Verso il finire della discussione generale, il delegato americano Gibson ha chiesto alla Commissione se essa si ripromette di giungere a un rapporto
3) del rapporto tra il proprietario e la cosa (se questi ne abbia il possesso, ecc.).
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ed il rapporto così espresso significa che D è una classe formata riunendo a con altri elementi.
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«Il rapporto di due grandezze (omogenee) è il concetto astratto della loro coppia, in quanto si consideri uguale ad ogni altra coppia di grandezze
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concepiamo un rapporto espresso dicendo che: le classi A e B hanno qualche elemento comune.
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Pertanto nella idea generale della sostanza incontriamo soltanto quella fiducia generica che ci spinge a complicare un rapporto poco variabile, con
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Anche dal rapporto di causa, positivamente inteso, esula ogni idea di rigorosa invariabilità.
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1) il riconoscimento relativo ed approssimato di un rapporto reale invariabile o, se si vuoi essere esatti, poco variabile;
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2) una fiducia generica che dietro il rapporto suddetto, e come integrazione di esso, possa scoprirsi qualcosa di più fisso;
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si deve intendere per energia elettrica, magnetica, fotica, chimica, ecc., e si riesca quindi ad esprimere un rapporto fisico più complesso ed
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L'esempio sopra addotto si trova interpretato talvolta in questo senso: si ritiene che il rapporto causale debba consistere in una successione
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Si può parlare in questo senso di una realtà obiettiva della Logica, la, quale implica un rapporto invariabile e condizionato fra le leggi del
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previsioni contenute nella conoscenza del «perchè», soprattutto in rapporto alle possibili variazioni degli elementi che entrano a costituire la causa.
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Questa spiegazione riduce dunque il rapporto causale dato ad una serie di cause immediate o elementari subordinate l'una all'altra, dove si pensa la
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Se un rapporto fenomenico preso implicitamente come invariante non può più considerarsi tale in un certo ordine di considerazioni, la sua non
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In qual modo si lascierà spiegare il rapporto fra certe leggi del pensiero ed il mondo fenomenico, che è implicato nella realtà obiettiva della
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Il rapporto fondamentale è che «le proprietà reali degli insiemi di oggetti, sotto certe condizioni d'invarianza di questi, vengono espresse dagli
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Vediamo in qual modo le ipotesi adottate sul meccanismo del processo logico permettano di spiegare il rapporto fra le leggi del pensiero ed i fatti
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; tale rapporto di dipendenza costituisce nel suo vero senso fisico l'omogeneitàdello spazio.
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Importa di fissare questo punto: le verifiche indirette, legate alla supposizione di un rapporto geometrico, hanno un senso nonostante
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splendido rapporto sullo stato generale delle scienze pubblicato per l'Esposizione di Parigi del 1900.
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Ma, poichè una discussione approfondita sul movimento pone in rapporto
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, in rapporto a possibili esperienze tattili, visive, ecc.
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Si assegna così una determinazione quantitativa del rapporto causale che le più elementari esperienze fanno conoscere tra forza e moto, e vi compare
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La prima via non conduce ad una definizione puramente determinata, ma mette in luce un fatto importante cioè un rapporto fra le trasformazioni fisico
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Basandosi sui postulati precedenti si può porre la Definizione: il rapporto delle masse di due punti materiali è il rapporto inverso delle
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suddette, ma non loro rapporto).
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il rapporto della accelerazione di C a quella di A + B è la somma dei rapporti delle accelerazioni di C ad A e di C a B.
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resta infatti determinata a priori una delle costanti arbitrarie dell'integrale, in rapporto al sistema di riferimento. E per restituire alla legge
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possibilità di stabilire fra tali oggetti un rapporto (misura dell'uno rispetto all'altro).
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Qui si deve riflettere che la fiducia di trovare una misura dell'intensivo, in rapporto ad un aspetto essenziale dei fenomeni, raggiunge intanto
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Le definizioni date hanno un significato positivo in rapporto ad esperienze possibili, a parte la difficoltà pratica di misurare la forza elettrica
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la teoria della gravitazione, in rapporto all'Astronomia planetaria.
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Dagli sviluppi dei precedenti paragrafi abbiamo già tratto un primo ordine di conclusioni in rapporto alla verificazione della Dinamica; ne deduciamo
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Fra il sapere da una parte, il sentire e il volere dall'altra, passa questo rapporto: Il sapere è indipendente dal sentimento e dalla volontà, poichè
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fisiologo perviene apprezzando certe differenze in rapporto ai fini della vita.
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tuttavia gli esempi sopra citati non hanno che un rapporto indiretto colle vedute intorno alla costituzione del germe.
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In che rapporto stanno tali affermazioni col principio cartesiano che tutto, nel mondo fisico, si spiega coll'estensione ed il moto?
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Il ricordo del fatto, se esso fu percepito, conserva già un certo rapporto associativo determinato fra le sensazioni rievocate. Ma, indipendentemente
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Ma la credenza di cui si tratta, implica qualcosa di più che questo rapporto puramente esterno; vi si aggiungono taluni elementi che distinguono il
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compiuta, ma ai due fatti bruti si aggiunge il loro rapporto di successione, concepito come invariabile.
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Se la lunghezza della circonferenza deve essere costruibile nel modo accennato, il numero che esprime il rapporto di questa al diametro, deve godere
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Si è così eliminata ogni condizione estranea al vero rapporto costituente il fatto, per ritenere soltanto questo rapporto, il quale acquista quindi
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Nei quali si palesa un rapporto invariabile di successione o di coesistenza, secondo che si tratti di fenomeni riguardati nell'aspetto dinamico o
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diverse, in rapporto ai più disparati giudizii apprezzativi. Che cosa esprime questa parola?
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Anzitutto, ad ogni fatto, in quanto contiene un invariabile rapporto di coesistenza o di successione, si lega un certo sentimento di necessità, che
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acquista un interesse soltanto dal rapporto con altri avvenimenti.
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Ora un rapporto siffatto resta stabilito dal principio della conservazione dell'energia, per cui appunto il moto perpetuo, come esso è comunemente
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Considerata la questione nel suo aspetto più largo, la domanda del moto perpetuo si palesa come quella di un particolare rapporto fra gli elementi
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Il rapporto fra la deduzione e l'induzione, così intese, risulta bene chiarito relativamente al processo conoscitivo, se ci si riferisce allo schema
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