Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: relazione

Numero di risultati: 28 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1
ogni pluralità e può esser pensato come tale senza alcuna  relazione  ad altro senza condizioni, senza limitazioni, e senza
», ammise molte significazioni più speciali. B) Unità in  relazione  con altra . III Unità come finimento delle cose. - Si
informi una materia estesa o avente coll' estensione una  relazione  necessaria (1). Ma è da considerarsi di più, che gli
speciale). Rispetto a sè, lo prova in questo modo. La  relazione  possibile d' una cosa ad un' altra non può esser che
l' ipotesi. Dal che conchiude che, se l' uno non ha la  relazione  di diversità dal non uno, nè quella di parte, nè quella di
oltre i concetti trovati fin qui, il concetto di questa  relazione  di grande e di piccolo, di maggiore e di minore. Ora questi
uguale a se stesso ed all' altro. Veduto questo circa la  relazione  di quantità in generale, Platone applica la dottrina alla
di lui l' esistenza (seconda ipotesi) già si considera in  relazione  con un altro, che è da lui informato o unificato, e che non
a dimostrare che nè pure la quantità , la qualità e la  relazione  si devono computare tra essi. Non la quantità, perchè la
altra quantità che dal numero deriva, e la qualità e la  relazione  non entrano a costituir l' ente, ma sono posteriori e
ed elementi dell' ente. Di poi esclude da' sommi generi la  relazione  , perchè è posteriore ai termini tra cui passa la
una relazione, se non si restringa il significato di  relazione  (5). Esclude da' sommi generi di poi la bellezza,
il formano; allora la parola molti non significa che quella  relazione  di somiglianza che hanno più singoli individui, onde dànno
si dirà rodente tanto una sega, quanto un torrente, per la  relazione  di similitudine che entrambi hanno coll' atto del rodere;
che entrambi hanno coll' atto del rodere; II Quelli, la cui  relazione  comune esprime varie relazioni di ordine ad un fine od
abito al soggetto, quando la scienza di Dio sta a Dio con  relazione  d' identità. Noi diremo dunque proporzionali i nomi in
Ma dicendo sana la cera d' un uomo, si fa intendere la  relazione  di questo effetto colla sanità che n' è la causa, e però
fatto, essendo un nome proprio, non avente, come tale,  relazione  al vino. 5 GENERE - Nomi causali . - I vocaboli acquistano
lei, senza che nell' applicazione del nome sia espressa la  relazione  dell' effetto alla causa, laddove i nomi causali esprimono
delitto e la virtù pe' delinquenti o pe' virtuosi, e questa  relazione  è compresa nel contesto del discorso. 6 GENERE - Nomi
cui si predica, ossia la natura del subietto considerato in  relazione  col predicato; 2 La cosa o entità che si predica; 3 Il
cui ride è l' esser uomo, e non viceversa; se non in una  relazione  dialettica, in quanto che il concetto del ridere inchiude
che nasce dalla negazione e quello che nasce dalla  relazione  . S. Tommaso accenna queste due fonti degli enti di ragione
azione o passione tra loro (3). Quindi è che talora la  relazione  reale è d' una parte sola, se una parte sola è ordinata
ma non viceversa, rimanendo dall' altra parte una  relazione  di pura ragione (4). Ma il filosofo delle scuole non
reale: e però tra l' ente ideale e l' ente reale passa una  relazione  essenziale , la quale non è nè pur essa un ente di ragione,
concepiti astrattamente, sono enti negativi con qualche  relazione  alla cosa limitata. Talora la negazione è completa, ed in
entra nell' altro, ma sono legati insieme per una specie di  relazione  essenziale . Così nel sentimento si distingue il principio
Ora la sostanza è un vocabolo che nomina l' ente con una  relazione  agli accidenti che sono in essa; e questa relazione è un
con una relazione agli accidenti che sono in essa; e questa  relazione  è un ente razionale. Di più la parola sostanza divide l'
l' ente assoluto . La parola sostanza , involgendo una  relazione  coll' accidente, non si può in senso proprio applicare che
luogo è una determinata parte dello spazio considerata in  relazione  dei corpi reali o immaginarii, che la occupano. Quindi il
immaginarii, che la occupano. Quindi il luogo non è che una  relazione  contenuta nella categoria «pros ti», laddove lo spazio è,
da Platone per indicare lo spazio, benchè non senza una  relazione  al corpo in esso contenuto. Ma la ragione principale, per
sono al tutto enti razionali come la quarta, che è la  relazione  «pros ti». Vero è, che ci hanno certe relazioni oggettive:
Categorie, vedesi che egli riduce alla categoria della  relazione  anche la quantità comparativa, come il maggiore, il doppio
predicamento «echein»; se l' abito si considera come una  relazione  a chi lo ha, appartiene al quarto predicamento «pros ti»,
(2). Quindi il concetto del tempo stà essenzialmente nella  relazione  di più cose che si succedono. All' incontro lo spazio si
immobile, indivisibile, uniforme, senza alcuna necessaria  relazione  ai corpi. Il tempo adunque come concetto, consistendo in
relazione, esige un oggetto intellettuale; perocchè ogni  relazione  tra più cose che non agiscano tra loro, appartiene alla
esistono fuori del concetto; ma tutti hanno la stessa  relazione  col concetto come col loro tipo comune. La pluralità dunque
ma non altro significa se non che quel concetto ha una  relazione  identica con molti individui, e questa relazione consiste
ha una relazione identica con molti individui, e questa  relazione  consiste nell' essere egli la loro comune intelligibilità.
