell' ente al mediato, cioè del principio alle conseguenze |
Sulle categorie e la dialettica -
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e non più. Questa parola altro non significa che una | relazione | con ciò che in ordine alla scienza è mediato; e però |
Sulle categorie e la dialettica -
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che vi sia il soggetto di questa relazione, perocchè ogni | relazione | suppone un ente di cui sia relazione. L' indeterminazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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le idee di tempo e di spazio, di quantità, di qualità, di | relazione | e di modalità, si riducono alle due idee di ciò che è e di |
Sulle categorie e la dialettica -
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avendo nè quantità, nè qualità, a propriamente parlare), la | relazione | poi altro non essendo che un' idea astratta, la quale |
Sulle categorie e la dialettica -
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La modalità finalmente nel senso kantiano è una cotal | relazione | delle idee fra di loro, e però non si può ridurre, nè pur |
Sulle categorie e la dialettica -
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idea dell' infinito, e l' idea del finito, e quella della | relazione | sono tre idee diverse in Dio, dunque vi debbono avere tre |
Sulle categorie e la dialettica -
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niuna idea di limitazione. 5 L' idea di uno e di vario e di | relazione | sono idee astratte, onde non possono essere in Dio distinte |
Sulle categorie e la dialettica -
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a tale idea, il conosce, nol crea. Lo stesso dicasi della | relazione | come tale, cioè come astratto della mente: che non è punto |
Sulle categorie e la dialettica -
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da per tutto trova senza difficoltà l' uno e il vario, e la | relazione | fra l' uno e il vario, applicazione sterile di |
Sulle categorie e la dialettica -
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fra i quali il salario si aggira, sono determinati dalla | relazione | che esiste fra il lavoro offerto e il lavoro richiesto ,in |
Doveri dell'uomo -
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come dicevo, la cognizione di un essere reale non è che la | relazione | veduta dall' uomo fra il modo ideale e il modo reale della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quindi lo affermo; 2. un indizio o segno, che è sempre una | relazione | di quest' ente, da me non percepito, con altri enti da me |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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me non percepito, con altri enti da me percepiti, la quale | relazione | mi determina quell' ente e me lo distingue dagli altri; 3. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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3. e finalmente ciò che viene in conseguenza di questa | relazione | determinante, che io cioè possa negare , se non affermare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' argomento onde io induco sussistere Iddio, è appunto la | relazione | coll' universo di autore e principio del medesimo (1). Ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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universo di autore e principio del medesimo (1). Ma questa | relazione | la divido in due parti, perchè essa si può considerare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che, per ragione di chiarezza, mi par bene di fare, della | relazione | fra le cose percepite e Dio, trovasi anche un motivo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della idea di un ente particolare indeterminato, e della | relazione | di luogo che ha quell' ente colla tela, standole dietro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della qual sensazione egli è privo; ma sono tolte dalla | relazione | di una cosa che si chiama luce colle sue idee generiche e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e una idea negativa; ella è composta questa idea della | relazione | di Dio colle creature, ma appunto per questo le creature |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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come questa la vogliono indipendente da quella. Insomma la | relazione | che l' uomo ha con Dio e i doveri essenziali che ne |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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può conchiudere, a quale sistema si deva attenersi circa la | relazione | dello spirito intelligente colla divinità: perocchè tre ve |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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su di ciò. I Padri riconoscono in Dio una cotale | relazione | essenziale colle creature, di diverso modo in ciascuna |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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altro se non una di queste due cose, la sostanza o la | relazione | « (1) »: perocchè non v' ha altro in Dio se non queste due |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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[...OMISSIS...] Insomma il Padre è l' essenza sotto questa | relazione | che genera; il Figliuolo é l' essenza sotto questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che genera; il Figliuolo é l' essenza sotto questa | relazione | che è generata; lo Spirito Santo è l' essenza medesima |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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lo Spirito Santo è l' essenza medesima sotto questa | relazione | che è spirata. Il considerare poi l' essenza sotto queste |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dunque una sostanza nuova che si produce, ma una sola | relazione | che procede, non è necessario che operi la sostanza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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per così dire, di tutte le sue relazioni, ma sol di quella | relazione | che consiste in quel modo di comunicazione di sè, a cui |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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possibile che operi la sostanza se non vestita di quella | relazione | che la costituisce generante (della quale relazione vestita |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quella relazione che la costituisce generante (della quale | relazione | vestita è Padre): e se questo modo è quello di spirazione, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che operi la sostanza divina se non vestita di quella | relazione | che la costituisce spirante (della quale vestita è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è un IO7OGGETTO. Questa sussistenza, questa essenza nella | relazione | di oggetto è il VERBO, e in opposizione a questo oggetto, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ma è il Padre che ha generato, cioè l' essenza nella | relazione | di conoscente un oggetto, non qualunque, ma un oggetto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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intelligente IN QUANTO (questa espressione esprime la | relazione | costituitiva della persona) contiene un principio attivo, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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essenzialmente conoscibile, il Verbo, se non nella sua | relazione | col principio , da cui procede; perocchè la conoscibilità |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' essere in quanto è conoscibile , senza la sua | relazione | necessaria coll' essere quale conoscente , noi allora non |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non vedremmo il Figliuolo, perchè il Figliuolo è questa | relazione | appunto che ha l' essere conoscibile, la relazione cioè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è questa relazione appunto che ha l' essere conoscibile, la | relazione | cioè intrinseca di avere chi conoscendolo, il rende |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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relazione, egli è manifesto che in essa veggiamo anche la | relazione | della Paternità che è quella del generare , cioè del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si approprii al Verbo: poichè il Verbo è una relazione, la | relazione | di essere generato dal Padre. Ecco le parole del santo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ai sentimenti, cioè il considerare i sentimenti in | relazione | coll' essere, questo è ragionare . L' essere nell' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della mente, questa qualità comune non è che una eguale | relazione | che hanno le due cose colla mente, cioè con un' idea, onde |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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a