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della Luna deve essersi in conseguenza, di esso raffreddata incomparabilmente più che non le calotte polari, deve essere quindi stata soggetta a
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Non è impossibile quindi che anche sulla Luna una certa vita possa esservi, ma se vita esiste, essa ha certissimamente forme diverse dalle vite che
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L'orbita di Nettuno, nelle proporzioni per ipotesi qui sopra immaginate, avrebbe un diametro di 3866 metri, e tale sarebbe quindi, nelle proporzioni
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realmente sono, e vedrebbe quindi i pianeti descrivere perpetuamente con moto quasi regolare delle circonferenze di circolo, o delle curve pochissimo
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Durante la sua rivoluzione attorno al Sole, Mercurio presenta quindi delle fasi simili a quelle della Luna, e da questa si differenzia solo in ciò
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Venere si muove attorno al Sole in un orbita più piccola di quella della Terra; le apparenze prodotte dal suo moto si possono quindi desumere, così
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122. Quando Venere si trova, per noi, a Sinistra del Sole e tramonta quindi dopo di esso, la vediamo brillare la sera nel crepuscolo, e le diamo
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Se ci riesce quindi. ciò che non è difficile, a misurare sulla Terra l’ampiezza e la lunghezza di un suo arco anche breve di circolo massimo, di un
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debolissima convessità, e la Terra, il cui contorno è circoscritto per ogni verso da simili curve, dev'essere quindi un corpo rotondeggiante di
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Poco di certo possiamo quindi dire sulla natura delle macchie oscure; meno ancora possiamo ricavare, dalle osservazioni almeno fatte fin qui intorno
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incertezza ancora, ritenere uguale a 0,97 del diametro terrestre; la sua superficie e il suo volume sono quindi certamente di poco più piccoli della
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Della superficie di Venere poco quindi si conosce, e ciò probabilmente in causa della densa sua atmosfera che, potentemente illuminata dal Sole
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È questo quanto appunto affermò nel 1890 lo Schiaparelli, e che riceverebbe quindi dalle osservazioni di Lowell una riconferma.
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presentare quindi ad essa diversi aspetti.
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140.II quarto pianeta, in ordine di distanza dal centro del Sistema, e quindi il primo dei pianeti, rispetto alla Terra, esterni o superiori è Marte
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abitasse; i giorni della Terra e di Marte hanno quindi press'a poco la stessa durata.
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intorno al Sole determina il nostro anno, e l'abbiamo dimostrato nel paragrafo VII del capitolo primo; 687 giorni terrestri rappresentano quindi ciò
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V'è quindi una grande analogia fra Marte e la Terra, e questa analogia sarà vieppiù confermata da quanto si dirà qui sotto.
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nevi polari, esse subiscono variazioni dipendenti dalle stagioni o dalla più o meno intensa irradiazione del Sole a cui van soggette; supporre quindi
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sezione. La rete alla quale nel loro insieme i canali danno origine (fig. 31 bis) non ha quindi nulla di stabile, e ad epoche poco lontane presenta
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richiedono, oltrechè potenza non comune di cannocchiali, condizioni di atmosfera molto buone ed eccezionali. A portare quindi qualche luce sulle nozioni stesse
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speciale del grand'asse delle orbite loro. Fu quindi sottoposta ad attento esame l’orbita del satellite Ariel (v. il n. 166), e si trovò che il moto
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strato d'intensa luce, al quale si usa dare nome di fotosfera. La fotosfera è quindi la superficie luminosa che apparentemente contermina Sole. Vista con
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prima disparizione. La macchia ha quindi girato dietro il globo solare nell'intervallo di tempo compreso fra la sua scomparsa e la sua riapparizione
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Ci sono quindi argomenti che permettono di pensare con qualche fondamento; essere l’elio un prodotto del radio; essere la presenza dell'elio nel Sole
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principali, ma che la diversa natura dei tipi spettrali e quindi la diversa costituzione fisica delle stelle ha una relazione non dubbia col colore loro.
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229. Le stelle dànno, come il Sole, uno spettro luminoso, solcato da righe oscure. Nella loro costituzione essenzialmente non differiscono quindi dal
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circolo massimo della sfera terrestre e quindi la
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Può quindi affermarsi di molte stelle che esse si muovono nello spazio secondo una propria direzione, con una velocità loro propria. Il moto del Sole
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Il circolo descritto nella rotazione da Q, ossia l’equatore, si vedrà in tutta la sua forma e grandezza, e quindi come circolo QABC della fig. 5
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256. Le nebulose sono quindi in uno stato fisico totalmente diverso da quello delle stelle e del Sole.
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261. Non basta quindi all'astronomo fotografare la piccola immagine che si forma al fuoco di una lente ordinaria, ridurre in seguito a dimensioni
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Le lenti ordinarie costrutte per i nostri cannochiali non possono quindi essere senz'altro applicate alla fotografia, e specialmente alla fotografia
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Importava quindi verificare se la Corona emette questi raggi termici in quantità notevole, ed è quanto appunto si fece in Ispagna durante la eclisse
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quella del circolo ABCQ; il luogo p fa quindi nell'istesso tempo una strada più corta che non il luogo A, e necessariamente gira con velocità minore di
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direttamente e più difficili ancora ad essere descritti con precisione. È naturale quindi che con ogni studio siasi cercato di ottenerne per mezzo della
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quindi tutto nell'ombra, analogamente a ciò che già si è notato a proposito della palla montata sul tornio.
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Sole e della Terra e può quindi rappresentare di profilo o in proiezione il piano dell'orbita terrestre.
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reale della Terra, rotatorio quindi dev'essere il conseguente moto apparente della vòlta celeste.
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Non è quindi in mezzo a monti, e neppure al piano che noi potremo giudicare con fondamento della vera figura della superficie terrestre; rechiamoci
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di 24 ore (capi 43, 48). Le zone glaciali formano quindi attorno ai poli due calotte le quali si estendono sopra ciascun emisfero dal rispettivo polo
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Gli spazii compresi fra i tropici e i circoli polari costituiscono le due zone temperate, le quali si estendono quindi, su ciascuno dei due emisferi
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di Boote), sembrano aggirarsi intorno alla stella polare, così come appare dalla fig. 20 qui di contro. Esse hanno quindi due culminazioni, entrambe
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la visuale PQ tangente in B alla linea OBD, e non vede quindi che la porzione di mare compresa fra i punti O e B. Finchè una nave è in A o in B essa
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La Luna in tal momento dista quindi dal Sole di un mezzo arco diurno e presenta mezzo il suo disco illuminato (F' nella figura), colla convessità
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questo non è illuminato ed è quindi assolutamente oscuro.
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la macchia centrale circolare oscura, una porzione soltanto del disco solare manda i proprii raggi, e quella porzione sola quindi è visibile a chi si
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parte equivale a 1: 1865 del diametro apparente lunare ed è all'occhio nudo assolutamente invisibile; 1863 metri rappresentano quindi una dimensione
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l'emisfero per noi sempre invisibile. Uno spettatore collocato nel Sole vedrebbe quindi successiva
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3482 chilometri, un poco più che un quarto (0,273) di quello della Terra. Occorre quindi 50 volte circa il volume della Luna per formare un globo
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