Regina! — Maestà, sto bene qui dentro. Datemi da mangiare. — Cecina bella, vien fuori, ti faccio Regina! — Maestà, sto bene qui dentro. Datemi da bere
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sponsali. Arrivato quel giorno, mentre le dame di corte abbigliavano da sposa la regina, s'accòrsero, con grande meraviglia, che avea le carni dure
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E gli scatenò dietro i cento mastini di suo padre. Ma sì... il Re era sparito. Con quell'olio le carni della Regina tornarono subito morbide, e si
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. — La sera tornò Re Sole, e lei gli domandò: — Maestà, che cosa avete visto nel vostro viaggio? — Ho visto tagliar la testa a una Regina e strangolare
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padre, che sarebbe stato felice di vederla Regina, le domandò: — Non ti senti nulla? — Nulla. Che cosa dovrei sentirmi? - Il povero Re, gli parve di
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In casa del ciaba trovarono una granata fitta in mezzo alla stanza, e il Re disse ai ministri — Ecco Sua Maestà la Regina! - I ministri, stupefatti
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vecchina: — Ah, vecchina mia! mi han rubato anello. — Non ti disperare, non è nulla. Quando il Re avrà sposato, appena la Regina sarà entrata nel suo
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Reginotta, la chiusero in un granaio, e il giorno dopo condussero la loro figliuola al palazzo reale. Il Re e la Regina, sentita quella storia della fata
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n'accorgessero, e la Reginotta in quattro salti andò a presentarsi ai suoi genitori. Come la videro, il Re e la Regina capiron subito l'inganno. E sentito
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era trascorsa una settimana, che il Re riceveva un avviso: — Domani, allo spuntar del sole, si trovasse presso il bosco, colla Regina, con la corte e
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Nano gobbo e sbilenco? — Non intendevo dir questo; ma.... chi dà la sua parola la dovrebbe mantenere. - Anche la Regina non viveva tranquilla: — Quel
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: — Ah! ah! ah! - È a vedergli fare a quel modo, tutta quella gente ch' era lì, cominciarono a ridere anch' essi, e poi perfino la Regina: — Ah! ah! ah
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sformate, chi avrebbe avuto il coraggio di riportarle alla Regina? Tizzoncino tornò a casa piangendo e rammaricandosi. — Che cosa è stato, figliuola
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. Giusto in quei giorni la Regina avea posta una gallina, e alle uova messe a covare aggiunse anche quello. Ma la chioccia non lo covò. Il Re fece
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, come se non gli avesser mai tirato il collo e non lo avessero mai pelato e abbrustolito. Il cuoco corse dalla Regina: — Maestà, il galletto è risuscitato
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stette tranquillo, e di lì a poco si sposò colla Reginotta di Spagna. Poi diventarono Re e Regina, e fecero un po' di bene. E la fiaba finisce.
