Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: quelle

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 quelle  dell’accelerazione da
scopi determinati (per produrre lavoro utile), ma anche di  quelle  involontarie (resistenze passive).
le reazioni vincolari (quelle di rigidità, beninteso; non  quelle  provenienti da legami eventuali con altri corpi estranei al
le componenti del vettore ΔP,  quelle  del rapporto incrementale sono date da
disuguaglianze, mentre diconsi configurazioni di confine  quelle  in cui almeno una delle (I8) è soddisfatta per uguaglianza.
esempi indicati al n. prec. sono configurazioni di confine  quelle  in cui, rispettivamente, i due punti si trovano alla
prima, le componenti rispetto agli assi Ωξηζ, poi  quelle  rispetto agli assi Ωx yz, si ha per k
e le forze di tipo (8) rientrano come casi particolari in  quelle  così caratterizzate.
influenza sulle condizioni statiche: esse sono identiche a  quelle  valide per l’equilibrio assoluto.
lo stesso modulo, le onde riflesse hanno uguale ampiezza di  quelle  incidenti, si ha cioè
continua, si ottengono le componenti del vettore F da  quelle  di F con la formula, analoga alla (22),
siamo perciò condotti a considerare d'ora innanzi solo  quelle  funzioni f, per le quali l'integrale (3) è convergente
già data a 1 § 4 p. II per le autofunzioni normalizzate.  quelle  la cui norma è 1, ossia quelle rappresentate da un vettore
autofunzioni normalizzate. quelle la cui norma è 1, ossia  quelle  rappresentate da un vettore unitario (o versore); ogni
d'onda che possono dar luogo ad onde stazionarie sono  quelle  esprimibili con la formula
Precisamente, ciò avviene per tutte  quelle  osservabili il cui operatore ha un asse principale nella
che coincidono con  quelle  del cap. I, p. II, che definiscono il centro d'un pacchetto
identiche a  quelle  dell’equilibrio assoluto in analoghe condizioni, salvo che
le coordinate, tranne xk, yk, zk, e per tutti i valori che  quelle  coordinate possono assumere.
forze agenti su S' risultano esterne ad esso non soltanto  quelle  che già erano esterne ad S, ma, in generale, anche talune
già erano esterne ad S, ma, in generale, anche talune di  quelle  che rispetto ad S erano interne, cioè precisamente le forze
possibili notiamo le due seguenti (analoghe a  quelle  considerate nel caso di un sol punto al n. 5 del Cap. II):
Riscritte le equazioni (27') (28'), tralasciando  quelle  superflue,
seguenti (che comprendono come casi particolari tutte  quelle  date precedentemente) :
è un passaggio continuo dalle leggi della micromeccanica a  quelle  della macromeccanica, per cui in molti casi queste possono
dei punti del campo S valgono considerazioni analoghe a  quelle  del n. 4.
le coordinate dei punti P i del sistema e x 0, y 0, z 0  quelle  del baricentro G.
relazioni di ortogonalità e  quelle  di normalizzazione si possono esprimere con una formula
ad una data terna di assi, sono X, Y, Z le componenti di v,  quelle  di a v sono a X, a Y, a Z.
= 1, 2,…, p)sono le lunghezze dei vari vettori di σ 1, w j  quelle  dei vettori di σ 2, e poniamo
loro complesso le (5), (6), come  quelle  che assicurano l'equilibrio delle singole parti rigide del
di Bragg, ossia la riflessione regolare si avrebbe per  quelle  λ per cui
suggeriscono induzioni e generalizzazioni analoghe a  quelle  che si sono riconosciute attendibili nel caso dell’attrito
terna di assi, sono X, Y, Z le componenti di F,Δx, Δy, Δz  quelle  dello spostamento, il lavoro è dato da
d’inerzia sono (come risulta dalla definizione) m l 2;  quelle  di un giratore l, ciò che è messo direttamente in evidenza
ortogonalità tra le autofunzioni dello spettro continuo e  quelle  dello spettro discreto:
che le proprietà dello spin non corrispondono in tutto a  quelle  di un ordinario giroscopio.
dunque posizioni di equilibrio tutte e sole  quelle  in cui la normale a σ è parallela a p + χ, con in più la
le coordinate del nucleo,  quelle  dell'elettrone (rispetto ad assi fissi qualunque) e siano i
metodo elementare faccia intervenire una parte soltanto di  quelle  che concorrono a formare il δL.
comprendono, in più delle equazioni cardinali,  quelle  ulteriori condizioni che bastano ad assicurare l'equilibrio
così, la stabilità, essendo lecito presumere che, se anche  quelle  condizioni non saranno rigorosamente soddisfatte, ma si
reazioni applicate negli appoggi e abbastanza prossime a  quelle  (normali), che equilibrano Σ, cioè appunto contenute, come
nostra osservazione; e per condizioni ordinarie intendo qui  quelle  che si possono realizzare nei nostri laboratori. Ma al di
può trovarsi in condizioni così profondamente diverse da  quelle  ordinarie che la sua. struttura viene ad esserne assai
soluzione generale sarà una combinazione lineare di tutte  quelle  così ottenute. Di queste combinazioni ve ne è una
secondo tre direzioni a due a due ortogonali (per es.  quelle  degli assi fissi) i quali si ottengono prendendo come
con p, q, r, le componenti di ω; se indichiamo con u, v, w  quelle  di v 0 , la (25) proiettata sugli assi mobili dà luogo alle
media di corrente j, che saranno la generalizzazione di  quelle  già trovate per il caso non relativistico.
e l’accelerazione di P rispetto alla terna fissa da  quelle  rispetto alla terna mobile, chiamando assolute le prime,
di Dirac, ove si trascurino termini in , si riducano a  quelle  della teoria di Pauli. È opportuno a questo scopo
proporzionali all’area investita e alla velocità, cioè per  quelle  resistenze, che, come vedremo in Dinamica, si dicono
con le seguenti che, nel caso reale, si riducono a  quelle  (come al solito, l'asterisco denota il complesso
Stieltjes, si potrebbe scrivere questa formula, come tutte  quelle  analoghe, col solo integrale, facendo rientrare in esso

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