dei nostri lunghi amori, quand'io portava al tuo dolce lenzuolo carezze e fiori. Ripenserai la fiammella turchina che ci brillava accanto; e quella
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, quella è la perla che nessun mi toglie. Perla ove splende un'iride celeste: un sorriso di donna amante e bella, il crin di un bimbo, e le pupille meste
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che le perle e l'or, forse già quella santa indovinava, o bambinello, il tuo futuro albor! E non nato ti amò, povera donna, e pensò di attaccarti
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Quella notte davanti agli specchi della casa un fantasma passò; e ai ritratti dei poveri vecchi alzò il pugno, e gemendo parlò: - Siete teschi
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, alla luce dell'allegra festa, vidi brillar quella tua bionda testa, e sui tesori del tuo petto ardente piovean collane di perle d'Oriente, e in una
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, nell'insonnia, sulla casta cetra delirando, il tuo sacro invoca pace genio pensoso! Deh quella pietra, quella pietra additaci, padre di tutti noi
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, in nome del buon senso, la cara arte ch'io penso quella che pensi tu. Arrigo, e alla materia e all'azzurro inneggiando, le sordità del prossimo
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della chiesa, e un requie di più. L'altra tornò nella sua casa stretta, oscura, pudica come la bara della estinta amica. E più di quella restò forse
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. Quella che, mi sovvien, spesso hai guardato come si guarda un morto, non già coll'occhio di chi pensi al fato di un Dio risorto! Povera croce!... e ne
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Quella superba sua faccia serena passar la vidi tra la folla oscena, e vidi gli occhi della folla ardenti sprofondarsi ne' suoi, come attoniti e
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invaghirtene bambino mio di quella splendida tenda d'Iddio, non invaghirtene, non mi sfuggire... Ahimè, raggiungerla vuol dir morire! Non guarda
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attraverso! - E il fruscìo delle morbide sottane volea beffarmi, cingendole il fianco; e le corna mi fean con pieghe strane sul lato manco, da quella
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lumicin, dietro la grata, quella gran croce che vi sta piantata. Una croce di legno con un pallido, magro e lungo Cristo pinto ad olio da un monaco
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torso di un ginnastico e una mesta vetrina dove la mano infusero di un'etica bambina, vidi una cosa orribile vidi di un uomo il feto; quella tomba
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imposte di casa inabitata; quella chioma di raggi e di profumi l'hanno gli eredi a un creditor lasciata. Cerchiam nei balli, e la vedremo ancora la lunga
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