, questo è manifesto, ma che i giudizŒ abbiano quantità,  relazione  e modalità , questo è evidentemente falso. Quando si sono
oggetti possono benissimo avere un quanto , un quale , una  relazione  , ed un modo . Ma ella è regola logica, che « ogni retta
eterna, il vizioso sarà punito », altro non è che la  relazione  fra due giudizŒ affermata con un terzo giudizio che si può
sua vera realità sentimentale. Ancora, le tre categorie di  relazione  non esauriscono tutte le forme della relazione. Poichè
il termine medio. Consistendo dunque il raziocinio nella  relazione  di un giudizio con un altro, converrà ricorrere alla
con un altro, converrà ricorrere alla categoria della  relazione  per classificarli. Questa si divide in tre forme: 1 d'
« « la composizione non è che lo stato esteriore, una mera  relazione  accidentale delle sostanze » ». Anzi vi ha una composizione
oggetti della coscienza, ci dice che l' IO ha una  relazione  con tutti gli oggetti, ma che non ha la loro natura, che
il che non vuol dir altro, se non che io ho con tutte la  relazione  di conoscenza. Ma quella coscienza che mi dice ciò, mi dice
coscienza che mi dice ciò, mi dice del pari che questa  relazione  non consiste in una identità di natura, ma bensì mi dice
in una identità di natura, ma bensì mi dice che quella  relazione  non potrebbe essere senza che la natura e gli enti fossero
noi stessi l' ente di cui si tratta), o d' azione. Questa  relazione  reale , non essenziale all' ente, anzi contingente, è
voleva Fichte, perchè nel concetto dell' Io s' acchiude la  relazione  con un oggetto che rimane diverso dall' Io; quando conviene
la possibilità, come ho spiegato più volte, è una mera  relazione  dell' essenza, che è trovata ben presto dalla mente, ma che
quale posteriormente si riconosce colla riflessione aver la  relazione  di possibilità, benchè questa possibilità a principio, come
dell' essenza umana. Ma si badi. Ella ha trovato una  relazione  tra l' essenza umana e il concetto della sua realizzazione
1 l' essenza; 2 il concetto di realizzazione; 3 la  relazione  di possibilità, per la quale si giudica che l' essenza
quasi a suo subietto; l' immediatezza è un astratto, una  relazione  dell' ente al mediato, cioè del principio alle conseguenze
e non più. Questa parola altro non significa che una  relazione  con ciò che in ordine alla scienza è mediato; e però
che vi sia il soggetto di questa relazione, perocchè ogni  relazione  suppone un ente di cui sia relazione. L' indeterminazione
le idee di tempo e di spazio, di quantità, di qualità, di  relazione  e di modalità, si riducono alle due idee di ciò che è e di
avendo nè quantità, nè qualità, a propriamente parlare), la  relazione  poi altro non essendo che un' idea astratta, la quale
La modalità finalmente nel senso kantiano è una cotal  relazione  delle idee fra di loro, e però non si può ridurre, nè pur
idea dell' infinito, e l' idea del finito, e quella della  relazione  sono tre idee diverse in Dio, dunque vi debbono avere tre
niuna idea di limitazione. 5 L' idea di uno e di vario e di  relazione  sono idee astratte, onde non possono essere in Dio distinte
a tale idea, il conosce, nol crea. Lo stesso dicasi della  relazione  come tale, cioè come astratto della mente: che non è punto
da per tutto trova senza difficoltà l' uno e il vario, e la  relazione  fra l' uno e il vario, applicazione sterile di
fra i quali il salario si aggira, sono determinati dalla  relazione  che esiste fra il lavoro offerto e il lavoro richiesto ,in
come dicevo, la cognizione di un essere reale non è che la  relazione  veduta dall' uomo fra il modo ideale e il modo reale della
quindi lo affermo; 2. un indizio o segno, che è sempre una  relazione  di quest' ente, da me non percepito, con altri enti da me
me non percepito, con altri enti da me percepiti, la quale  relazione  mi determina quell' ente e me lo distingue dagli altri; 3.
3. e finalmente ciò che viene in conseguenza di questa  relazione  determinante, che io cioè possa negare , se non affermare
l' argomento onde io induco sussistere Iddio, è appunto la  relazione  coll' universo di autore e principio del medesimo (1). Ma
universo di autore e principio del medesimo (1). Ma questa  relazione  la divido in due parti, perchè essa si può considerare
che, per ragione di chiarezza, mi par bene di fare, della  relazione  fra le cose percepite e Dio, trovasi anche un motivo
della idea di un ente particolare indeterminato, e della  relazione  di luogo che ha quell' ente colla tela, standole dietro
della qual sensazione egli è privo; ma sono tolte dalla  relazione  di una cosa che si chiama luce colle sue idee generiche e
e una idea negativa; ella è composta questa idea della  relazione  di Dio colle creature, ma appunto per questo le creature
come questa la vogliono indipendente da quella. Insomma la  relazione  che l' uomo ha con Dio e i doveri essenziali che ne
può conchiudere, a quale sistema si deva attenersi circa la  relazione  dello spirito intelligente colla divinità: perocchè tre ve
su di ciò. I Padri riconoscono in Dio una cotale  relazione  essenziale colle creature, di diverso modo in ciascuna
altro se non una di queste due cose, la sostanza o la  relazione  « (1) »: perocchè non v' ha altro in Dio se non queste due
[...OMISSIS...] Insomma il Padre è l' essenza sotto questa  relazione  che genera; il Figliuolo é l' essenza sotto questa
che genera; il Figliuolo é l' essenza sotto questa  relazione  che è generata; lo Spirito Santo è l' essenza medesima
lo Spirito Santo è l' essenza medesima sotto questa  relazione  che è spirata. Il considerare poi l' essenza sotto queste
dunque una sostanza nuova che si produce, ma una sola  relazione  che procede, non è necessario che operi la sostanza
per così dire, di tutte le sue relazioni, ma sol di quella  relazione  che consiste in quel modo di comunicazione di sè, a cui
possibile che operi la sostanza se non vestita di quella  relazione  che la costituisce generante (della quale relazione vestita
quella relazione che la costituisce generante (della quale  relazione  vestita è Padre): e se questo modo è quello di spirazione,
che operi la sostanza divina se non vestita di quella  relazione  che la costituisce spirante (della quale vestita è
è un IO7OGGETTO. Questa sussistenza, questa essenza nella  relazione  di oggetto è il VERBO, e in opposizione a questo oggetto,
ma è il Padre che ha generato, cioè l' essenza nella  relazione  di conoscente un oggetto, non qualunque, ma un oggetto
intelligente IN QUANTO (questa espressione esprime la  relazione  costituitiva della persona) contiene un principio attivo,
essenzialmente conoscibile, il Verbo, se non nella sua  relazione  col principio , da cui procede; perocchè la conoscibilità
l' essere in quanto è conoscibile , senza la sua  relazione  necessaria coll' essere quale conoscente , noi allora non
