banchiere avesse i minuti contati. Quelle bestioline, che lo divertivan tutte, avendo ciascuna di loro qualche pregio suo proprio, egli le amava
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fu udito dalla contessa Servici, la quale vigilava, da una finestra, quelle ricerche, ch' ella temeva inutili. - L' avete trovato? - chiese la signora
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, godeva assai di vedersi far tanti attucci da quelle care bestiole. A uno a uno vennero tutti, Ragù e la Caciotta, che ormai si trascinavano a stento
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, non ci sono, per nascita, nè inferiori, nè superiori. Sono le nostre azioni quelle che c'innalzano o ci abbassano. E tu diventeresti dicerto un topo
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messo fuori l' unghie, appuntate come quelle d' un gattino; non già per far male a Rita, che la lavava, ma per il natural timore d' annegarsi che hanno
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dove ha la testa. - All'udire quelle parole della sua buona padrona, la Letizia non potè più tenersi, e diede in un dirotto pianto. La contessa stette
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persuaderli a lasciare in pace quelle bestioline che, in quel momento, non avevan bisogno d' altro che della loro mamma. In fatti, la Caciotta, che gli
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giapponese, di quelle che si vedon disegnate su' paraventi, pieni di sentimento, quasi che sempre gliel'inumidisse un leggiero velo di lacrime
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grazia e con tanto spirito! - E disse alla contessa, che assentiva a quelle parole: - Questo topo, mia cara, è il più fìno diplomatico ch' io abbia
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parli in prosa, e quelle volte parli in versi. I versi sono delle parole come la prosa, ma combinate più armoniosamente. - Ho inteso, via! come la
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quelle foglie, la portò di trotto nel piatto destinato a' suoi; e tutti i topi si misero subito ad addentarla di gusto. Il conte vide tutto, e fu preso da
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