Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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P. - Allgemeine Zoologie. Lipsia,  Quelle  U. Meyer, 1938.
possedere l’intero patrimonio di determinanti, come  quelle  sessuali, e, quel che più conta, la capacità di formare
in seguito. Essa consiglia di usare il primo termine per  quelle  unità ereditarie di cui non si conosce ancora la
ancora la localizzazione cromosomica, il secondo invece per  quelle  di cui la localizzazione nei cromosomi è nota.
di questa variabilità, e, in primo luogo, di distinguere  quelle  cause che provocano soltanto variazioni del soma, non
variazioni del soma, non trasmissibili ai discendenti, da  quelle  che invece determinano caratteri ereditarî.
sono proprio  quelle  la cui esistenza si deve ammettere per spiegare il
chiamano mutazioni polisomiche, o eteroploidi,  quelle  in cui vi sono uno o pochi cromosomi in più o in meno di
potenze dell’emisfero superiore (animale) dell’uovo da  quelle  dell’emisfero inferiore si stabilisce anche prima della
e su di esse opera poi la selezione, mantenendo in vita  quelle  che presentano caratteri vantaggiosi e spegnendo quelle che
quelle che presentano caratteri vantaggiosi e spegnendo  quelle  che sono inadatte alla vita. Le variazioni che stanno alla
variazioni ereditarie sono dunque  quelle  che insorgono nel germe, spontaneamente, o per azione di
variazioni individuali, come ritenevano i darwinisti, bensì  quelle  che già il Darwin aveva intravviste e che il De Vries
localizzazione e dell’ordine lineare dei geni sono date da  quelle  aberrazioni che vanno sotto il nome di trasposizioni
e contemporaneamente rifecero esperienze analoghe a  quelle 
che si ottengono alla F 2, F 3 ecc. sono simili a  quelle  che abbiamo visto prodotte dalle modificazioni, benché
e d’inversione del sesso, prodotte da cause analoghe a  quelle  che agiscono negli animali: parassitismo, condizioni varie
costanti per riproduzione sessuata. Solo possono mantenersi  quelle  capaci di riproduzione vegetativa, o apogamica.
riassumeremo solo  quelle  teorie che hanno costituito il punto di partenza per lo
generazione in generazione, nel corso dei secoli, così che  quelle  che oggi popolano il globo terrestre sono le discendenti di
cui quei caratteri,  quelle  proprietà allo stato potenziale, siano legati. La domanda
si è detto, è presumibile che tutte le specie, così come  quelle  che sono state finora analizzate geneticamente, presentino
E a noi importa ora di stabilire con precisione quali sono  quelle  caratteristiche che entrano a far parte definitivamente del
a far parte definitivamente del patrimonio genetico, non  quelle  che possano avere azione limitata a due o tre generazioni.
che è molto probabile) ci si può render ragione anche di  quelle  forme d’eredità intermedia fra la mendeliana e la mista, in
del suo convento moravo, era pervenuto alla formulazione di  quelle  leggi che, passate inosservate prima, e riscoperte poi nel
sesso: nelle api le uova fecondate danno origine a femmine,  quelle  partenogenetiche a maschi; queste ultime, evidentemente
ultime, evidentemente hanno un solo eterocromosoma, mentre  quelle  fecondate ne hanno due. In certi Afidi e Fillosserini
per cui le generazioni partenogenetiche si alternano con  quelle  anfigoniche. Dall’uovo d’inverno nasce a primavera una
le piante a caule lungo formano gameti con il fattore A, e  quelle  nane gameti con il fattore a. La formula Aa rappresenta la
in seguito, nel capitolo sulle mutazioni. Qui ricordiamo  quelle  che più si prestano a dimostrare i varî asserti della
materialismo e il meccanicismo biologico trovarono in  quelle  speculazioni ragione di vita, sì che alcuni biologi
sono state studiate, e, in  quelle  che furono oggetto di più ampie ricerche, si vide che il
fecondazione: le uova più grandi dànno origine a femmine,  quelle  più piccole a maschi. Anche nei Fillosserini e nei
a dare maschi sono diverse, per dimensione o per colore, da  quelle  destinate a dar origine a femmine. Discuteremo più avanti
agli animali domestici, si incontrano alcune di  quelle  difficoltà a cui abbiamo accennato parlando dell’uomo, e in
Valgono quindi a questo proposito considerazioni analoghe a  quelle  fatte per l’eredità umana, e pertanto sono prive di
di dividersi, a ripetere a benefizio d’uno dei futuri figli  quelle  parti che gli verrebbero a mancare. Il processo di
certa probabilità che si formino combinazioni diverse da  quelle  originarie, che si verifichino cioè dei riassettamenti dei
o da un ornitologo non siano affatto paragonabili a  quelle  riconosciute, per esempio nella classe degli Anfibî, o in
esempio nella classe degli Anfibî, o in quella dei pesci.  Quelle  che un sistematico considera come varietà, o sottospecie,
semi portati in Scandinavia, sole erano giunte a maturità  quelle  che appartenevano a una linea pura precoce, quelle cioè che
maturità quelle che appartenevano a una linea pura precoce,  quelle  cioè che già portavano nel proprio genotipo il carattere
questa volta, sono proprio le combinazioni opposte a  quelle  dell’incrocio precedente, che si rivelano stabili. Il
più importanti alla costanza del numero dei cromosomi sono  quelle  di P. Della Valle (1909-11-12) che, studiando il numero dei
a una critica serena e obbiettiva smantellare molte di  quelle  audaci, ma malfondate costruzioni, e riconoscere tutte le
Nella F 2 le forme estreme, simili a  quelle  dei progenitori, hanno frequenza teorica, e perciò
distinguerla dalla citologica) non corrispondono a  quelle  trovate sulla carta citologica: ma l’ordine lineare dei
che  quelle  piante costituivano i capostipiti di altrettante razze,
che le gonadi embrionali di un sesso possono esercitare su  quelle  dell’altro, e che si sono messe in evidenza nei free
corpo. Le «regine» delle api provengono da larve simili a  quelle  da cui nascono le operaie, ma nutrite più abbondantemente,
secondo le leggi della probabilità, e in contrasto con  quelle  osservate negli altri organismi.
l’anisogamia, cioè la presenza di differenze del genere di  quelle  ora indicate è di gran lunga più frequente.
subiscono un primo ciclo agamico) e particolarmente in  quelle  cellule che sono destinate a divenire poi globuli rossi;
nell’attribuire al Mendel il merito dell’enunciazione di  quelle  leggi, che divennero il principale fondamento della
lo sviluppo della parte corticale delle gonadi, mentre  quelle  che favoriscono lo sviluppo di femmine, ritardano lo
sono sempre cellule particolari e ben distinte dalle altre  quelle  a cui è affidato il compito di perpetuare la specie, e
dei biologi moderni non vi sono parole migliori di  quelle  che M. Caullery pose come epigrafe al suo libro Le problème
parte è d’uopo riconoscere che nessun’altra teoria fra  quelle  finora proposte (Goldschmidt, Winkler), rende conto dei
darà origine alle cellule madri dei gonociti, cioè di  quelle  cellule da cui prenderanno origine spermî e uova. Perciò,

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