non vedremmo il Figliuolo, perchè il Figliuolo è questa  relazione  appunto che ha l' essere conoscibile, la relazione cioè
è questa relazione appunto che ha l' essere conoscibile, la  relazione  cioè intrinseca di avere chi conoscendolo, il rende
relazione, egli è manifesto che in essa veggiamo anche la  relazione  della Paternità che è quella del generare , cioè del
si approprii al Verbo: poichè il Verbo è una relazione, la  relazione  di essere generato dal Padre. Ecco le parole del santo
ai sentimenti, cioè il considerare i sentimenti in  relazione  coll' essere, questo è ragionare . L' essere nell' uomo
della mente, questa qualità comune non è che una eguale  relazione  che hanno le due cose colla mente, cioè con un' idea, onde
a lungo e profondamente in più luoghi delle sue opere della  relazione  che passa fra l' essere che forma il lume della nostra
noi congiungiamo sempre col concetto d' imagine questa  relazione  di lei colla cosa imaginata, la quale fece da originale o
e quasi accendere il Verbo nelle anime nostre. La  relazione  esterna è quasi simile ad esca preparata nel f“co di volta
sua eccellente natura. Nè pur qui adunque, cioè nella sua  relazione  col Dio, naturalmente a lui noto, avrebbe l' uomo della
dell' altra. Mi spiegherò più chiaramente. La persona è una  relazione  che sussiste nella natura intelligente, cioè è quel
non s' intende quel solo principio attivo che ha la  relazione  di supremazia verso gli altri, ma s' intendono tutti i
fra loro, senza riguardo alcuno al loro ordine, ossia alla  relazione  che ha l' uno coll' altro. Ciò posto, se un principio
della natura, resta a vedere in che modo e con che legge di  relazione  fra lor si sarebbero queste due perfezioni sviluppate e
grazie apparisce ove si consideri che quella, la quale ha  relazione  al merito della volontà senza che abbia rispetto alla
che fu esposto apparisce come le potenze, non solo prese in  relazione  con loro e col soggetto principio di esse, ma ben anche
intrinseca alterazione e deterioramento. Considerate poi in  relazione  col soggetto che è il loro principio, le potenze
abbiamo altrove notato, non è altro che l' avere una stessa  relazione  coll' intelletto che tutti li percepisce con una sola idea
significa le prime [qualità] costitutive dell' uomo con una  relazione  alla loro origine; quasi si definisce la parola« natura«
lui solo, niente vieta che si chiami colpa, considerato in  relazione  colla prima libera volontà che il cagionò, cioè colla
ancora un passo dello stesso insigne prelato, tolto dalla  relazione  di quella medesima disputa. Questo passo mi varrà a
società civile, e a questo diritto in quanto egli tiene una  relazione  alla società civile fu da noi applicata la denominazione di
supremo anche sulla giustizia d' una guerra o di altra  relazione  coll' estero: consultazione che secondo quello che esige la
per lo scopo della società, ma sarebbe un acquistare  relazione  con detta società per uno scopo a loro soli particolare. La
Accordo che sia lo spirito preferibile allo stomaco; ma la  relazione  del cibo è collo stomaco e non è collo spirito, ed è questa
del cibo è collo stomaco e non è collo spirito, ed è questa  relazione  che ora si cerca determinare. Così pure: Accordo che il
preferibile all' accidentale diritto di proprietà; ma la  relazione  dell' amministrazione è colla proprietà, e non è col
è colla proprietà, e non è col merito: e questa  relazione  si cerca determinare. Non si confondano adunque insieme due
al giudicio di arbitri benevisi dalle parti. Quest' è la  relazione  che nello stato di natura la giustizia mette fra due
di natura la giustizia mette fra due persone individuali;  relazione  che avvincola gli uomini, e che li mette fra di loro anche
in quello stato in una specie di società. Ora questa stessa  relazione  rimane nella società civile fra l' amministrazione della
che i servi abbiano coll' amministrazione della società una  relazione  simile a quella che prima avevano coi loro padroni; che l'
in questione, sarà da vedere quale naturale e riconosciuta  relazione  soglia trovarsi tra i genitori ed i figli, tra le mogli ed
Che se i padri ed i mariti operando contro la loro naturale  relazione  tiranneggiassero i figliuoli e le mogli, questi dopo l'
paterna? legherete le mani al padre: ed ecco snaturata la  relazione  fra padre e figlio. Se un Maestro insegna ai suoi discepoli
sociali. Sono esse tali che determinano in se stesse la  relazione  che hanno gli uomini fra di loro, e determinandola la
e le false leggi. La schiavitù antica era una falsa  relazione  fra gli uomini: essa doveva produrre tutte quelle false
Non v' ha nessun falso diritto, o sia nessuna falsa  relazione  degli uomini fra di loro che non abbia portato in
instituzioni, stabilitive , ossia che stabiliscono una  relazione  fra gli uomini, le quali si rivolgerebbero ad un altro
allo scopo vale a dire di ovviare gli abusi della detta  relazione  fra gli uomini e così si snaturerebbero, mentre per
per ottenere un tal fine verrebbero a stabilire la detta  relazione  fra gli uomini in un modo diverso da quello che la
senza essere stabilitive, o almeno senza stabilire nissuna  relazione  falsa fra gli uomini, e queste nel caso nostro sarebbono il
attiva, essendo questa un diritto che non aveva nessuna  relazione  colla giustizia verso gli altri, ma che conteneva solo una
civile. In fatti considerando essi la ricchezza nella sua  relazione  politica travidero la detta legge, ma non poterono fissarla
conturbare l' ordine pubblico. Quest' era quanto vedere la  relazione  che la proprietà ha costantemente col potere civile, per la
proprietà ha costantemente col potere civile, per la quale  relazione  non si può toccare la proprietà senza alterare insieme il
mi chiamano a far osservare in fine di quest' articolo, la  relazione  che passa fra la Legge della società famigliare e la Legge
parlando il potere amministrativo. Si vegga ora la stretta  relazione  fra queste due Leggi. La Legge della Società domestica può
l' equilibrio fra la ricchezza ed il potere civile . La  relazione  adunque fra la legge della società domestica e la Legge
A conferma di ciò che ho detto contro Rousseau circa la  relazione  della libertà colla proprietà soggiungerò alcuni aforismi
essa non si sarebbe giammai mostrata in così stretta  relazione  come è coi fautori della rappresentazione personale: i
non guardano che di passaggio, se pure anche ciò è vero, la  relazione  morale della medesima, non tanto per malvagità, quanto per
politico. Poichè io considero questo Tribunale solamente in  relazione  colle deliberazioni interne dello stato. Ora queste
si osservi se fra i Parlamenti ed i re v' abbia altra  relazione  che di una continua ostilità: nella quale ognuna delle
da nemici. E questa, se dobbiamo prestar fede alla  relazione  di Bruce, 1) è una ragione della poligamia in certi luoghi
nella società famigliare, considerando una famiglia in  relazione  coll' altra non già considerando l' associazione che più