lungo e profondamente in più luoghi delle sue opere della | relazione | che passa fra l' essere che forma il lume della nostra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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noi congiungiamo sempre col concetto d' imagine questa | relazione | di lei colla cosa imaginata, la quale fece da originale o |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e quasi accendere il Verbo nelle anime nostre. La | relazione | esterna è quasi simile ad esca preparata nel f“co di volta |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sua eccellente natura. Nè pur qui adunque, cioè nella sua | relazione | col Dio, naturalmente a lui noto, avrebbe l' uomo della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' altra. Mi spiegherò più chiaramente. La persona è una | relazione | che sussiste nella natura intelligente, cioè è quel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non s' intende quel solo principio attivo che ha la | relazione | di supremazia verso gli altri, ma s' intendono tutti i |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fra loro, senza riguardo alcuno al loro ordine, ossia alla | relazione | che ha l' uno coll' altro. Ciò posto, se un principio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della natura, resta a vedere in che modo e con che legge di | relazione | fra lor si sarebbero queste due perfezioni sviluppate e |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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grazie apparisce ove si consideri che quella, la quale ha | relazione | al merito della volontà senza che abbia rispetto alla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che fu esposto apparisce come le potenze, non solo prese in | relazione | con loro e col soggetto principio di esse, ma ben anche |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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intrinseca alterazione e deterioramento. Considerate poi in | relazione | col soggetto che è il loro principio, le potenze |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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abbiamo altrove notato, non è altro che l' avere una stessa | relazione | coll' intelletto che tutti li percepisce con una sola idea |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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significa le prime [qualità] costitutive dell' uomo con una | relazione | alla loro origine; quasi si definisce la parola« natura« |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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lui solo, niente vieta che si chiami colpa, considerato in | relazione | colla prima libera volontà che il cagionò, cioè colla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ancora un passo dello stesso insigne prelato, tolto dalla | relazione | di quella medesima disputa. Questo passo mi varrà a |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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società civile, e a questo diritto in quanto egli tiene una | relazione | alla società civile fu da noi applicata la denominazione di |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
supremo anche sulla giustizia d' una guerra o di altra | relazione | coll' estero: consultazione che secondo quello che esige la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
per lo scopo della società, ma sarebbe un acquistare | relazione | con detta società per uno scopo a loro soli particolare. La |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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Accordo che sia lo spirito preferibile allo stomaco; ma la | relazione | del cibo è collo stomaco e non è collo spirito, ed è questa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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del cibo è collo stomaco e non è collo spirito, ed è questa | relazione | che ora si cerca determinare. Così pure: Accordo che il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
preferibile all' accidentale diritto di proprietà; ma la | relazione | dell' amministrazione è colla proprietà, e non è col |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
è colla proprietà, e non è col merito: e questa | relazione | si cerca determinare. Non si confondano adunque insieme due |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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al giudicio di arbitri benevisi dalle parti. Quest' è la | relazione | che nello stato di natura la giustizia mette fra due |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
di natura la giustizia mette fra due persone individuali; | relazione | che avvincola gli uomini, e che li mette fra di loro anche |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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in quello stato in una specie di società. Ora questa stessa | relazione | rimane nella società civile fra l' amministrazione della |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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che i servi abbiano coll' amministrazione della società una | relazione | simile a quella che prima avevano coi loro padroni; che l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
in questione, sarà da vedere quale naturale e riconosciuta | relazione | soglia trovarsi tra i genitori ed i figli, tra le mogli ed |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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Che se i padri ed i mariti operando contro la loro naturale | relazione | tiranneggiassero i figliuoli e le mogli, questi dopo l' |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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paterna? legherete le mani al padre: ed ecco snaturata la | relazione | fra padre e figlio. Se un Maestro insegna ai suoi discepoli |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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sociali. Sono esse tali che determinano in se stesse la | relazione | che hanno gli uomini fra di loro, e determinandola la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
e le false leggi. La schiavitù antica era una falsa | relazione | fra gli uomini: essa doveva produrre tutte quelle false |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
Non v' ha nessun falso diritto, o sia nessuna falsa | relazione | degli uomini fra di loro che non abbia portato in |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
instituzioni, stabilitive , ossia che stabiliscono una | relazione | fra gli uomini, le quali si rivolgerebbero ad un altro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
allo scopo vale a dire di ovviare gli abusi della detta | relazione | fra gli uomini e così si snaturerebbero, mentre per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
|
per ottenere un tal fine verrebbero a stabilire la detta | relazione | fra gli uomini in un modo diverso da quello che la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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senza essere stabilitive, o almeno senza stabilire nissuna | relazione | falsa fra gli uomini, e queste nel caso nostro sarebbono il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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attiva, essendo questa un diritto che non aveva nessuna | relazione | colla giustizia verso gli altri, ma che conteneva solo una |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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civile. In fatti considerando essi la ricchezza nella sua | relazione | politica travidero la detta legge, ma non poterono fissarla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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conturbare l' ordine pubblico. Quest' era quanto vedere la | relazione | che la proprietà ha costantemente col potere civile, per la |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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proprietà ha costantemente col potere civile, per la quale | relazione | non si può toccare la proprietà senza alterare insieme il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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mi chiamano a far osservare in fine di quest' articolo, la | relazione | che passa fra la Legge della società famigliare e la Legge |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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parlando il potere amministrativo. Si vegga ora la stretta | relazione | fra queste due Leggi. La Legge della Società domestica può |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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l' equilibrio fra la ricchezza ed il potere civile . La | relazione | adunque fra la legge della società domestica e la Legge |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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A conferma di ciò che ho detto contro Rousseau circa la | relazione | della libertà colla proprietà soggiungerò alcuni aforismi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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essa non si sarebbe giammai mostrata in così stretta | relazione | come è coi fautori della rappresentazione personale: i |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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non guardano che di passaggio, se pure anche ciò è vero, la | relazione | morale della medesima, non tanto per malvagità, quanto per |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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politico. Poichè io considero questo Tribunale solamente in | relazione | colle deliberazioni interne dello stato. Ora queste |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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si osservi se fra i Parlamenti ed i re v' abbia altra | relazione | che di una continua ostilità: nella quale ognuna delle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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da nemici. E questa, se dobbiamo prestar fede alla | relazione | di Bruce, 1) è una ragione della poligamia in certi luoghi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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nella società famigliare, considerando una famiglia in | relazione | coll' altra non già considerando l' associazione che più |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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società civile, e a questo diritto in quanto egli tiene una | relazione | alla società civile fu da noi applicata la denominazione di |
Filosofia politica naturale -
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supremo anche sulla giustizia d' una guerra o di altra | relazione | coll' estero: consultazione che secondo quello che esige la |
Filosofia politica naturale -
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per lo scopo della società, ma sarebbe un acquistare | relazione | con detta società per uno scopo a loro soli particolare. La |
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Accordo che sia lo spirito preferibile allo stomaco; ma la | relazione | del cibo è collo stomaco e non è collo spirito, ed è questa |
Filosofia politica naturale -
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del cibo è collo stomaco e non è collo spirito, ed è questa | relazione | che ora si cerca determinare. Così pure: Accordo che il |
Filosofia politica naturale -
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preferibile all' accidentale diritto di proprietà; ma la | relazione | dell' amministrazione è colla proprietà, e non è col |
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è colla proprietà, e non è col merito: e questa | relazione | si cerca determinare. Non si confondano adunque insieme due |
Filosofia politica naturale -
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al giudicio di arbitri benevisi dalle parti. Quest' è la | relazione | che nello stato di natura la giustizia mette fra due |
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di natura la giustizia mette fra due persone individuali; | relazione | che avvincola gli uomini, e che li mette fra di loro anche |
Filosofia politica naturale -
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in quello stato in una specie di società. Ora questa stessa | relazione | rimane nella società civile fra l' amministrazione della |
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che i servi abbiano coll' amministrazione della società una | relazione | simile a quella che prima avevano coi loro padroni; che l' |
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in questione, sarà da vedere quale naturale e riconosciuta | relazione | soglia trovarsi tra i genitori ed i figli, tra le mogli ed |
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Che se i padri ed i mariti operando contro la loro naturale | relazione | tiranneggiassero i figliuoli e le mogli, questi dopo l' |
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paterna? legherete le mani al padre: ed ecco snaturata la | relazione | fra padre e figlio. Se un Maestro insegna ai suoi discepoli |
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sociali. Sono esse tali che determinano in se stesse la | relazione | che hanno gli uomini fra di loro, e determinandola la |
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e le false leggi. La schiavitù antica era una falsa | relazione | fra gli uomini: essa doveva produrre tutte quelle false |
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Non v' ha nessun falso diritto, o sia nessuna falsa | relazione | degli uomini fra di loro che non abbia portato in |
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instituzioni, stabilitive , ossia che stabiliscono una | relazione | fra gli uomini, le quali si rivolgerebbero ad un altro |
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allo scopo vale a dire di ovviare gli abusi della detta | relazione | fra gli uomini e così si snaturerebbero, mentre per |
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per ottenere un tal fine verrebbero a stabilire la detta | relazione | fra gli uomini in un modo diverso da quello che la |
Filosofia politica naturale -
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senza essere stabilitive, o almeno senza stabilire nissuna | relazione | falsa fra gli uomini, e queste nel caso nostro sarebbono il |
Filosofia politica naturale -
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attiva, essendo questa un diritto che non aveva nessuna | relazione | colla giustizia verso gli altri, ma che conteneva solo una |
Filosofia politica naturale -
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civile. In fatti considerando essi la ricchezza nella sua | relazione | politica travidero la detta legge, ma non poterono fissarla |
Filosofia politica naturale -
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conturbare l' ordine pubblico. Quest' era quanto vedere la | relazione | che la proprietà ha costantemente col potere civile, per la |
Filosofia politica naturale -
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proprietà ha costantemente col potere civile, per la quale | relazione | non si può toccare la proprietà senza alterare insieme il |
Filosofia politica naturale -
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mi chiamano a far osservare in fine di quest' articolo, la | relazione | che passa fra la Legge della società famigliare e la Legge |
Filosofia politica naturale -
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parlando il potere amministrativo. Si vegga ora la stretta | relazione | fra queste due Leggi. La Legge della Società domestica può |
Filosofia politica naturale -
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l' equilibrio fra la ricchezza ed il potere civile . La | relazione | adunque fra la legge della società domestica e la Legge |
Filosofia politica naturale -
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A conferma di ciò che ho detto contro Rousseau circa la | relazione | della libertà colla proprietà soggiungerò alcuni aforismi |
Filosofia politica naturale -
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essa non si sarebbe giammai mostrata in così stretta | relazione | come è coi fautori della rappresentazione personale: i |
Filosofia politica naturale -
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non guardano che di passaggio, se pure anche ciò è vero, la | relazione | morale della medesima, non tanto per malvagità, quanto per |
Filosofia politica naturale -
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politico. Poichè io considero questo Tribunale solamente in | relazione | colle deliberazioni interne dello stato. Ora queste |
Filosofia politica naturale -
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si osservi se fra i Parlamenti ed i re v' abbia altra | relazione | che di una continua ostilità: nella quale ognuna delle |
Filosofia politica naturale -
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da nemici. E questa, se dobbiamo prestar fede alla | relazione | di Bruce, 1) è una ragione della poligamia in certi luoghi |
Filosofia politica naturale -
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nella società famigliare, considerando una famiglia in | relazione | coll' altra non già considerando l' associazione che più |
Filosofia politica naturale -
