levarsi da letto, perché le dita gli si contorcevano. Se fosse restato un altro momentino, avrebbe conficcato in quelle belle carni, rabbiosamente le unghie
: venite. Grazie! Ebe". Lo feci rabbiosamente in brani, indi apersi i cristalli e rimasi lí a guardare quei pezzettini di carta che brillavano
parte per meglio udire non solo, ma anche per vedere. L'Emilia era stesa sulla poltrona, cogli occhi bassi, il viso contratto, e rodeva rabbiosamente
tornò a urlare, a turbinare, a squillare piú potentemente, quasi piú rabbiosamente degli altri giorni. E alla fremente musica del Wagner tenne dietro