società civile, e a questo diritto in quanto egli tiene una  relazione  alla società civile fu da noi applicata la denominazione di
supremo anche sulla giustizia d' una guerra o di altra  relazione  coll' estero: consultazione che secondo quello che esige la
per lo scopo della società, ma sarebbe un acquistare  relazione  con detta società per uno scopo a loro soli particolare. La
Accordo che sia lo spirito preferibile allo stomaco; ma la  relazione  del cibo è collo stomaco e non è collo spirito, ed è questa
del cibo è collo stomaco e non è collo spirito, ed è questa  relazione  che ora si cerca determinare. Così pure: Accordo che il
preferibile all' accidentale diritto di proprietà; ma la  relazione  dell' amministrazione è colla proprietà, e non è col
è colla proprietà, e non è col merito: e questa  relazione  si cerca determinare. Non si confondano adunque insieme due
al giudicio di arbitri benevisi dalle parti. Quest' è la  relazione  che nello stato di natura la giustizia mette fra due
di natura la giustizia mette fra due persone individuali;  relazione  che avvincola gli uomini, e che li mette fra di loro anche
in quello stato in una specie di società. Ora questa stessa  relazione  rimane nella società civile fra l' amministrazione della
che i servi abbiano coll' amministrazione della società una  relazione  simile a quella che prima avevano coi loro padroni; che l'
in questione, sarà da vedere quale naturale e riconosciuta  relazione  soglia trovarsi tra i genitori ed i figli, tra le mogli ed
Che se i padri ed i mariti operando contro la loro naturale  relazione  tiranneggiassero i figliuoli e le mogli, questi dopo l'
paterna? legherete le mani al padre: ed ecco snaturata la  relazione  fra padre e figlio. Se un Maestro insegna ai suoi discepoli
sociali. Sono esse tali che determinano in se stesse la  relazione  che hanno gli uomini fra di loro, e determinandola la
e le false leggi. La schiavitù antica era una falsa  relazione  fra gli uomini: essa doveva produrre tutte quelle false
Non v' ha nessun falso diritto, o sia nessuna falsa  relazione  degli uomini fra di loro che non abbia portato in
instituzioni, stabilitive , ossia che stabiliscono una  relazione  fra gli uomini, le quali si rivolgerebbero ad un altro
allo scopo vale a dire di ovviare gli abusi della detta  relazione  fra gli uomini e così si snaturerebbero, mentre per
per ottenere un tal fine verrebbero a stabilire la detta  relazione  fra gli uomini in un modo diverso da quello che la
senza essere stabilitive, o almeno senza stabilire nissuna  relazione  falsa fra gli uomini, e queste nel caso nostro sarebbono il
attiva, essendo questa un diritto che non aveva nessuna  relazione  colla giustizia verso gli altri, ma che conteneva solo una
civile. In fatti considerando essi la ricchezza nella sua  relazione  politica travidero la detta legge, ma non poterono fissarla
conturbare l' ordine pubblico. Quest' era quanto vedere la  relazione  che la proprietà ha costantemente col potere civile, per la
proprietà ha costantemente col potere civile, per la quale  relazione  non si può toccare la proprietà senza alterare insieme il
mi chiamano a far osservare in fine di quest' articolo, la  relazione  che passa fra la Legge della società famigliare e la Legge
parlando il potere amministrativo. Si vegga ora la stretta  relazione  fra queste due Leggi. La Legge della Società domestica può
l' equilibrio fra la ricchezza ed il potere civile . La  relazione  adunque fra la legge della società domestica e la Legge
A conferma di ciò che ho detto contro Rousseau circa la  relazione  della libertà colla proprietà soggiungerò alcuni aforismi
essa non si sarebbe giammai mostrata in così stretta  relazione  come è coi fautori della rappresentazione personale: i
non guardano che di passaggio, se pure anche ciò è vero, la  relazione  morale della medesima, non tanto per malvagità, quanto per
politico. Poichè io considero questo Tribunale solamente in  relazione  colle deliberazioni interne dello stato. Ora queste
si osservi se fra i Parlamenti ed i re v' abbia altra  relazione  che di una continua ostilità: nella quale ognuna delle
da nemici. E questa, se dobbiamo prestar fede alla  relazione  di Bruce, 1) è una ragione della poligamia in certi luoghi
nella società famigliare, considerando una famiglia in  relazione  coll' altra non già considerando l' associazione che più
presente del passato «(en)». Il verbo era indica una cotal  relazione  di tempo, che non avrebbesi espressa se colla parola
delle cose create; e poichè il tempo non è che una  relazione  che queste hanno fra di loro, perciò il cominciamento di
dell' eternità così puro che sia scevro interamente da ogni  relazione  col tempo. Infatti, quando si dice che il Verbo « era
cosa che ha da far nulla col tempo, non ha con lui nessuna  relazione  di tempo. E tuttavia quelle espressioni vengono adoperate
il tempo ». Quell' avanti nel linguaggio comune esprime una  relazione  di tempo, cioè un punto nel tempo a cui ne risponde un
atto aveva con tutti gli istanti ugualmente la stessa  relazione  di unione intima, senza distanza alcuna di tempo, unione,
due relazioni significate con due nomi: se si considera in  relazione  col mondo nel primo istante della sua sussistenza, dicesi
della sua sussistenza, dicesi creante; se si considera in  relazione  col mondo negli istanti successivi, dicesi conservante .
divina essenza; tuttavia il mondo conserva col Verbo una  relazione  di analogia, trovando nel Verbo il suo Esemplare. Egli è
che quello era prima del mondo si esprime solamente quella  relazione  che ha l' Esemplare con la copia. Ora nelle opere degli
Esemplare con la copia. Ora nelle opere degli uomini questa  relazione  consiste in una priorità e posteriorità di tempo; perocchè
idee di esemplare e di copia non si racchiude questa  relazione  di tempo, non essendo assurdo l' immaginare che coesistano
le idee o cognizioni nuove ritengono in tal modo la  relazione  colle idee o cognizioni precedenti onde furono derivate, e
sussistenze limitate, non che sieno meramente possibili. La  relazione  di queste due possibilità è questa, che la possibilità
cioè la sussistenza dell' essere. Altra è dunque la  relazione  che il concetto dell' essere e l' essere ha nella mente
umana, dove quello precede e fa lume a questo; altra è la  relazione  che que' due termini hanno in se stessi, per la quale il
il Verbo rispetto alle creature, e vedere come anche in  relazione  a queste la parola Verbo si applica convenientemente alla
in quanto è la sussistenza divina pronunciata, ha una  relazione  col Padre; in quanto è il mondo pronunciato da Dio, è un
imitabile e imitata dall' ente finito, e in pari tempo ha  relazione  colle creature che per quel Verbo sussistono, ed imitando,
Convien dunque ammettersi questo, e quindi passare alla  relazione  ch' egli dimostra coll' ente realissimo ed assoluto.
