esperimenti consistenti nel far sviluppare uova artificialmente private del nucleo (uccidendolo con i raggi X) e fecondate da spermî di altre specie (P
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di due X saldati per una estremità. Recentemente Bridges e Garritschewsky (1927) sono riusciti a rompere, per mezzo dei raggi X, la saldatura dei due
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° e di 21° e un minimo in corrispondenza di 25°; i limiti della oscillazione sono 6 % e 18 %. Anche i raggi X possono alterare la percentuale di
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Con i raggi ultravioletti (Lukas e Stark, 1931) e con un reattivo delle sostanze proteiche (Ellenhorn, 1934; reattivo di Millon) sembra poi che si
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Il Muller scoprì nel 1928 che, per mezzo dei raggi X era possibile spezzare i cromosomi, e che i pezzi spesso si attaccano ad altri cromosomi non
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Abbiamo già accennato all’azione della temperatura e dei raggi X sullo scambio. Recentemente è riuscito a G. Friesen (1933) di ottenere con i raggi X
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rotazione di 180° di determinati pezzi di cromosomi, si ottengono parimenti con i raggi.
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La rottura dei cromosomi (che si ottiene con una certa frequenza con l’azione dei raggi X) fra due loci noti permette di situare i loci dall’una e
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provocabile con i raggi, e che consiste nella scomparsa di un tratto più o meno esteso di un cromosoma. Negli eterozigoti si vede allora che la fusione
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che si possono ottenere sottoponendo i gameti o gli embrioni a particolari azioni fisiche o chimiche (azione dei raggi X, sali diversi). Questi fatti
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che arrecò il più notevole contributo a questi studi, con i classici esperimenti di irradiazione con raggi X della Drosofila, che furono resi di
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d’onda (raggi X, raggi γ) e anche di raggi corpuscolari (raggi β, raggi catodici e raggi α) si può aumentare in modo molto considerevole (fino a 150
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, nella serie degli alleli multipli, dei geni cosiddetti labili, si erano trovati varî casi del genere. Col mezzo dei raggi X è riuscito al Timoféeff
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Uno dei fenomeni più notevoli messi in luce da queste ricerche è la proporzionalità diretta della frequenza delle mutazioni alla dose di raggi usata
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proporzionale alla capacità di «ionizzazione», delle varie dosi, indipendentemente dalla lunghezza d’onda dei raggi. Le radiazioni a onde corte
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raggi di diversa lunghezza d’onda.
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si indica con R. In tal modo si può paragonare l’azione di raggi di diversa lunghezza d’onda. . Per radiazioni di breve lunghezza d’onda (X o γ) il
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Stando a questa teoria, anche i raggi «corpuscolari» come i raggi catodici o i raggi β del radio (elettroni), e i raggi α (che sono costituiti da
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radiazione naturale (radioattività dell’ambiente + raggi cosmici). Data la proporzionalità della frequenza delle mutazioni alla dose di raggi, si può
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però anche di quelle che consistono nell’acquisto di caratteri nuovi, e che lasciano inalterata, o aumentano, la vitalità dell’organismo. I raggi
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Queste aberrazioni, come le mutazioni geniche, si verificano spontaneamente, ma molto di rado; anche di esse i raggi ionizzanti aumentano di molto la
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Un altro modo di ottenere lo sviluppo aploide consiste nel trattamento degli spermî o delle uova, prima della fecondazione, con i raggi X o con
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, producendo duplicazioni o deficienze nel cromosoma X con i raggi, hanno potuto saggiare l’importanza di ogni sua parte nella determinazione del sesso, e
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(mutazioni da raggi, da temperatura, ecc.) questa non avviene nel senso voluto dalla teoria lamarckiana. Le «somazioni» non sono trasmissibili
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Il Dubinin (1934) è riuscito, per mezzo di trasposizioni prodotte dai raggi X, ad ottenere un ceppo di Drosofile con tre sole, anziché quattro
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Fig. 5. – Istogramma (o poligono a scala) e poligono di frequenza del numero dei raggi della pinna caudale di 703 Pleuronectes (Tab. II, pag. 43) e
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Pirocchi, L. - Mutazioni ottenute in Macrosiphum rosae mediante Fazione dei raggi X. R. B. XV, 1933.
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Tabella II. - Numero dei raggi della pinna caudale di 703 Pleuronectes dello Skagen (sec. C. G. Petersen)
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