(Funzioni delle regioni).
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4. Entro il 30 giugno di ogni anno le regioni destinatarie dei finanziamenti di cui al comma 1 trasmettono una relazione al Ministro per la
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4. Le regioni, nell'ambito degli indirizzi definiti dal Piano nazionale ai sensi dell'articolo 18, comma 3, lettera e), disciplinano le modalità per
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3. Le regioni adeguano la propria disciplina ai principi del decreto legislativo di cui al comma 1 entro centottanta giorni dalla data di entrata in
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4. Le regioni disciplinano altresi', sulla base dei principi della presente legge e degli indirizzi assunti con le modalità previste al comma 3, le
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2. Allo scopo di garantire il costante adeguamento alle esigenze delle comunità locali, le regioni programmano gli interventi sociali secondo le
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7. Le disposizioni della presente legge costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione. Le regioni a statuto
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per le politiche sociali tenuto conto delle risorse ordinarie destinate alla spesa sociale dalle regioni e dagli enti locali, nel rispetto delle
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1. Le regioni esercitano le funzioni di programmazione, coordinamento e indirizzo degli interventi sociali nonché di verifica della rispettiva
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4. Fermi restando i principi di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241, le regioni disciplinano le procedure amministrative, le modalità per la
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2. Le regioni, in attuazione di quanto stabilito ai sensi dell'articolo 18, comma 3, lettera i), disciplinano i criteri e le modalità per la
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3. La programmazione e l'organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali compete agli enti locali, alle regioni ed allo Stato ai
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1. Per favorire l'attuazione del principio di sussidiarietà, gli enti locali, le regioni e lo Stato, nell'ambito delle risorse disponibili in base ai
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4. Le spese da sostenere da parte dei comuni e delle regioni sono a carico, sulla base dei piani di cui agli articoli 18 e 19, delle risorse loro
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3. Le regioni, secondo le competenze trasferite ai sensi dell'articolo 132 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, nonché in attuazione della
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possono presentare alle regioni, secondo le modalità e i termini definiti ai sensi del comma 3, progetti concernenti la realizzazione di centri e di
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modalità e individua, anche nell'ambito dei sistemi informativi esistenti, gli strumenti necessari per il coordinamento tecnico con le regioni e gli
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1. Lo Stato, le regioni, le province e i comuni istituiscono un sistema informativo dei servizi sociali per assicurare una compiuta conoscenza dei
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11. Qualora le regioni ed i comuni non provvedano all'impegno contabile della quota non specificamente finalizzata ai sensi del comma 9 delle risorse
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4. Gli enti locali, le regioni e lo Stato, nell'ambito delle rispettive competenze, riconoscono e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di
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3. Le regioni, secondo quanto previsto dall'articolo 3, comma 4, e sulla base di un atto di indirizzo e coordinamento del Governo, ai sensi
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relazione indica i risultati conseguiti nelle regioni in attuazione dei piani regionali. La relazione dà conto altresì dei risultati conseguiti nei
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finanziamenti in base a criteri ponderati per quantità di popolazione, classi di età e incidenza degli anziani, valutando altresì la posizione delle regioni e
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4. I comuni, le regioni e lo Stato promuovono azioni per favorire la pluralità di offerta dei servizi garantendo il diritto di scelta fra gli stessi
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6. Le regioni, nell'esercizio delle funzioni conferite dagli articoli 131 e 132 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e dalla presente legge
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gennaio 1993, n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 marzo 1993, n. 67. Con la medesima legge, le regioni disciplinano, con le modalità
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agosto 1997, n. 281, sono definiti i criteri di riparto tra le regioni dei finanziamenti di cui al comma 1, i termini per la presentazione delle richieste
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avvalersi della collaborazione di tutte le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, degli enti pubblici, delle regioni e degli enti
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figure professionali di cui al comma 1 da formare in corsi di formazione organizzati dalle regioni, nonché i criteri generali riguardanti i requisiti per
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legge 8 giugno 1990, n. 142, nonché dall'articolo 132 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, secondo le modalità definite dalle regioni che
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stesso, due dalla Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, due dalla Conferenza Stato-città e autonomie
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, lettera a); c) garantire che gli stanziamenti a favore delle regioni e degli enti locali costituiscano quote di cofinanziamento dei programmi e dei
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) esercizio dei poteri sostitutivi in caso di riscontrata inadempienza delle regioni, ai sensi dell'articolo 8 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e
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3. Alle regioni, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, spetta in particolare l'esercizio delle seguenti
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cui agli articoli 18 e 19 e secondo la disciplina adottata dalle regioni, l'esercizio delle seguenti attività: a) programmazione, progettazione
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5. Le regioni, nell'ambito delle potestà ad esse attribuite dall'articolo 117 della Costituzione, possono disciplinare l'attribuzione di fondi per
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complesse modalità di distribuzione della competenza tra Stato e Regioni, con particolare riguardo alla riserva di legge organica statale ed al suo rapporto
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. Inoltre, i risultati mostrano che nelle Regioni del Nord e del Centro Italia l'elasticità rispetto al reddito è approssimativamente più bassa di uno e
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Il riparto di funzioni fra Stato, Regioni ed Enti locali nel settore dell'istruzione: il caso del diritto di mensa degli insegnanti statali
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funzioni amministrative fra Stato, Regioni ed Enti locali, con particolare riferimento al settore dell'istruzione. Come è noto, negli anni precedenti
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del livello culturale e del prodotto interno lordo pro capite. L' A. suppone che nelle regioni più sviluppate la diminuzione della abortività
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interessante le attività degli Enti locali. In proposito alcuni Enti (Province e Regioni) risultano ancora applicare procedure autorizzative figlie della
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lo Stato, le Regioni e il Governo locale.
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rapporti tra i Governi centrali e le "loro" ASN in tutta l'Unione. Esso incoraggia quindi lo scetticismo sulla fattibilità di un'Europa delle Regioni.
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stati condotti una serie di case-studies. Le due regioni sono state scelte in virtù delle loro condizioni socio-economiche, diametralmente opposte, al
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Il controllo di gestione nelle regioni: alcune riflessioni sui più recenti orientamenti
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delle regole di applicazione di tali sistemi al caso delle Regioni, ovvero il "Manuale per il controllo strategico e gestionale" dettato dalla
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mercato e, pur con qualche elemento di ambiguità, ha rappresentato una netta discontinuità con il passato. Le Regioni, alle quali è stata data ampia
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1996-'97, riduzione che riguarda la maggior parte delle regioni e dei comparti produttivi. Viene inoltre riferito del dibattito intervenuto
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denunciate, i settori lavorativi coinvolti e le regioni con maggiore incidenza.
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