è necessario che il contesto lo dichiari, aggiungendovi la  relazione  che costituisce le persone procedute; non così quando si
Evangelista far conoscere per mezzo del Verbo, e della  relazione  che il Verbo aveva colla divina sussistenza che lo
eterno, il quale non può star solo, ma richiede per una  relazione  necessaria Colui che lo pronuncia. Oltracciò la parola
dalla quale fu poscia trasportata a indicare vicinanza o  relazione  intima di natura. A quelli dunque che non sapendo concepire
una perfetta uguaglianza di dignità, tuttavia vi ha una  relazione  d' origine per la quale il Padre genera il Figliuolo, onde
in sinu Patris, ipse enarravit (2) », dove è significata la  relazione  tra il Padre e il Figlio, cioè la generazione. Sono
come due riguardi della mente nostra, fondati in una doppia  relazione  che hanno le creature con esso lui. Perocchè nelle creature
alla sua azione creante nel Verbo. E poichè noi esprime una  relazione  soggettiva a noi stessi, assolutamente parlando è vero che
tempo in se stesse fuori del Verbo. Perocchè il tempo è una  relazione  subbiettiva delle cose fra loro, e però egli è concreato
significazione, il significato d' una tale parola ha una  relazione  essenziale col sentimento, sicchè può dirsi che il
Nella materia non si scorge che la mera sussistenza senza  relazione  a se stessa, ma ad altro, cioè al soggetto sensitivo di cui
che amore: il bene eudemonologico qui tiene la naturale sua  relazione  col bene morale; non precede quello, è una sequela, un'
dal corpo, e però tutte possono essere ravvivate da Dio, in  relazione  al quale perciò vivono (3). Veniamo alla seconda questione:
gli Angeli sono spiriti puri, ma essi hanno nulladimeno una  relazione  e un' azione sui corpi. Come i corpi sono il termine attivo
appartiene la quarta categoria che è appunto la  relazione  , di cui le altre sei, cioè il dove , il quando , il sito ,
in tre sommi generi, la sostanza , l' accidente e la  relazione  . Le specie adunque hanno questi tre caratteri comuni, di
che abbiamo annoverati, cioè sostanza, quale, quanto e  relazione  . Se la specie cui tende di conseguire è sostanziale , il
, il movimento dicesi aumento ; se quella specie è di  relazione  e riguarda lo spazio, il movimento dicesi moto locale (3).
il quarto non produce che un cangiamento di  relazione  . Ma il primo movimento, cangiando la forma sostanziale
non è giudicata dal senso, e rimane apparenza senza alcuna  relazione  col vero o col falso, che è sempre nella mente e non nel
specie diventa nelle sue mani più cose, secondo la diversa  relazione  sotto cui la riguarda. Poichè pare che talora la consideri
la riguarda. Poichè pare che talora la consideri sotto la  relazione  d' universale e di comune a più cose, e in tal aspetto essa
natura della specie stessa, ma dalla specie considerata in  relazione  con un subietto che può averla ed anche esserne privo: onde
fare che i principŒ sieno contrari, come sono le specie in  relazione  al subietto, perchè lo stesso subietto può avere specie
appartiene più alla scienza prima, se non per una cotale  relazione  di pensiero, per la quale si considerano que' diversi
principŒ . Aristotele in luoghi diversi li considera ora in  relazione  ai singolari , ora in relazione ai primi principŒ del
diversi li considera ora in relazione ai singolari , ora in  relazione  ai primi principŒ del ragionamento, e così riesce, senz'
egli medesimo, a conclusioni diverse. Considerandoli in  relazione  ai singolari, Aristotele insegna che gli universali sono
cose materiali, ma perchè queste si considerano nella loro  relazione  colla mente: considerate da questa intieramente divise, gl'
non sono in esse nè in potenza nè in atto. Ma in  relazione  colla mente, quegl' intelligibili si dicono essere nelle
istinto tutta la natura potenziale, così egli acquista la  relazione  di Causa finale e di Primo motore. Conchiude dunque, che il
egli stesso è il termine del suo atto. La quale triplice  relazione  dell' Essere, non malamente si chiamerebbe la trinità
(1) ed è causa «tu einai». Ma qui l' essere si considera in  relazione  cogli elementi materiali di cui la cosa si compone: questi
duce è il fine (1). Cerchiamo dunque di nuovo qual sia la  relazione  che pone Aristotele tra l' essere assoluto e separato, e
contemplatrice; questa mente poi quando si considera in  relazione  all' altre specie che sono miste di materia e di forma,
un' esistenza comune , e che questo comune non è che una  relazione  che aggiunge il pensiero. Vuole dunque, che l' essenza
ente (1). E però il filosofo tratta di tutte le cose in  relazione  all' ente come ente, tratta cioè dell' ente, e di tutte le
che, invece di riporre l' Autonomia dello Stato in una  relazione  d' indipendenza rispetto agli altri Stati, estendendo il
della parola, vi parlano dell' Autonomia dello Stato in  relazione  a un ordine di cose più elevato, alla legge morale e alla
propria dignità, che dalla sola morale procede e dalla sua  relazione  con le cose eterne e divine. Laonde niun uomo onesto
che lo Stato e la Chiesa devano procedere con una certa  relazione  armonica, resta che al presente cerchiamo quale deva essere
si può intendere né che la legge civile sia priva d' ogni  relazione  con la Religione, né che la legge civile s' astenga del
dicevamo, cioè che quantunque la legge civile abbia molta  relazione  con la Religione, e disponga anche d' oggetti religiosi,
astenersi da disporre intorno a tutto ciò che ha qualche  relazione  anche lontana con le religiose credenze, la cosa sarebbe
sarebbe possibile, e però quelle leggi che non involgono  relazione  alcuna coi vari culti, possono benissimo essere uguali ed
