Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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e nemmeno i vostri compagni. Il gesto di Balilla è stato  quello  della disperazione. I balilla di oggi non debbono
che i balilla di oggi facciano onore all'Italia, come  quello  antico, con la forza dell'animo, l'onestà e soprattutto -
era una volta una vecchia che campava di elemosina, e tutto  quello  che buscava, lo divideva esattamente: metà lei, metà la sua
bianco e l' altro nero. La vecchia andò fuori per venderli.  Quello  bianco lo vendè subito; quello nero, nessuno voleva credere
andò fuori per venderli. Quello bianco lo vendè subito;  quello  nero, nessuno voleva credere che fosse uovo di gallina. La
Bush? - Beh ... sì, anche lui. - Ma allora pure Bill Gates,  quello  dei computer! - Pure quello. - Mitico! Bill Gates, l'uomo
si volse ai servi e, accennando a Gesù, disse: - Fate tutto  quello  ch'Egli vi dirà. C'erano lì sei grandi vasi, preparati per
era avvenuto, trovò che quel vino era assai migliore di  quello  servito fino allora. Questo fu il primo miracolo di Gesù, e
Il Signore li accoglie, li esamina, ne fa due mucchietti:  quello  dei giorni buoni, quello dei giorni cattivi. Guai se il
li esamina, ne fa due mucchietti: quello dei giorni buoni,  quello  dei giorni cattivi. Guai se il primo supera il secondo!
piccini. Il Re non aveva voglia di ridere; ma come vide  quello  sgorbio, non seppe frenarsi. — Che cosa voleva? — Maestà, —
Il Re e la Regina non osavano credere: dubitavano che  quello  sgorbio si facesse beffa di loro: pure andarono. E allo
in quando, gli domandava: — Maestà, e le mie nozze? — Ma  quello  cambiava discorso: da quell'orecchio non ci sentiva. —
passava, e che sfiatava all'alto per un camino simile a  quello  delle fornaci. Con quello in testa il conte, e davanti ben
all'alto per un camino simile a quello delle fornaci. Con  quello  in testa il conte, e davanti ben insciarpato benché di
ora è mia. — Il Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a  quello  zoticone? — Domanda qualunque grazia e ti verrà concessa.
ora è mia. — Il Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a  quello  zoticone? — Quello è il tesoro reale: prendi quello che ti
si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a quello zoticone? —  Quello  è il tesoro reale: prendi quello che ti piace. Quanto alla
a quello zoticone? — Quello è il tesoro reale: prendi  quello  che ti piace. Quanto alla Reginotta, néttati la bocca. —
le fatiche mie son sparse al vento. — Chi è il tuo padrone?  Quello  zotico? — Quello zotico, Reginotta, è più Re di Sua Maestà.
sparse al vento. — Chi è il tuo padrone? Quello zotico? —  Quello  zotico, Reginotta, è più Re di Sua Maestà. — Se fosse vero,
la Reginotta: — Maestà, non voglio; vo' rimanere ragazza. —  Quello  montò sulle furie: — Come? Diceva di no, ora che avea
sbellicare dalle risa, Baconchi e Rubino, due pagliacci. -  Quello  si chiama come te - disse Anselmuccio ridendo. - No! io mi
- disse Anselmuccio ridendo. - No! io mi chiamo Cherubino e  quello  si chiama Rubino - rispose Cherubino senza degnarsi di
il porto d'armi di rivoltella? - No - rispose Baconchi - ho  quello  di ricottella!
bambini bellissimi e quieti: il loro fiato sapeva di fiori.  Quello  di uno sapeva di timo. Quello di un'altra sapeva di rose.
loro fiato sapeva di fiori. Quello di uno sapeva di timo.  Quello  di un'altra sapeva di rose. Quello del terzo, chissà se
di uno sapeva di timo. Quello di un'altra sapeva di rose.  Quello  del terzo, chissà se femmina o maschio, sapeva di calicanto
cedere nei primi momenti della sorpresa. Nell' agosto di  quello  stesso anno una magnifica vittoria arrise alla bandiera
mascherato e gli assesta un paio di diretti al mento. Ma  quello  lo scaraventa subito contro il muro. Mezzo stordito,
con una doppia presa alla nuca, ad abbandonare la lotta; ma  quello  riesce sempre a sottrarsi alla stretta e tenta con le mani
sotto l'ascella e stringe forte, sempre più forte!  Quello  mugola per il dolore; ma non mugola soltanto: Alo non può
all'ultimo istante il pugnale gli viene strappato di mano.  Quello  non può girarsi e quindi non sa chi sia improvvisamente
tanto basta perché l'avversario gli sfugga. A balzi felini  quello  vorrebbe uscire dal capannone, scavalcando il groviglio di
suo bastone nodoso fra le gambe, facendolo cadere bocconi.  Quello  si rialza però subito e scompare nella notte. I suoi
le calze e nessuno di loro sa soffiarsi il naso. È proprio  quello  che mi ci voleva! — E allora, adesso che hai trovato
le mani su tutte le pentole, i bricchi, i mestoli e tutto  quello  che trova in dispensa. È bravissimo ed è capace di suonare
ridere fin le galline. Così c'è il tempo di lavorare,  quello  di mangiare e quello di riposarsi. Or bene, fa ogni cosa
Così c'è il tempo di lavorare, quello di mangiare e  quello  di riposarsi. Or bene, fa ogni cosa secondo il suo tempo.