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presente del passato «(en)». Il verbo era indica una cotal | relazione | di tempo, che non avrebbesi espressa se colla parola |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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delle cose create; e poichè il tempo non è che una | relazione | che queste hanno fra di loro, perciò il cominciamento di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dell' eternità così puro che sia scevro interamente da ogni | relazione | col tempo. Infatti, quando si dice che il Verbo « era |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cosa che ha da far nulla col tempo, non ha con lui nessuna | relazione | di tempo. E tuttavia quelle espressioni vengono adoperate |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il tempo ». Quell' avanti nel linguaggio comune esprime una | relazione | di tempo, cioè un punto nel tempo a cui ne risponde un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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atto aveva con tutti gli istanti ugualmente la stessa | relazione | di unione intima, senza distanza alcuna di tempo, unione, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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due relazioni significate con due nomi: se si considera in | relazione | col mondo nel primo istante della sua sussistenza, dicesi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della sua sussistenza, dicesi creante; se si considera in | relazione | col mondo negli istanti successivi, dicesi conservante . |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina essenza; tuttavia il mondo conserva col Verbo una | relazione | di analogia, trovando nel Verbo il suo Esemplare. Egli è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che quello era prima del mondo si esprime solamente quella | relazione | che ha l' Esemplare con la copia. Ora nelle opere degli |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Esemplare con la copia. Ora nelle opere degli uomini questa | relazione | consiste in una priorità e posteriorità di tempo; perocchè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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idee di esemplare e di copia non si racchiude questa | relazione | di tempo, non essendo assurdo l' immaginare che coesistano |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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le idee o cognizioni nuove ritengono in tal modo la | relazione | colle idee o cognizioni precedenti onde furono derivate, e |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sussistenze limitate, non che sieno meramente possibili. La | relazione | di queste due possibilità è questa, che la possibilità |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cioè la sussistenza dell' essere. Altra è dunque la | relazione | che il concetto dell' essere e l' essere ha nella mente |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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umana, dove quello precede e fa lume a questo; altra è la | relazione | che que' due termini hanno in se stessi, per la quale il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il Verbo rispetto alle creature, e vedere come anche in | relazione | a queste la parola Verbo si applica convenientemente alla |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in quanto è la sussistenza divina pronunciata, ha una | relazione | col Padre; in quanto è il mondo pronunciato da Dio, è un |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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imitabile e imitata dall' ente finito, e in pari tempo ha | relazione | colle creature che per quel Verbo sussistono, ed imitando, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Convien dunque ammettersi questo, e quindi passare alla | relazione | ch' egli dimostra coll' ente realissimo ed assoluto. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è necessario che il contesto lo dichiari, aggiungendovi la | relazione | che costituisce le persone procedute; non così quando si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Evangelista far conoscere per mezzo del Verbo, e della | relazione | che il Verbo aveva colla divina sussistenza che lo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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eterno, il quale non può star solo, ma richiede per una | relazione | necessaria Colui che lo pronuncia. Oltracciò la parola |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dalla quale fu poscia trasportata a indicare vicinanza o | relazione | intima di natura. A quelli dunque che non sapendo concepire |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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una perfetta uguaglianza di dignità, tuttavia vi ha una | relazione | d' origine per la quale il Padre genera il Figliuolo, onde |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in sinu Patris, ipse enarravit (2) », dove è significata la | relazione | tra il Padre e il Figlio, cioè la generazione. Sono |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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come due riguardi della mente nostra, fondati in una doppia | relazione | che hanno le creature con esso lui. Perocchè nelle creature |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alla sua azione creante nel Verbo. E poichè noi esprime una | relazione | soggettiva a noi stessi, assolutamente parlando è vero che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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tempo in se stesse fuori del Verbo. Perocchè il tempo è una | relazione | subbiettiva delle cose fra loro, e però egli è concreato |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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significazione, il significato d' una tale parola ha una | relazione | essenziale col sentimento, sicchè può dirsi che il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Nella materia non si scorge che la mera sussistenza senza | relazione | a se stessa, ma ad altro, cioè al soggetto sensitivo di cui |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che amore: il bene eudemonologico qui tiene la naturale sua | relazione | col bene morale; non precede quello, è una sequela, un' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dal corpo, e però tutte possono essere ravvivate da Dio, in | relazione | al quale perciò vivono (3). Veniamo alla seconda questione: |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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gli Angeli sono spiriti puri, ma essi hanno nulladimeno una | relazione | e un' azione sui corpi. Come i corpi sono il termine attivo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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appartiene la quarta categoria che è appunto la | relazione | , di cui le altre sei, cioè il dove , il quando , il sito , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in tre sommi generi, la sostanza , l' accidente e la | relazione | . Le specie adunque hanno questi tre caratteri comuni, di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che abbiamo annoverati, cioè sostanza, quale, quanto e | relazione | . Se la specie cui tende di conseguire è sostanziale , il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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, il movimento dicesi aumento ; se quella specie è di | relazione | e riguarda lo spazio, il movimento dicesi moto locale (3). |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il quarto non produce che un cangiamento di | relazione | . Ma il primo movimento, cangiando la forma sostanziale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non è giudicata dal senso, e rimane apparenza senza alcuna | relazione | col vero o col falso, che è sempre nella mente e non nel |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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specie diventa nelle sue mani più cose, secondo la diversa | relazione | sotto cui la riguarda. Poichè pare che talora la consideri |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la riguarda. Poichè pare che talora la consideri sotto la | relazione | d' universale e di comune a più cose, e in tal aspetto essa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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natura della specie stessa, ma dalla specie considerata in | relazione | con un subietto che può averla ed anche esserne privo: onde |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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fare che i principŒ sieno contrari, come sono le specie in | relazione | al subietto, perchè lo stesso subietto può avere specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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appartiene più alla scienza prima, se non per una cotale | relazione | di pensiero, per la quale si considerano que' diversi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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principŒ . Aristotele in luoghi diversi li considera ora in | relazione | ai