Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: reginotta

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ricomparve la solita vecchia. Era la fata comare della  Reginotta  di Spagna. — Maestà non vi affliggete. La Cecina è viva, e
occhi son riposti in buon luogo; son nella gobba della  Reginotta  di Spagna. Il Re si trascinò fino al palazzo reale, dove
mai! — Perdonatemi, Reginotta; e rendetemi gli occhi! - La  Reginotta  dalla finestra rispondeva: — Spellarla, lessarla, O arrosto
lessarla, O arrosto mangiarla. - Allora il Re capì che la  Reginotta  di Spagna e la Cecina erano una sola persona; e si mise a
— Ah, Reginotta! Ah, Cecina mia! rendetemi gli occhi. — La  Reginotta  scese giù e gli disse: — Ecco gli occhi. — Il Re la guardò
disse: — Ecco gli occhi. — Il Re la guardò sbalordito. La  Reginotta  non era più gobba e somigliava precisamente alla Cecina,
rattenuta, da sé): Li compatisco perché sono cretini! (Alla  Reginotta  e al Reuccio} Grazie, Reuccio! I miei cani mangiano meglio!
I miei gatti mangiano meglio! (Il Reuccio Rapa e la  Reginotta  Mela ridono scioccamente, rifacendo l'aria troppo seria e
Chi vi ha detto che la  Reginotta  è prigioniera?
incredulo): Sei tu la  Reginotta  mia sorella? (Si abbracciano.)
Re): Non dimenticate di far felice la  Reginotta  ...
all'altra, ridendo: La  Reginotta  Mela, che è più stupida, s'intenerisce ...
... chi sono! Mi chiamo Centovite! Voglio per moglie la  Reginotta  ...
Maestà. Il Reuccio e la  Reginotta  facevano un po' di chiasso.
sul tronco dove la Fata ha posato le loro teste. La  Reginotta  prende la testa del fratello; questi la testa di lei. Se le
Ministro e Detti. Poi il Reuccio Rapa, la  Reginotta  Mela e le Cameriere.
vorrete, gran Mago! Ma mutate le teste del Reuccio e della  Reginotta  ...
al suo petto la  Reginotta  e baciandola : Figlia del mio cuore! Come sei bella!
correndo ansimanti il Reuccio Rapa e la  Reginotta  Mela, seguiti da due Cameriere reali.
a mutare queste teste indegne di un Reuccio e di una  Reginotta  ...
calò in un pozzo: — Di' di sì, o ti faccio affogare! - E la  Reginotta  zitta. Il Re la calò fino a metà. — Di' di sì, o ti faccio
calò fino a metà. — Di' di sì, o ti faccio affogare! — E la  Reginotta  zitta. Il re la calava più giù, dentro l'acqua; le restava
la testa: — Di' di sì, o ti faccio affogare! - E la  Reginotta  zitta. Dovea affogarla davvero? E la tirò su; ma la
tirò su; ma la rinchiuse in una stanza, a pane ed acqua. La  Reginotta  piangeva: — Cardellino traditore, te e il tuo padrone! Per
- Era uno scatolino tutto d'oro e di brillanti. Ma la  Reginotta  lo posò lì, senza neppur curarsi d' aprirlo. E piangeva. —
il mio padrone. - Sentendosi rispondere dallo scatolino, la  Reginotta  lo aperse. — Ah, cardellino mio! Quante lagrime ho sparse!
che produceva le arance d' oro, e il giorno appresso la  Reginotta  sposò il Re di Francia. E noi restiamo a grattarci la
che quel giovane dev'essere un Mago. Vuole per moglie, la  Reginotta  !
- la notte sono Fata, il giorno sono rana - il Reuccio e la  Reginotta  hanno impedito a quelle ... (indica le Cameriere) a quelle
sbuffando) Basta! Basta! Impertinenti! ... (Il Reuccio e la  Reginotta  restano con le mani aperte e le dita rese. Gridano.)
