altri, s'accoccolava dietro una stia e imitava l'anelito rabbioso d'uno per cui volere non è potere, con una perfezione insuperabile: un vero artista
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risa rattenute, in sibili sottili, e si smorzava in fruscii leggerissimi, e poi, páffete! uno schiaffo rabbioso, e poi un'altra volta un mormorìo di
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morta straziata dall’umiliazione, dall’annunzio di tante sventure, dai rimproveri del marito. Giovanni II attende rabbioso a meditar da lontano le
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di bianco in nero. Sempre inquieto, distratto, stizzoso, rabbioso, insofferente e svogliato negli affari, freddo fin nelle cose di religione, sarebbe