loro accidentali , come, per esempio, un dato colore, che è  relazione  col sensorio ottico; altre neppure sono negli enti come
l' essenza, ma che si limita a qualche elemento o a qualche  relazione  di esso; e che pone a sè stessa questo elemento o questa
di esso; e che pone a sè stessa questo elemento o questa  relazione  come fosse un ente, e quasi fosse tale, di lui ragiona, a
sè stessa essere un oggetto ciò che altro non è se non una  relazione  negativa, che trova la mente fra gli enti, un ente negato
di una cosa sia un accidente della cosa stessa o una mera  relazione  colla mente. Quando, a ragion d' esempio, Platone ed
e di esprimere la cosa; poichè l' eternità non è che una  relazione  esterna che concepisce la mente, è una negazione del tempo
sensibili. La diversità dunque delle specie procede dalla  relazione  ontologica, che ha l' essere reale coll' ideale; i quali
reale coll' ideale; i quali due modi di essere hanno tale  relazione  fra loro, che non è determinata da altro principio
termine del principio sensitivo, è così essenziale la  relazione  con questo, che, privatane, non si può più concepire tale
la materia, di cui gli enti corporei sono composti, in  relazione  alla forma, e in tale aspetto ella è cosa al tutto passiva
e pel sintesismo non è senza questa; 2 o la si considera in  relazione  al concetto nostro, in quell' atto nel quale questo
l' idea specifica piena, o si astraggono ritenendo la sola  relazione  che ha il fondamento dell' ente con esse, e se ne ha l'
dell' anima sensitiva, come quella che riguardata in  relazione  al principio razionale appartiene al mondo, cioè al termine
giova qui volgere uno sguardo ai concetti di Brown. Quale  relazione  ha l' eccitabilità browniana colle diverse attività da noi
potremo rispondere alla domanda che ci facevamo: « quale  relazione  abbia l' eccitabilità browniana, ossia extrasoggettiva,
a cui credere, nè saprebbe come muovere le sue membra in  relazione  cogli oggetti esterni, dei quali ella abbisogna. Giovandole
n' avrebbe conosciuta la forma esterna, nè la località in  relazione  alle altre parti del corpo, benchè ne avrebbe avuto il
si estende oltre il suo corpo. Questa località, che involge  relazione  collo spazio esterno misurato, gli si rese nota coll'
si trova che considerandolo dal suo lato attivo; cioè in  relazione  a quel principio che avviva e muove la fibra stessa, e che
moto, non agisce in lei; la sua eccitabilità dunque è una  relazione  passiva verso il principio movente, e non più. Ora come può
attivo motore soggiace pure a cangiamento nella sua  relazione  attiva, crescono o diminuiscono in esso i gradi di
possono suddividersi in tre classi, considerandoli in  relazione  agli effetti che producono nei tre elementi, da cui l'
la stessa facoltà di sentire, e notiamone le varietà in  relazione  al corso zoetico, che ne rimane determinato. Il sentimento
quello di determinare l' azione dei rimedi non già in  relazione  immediata al morbo, ma in relazione alle cause interne e
dei rimedi non già in relazione immediata al morbo, ma in  relazione  alle cause interne e formali di esso; di determinare il
La debolezza dell' istinto vitale, che procede dalla sua  relazione  colla materia, nasce anche qualora il corpo perda
benchè questo ivi non diventi perciò solo una località, con  relazione  alle altre parti del corpo, se anche queste non le
spazi superficiali non hanno località, se si considerano in  relazione  col principio senziente; non si può dire che sieno nè
ecc., perchè egli non ha luogo affatto, e quindi niuna  relazione  locale con lui si può pensare. Ma questi spazi si uniscono
ed indi ella trae l' atto dell' esser suo. Questa altissima  relazione  essenziale, che da parte dell' eterno oggetto dicesi
semplice, non in virtù della semplicità del soggetto, ma in  relazione  essenziale col soggetto. Nella mente dunque (che era per
e nella materia, ma sempre considerato dalla mente e in  relazione  colla mente (2). L' essenza dunque del continuo, che nell'
sostanza corporea (prescindendo dalla mente) non è che una  relazione  di più sostanze juxta7positae ; che dunque la sostanza, se
e di luoghi), e in un altro modo nell' anima sensitiva (con  relazione  di sensilità), e in un terzo modo nell' anima intellettiva
e in un terzo modo nell' anima intellettiva (con  relazione  di entità), come abbiamo dichiarato a suo luogo (2). I
all' oggetto della mente è male usata, perchè significa una  relazione  locale di corpo a corpo; là dove l' oggetto della mente non
che in un ente esiste per sè », definizione che implica la  relazione  della sostanza coll' accidente, che esiste per quel primo
il progresso naturale non si rimanesse già solo e privo di  relazione  colla perfezione soprannaturale; ma che egli anzi servisse
della quantità, della qualità, della modalità, e della  relazione  cominciano ad aver luogo nelle cose create. Troppo a lungo
diventa mediatrice fra la parola e l' idea: e a fissare la  relazione  dell' una coll' altra conducono tutti quelli eccitamenti
male comprende anche tutti i dolori sensibili, e però ha  relazione  con questi sentimenti. Or la mediazione fra questa parola e
si vede, che la significazione loro si ha più  relazione  col principio soprannaturale operante, che coll' uomo che
di essere reale e sotto questa forma il consideriamo nella  relazione  coll' uomo, l' effetto del peccato è doppio, cioè: 1. Una
impediva Dio dal fare una cosa che non aveva per sè alcuna  relazione  con esso peccato. E questo fatto del tutto nuovo prodotto
