degli ulivi. Il secchio appeso all'arco di ferro, sopra la cisterna. E il mondo, intero, in quella luce che divora gli alberi.
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soltanto un sogno di bianco che generava bianco, così quando lui sveglio guardai a lungo, di là dalla finestra, la luna, che quella notte era bellissima e
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viene questo istante a visitarmi nella notte di una citta che ha torri e altane e ha piazze la cui luce è bella e lontana come quella di un paese
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attivo il cervello. E i già morti, richiamati a esistere, si sono tutti adirati e intristiti. Finalmente avevano raggiunto la felicità. Se quella era
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