Crispi.… ricordano quelle dei generali tedeschi, e superano quelle dei generali borbonici…
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Io non ho bisogno di parlarvi delle ordinanze del generale Ricotti, del generale Arduino, del colonello Eberhart, le quali ricordano quelle dei
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presidente. Pur troppo in quelle provincie sono sudditi!
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e serbando l'Italia in quelle condizioni per cui sia ordinata dentro, onorata e forte al di fuori.
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Le condizioni che sono fatte a quelle provincie le quali stanno sotto un reggimento il quale non sussiste che per forza pongono a dura prova la
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Io non intendo punto di muovergliene censura, ma solo intendo affermare che in quelle condizioni esso non poteva avere per sicurtà innanzi alla
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quelle necessità senza derogare punto al diritto comune.
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, in quanto allo stabilimento dello stato d'assedio in quelle condizioni, non posso che approvare il Ministero. Ma lo stato d'assedio continuò dopo che
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bene, se sia cresciuto il prestigio delle istituzioni costituzionali, se siansi prese quelle deliberazioni che il paese aspettava da noi. Sicuramente il
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naturalmente conservativi, più che i miei riguardi personali deve prevalere in me il profondo amore alle istituzioni costituzionali, a quelle
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; bisogna che col cadere di quelle che ebbero la sventura di essere educate sotto il dispotismo, cada e si sperda pure la memoria d'ogni arbitrio.
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piuttosto un regolamento militare che una legge, sono cinque o sei, non ricordo più bene il numero, quelle che regolano lo stato d'assedio, e tutte
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Art. 3. È fatta facoltà al comandante generale suddetto di estendere lo Stato d'assedio a tutte quelle parti dell'isola nelle quali lo crederà
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che a quei tempi e da quelle parti si combatteva ferocemente.
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«Nuocono alle repubbliche i magistrati che si fanno e le autorità che si danno per vie straordinarie, non quelle che vengono per vie ordinarie.»
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Statuto è inviolabile, che i poteri costituzionali esistono in forza dello Statuto, che il Parlamento stesso non ha se non quelle facoltà che gli vengono
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E a questo modo che s'intende far una l'Italia? Si direbbe che un genio malefico ha steso le sue ali su quelle infelici provincie.
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in occasione di leggi di finanzi si può discutere sulla politica generale, ristrettivamente però a quelle parti d'essa che hanno relazione colla legge
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punto che io voglio principalmente trattare colla quistione delle imposte, non voglio servirmi di altri principii, nè di altre illazioni oltre quelle
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Era egli infatti possibile qualunque ritardo nell'applicazione delle leggi complementari dello Statuto, e di quelle altre che sono strettamente
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Rovera. La redazione di questo articolo non mi soddisfa, perchè non so conciliare le parole: qualunque altra rendita, nessuna eccettuata, con quelle
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economico in quelle provincie. Ma, ripeto, non voglio abusare della pazienza della Camera, perchè non parmi che questo sia il luogo di tale discussione. Mi
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rappresentato il Governo in una di quelle provincie, ha protestato per conto suo; io non ho mandato di protestare, ma mi basta di constatare che l'asserto
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. Chiamano i matematici parti aliquote di un tutto quelle che, riprodotte un certo numero di volte, producono il tutto compiuto; così 1, 2, 3, 4, 6 sono
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Crispi. Per tal modo la Camera farebbe atto di giustizia. Invece, lasciando l'articolo come venne redatto, gli abitanti di quei comuni e di quelle
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Crispi. Che deriverebbe da ciò? Deriverebbe un aumento di balzelli ai cittadini di quei comuni e di quelle provincie che hanno il beneficio di
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colpire questi corpi per le rendite eccedenti, ma non per quelle rendite, delle quali il comune e gl'istituti non sono che nudi ministri, e che non
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Dunque io non sarei disposto ad accettare interamente la redazione del deputato Michelini, ma aderisco a quelle altre, modificazioni parziali di cui
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legge dei 1851; essa è più conosciuta, e bisogna sempre attenerci, in materia legislativa, e particolarmente in disposizioni di finanza, a quelle
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conseguenza eliminata, osservo che è una di quelle parole che vengono di sovente adoperate nel linguaggio legislativo e finanziario; però nulla osta che a
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Io credo adunque che quel discorso che contiene molte cose profonde ed erudite non faccia al caso, perchè non prova che quelle generalità che furono
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Il venir a dire che le provincie ed i comuni debbano godere un'immunità, è un insistere in quelle opinioni che i principii del 1789 hanno
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a quelle popolazioni da imputarsi difetto d'intelligenza e di perizia. Ed ora spero, anzi sono sicuro che i comuni dell'isola, i quali sono stati
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redazione mi sembra rispondere alle idee del deputato Rovera, come a quelle del commissario regio e della Commissione.
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D'Ondes-Reggio. Io combatto quelle erronee massime di diritto pubblico non solo per il presente argomento, ma perchè, e più, possono con effetti
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pagare quelle imposte che pagano gli altri cittadini. L'articolo 25 dice: «Essi contribuiscono indistintamente, nella proporzione dei loro averi, ai
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rendite provenienti dai beni dei comuni e delle provincie, e non egualmente quelle dello Stato.
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D'Ondes-Reggio. Parlo contro la chiusura, e dico che, trattandosi di questa questione, si dee permettere che io aggiunga altre osservazioni a quelle
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Valerio. Io ho fatta opposizione specifica, perchè, scrivendo quelle parole: non soggetta ad imposta, si venne appunto ad includere fra le rendite
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sostituirsi qualche altra parola che dia un criterio sicuro di distinzione tra le società colpite e quelle non colpite, o basti l'esenzione fatta in fine
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gli uffizi, onde quelle leggi siano applicate. Nulla osterebbe che la legge attuale andasse in vigore con retrocessione al 1° gennaio 1862, giacchè la
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