singolari , ora in relazione ai primi principŒ del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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diversi li considera ora in relazione ai singolari , ora in | relazione | ai primi principŒ del ragionamento, e così riesce, senz' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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egli medesimo, a conclusioni diverse. Considerandoli in | relazione | ai singolari, Aristotele insegna che gli universali sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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cose materiali, ma perchè queste si considerano nella loro | relazione | colla mente: considerate da questa intieramente divise, gl' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non sono in esse nè in potenza nè in atto. Ma in | relazione | colla mente, quegl' intelligibili si dicono essere nelle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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istinto tutta la natura potenziale, così egli acquista la | relazione | di Causa finale e di Primo motore. Conchiude dunque, che il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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egli stesso è il termine del suo atto. La quale triplice | relazione | dell' Essere, non malamente si chiamerebbe la trinità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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(1) ed è causa «tu einai». Ma qui l' essere si considera in | relazione | cogli elementi materiali di cui la cosa si compone: questi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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duce è il fine (1). Cerchiamo dunque di nuovo qual sia la | relazione | che pone Aristotele tra l' essere assoluto e separato, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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contemplatrice; questa mente poi quando si considera in | relazione | all' altre specie che sono miste di materia e di forma, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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un' esistenza comune , e che questo comune non è che una | relazione | che aggiunge il pensiero. Vuole dunque, che l' essenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ente (1). E però il filosofo tratta di tutte le cose in | relazione | all' ente come ente, tratta cioè dell' ente, e di tutte le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che, invece di riporre l' Autonomia dello Stato in una | relazione | d' indipendenza rispetto agli altri Stati, estendendo il |
Questioni politico religiose -
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della parola, vi parlano dell' Autonomia dello Stato in | relazione | a un ordine di cose più elevato, alla legge morale e alla |
Questioni politico religiose -
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propria dignità, che dalla sola morale procede e dalla sua | relazione | con le cose eterne e divine. Laonde niun uomo onesto |
Questioni politico religiose -
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che lo Stato e la Chiesa devano procedere con una certa | relazione | armonica, resta che al presente cerchiamo quale deva essere |
Questioni politico religiose -
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si può intendere né che la legge civile sia priva d' ogni | relazione | con la Religione, né che la legge civile s' astenga del |
Questioni politico religiose -
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dicevamo, cioè che quantunque la legge civile abbia molta | relazione | con la Religione, e disponga anche d' oggetti religiosi, |
Questioni politico religiose -
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astenersi da disporre intorno a tutto ciò che ha qualche | relazione | anche lontana con le religiose credenze, la cosa sarebbe |
Questioni politico religiose -
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sarebbe possibile, e però quelle leggi che non involgono | relazione | alcuna coi vari culti, possono benissimo essere uguali ed |
Questioni politico religiose -
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loro accidentali , come, per esempio, un dato colore, che è | relazione | col sensorio ottico; altre neppure sono negli enti come |
Psicologia Vol.III -
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l' essenza, ma che si limita a qualche elemento o a qualche | relazione | di esso; e che pone a sè stessa questo elemento o questa |
Psicologia Vol.III -
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di esso; e che pone a sè stessa questo elemento o questa | relazione | come fosse un ente, e quasi fosse tale, di lui ragiona, a |
Psicologia Vol.III -
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sè stessa essere un oggetto ciò che altro non è se non una | relazione | negativa, che trova la mente fra gli enti, un ente negato |
Psicologia Vol.III -
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di una cosa sia un accidente della cosa stessa o una mera | relazione | colla mente. Quando, a ragion d' esempio, Platone ed |
Psicologia Vol.III -
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e di esprimere la cosa; poichè l' eternità non è che una | relazione | esterna che concepisce la mente, è una negazione del tempo |
Psicologia Vol.III -
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sensibili. La diversità dunque delle specie procede dalla | relazione | ontologica, che ha l' essere reale coll' ideale; i quali |
Psicologia Vol.III -
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reale coll' ideale; i quali due modi di essere hanno tale | relazione | fra loro, che non è determinata da altro principio |
Psicologia Vol.III -
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termine del principio sensitivo, è così essenziale la | relazione | con questo, che, privatane, non si può più concepire tale |
Psicologia Vol.III -
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la materia, di cui gli enti corporei sono composti, in | relazione | alla forma, e in tale aspetto ella è cosa al tutto passiva |
Psicologia Vol.III -
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e pel sintesismo non è senza questa; 2 o la si considera in | relazione | al concetto nostro, in quell' atto nel quale questo |
Psicologia Vol.III -
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l' idea specifica piena, o si astraggono ritenendo la sola | relazione | che ha il fondamento dell' ente con esse, e se ne ha l' |
Psicologia Vol.III -
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dell' anima sensitiva, come quella che riguardata in | relazione | al principio razionale appartiene al mondo, cioè al termine |
Psicologia Vol.III -
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giova qui volgere uno sguardo ai concetti di Brown. Quale | relazione | ha l' eccitabilità browniana colle diverse attività da noi |
Psicologia Vol.III -
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potremo rispondere alla domanda che ci facevamo: « quale | relazione | abbia l' eccitabilità browniana, ossia extrasoggettiva, |
Psicologia Vol.III -
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a cui credere, nè saprebbe come muovere le sue membra in | relazione | cogli oggetti esterni, dei quali ella abbisogna. Giovandole |
Psicologia Vol.III -
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n' avrebbe conosciuta la forma esterna, nè la località in | relazione | alle altre parti del corpo, benchè ne avrebbe avuto il |
Psicologia Vol.III -
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si estende oltre il suo corpo. Questa località, che involge | relazione | collo spazio esterno misurato, gli si rese nota coll' |
Psicologia Vol.III -
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si trova che considerandolo dal suo lato attivo; cioè in | relazione | a quel principio che avviva e muove la fibra stessa, e che |
Psicologia Vol.III -
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moto, non agisce in lei; la sua eccitabilità dunque è una | relazione | passiva verso il principio movente, e non più. Ora come può |
Psicologia Vol.III -
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attivo motore soggiace pure a cangiamento nella sua | relazione | attiva, crescono o diminuiscono in esso i gradi di |
Psicologia Vol.III -
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possono suddividersi in tre classi, considerandoli in | relazione | agli effetti che producono nei tre elementi, da cui l' |
Psicologia Vol.III -
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la stessa facoltà di sentire, e notiamone le varietà in | relazione | al corso zoetico, che ne rimane determinato. Il sentimento |
Psicologia Vol.III -
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quello di determinare l' azione dei rimedi non già in | relazione | immediata al morbo, ma in relazione alle cause interne e |