in collo, trovò il contadino che lo attendeva. — Maestà, la  Reginotta  ora è mia. — Il Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a
Reginotta ora è mia. — Il Re si fece scuro. Dovea dare la  Reginotta  a quello zoticone? — Domanda qualunque grazia e ti verrà
— Domanda qualunque grazia e ti verrà concessa. Ma per la  Reginotta  néttati la bocca. — Maestà, e la vostra parola? — Le parole
un altro patto. Dimmi il motto per riprender le arance e la  Reginotta  sarà tua. — Parola di Re? — Parola di Re! — Maestà, il
d' oro. Allora si presentò il contadino: — Maestà, la  Reginotta  ora è mia. — Il Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a
Reginotta ora è mia. — Il Re si fece scuro. Dovea dare la  Reginotta  a quello zoticone? — Quello è il tesoro reale: prendi
attaccate all'albero da un anno all' altro. Un giorno la  Reginotta  disse al Re: — Maestà, quel cardellino vorrei tenerlo nella
bada che non ti scappi. - Il cardellino nella camera della  Reginotta  non cantava più. — Cardellino, perchè non canti più? — Ho
è un po'malato. - E il Re s' acchetò. Intanto la povera  Reginotta  viveva in ambascia: — Cardellino traditore, te e il tuo
il suo discorso): ... felice la  Reginotta  e il Principe fedele e saggio che, con l'aiuto della più
fata Rosabianca! ... (A un gesto del Re, il Reuccio e la  Reginotta  si precipitano riconoscenti a baciare le mani alla Fata.)
selvaggio. Mi disse: Vai dal Re, e digli che voglio la  Reginotta  per moglie. Se non l'avrò qui fra tre giorni, guai a lui! —
ministri — cerchiamo una bella ragazza, vestiamola come la  Reginotta  e mandiamola lì: l' Uomo selvaggio sarà contento. —
nuovo il Consiglio di corona: — L' Uomo selvaggio sa che la  Reginotta  ha una voglia nel braccio sinistro; è impossibile
sulla nuca; poi le metteremo indosso uno dei vestiti della  Reginotta  e la manderemo lì. Questa volta l' Uomo selvaggio non avrà
Ma il destino voleva così, e bisognava piegare il capo. La  Reginotta  si mostrava più coraggiosa di tutti. — Infine l' Uomo
digestione! Appetito ne avete troppo. Voglio sposare la  Reginotta  ... Tornerò domani. (Va via. Il carnefice fa lo stesso
bisogna distruggere tutti i topi del regno, mentre la  Reginotta  trovasi ancora nelle fasce. — Perciò il Re messe fuori un
DORMIGLIA: Se il Mago compisse il portento! Renccio e  Reginotta  sono il nostro gran dolore. Dicono che la colpa è mia,
Reuccio e alla  Reginotta  che si divertono a lanciare sassolini nell'acqua del
con quel contadinotto. - Portami vivo il cardellino e la  Reginotta  sarà tua. - Maestà, fra tre giorni. E prima che i tre
passassero era già di ritorno. - Maestà, eccolo qui. La  Reginotta  ora è mia. Il Re si fece scuro. Doveva dare la Reginotta a
La Reginotta ora è mia. Il Re si fece scuro. Doveva dare la  Reginotta  a quello zoticone? - Vuoi delle gioie? Vuoi dell'oro? Ne
delle sette porte, e non so il motto. Se me lo sveli, la  Reginotta  sarà tua. - Parola di Re? - Parola di Re! - Maestà, il
in collo, trovò il contadino che lo attendeva. - Maestà, la  Reginotta  ora è mia. Il Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a
la Reginotta ora è mia. Il Re si fece scuro. Dovea dare la  Reginotta  a quello zoticone? - Domanda qualunque grazia e ti verrà
- Domanda qualunque grazia e ti verrà concessa. Ma per la  Reginotta  nettati la bocca. - Maestà, e la vostra parola? - Le parole
altro patto. Dimmi il motto per riprendere le arance e la  Reginotta  sarà tua. - Parola di Re? - Parola di Re! - Maestà il motto
arance d'oro. Allora si presentò il contadino: - Maestà, la  Reginotta  ora è mia. Il Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a
la Reginotta ora è mia. Il Re si fece scuro. Dovea dare la  Reginotta  a quello zoticone? - Quello è il tesoro reale: prendi
attaccate all'albero da un anno all'altro. Un giorno la  Reginotta  disse al Re: - Maestà, quel cardellino vorrei tenerlo nella
ma bada che non ti scappi. Il cardellino nella camera della  Reginotta  non cantava più. - Cardellino, perché non canti più? - Ho
è un po' malato. E il Re s'acchetò. Intanto la povera  Reginotta  viveva in ambascia: - Cardellino traditore, te e il tuo
calò in un pozzo: - Di' di sì, o ti faccio affogare! E la  Reginotta  zitta. Il Re la calò fino a metà. - Di' di sì, o ti faccio
calò fino a metà. - Di' di sì, o ti faccio affogare! E la  Reginotta  zitta. Il Re la calava più giù, dentro l'acqua; le restava
soltanto la testa: - Di' di sì, o ti faccio affogare! E la  Reginotta  zitta. - Dovea affogarla davvero? E la tirò su; ma la
tirò su; ma la rinchiuse in una stanza, a pane ed acqua. La  Reginotta  piangeva: - Cardellino traditore, te e il tuo padrone! Per
regalo. Era uno scatolino tutto d'oro e di brillanti. Ma la  Reginotta  lo posò lì, senza neppur curarsi d'aprirlo. E piangeva. -
il mio padrone. Sentendosi rispondere dallo scatolino, la  Reginotta  lo aperse. - Ah, cardellino mio! Quante lagrime ho sparse.