sorprese e percuote scrupolosamente, sorridendo, tutto  quello  che gli passa per le mani. L'ultima volta, a parte i
formare i quadrati, e solo all'ultimo momento si pose in  quello  di essi, che prima degli altri avrebbe ricevuto l'urto
alle sue faccende quotidiane; anzi facendo servire queste a  quello  scopo, imparando qualche cosa a ogni proposito,
continuo ripetersi delle occasion in cui si può spendere  quello  che s'è guadagnato E non mi dica neppure che è uno studio
vantaggio per l'avvenire, non per gli uomini ma turi, a cui  quello  stimolo manca. No; bisogna pure che ci si trovi un piacere
è questo? — Maestà, di gallina. Quanto lo fai? — Maestà,  quello  che il cuore v' ispira. — Datele cento lire. - La vecchina,
notti. I ritratti crescevano, in forma e colore: lentamente  quello  di Maometto, cesellato al mattutino; lentamente quello
quello di Maometto, cesellato al mattutino; lentamente  quello  segreto di Amilah, miniato ogni notte. Per l'uno e per
piú onore, insieme, ai due soggetti e al loro pittore.  Quello  di Amilah, tuttavia, giunto come estasi centripeta dai
vedendo il regalo più bello, si metteva a strillare: —  Quello  lì lo voglio io! — E Testa-di-rospo glielo dava. Passato
- Ma la Gigliolina, contati i diamanti e visto che in  quello  di Testa-di-rospo ce n' era uno di più, comincia a
ce n' era uno di più, comincia a strillare: —  Quello  lì lo voglio io! — La Regina non permise. che lo toccasse.
Gigliolina continuava a strillare, e pestare coi piedi: —  Quello  filo vogliò io! quello lì lo voglio io!— Accorse il Re e
a strillare, e pestare coi piedi: — Quello filo vogliò io!  quello  lì lo voglio io!— Accorse il Re e disse: — Non ti persuadi
lo voglio io!— Accorse il Re e disse: — Non ti persuadi che  quello  è un po' più grande? Provalo, e vedrai. - E stava per
vuoi proprio bene ai genitori, devi cercare di far sempre  quello  che ti dicono; devi ricordare i loro avvertimenti, devi
I genitori, lo sai, si adoperano pel tuo bene; tutto  quello  che ti dicono, lo dicono per bene: ascolta dunque i loro
giornate: il desiderio di sperimentare un silenzio nuovo,  quello  del fiore davanti ad uno sguardo. Quando madre Pia aveva
aveva preso la giovane monaca di sapere se non fosse  quello  della visione: quello che aveva parlato, sotto il
giovane monaca di sapere se non fosse quello della visione:  quello  che aveva parlato, sotto il temporale, di uno spegnibile
di Gesù vale anche per noi. Quindi il nostro primo dovere è  quello  di conoscerli bene, anzi di mandarli a memoria e di
i suoi quattrini, voleva abbracciarlo come un figliuolo; ma  quello  corse prima dalla sua mamma e non sapeva staccarsela dal
Andò di là, bucò un altro soldo e diede questo in cambio di  quello  al cenciaiuolo. Ma gliene incolse male. La prima volta che
che amava di sincero affetto. Il sogno di Carlo Alberto era  quello  di mettersi alla testa degl' Italiani per cacciare gli
come foste una sola famiglia. Ognuno faccia agli altri  quello  che vorrebbe fosse fatto a lui, e non faccia agli altri ciò
coloro che vi perseguitano. Io terrò come fatto a me stesso  quello  che farete a pro degli altri, e ve ne compenserò
Fra tante migliaia di pesci va a pescare per l' appunto  quello  lì! Eppure bisognava pescarlo. Prese canna, lenza ed amo, e
un ambasciatore, ma l'ambasciatore tornò presto: —  Quello  dice che siamo matti. La sua figliuola l' ha lì, chi
quel che luce. Il pane dell'operaio non è men duro di  quello  del contadino; ogni stato ha le sue spine; forse quello del
di quello del contadino; ogni stato ha le sue spine; forse  quello  del coltivatore ne ha meno degli altri; quindi non c'è
pei figlioli che riescono male. Dunque tuo primo dovere è  quello  di essere onesto, e virtuoso. Un paese s'arricchisce, e
C'è posto per tutti; e ognuno deve occupare onoratamente  quello  che gli è assegnato. Il tuo posto, o giovinetto, è
se era stupida? E stette ad ascoltare, con gli occhi in su,  quello  che le diceva Caterinuccia. - Sei stupida e anche brutta, -