Psicologia Vol.III -
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dei rimedi non già in relazione immediata al morbo, ma in | relazione | alle cause interne e formali di esso; di determinare il |
Psicologia Vol.III -
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La debolezza dell' istinto vitale, che procede dalla sua | relazione | colla materia, nasce anche qualora il corpo perda |
Psicologia Vol.III -
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benchè questo ivi non diventi perciò solo una località, con | relazione | alle altre parti del corpo, se anche queste non le |
Psicologia Vol.III -
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spazi superficiali non hanno località, se si considerano in | relazione | col principio senziente; non si può dire che sieno nè |
Psicologia Vol.III -
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ecc., perchè egli non ha luogo affatto, e quindi niuna | relazione | locale con lui si può pensare. Ma questi spazi si uniscono |
Psicologia Vol.III -
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ed indi ella trae l' atto dell' esser suo. Questa altissima | relazione | essenziale, che da parte dell' eterno oggetto dicesi |
Psicologia Vol.III -
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semplice, non in virtù della semplicità del soggetto, ma in | relazione | essenziale col soggetto. Nella mente dunque (che era per |
Psicologia Vol.III -
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e nella materia, ma sempre considerato dalla mente e in | relazione | colla mente (2). L' essenza dunque del continuo, che nell' |
Psicologia Vol.III -
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sostanza corporea (prescindendo dalla mente) non è che una | relazione | di più sostanze juxta7positae ; che dunque la sostanza, se |
Psicologia Vol.III -
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e di luoghi), e in un altro modo nell' anima sensitiva (con | relazione | di sensilità), e in un terzo modo nell' anima intellettiva |
Psicologia Vol.III -
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e in un terzo modo nell' anima intellettiva (con | relazione | di entità), come abbiamo dichiarato a suo luogo (2). I |
Psicologia Vol.III -
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all' oggetto della mente è male usata, perchè significa una | relazione | locale di corpo a corpo; là dove l' oggetto della mente non |
Psicologia Vol.III -
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che in un ente esiste per sè », definizione che implica la | relazione | della sostanza coll' accidente, che esiste per quel primo |
Psicologia Vol.III -
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il progresso naturale non si rimanesse già solo e privo di | relazione | colla perfezione soprannaturale; ma che egli anzi servisse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della quantità, della qualità, della modalità, e della | relazione | cominciano ad aver luogo nelle cose create. Troppo a lungo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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diventa mediatrice fra la parola e l' idea: e a fissare la | relazione | dell' una coll' altra conducono tutti quelli eccitamenti |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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male comprende anche tutti i dolori sensibili, e però ha | relazione | con questi sentimenti. Or la mediazione fra questa parola e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si vede, che la significazione loro si ha più | relazione | col principio soprannaturale operante, che coll' uomo che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di essere reale e sotto questa forma il consideriamo nella | relazione | coll' uomo, l' effetto del peccato è doppio, cioè: 1. Una |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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impediva Dio dal fare una cosa che non aveva per sè alcuna | relazione | con esso peccato. E questo fatto del tutto nuovo prodotto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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essere applicato a giudicare del prezzo delle cose poste in | relazione | colla volontà che sente di doversi accomodare a tali |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ma è sempre fondata nella similitudine o in qualche altra | relazione | che passa fra il significato primitivo e proprio della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nome, esso nome ha forza di proprio, perchè determina una | relazione | unica e stabile dell' oggetto nominato colla persona che il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ad altro, che a quella cosa sussistente che ha la | relazione | indicata coll' imponitore del nome. Ma per gli altri uomini |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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adunque negli uomini due stati, in rispetto alla | relazione | soprannaturale con Dio; l' uno è di quelli uomini i quali |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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simboleggiano o indicano essa cosa per una qualsivoglia | relazione | a noi cognita che con essa si hanno. Il perchè se di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in quest' ordine: che vi sia 1. la società domestica, 2. la | relazione | de' servi e de' padroni, 3. la società civile, 4. [la] |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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uomo, per la quale non conosce che languidamente la sua | relazione | col Creatore, e lo stato di peccato pel quale ha bisogno |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che la persona del Verbo non si conosce se non conoscasi la | relazione | di generato e di generante che ha col Padre: perocchè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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generato e di generante che ha col Padre: perocchè questa | relazione | è quella che costituisce la distinzione di una persona |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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parola annichilamento esprime l' effetto di un agente senza | relazione | alla volontà o al modo di operare dell' agente. Poniamo che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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perocchè questa parola, come dicevo, non involge alcuna | relazione | col modo dell' azione dell' agente, ma si restringe a |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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loro intrinseco e fisico non si congiungono se non per una | relazione | esteriore che sta nella mente di Dio, il qual prima |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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(4), ma è solamente che al corpo di Cristo succeda la | relazione | della presenza. Dunque la mutazione che nasce è meramente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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secondo il Bellarmino stesso, sia l' acquisto di una nuova | relazione | l' abbiamo espressamente da lui confessato. Conciossiachè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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agli accidenti, tutta la mutazione si dee ridurre alla | relazione | nuova che acquista; la quale crediam di poter riporre fra |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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oggettiva [ estrasoggettiva ], egli non ha più alcuna | relazione | cogli altri corpi, o co' luoghi che occupano; come dunque |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che conserva il corpo di Cristo è al tutto priva di | relazione | a corpo estraneo o a luogo alcuno? (2). .......... La base |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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16. La moralità buona o cattiva consiste nell' abitudine o | relazione | in cui sta la volontà dell' uomo inverso alla legge o |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ecc.; che tutti aggiungono qualche concetto di | relazione | al semplice concetto del peccato. Laonde tutti questi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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formalmente nella morte dell' anima , la quale non è una | relazione | alla causa del detto peccato, ma è una pena che soffre il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Poichè questa pretesa privazione consisterebbe in una | relazione | tra il disegno di Dio e la natura umana oggetto di questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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bisogno per esistere de' due estremi, apparisce che la | relazione | di cui si tratta, può esistere bensì in una mente che col |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della relazione, ma solo il termine. Non è dunque una | relazione | inesistente nel bambino; e però non si può dire nè pure |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sempre in un subbietto vero e reale (1). Che se in questa | relazione | si pone il peccato d' origine, convien dire che questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di Trento, ma che un tal peccato altro non sia che una | relazione | esterna al bambino medesimo e un ente di ragione. In terzo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che negare il peccato originale, riducendolo a una sola | relazione | esterna tra una cosa che non è peccato ed una cosa che è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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tosto che si osservi che il pensiero d' un nesso o d' una | relazione | tra due cose è tale, che non può nascere se non preceduto |