essere applicato a giudicare del prezzo delle cose poste in  relazione  colla volontà che sente di doversi accomodare a tali
ma è sempre fondata nella similitudine o in qualche altra  relazione  che passa fra il significato primitivo e proprio della
nome, esso nome ha forza di proprio, perchè determina una  relazione  unica e stabile dell' oggetto nominato colla persona che il
ad altro, che a quella cosa sussistente che ha la  relazione  indicata coll' imponitore del nome. Ma per gli altri uomini
adunque negli uomini due stati, in rispetto alla  relazione  soprannaturale con Dio; l' uno è di quelli uomini i quali
simboleggiano o indicano essa cosa per una qualsivoglia  relazione  a noi cognita che con essa si hanno. Il perchè se di
in quest' ordine: che vi sia 1. la società domestica, 2. la  relazione  de' servi e de' padroni, 3. la società civile, 4. [la]
uomo, per la quale non conosce che languidamente la sua  relazione  col Creatore, e lo stato di peccato pel quale ha bisogno
che la persona del Verbo non si conosce se non conoscasi la  relazione  di generato e di generante che ha col Padre: perocchè
generato e di generante che ha col Padre: perocchè questa  relazione  è quella che costituisce la distinzione di una persona
parola annichilamento esprime l' effetto di un agente senza  relazione  alla volontà o al modo di operare dell' agente. Poniamo che
perocchè questa parola, come dicevo, non involge alcuna  relazione  col modo dell' azione dell' agente, ma si restringe a
loro intrinseco e fisico non si congiungono se non per una  relazione  esteriore che sta nella mente di Dio, il qual prima
(4), ma è solamente che al corpo di Cristo succeda la  relazione  della presenza. Dunque la mutazione che nasce è meramente
secondo il Bellarmino stesso, sia l' acquisto di una nuova  relazione  l' abbiamo espressamente da lui confessato. Conciossiachè
agli accidenti, tutta la mutazione si dee ridurre alla  relazione  nuova che acquista; la quale crediam di poter riporre fra
oggettiva [ estrasoggettiva ], egli non ha più alcuna  relazione  cogli altri corpi, o co' luoghi che occupano; come dunque
che conserva il corpo di Cristo è al tutto priva di  relazione  a corpo estraneo o a luogo alcuno? (2). .......... La base
16. La moralità buona o cattiva consiste nell' abitudine o  relazione  in cui sta la volontà dell' uomo inverso alla legge o
ecc.; che tutti aggiungono qualche concetto di  relazione  al semplice concetto del peccato. Laonde tutti questi
formalmente nella morte dell' anima , la quale non è una  relazione  alla causa del detto peccato, ma è una pena che soffre il
Poichè questa pretesa privazione consisterebbe in una  relazione  tra il disegno di Dio e la natura umana oggetto di questo
bisogno per esistere de' due estremi, apparisce che la  relazione  di cui si tratta, può esistere bensì in una mente che col
della relazione, ma solo il termine. Non è dunque una  relazione  inesistente nel bambino; e però non si può dire nè pure
sempre in un subbietto vero e reale (1). Che se in questa  relazione  si pone il peccato d' origine, convien dire che questo
di Trento, ma che un tal peccato altro non sia che una  relazione  esterna al bambino medesimo e un ente di ragione. In terzo
che negare il peccato originale, riducendolo a una sola  relazione  esterna tra una cosa che non è peccato ed una cosa che è
tosto che si osservi che il pensiero d' un nesso o d' una  relazione  tra due cose è tale, che non può nascere se non preceduto
tutta la determinazione , ch' egli dà a quell' ente, nella  relazione  di esso coll' attuale sua sensazione, nella quale ella
determinazione espressa; ma con solo una determinazione di  relazione  a ciò che il soggetto sente (1). Ed ella è appunto questa
il fanciullo », e più l' interessano quelle, che hanno più  relazione  co' suoi bisogni e istinti, e che prima e più vivamente
allor quando diventano premio della virtù. In questa loro  relazione  diventano giuste ed appetibili anco dalla persona morale.
che si stimino per se stesse indipendentemente da questa  relazione  ch' esse hanno colla virtù! - Ecco uno de' primarŒ fonti
quanto sull' accidente e di più ne riconosco la loro  relazione  . Lo studio poi di questa relazione diviene nel mio
ne riconosco la loro relazione . Lo studio poi di questa  relazione  diviene nel mio intendimento fonte inesausta di cognizioni,
che di due cose egli potrebbe a questa età ravvisare la  relazione  che viene espressa nella maggiore del sillogismo ipotetico;
l' aggiunta del due: onde conosce i numeri mediante una  relazione  di più. Cresce la cognizione delle collezioni delle cose di
dei limiti. L' assoluto in fatti ha necessariamente  relazione  col relativo, e però quanto più si conosce dell' ente
si conosce dell' ente relativo, tanto più si conosce della  relazione  che ha con esso l' assoluto, e si può formarsi di questo
il pensiero dell' uomo e quella delle sue parti passa una  relazione  intrinseca e intellettuale, quantunque il pensiero dell'
nel fanciullo la terza specie di associazioni fondata nella  relazione  intrinseca delle idee e delle cose conosciute. Che se noi
dicevamo noi, implicitamente il paragone, che scopre la  relazione  di differenza e di opposizione tra quelle due parti: ma
è l' altro, involga la vista d' una relazione, cioè della  relazione  di diversità, tuttavia la relazione stessa non si vede
relazione, cioè della relazione di diversità, tuttavia la  relazione  stessa non si vede astratta in sè: veggonsi le due parti,
di sintesi adunque consiste, « nella determinazione della  relazione  che hanno fra di loro due cose che ne formano una sola ».