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, e aperse bottega dirimpetto al palazzo reale. La Regina volea comprar delle gioie e lo mandò a chiamare. Quello andò, e in uno scatolino a parte ci
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— Ed ora che fare ? Come tornare indietro con quella mostruosità? - Risolse di tornar di notte, perchè nessuno lo vedesse. La Regina, accortasi di
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Giunti davanti la grotta, il bel giovane picchiò. — Chi siete? Son io e Serpentina. — Chi volete? — La Fata Regina. - La grotta si spalancò, e si
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colla Regina, come se la colpa fosse stata di lei, e la maltrattava: — Non era buona a fargli un figliuolo, neppure di terra cotta! — La Regina
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preparativi, poi, secondo le istruzioni del mago, mandò a chiamare la mamma del bimbo a palazzo reale e la fece sedere a lato della Regina. Il puttino
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presentarsi: — Sua Maestà che cosa comandava? — Comando e voglio la tua figliuola per sposa. Lei diventerà Regina e tu ministro di palazzo reale. — Maestà, c
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divorava cogli occhi, mentre quella ballava. Dovea fare proprio un grande sforzo per non slanciarsi ad abbracciarla e non dirle: Sarai Regina! La
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abitava su, nelle stanze reali; pranzava a tavola col Re, colla Regina con tutta la corte, e prima di toccar le pietanze, metteva da parte i meglio
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— Nel canile. L' altra abita nel canile. - Il Reuccio, stupito, scese giù insieme col Re e con la Regina, e trovò Testa-di-rospo nel canile
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megera. Accecata dal furore, la Regina pensò: — Ora entro, e, mentre dorme, la strozzo colle mie mani. - Ma il muro si richiuse a un tratto, e lei vi
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. Possibile che quel Ranocchino pesasse tanto? Colmarono d' oro il piatto ma la bilancia non lo levava. La Reginotta e la Regina si tolsero gli
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E bandì feste reali per otto giorni. Poi, siccome era vecchio, volle lasciare il regno. E il Re Pesciolino e la Regina Senza-orecchie regnarono a
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— Maestà, ho il rimedio per guarir la regina. Ma prima facciamo i patti. — Oh, bravo! facciamo i patti. — Se nascerà un maschio, lo terrete per voi
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, la Regina cominciò a urlare: — E la figliuola? E la figliuola? Calò giù un' aquila, l' afferrò cogli artigli e la portò via. — Ah! figliuola mia! Non
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, figliuola, — disse la Regina sotto voce. — Quel gomitetto è il Lupo Mannaro. Ti s' è mostrato a quel modo per non farti paura. Ma ora che sei grande, fra
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, diventò bianco come un panno lavato. — Ah! la nemica mia! Son morto! son morto! — La Regina e la Reginotta si voltarono e, invece della vecchiarella
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IL LUPO MANNARO C'era una volta un Re e una Regina che non avevan figliuoli e pregavano i santi, giorno e notte, per ottenerne almeno uno. Intanto
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TESTA-DI-ROSPO C' era una volta un Re e una Regina. La Regina partorì e fece una bambina più bella del sole. Insuperbita di questa figliolina così
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SENZA-ORECCHIE C' era una 'volta un Re che avea una bimba. La Regina era morta di parto, e il Re avea preso una balila che gli allattasse la piccina
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SERPENTINA C' era una volta un Re e una Regina. La Regina era incinta. Un giorno passò una di quelle zingare che van dicendo la buona ventura, e il
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LA FIGLIA DEL RE C'era una volta un Re e una Regina, che avevano una figlia unica, e le volevano più bene che alla pupilla de' loro occhi. Mandò il
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ciaba. Ma il popolo, che è maligno, potrebbe chiamarla: la regina Ciabatta.... Maestà, non sta bene: rifletteteci meglio. — Il Re rispose: — La figliuola
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ministri gli dicevano: — Maestà, il popolo desidera una Regina. — E lui rispondeva: — Prenderò moglie l' anno venturo. Passava l'anno, e i ministri
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, sarai regina se Dio vuole! — E Tizzoncino che faceva l' uovo: — Se lo dicevano che erano ammattite! - Ogni notte così, fino alla mezzanotte: — Spera di
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saluto! — La vecchia le fece un inchino e sparì. Tornati a casa, la sorella maggiore, pavoneggiandosi disse alle altre due: — Diventerò Regina! E voi mi
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LA FONTANA DELLA BELLEZZA C' era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola bruttissima e contraffatta della persona, e non se ne davano
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IL CAVALLO DI BRONZO C' era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola più bella della luna e del sole, e le volevano bene come alla
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accorsero da tutte le parti, e gli fecero ressa attorno. Lui cominciò: — C' era una volta un Re e una Regina, che non avevano figliuoli, e facevano voti e
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La carpa (o regina) é anche un buon pesce d’acqua dolce, ma le sue carni sono variamente stimate. Il luccio, ad eccezione di quello che vive nelle
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Insegnante di Cucina nella scuola professionale femminile «Regina Margherita» in Roma [immagine: due donne incucina] [immagine: marca da bollo
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