Principio supremo della metodica -
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tutta la determinazione , ch' egli dà a quell' ente, nella | relazione | di esso coll' attuale sua sensazione, nella quale ella |
Principio supremo della metodica -
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determinazione espressa; ma con solo una determinazione di | relazione | a ciò che il soggetto sente (1). Ed ella è appunto questa |
Principio supremo della metodica -
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il fanciullo », e più l' interessano quelle, che hanno più | relazione | co' suoi bisogni e istinti, e che prima e più vivamente |
Principio supremo della metodica -
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allor quando diventano premio della virtù. In questa loro | relazione | diventano giuste ed appetibili anco dalla persona morale. |
Principio supremo della metodica -
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che si stimino per se stesse indipendentemente da questa | relazione | ch' esse hanno colla virtù! - Ecco uno de' primarŒ fonti |
Principio supremo della metodica -
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quanto sull' accidente e di più ne riconosco la loro | relazione | . Lo studio poi di questa relazione diviene nel mio |
Principio supremo della metodica -
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ne riconosco la loro relazione . Lo studio poi di questa | relazione | diviene nel mio intendimento fonte inesausta di cognizioni, |
Principio supremo della metodica -
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che di due cose egli potrebbe a questa età ravvisare la | relazione | che viene espressa nella maggiore del sillogismo ipotetico; |
Principio supremo della metodica -
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l' aggiunta del due: onde conosce i numeri mediante una | relazione | di più. Cresce la cognizione delle collezioni delle cose di |
Principio supremo della metodica -
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dei limiti. L' assoluto in fatti ha necessariamente | relazione | col relativo, e però quanto più si conosce dell' ente |
Principio supremo della metodica -
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si conosce dell' ente relativo, tanto più si conosce della | relazione | che ha con esso l' assoluto, e si può formarsi di questo |
Principio supremo della metodica -
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il pensiero dell' uomo e quella delle sue parti passa una | relazione | intrinseca e intellettuale, quantunque il pensiero dell' |
Principio supremo della metodica -
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nel fanciullo la terza specie di associazioni fondata nella | relazione | intrinseca delle idee e delle cose conosciute. Che se noi |
Principio supremo della metodica -
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dicevamo noi, implicitamente il paragone, che scopre la | relazione | di differenza e di opposizione tra quelle due parti: ma |
Principio supremo della metodica -
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è l' altro, involga la vista d' una relazione, cioè della | relazione | di diversità, tuttavia la relazione stessa non si vede |
Principio supremo della metodica -
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relazione, cioè della relazione di diversità, tuttavia la | relazione | stessa non si vede astratta in sè: veggonsi le due parti, |
Principio supremo della metodica -
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di sintesi adunque consiste, « nella determinazione della | relazione | che hanno fra di loro due cose che ne formano una sola ». |
Principio supremo della metodica -
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vedesi pure che il frutto prodotto dal paragone, la | relazione | (1), si manifesta anch' essa determinata e non in un modo |
Principio supremo della metodica -
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sia per quello delle cause e dell' effetto, sia per altra | relazione | qual si voglia. I giudizi analitici, che fa lo spirito |
Principio supremo della metodica -
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d' un solo tutto; io con ciò m' apro il campo a trovare la | relazione | tra quell' azione e quel soggetto, ogni relazione. Non mi |
Principio supremo della metodica -
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può essere, o farsi o avvenire, aver di più osservata la | relazione | di opposizione, che hanno quelle due maniere, sicchè l' una |
Principio supremo della metodica -
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a distinguere due cose in un solo concetto, e a notarne la | relazione | fra di esse, mediante la terza specie di sintesi. Laonde |
Principio supremo della metodica -
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che imputa a se stesso quelle azioni male. Di più, la | relazione | fra le azioni fatte a sè, che le ha fatte, nel quint' |
Principio supremo della metodica -
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far si potesse, altro non s' avrebbe per risultato che una | relazione | di similitudine tra più cose singolari: ora una relazione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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relazione di similitudine tra più cose singolari: ora una | relazione | tra più cose singolari è unica e singolare anch' essa, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere un universale. Dato dunque l' universale, si ha la | relazione | di similitudine e non viceversa. Che se in quella vece si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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l' universale come nuova parola, che dice lo stesso con una | relazione | logica diversa. Pure quando prende l' «usia» prima e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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andato d' accordo con Platone. Ma parlando delle specie in | relazione | agli enti reali della natura, pretese, che anche in quest' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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atto , e questo non si chiama forma, se non considerato in | relazione | all' intelligenza che n' ha l' idea, la quale, applicata |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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facoltà subiettiva che è il subietto stesso considerato in | relazione | con una classe de' suoi atti, ma intende un obietto , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da Aristotele stesso. La prima ragione è tratta dalla | relazione | logica tra quelle idee che si dicono generi e specie, e la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si dicono specie e generi, involgono nel loro concetto una | relazione | alle sostanze individuali e reali di cui si predicano, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è ammesso da Aristotele; dunque se l' idea è universale in | relazione | agli individui a cui può essere partecipata, ella per sè, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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adunque nè esiste solo, nè può esister solo; ma è in una | relazione | essenziale coll' intelligenza, e non si può pensare se non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e non si può pensare se non si suppone ch' egli sia in | relazione | almeno con una intelligenza possibile, e quindi che abbia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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risponde che la qualità d' essere universali e comuni è una | relazione | che consegue alla natura delle essenze quando queste si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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altrove. La qualità dell' estensione in fatti è una | relazione | al principio senziente, a cui non appartiene, come confessa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che l' essere dell' anima, che è nell' idea, acquisti una | relazione | a sè stesso, sia a sè stesso (4). Ora l' anima è vita, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che noi considerammo l' anima già dotata di corpo, e in | relazione | col mondo corporeo; egli trova certe leggi d' armonica |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la verità e l' ente è il medesimo lume, che considerato in | relazione | alla mente dicesi verità, considerato in relazione all' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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in relazione alla mente dicesi verità, considerato in | relazione | all' oggetto stesso, dicesi ente. Il Bene, adunque è al di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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umana sono boniformi , ed hanno un' analogia ed un' intima | relazione | colla sua causa, il Bene essenziale, Iddio; e nell' uomo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di uno stesso reale due essenze diverse. Qual' è dunque la | relazione | dell' idea determinata all' idea indeterminata? Riprendiamo |