osserverò bene come si comportano a tavola e poi sceglierò  quello  che mi piacerà. - Il Principe fece il bando, e siccome
da dosso, anzi, quando anche non voleva, era costretta da  quello  sguardo ad accostarsi a lui e ad abbassare gli occhi. Un
rinchiusa per tutta la vita nella torre, un po' per  quello  sguardo affascinante che pareva le comandasse: «Devi
e hanno feudi a bizzeffe, sei proprio andata a scegliere  quello  che non si sa chi sia, nè di dove venga! - Eppure è il solo
me, che scelta ho fatta! Povera me, che scelta ho fatta!  Quello  m'inghiottirà in un boccone come inghiottisce i polli;
m'inghiottirà in un boccone come inghiottisce i polli;  quello  non è un cristiano, ma un animale! - Mentre piangeva così,
- Per questo inghiottisce i polli interi e ha negli occhi  quello  sguardo di serpe! - Sicuro, e io piango perchè ti voglio
mangiatoia. Ed ecco apparve una schiera di angeli, vicino a  quello  che aveva portato il grande annuncio; e tutti uniti
dell'ora secondo 24; il valore della lira è multiplo di  quello  di un soldo secondo 20; ecc., ecc. Fra i multipli di una
giorno secondo 24; il valore di un soldo è sottomultiplo di  quello  della lira secondo 20; ecc., ecc. Fra i sottomultipli di
- È una stupida, - disse Caterí, - non capisce nemmeno  quello  che le hai detto. La povera Bellissima piegò la testa in
non annoiarsi, fingeva di andarle dietro e di vedere tutto  quello  che Rosetta faceva. Ecco, Rosetta va al primo cancello e
la mungitura e i ragazzi guardarono contenti di assistere a  quello  spettacolo così primitivo, ma nello stesso tempo eterno.
dai vantaggi che ne ricaverai. Primissimo dei quali sarà  quello  di pensar meglio, perchè dal parlar chiaro, proprio,
cui gli siamo grati. E ti sarà incoraggiamento e compenso  quello  ch'io molte volte osservai ed osservo: che è per quasi
terra. Per farci un'idea di Dio Creatore, guardiamo prima  quello  che può fare l'uomo. Lo scultore cava una statua da un
acido carbonico nell'aria. Quest'acido carbonico è  quello  stesso gaz che si svolge dalla fermentazione del mosto
se non venisse spogliata del gaz nocivo, e rifornita di  quello  buono. E ciò fanno le piante: esse respirano acido
- Giugno è il mese dei raccolti. Anche voi raccoglierete  quello  che avrete seminato, bambini. Chi ha seminato vento,
- Tu sei un asino ignorante. - Ma asino è sempre asino. -  Quello  è andato a scuola. Cherubino non era convinto. - E perchè
i suoi esercizi. Era un asinello bigio, quasi eguale a  quello  dell'erbivendola che stava di fronte alla scuola, ma molto
né dove vai, né che cosa porti. Prenderai lo stradone,  quello  che conduce all'Albero bianco, e andrai fino in cima alla
lo riconoscerai, perché è sciancato. Ti dirà: - Sei tu  quello  delle fave? - E tu risponderai: - Sissignore. Le volete? -
il panciotto. - Bada però: se colui non ti dice: - Sei tu  quello  delle fave? - tu devi far finta di niente, quasi fossi là
un cenno con gli occhi. Aspetta ch'egli ti dica... - Sei tu  quello  delle fave? Ho capito - disse Cuddu con gravità che fece
libertà ai propri sudditi; aiutare con le proprie milizie  quello  di essi, che si fosse assunto il maggior peso della prima
chiedo in favore di raccogliermi il fuso, e se lo fa,  quello  sarà lo sposo mio. - Di lì a un momento passò un bellissimo
giorno e notte. Ora ho detto fra me: «Se mi cade il fuso,  quello  che me lo raccoglie deve essere il mio sposo.» - Guarda che
l'anello lucente della sua maestra e lo confronta con  quello  dimesso della mamma. Quasi le sembra una ingiustizia. Si
e un timone di tre, ma questo è volto in senso contrario a  quello  del Gran Carro. La stella polare è l'ultima stella di
La Regina volea comprar delle gioie e lo mandò a chiamare.  Quello  andò, e in uno scatolino a parte ci avea l' anello. Dopo
prenderò quel che vorrete. — Gli diedero una gran somma e  quello  andò via. La Reginotta s' era messo in dito l' anello e lo
- dice il buon cristiano - Quel che Dio vuole. Egli sa  quello  che fa, e quel che Dio vuole, è sempre il meglio per noi.