vedesi pure che il frutto prodotto dal paragone, la  relazione  (1), si manifesta anch' essa determinata e non in un modo
sia per quello delle cause e dell' effetto, sia per altra  relazione  qual si voglia. I giudizi analitici, che fa lo spirito
d' un solo tutto; io con ciò m' apro il campo a trovare la  relazione  tra quell' azione e quel soggetto, ogni relazione. Non mi
può essere, o farsi o avvenire, aver di più osservata la  relazione  di opposizione, che hanno quelle due maniere, sicchè l' una
a distinguere due cose in un solo concetto, e a notarne la  relazione  fra di esse, mediante la terza specie di sintesi. Laonde
che imputa a se stesso quelle azioni male. Di più, la  relazione  fra le azioni fatte a sè, che le ha fatte, nel quint'
far si potesse, altro non s' avrebbe per risultato che una  relazione  di similitudine tra più cose singolari: ora una relazione
relazione di similitudine tra più cose singolari: ora una  relazione  tra più cose singolari è unica e singolare anch' essa, e
essere un universale. Dato dunque l' universale, si ha la  relazione  di similitudine e non viceversa. Che se in quella vece si
l' universale come nuova parola, che dice lo stesso con una  relazione  logica diversa. Pure quando prende l' «usia» prima e
andato d' accordo con Platone. Ma parlando delle specie in  relazione  agli enti reali della natura, pretese, che anche in quest'
atto , e questo non si chiama forma, se non considerato in  relazione  all' intelligenza che n' ha l' idea, la quale, applicata
facoltà subiettiva che è il subietto stesso considerato in  relazione  con una classe de' suoi atti, ma intende un obietto ,
da Aristotele stesso. La prima ragione è tratta dalla  relazione  logica tra quelle idee che si dicono generi e specie, e la
si dicono specie e generi, involgono nel loro concetto una  relazione  alle sostanze individuali e reali di cui si predicano,
è ammesso da Aristotele; dunque se l' idea è universale in  relazione  agli individui a cui può essere partecipata, ella per sè,
adunque nè esiste solo, nè può esister solo; ma è in una  relazione  essenziale coll' intelligenza, e non si può pensare se non
e non si può pensare se non si suppone ch' egli sia in  relazione  almeno con una intelligenza possibile, e quindi che abbia
risponde che la qualità d' essere universali e comuni è una  relazione  che consegue alla natura delle essenze quando queste si
altrove. La qualità dell' estensione in fatti è una  relazione  al principio senziente, a cui non appartiene, come confessa
che l' essere dell' anima, che è nell' idea, acquisti una  relazione  a sè stesso, sia a sè stesso (4). Ora l' anima è vita,
che noi considerammo l' anima già dotata di corpo, e in  relazione  col mondo corporeo; egli trova certe leggi d' armonica
la verità e l' ente è il medesimo lume, che considerato in  relazione  alla mente dicesi verità, considerato in relazione all'
in relazione alla mente dicesi verità, considerato in  relazione  all' oggetto stesso, dicesi ente. Il Bene, adunque è al di
umana sono boniformi , ed hanno un' analogia ed un' intima  relazione  colla sua causa, il Bene essenziale, Iddio; e nell' uomo
di uno stesso reale due essenze diverse. Qual' è dunque la  relazione  dell' idea determinata all' idea indeterminata? Riprendiamo
ci sono, ma che la mente ancora non ce le vede; esprime una  relazione  allo stato più o meno attivo, più o meno eccitato, della
è dunque il nulla? E` l' esclusione del qualche cosa: è una  relazione  dell' ente contingente con se stesso, il quale potendo
nell' idea dell' Autore dell' universo? Nient' altro che la  relazione  di causa fra un ente che non cade sotto i miei sensi e il
essere in genere e indeterminato. Ho dunque bisogno d' una  relazione  che me lo determini: una relazione, dico, con cosa che mi è
conosco è il mondo, il quale cade nel mio sentimento, e la  relazione  è quella di causa. Le relazioni dunque con ciò che io
già quali sono in se stesse, ma unicamente sotto la  relazione  di sensilità . E che cosa è ella mai questa relazione di
la relazione di sensilità . E che cosa è ella mai questa  relazione  di sensilità? Non più, miei signori, che un rapporto di
frasi giobertiane, siccome quello che ha una non so qual  relazione  ingiuriosa coll' animo; ma non sarà indiscreto nè ingiusto
creabile è Dio stesso; e il possibile non è altro che una  relazione  che ha Dio verso sè stesso, quasichè in Dio vi avessero
alcuna inordinazione, pensano di ricorrere ad una semplice  relazione  con Adamo (cosa d' altra parte al tutto mentale), ad una
[...OMISSIS...] . E quest' avversione da Dio non è già una  relazione  mentale o esterna, come pretendono i nostri teologi che
Se il peccato non è che la mera privazione della grazia in  relazione  alla volontà prevaricatrice del primo padre, la carne d'
una e l' altra qualità: 1 la generazione seminale, 2 la  relazione  alla volontà di Adamo, che viziò la generazione, poichè
che tali atti hanno, per essenza loro, questa ordinazione e  relazione  d' essere sommessi alla signoria dell' uomo: il che non
attualmente privo di libertà, benchè siavi peccato, che in  relazione  alla causa libera dicesi colpa. Ora sì nell' uomo
che ella brami che le dica alcuna cosa sui punti della  relazione  comunicatami, non dubito di farlo colla presente. Sul punto
è avvenuto fin qui in questo affare, vi mando copia della  relazione  che ne ho data al nostro buon amico il Cardinale
formare, nella filosofia, e più avanti nella teologia, in  relazione  coi letterati e dotti in tali studi che debbono essere a
anzi certo che lo farà. 1.50 Aspettavo che mi deste qualche  relazione  della vostra nuova posizione e del nuovo vostro ufficio,
1.50 Due sistemi sono stati sperimentati circa la  relazione  degli ordini religiosi coll' Episcopato: quello della
d' animo e d' intendimento. Intima è dunque questa  relazione  della mente e dell' animo, degli affetti e delle
quell' affetto, il quale ella merita, considerata nella sua  relazione  con quel tutto che hanno sempre innanzi agli occhi: però il
mente del giovanetto, bisognerebbe torre tutto ciò che ha  relazione  colla dottrina della religione ed anche colla dottrina
che fa da scolare e da giudicato, hanno la natural  relazione  di superiore e d' inferiore. Conviene dunque, che il
fino alla fine considerino l' intero del sistema, e la  relazione  delle diverse sue parti. Avendo noi diviso l' influenza
intimamente unite sul medesimo suolo, e in una continua  relazione  tra loro: è dunque naturale e necessario, che essa abbia un
cosa di buono, noi non vogliamo ricusarne la parte buona. -  Relazione  dell' Eclettismo colla via che noi ci proponiamo di
»suppone che fra lo spirito ed il mondo vi abbia una  relazione  di spazio , il che è falso: quindi la questione stessa è
cosa, almeno generale, almeno esterna, e tratta da qualche  relazione  di essa; ma però tale che segni la cosa, e che valga a
stabili. Le mobili sono quelle che si tengono in una certa  relazione  o distanza dalla Pasqua, la quale essendo fissata coll'
la classe mendica, perchè ella possa conservare una stretta  relazione  con questa classe raccomandata dal Signore e la più
paragrafo contiene due difficoltà: la prima riguarda la  relazione  delle due vite contemplativa e attiva, perchè non vengano
almeno un poco co' miei Lissandrini e Teruggi. La  relazione  che mi danno di sè stessi mi fa fede del loro sincero
che il male delle persone amate, nè vuole aspettarne la  relazione  altrui, ma rilevarlo da se stesso e certificarsene cogli
avere notizia precisa e diretta di questo Istituto. La  relazione  che l' Istituto ha coi vescovi, di cui l' Em.mo desidera
insieme consiglieri, massime nelle cose che riguardano la  relazione  dell' Istituto cogli esterni. E con questi esterni voi
delle cose temporali, se non allorquando elleno abbiano  relazione  colla eterna salute dell' anima, a cui presiede. Ora quale