Gioberti e il panteismo -
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ci sono, ma che la mente ancora non ce le vede; esprime una | relazione | allo stato più o meno attivo, più o meno eccitato, della |
Gioberti e il panteismo -
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è dunque il nulla? E` l' esclusione del qualche cosa: è una | relazione | dell' ente contingente con se stesso, il quale potendo |
Gioberti e il panteismo -
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nell' idea dell' Autore dell' universo? Nient' altro che la | relazione | di causa fra un ente che non cade sotto i miei sensi e il |
Gioberti e il panteismo -
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essere in genere e indeterminato. Ho dunque bisogno d' una | relazione | che me lo determini: una relazione, dico, con cosa che mi è |
Gioberti e il panteismo -
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conosco è il mondo, il quale cade nel mio sentimento, e la | relazione | è quella di causa. Le relazioni dunque con ciò che io |
Gioberti e il panteismo -
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già quali sono in se stesse, ma unicamente sotto la | relazione | di sensilità . E che cosa è ella mai questa relazione di |
Gioberti e il panteismo -
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la relazione di sensilità . E che cosa è ella mai questa | relazione | di sensilità? Non più, miei signori, che un rapporto di |
Gioberti e il panteismo -
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frasi giobertiane, siccome quello che ha una non so qual | relazione | ingiuriosa coll' animo; ma non sarà indiscreto nè ingiusto |
Gioberti e il panteismo -
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creabile è Dio stesso; e il possibile non è altro che una | relazione | che ha Dio verso sè stesso, quasichè in Dio vi avessero |
Gioberti e il panteismo -
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alcuna inordinazione, pensano di ricorrere ad una semplice | relazione | con Adamo (cosa d' altra parte al tutto mentale), ad una |
Il razionalismo -
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[...OMISSIS...] . E quest' avversione da Dio non è già una | relazione | mentale o esterna, come pretendono i nostri teologi che |
Il razionalismo -
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Se il peccato non è che la mera privazione della grazia in | relazione | alla volontà prevaricatrice del primo padre, la carne d' |
Il razionalismo -
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una e l' altra qualità: 1 la generazione seminale, 2 la | relazione | alla volontà di Adamo, che viziò la generazione, poichè |
Il razionalismo -
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che tali atti hanno, per essenza loro, questa ordinazione e | relazione | d' essere sommessi alla signoria dell' uomo: il che non |
Il razionalismo -
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attualmente privo di libertà, benchè siavi peccato, che in | relazione | alla causa libera dicesi colpa. Ora sì nell' uomo |
Il razionalismo -
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che ella brami che le dica alcuna cosa sui punti della | relazione | comunicatami, non dubito di farlo colla presente. Sul punto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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è avvenuto fin qui in questo affare, vi mando copia della | relazione | che ne ho data al nostro buon amico il Cardinale |
Epistolario ascetico Vol.III -
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formare, nella filosofia, e più avanti nella teologia, in | relazione | coi letterati e dotti in tali studi che debbono essere a |
Epistolario ascetico Vol.III -
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anzi certo che lo farà. 1.50 Aspettavo che mi deste qualche | relazione | della vostra nuova posizione e del nuovo vostro ufficio, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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1.50 Due sistemi sono stati sperimentati circa la | relazione | degli ordini religiosi coll' Episcopato: quello della |
Epistolario ascetico Vol.III -
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d' animo e d' intendimento. Intima è dunque questa | relazione | della mente e dell' animo, degli affetti e delle |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quell' affetto, il quale ella merita, considerata nella sua | relazione | con quel tutto che hanno sempre innanzi agli occhi: però il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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mente del giovanetto, bisognerebbe torre tutto ciò che ha | relazione | colla dottrina della religione ed anche colla dottrina |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che fa da scolare e da giudicato, hanno la natural | relazione | di superiore e d' inferiore. Conviene dunque, che il |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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fino alla fine considerino l' intero del sistema, e la | relazione | delle diverse sue parti. Avendo noi diviso l' influenza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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intimamente unite sul medesimo suolo, e in una continua | relazione | tra loro: è dunque naturale e necessario, che essa abbia un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cosa di buono, noi non vogliamo ricusarne la parte buona. - | Relazione | dell' Eclettismo colla via che noi ci proponiamo di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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»suppone che fra lo spirito ed il mondo vi abbia una | relazione | di spazio , il che è falso: quindi la questione stessa è |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cosa, almeno generale, almeno esterna, e tratta da qualche | relazione | di essa; ma però tale che segni la cosa, e che valga a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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stabili. Le mobili sono quelle che si tengono in una certa | relazione | o distanza dalla Pasqua, la quale essendo fissata coll' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la classe mendica, perchè ella possa conservare una stretta | relazione | con questa classe raccomandata dal Signore e la più |
Epistolario ascetico Vol.I -
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paragrafo contiene due difficoltà: la prima riguarda la | relazione | delle due vite contemplativa e attiva, perchè non vengano |
Epistolario ascetico Vol.I -
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almeno un poco co' miei Lissandrini e Teruggi. La | relazione | che mi danno di sè stessi mi fa fede del loro sincero |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che il male delle persone amate, nè vuole aspettarne la | relazione | altrui, ma rilevarlo da se stesso e certificarsene cogli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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avere notizia precisa e diretta di questo Istituto. La | relazione | che l' Istituto ha coi vescovi, di cui l' Em.mo desidera |
Epistolario ascetico Vol.I -
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insieme consiglieri, massime nelle cose che riguardano la | relazione | dell' Istituto cogli esterni. E con questi esterni voi |
Epistolario ascetico Vol.II -
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delle cose temporali, se non allorquando elleno abbiano | relazione | colla eterna salute dell' anima, a cui presiede. Ora quale |
Epistolario ascetico Vol.II -
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