che produceva le arance d'oro, e il giorno appresso la  Reginotta  sposò il Re di Francia. E noi restiamo a grattarci la
dirò a Sua Maestà la Regina! (Il Reuccio e la  Reginotta  fanno una spallucciata, poi si accostano, chini, cautamente
guardarono in faccia, più bianchi di un panno lavato. — La  Reginotta  dov' è — Maestà, — disse un ministro — è accaduta una
ci si vedeva lo stesso. La bimba veniva servita da quella  Reginotta  che era. Una cameriera per spogliarla, una per vestirla,
si facea veder di rado: non volea spaventarla. Intanto la  Reginotta  s' era fatta una bella ragazza. Una sera, entrata in letto,
pare una quaglia. — Bisogna vedere, — rispose il cuoco. La  Reginotta  sentì che giravano adagino il pomo della serratura: —
- e sarà un boccone reale. Come intese queste parole, la  Reginotta  si sentì rinascere: — Otto giorni! Oh, quella quaglia il
La carrucola stride, la secchia fa un tonfo, ed ecco la  Reginotta  che s' afferra alla corda, puntando i piedini sull'orlo
aveva che quell'unica uscita. E passò un altro giorno. La  Reginotta  non si perdette d' animo. Appena aggiornava, era al suo
momento. — Cavalcami sulla schiena e tienti forte. - La  Reginotta  si mise a cavalcioni del pesciolino e gli si afferrò alle
sotto terra. Il pesciolino infilò diritto la corrente e la  Reginotta  gli si tenne sempre ben afferrata alle branchie.
aiutato: era il pesce senza fiele. — Va bene; — disse la  Reginotta  — mettetelo lì. Ora si mandi dal Re mio padre. Senza il suo
bene e trattienila in bocca; — E intanto che masticava, la  Reginotta  ritornava bruttissima e contraffatta della persona come una
senza che le guardie e i carcerieri se n'accorgessero, e la  Reginotta  in quattro salti andò a presentarsi ai suoi genitori. Come
con la loro figliuola, li fecero buttare in prigione. La  Reginotta  sputò fuori l'erba e ridiventò bellissima. Da che il mondo
Egli ha avuto l'ardire di dirmi: Voglio sposare la  Reginotta  !
vorrete. — Gli diedero una gran somma e quello andò via. La  Reginotta  s' era messo in dito l' anello e lo ammirava ogni momento:
Scostatevi! Son diventata di stoppa. — Infatti la povera  Reginotta  avea le carni tutte di stoppa. Il Re e la Regina erano
cosa poteva farsi? — Maestà, fate un bando: Chi guarisce la  Reginotta  sarà genero del Re. — E i banditori partirono per tutto il
tutto il regno, con tamburi e trombette. — Chi guarisce la  Reginotta  sarà genero del Re! - In una città c' era un giovinotto,
di notte son fata. Ai tuoi comandi! — Buona fata, c' è la  Reginotta  ch' è diventata di stoppa, e chi la guarisce sarà genero
Lei tremava come una foglia. — Mi vuoi per marito? - Più la  Reginotta  sentiva quella vociaccia, e più tremava e si smarriva. — Mi
di terra questo coltellino: non ti mangerò più. - La  Reginotta  gli credette, e strappò il coltellino. — Ed ora vien qui! -
incerto, e poi rispose: — Ti sia concesso. — La notte, la  Reginotta  s'affacciò alla finestra: — Ah, mammina mia! Mi disse:
qua: mietimi questo frumento; non ti mangerò più. - La  Reginotta  gli credette, e si mise all'opera. Per lei non e' era
— Ti sia concesso, per l'ultima volta. — La notte, la  Reginotta  s' affacciò alla finestra: — Ah, mammina mia! Mi disse:
questo refe dai due capi: non ti mangerò più. - La  Reginotta  era stata indettata dalla vecchiarella. Non doveva fermarsi
— Ah! la nemica mia! Son morto! son morto! — La Regina e la  Reginotta  si voltarono e, invece della vecchiarella, videro una
brutta bestiaccia crepò di fame lì dentro. La Regina e la  Reginotta  tornarono sane e salve al palazzo; e un anno dopo la
tornarono sane e salve al palazzo; e un anno dopo la  Reginotta  sposò il Re di Portogallo.