Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 quella  trasformazione): hi Portento! ... Portento! ...
Di chi è  quella  casa? Dimmelo, vecchio. - Quella ? - Dove è entrata una
Di chi è quella casa? Dimmelo, vecchio. -  Quella  ? - Dove è entrata una donna. . . - Affé, la è una
più giorni gran tripudio e bambara, fuorché nell'ore in cui  quella  dama... - O Signore! - Lo viene a visitare... è una storia
la mia,  quella  di mangiar poco.
al Reuccio): Come sei brutto con  quella  mela!
alla Reginotta): Come sei brutta con  quella  rapa!
e tale voglio essere davvero ... Ah, Maestà! ...  quella  povera figlia ...
strappa l'altra testa, che vien subito sostituita.  Quella  strappata si muta in un fiore più bello del primo): È per
voce «duemila francesi hanno attaccato la retroguardia!» e  quella  voce divenne persistente, e quella voce ebbe colore di un
la retroguardia!» e quella voce divenne persistente, e  quella  voce ebbe colore di un fatto positivo talché a me stesso fu
piegano in ritirata!... né odono più la rauca mia voce e  quella  dei prodi miei ufficiali!... Ricordiamola questa recente
mantenendosi ancorata ad una elevatezza molto sospetta.  Quella  volante, a dire dell'esploratore, presentava una struttura
rifletteva siffattamente la tinta atmosferica, che in  quella  si fondeva, si smarriva, rendendosi quasi impercettibile.
aveva veduto una gondola cittadina elevarsi in  quella  direzione, e poi disparire, come se il grande veicolo
di non ammainare nulla. Orzando in fuori con  quella  valentia che hanno le navi di questa specie, presto si
altre sorelle italiche è degenerata! La mia comparsa in  quella  città predicando i principii santi di libertà e del vero
prima. A Padova ebbi il caro spettacolo degli studenti di  quella  celebre università e l’animo mio fu ringiovanito dal loro
ciò che farebbe  quella  ch'io senza speme adoro, ove per l'amor suo me trapassar
factotum e favorito di Sua Santità) vanne e m’acquista  quella  gemma a qualunque costo. Io non posso più vivere se la
C'era dunque al mondo un'altra catena più forte dell'amore!  Quella  piccola creatura, sangue del loro sangue, carne della loro
intieri, per sempre! E restava come in orecchio in  quella  festa, in quella vera ebbrezza che le montava al cervello
per sempre! E restava come in orecchio in quella festa, in  quella  vera ebbrezza che le montava al cervello dalla profondità
i pomelli delle gote sotto il bruno della pelle; rapita da  quella  voce soave d'amore che le cantava internamente, quasi voce
- Lasciami aiutarti a spogliare! Glielo chiese in grazie  quella  sera, e Giacinta non ebbe il coraggio di dirgli di no.
quale è degno di osservazione il palazzo principesco di  quella  famiglia, eretto nel 1777 su disegno dell'architetto
una bella cartella da tenere sulla sua scrivania invece di  quella  che ha ora, che è tutta strappucchiata e sudicia
ferrovie tra la Piazza del Duomo e la Stazione Centrale, o  quella  di Vigevano L. 25 Per un bagaglio della dimensione non
Calegari, architettura del Jodani. In angolo a questa via e  quella  Parini vi è l'albergo Firenze. Trovandosi in questa
 Quella  mattina, il funzionario Torresani, Capo di Sorveglianza
trovata morta in camera - Andrea ne fu atterrato, come se  quella  voce l'avesse accusato d'assassinio. - È morta! Piangeva
È vero che ieri ruppi lo specchio in camera della mamma, ma  quella  fu proprio una disgrazia. Ero con Carluccio a giocare a
una disgrazia. Ero con Carluccio a giocare a palla in  quella  stanza, con l'uscio chiuso, perché Virginia non sentisse,
che quasi quasi sento rimorso di averlo fatto spaventare  quella  sera. Quanto tempo mi ci vorrà per guarire?… Stamani
abbaiando come un cane... Che credi che abbia fatto  quella  stupida?... Dalla paura ha lasciato cascare in terra il
sul tappetino che la mamma mi aveva comprato ieri; e  quella  sciocca ha cominciato a urlare così forte, che il babbo, la
l’ospite di Venezia) si accinse al maneggio del remo con  quella  grazia e vigore non superati da altra gente marinaresca del
porta seco l’anima mia! E perché non sarà essa l’anima mia  quella  fanciulla leggiadra, quella bellezza adriaca, che io sognai
non sarà essa l’anima mia quella fanciulla leggiadra,  quella  bellezza adriaca, che io sognai mille volte quando le
quasi far dei cenni. Tutti hanno fissi gli occhi a  quella  maraviglia. Intanto, le Ancelle, prese per mano, danzano
data alle dissipazioni, piegata al servaggio, ma di  quella  da cui usciva un giorno il nerbo di quelle legioni, davanti
rapa, e mi grattai il capo, e per ciò il Reuccio nacque con  quella  testa! Non è vero! Non è vero! E neppure per la Reginotta!
obbligati solamente per un anno. Scopo dell'Istituzione è  quella  di diffondere questo nobile e salutare esercizio
viale che metteva al palazzo, camminava a passo lento in  quella  direzione, e parlava all'amica con angelico abbandono: -
ragione, quand'ella, nel circolo, ha dato dell'amore  quella  sublime definizione così poco apprezzata dalle sorelle.
Orbene: eccovi in due parole la spiegazione del miracolo.  Quella  parete non era che un grandioso ventaglio di taffetà
a dividersi in due grandi scompartimenti. Al di là di  quella  colonna si apriva un mondo incantevole, che offriva allo
descriveva alle due fanciulle le bellezze del quadro. - Da  quella  parte ... al lato destro - accennava l'anziana - voi vedete
di case potesse elevarsi a tanta sublimità di concetti ...  Quella  nuvola che vedete agitarsi mollemente al di sopra della
per iniziarvi ai misteri deliziosi dell'amore ... Osservate  quella  grotta! ... Da quelle stalattiti bianche trasudano gli
ne uscirete profumata e vivificata. A poca distanza da  quella  grotta, una magnolia gigantesca distende i suoi rami di un
gigantesca distende i suoi rami di un bel verde opaco ...  Quella  è la vostra biblioteca. I libri stanno raccolti nel tronco
una corteccia di oro e di gemme. Abbassate lo sguardo a  quella  pianura lucente ... a sinistra della colonna! Non vi sembra
vivace del connubio, e si perde negli spazi finché  quella  non lo richiami co' suoi gorgheggi, finché quella non gli
finché quella non lo richiami co' suoi gorgheggi, finché  quella  non gli dica coi suoi gemiti melodiosi: ritorna! ho bisogno
vedrete uscire da questa gondola, lo troverete adagiato in  quella  grotta, udrete la sua voce carezzante rispondervi da quella
quella grotta, udrete la sua voce carezzante rispondervi da  quella  nube, Quando i vostri due cuori si chiameranno per quella
quella nube, Quando i vostri due cuori si chiameranno per  quella  voce arcana che esala dall'amore, vi sentirete allacciati
... Amerei di attraversare quel lago ... di salire in  quella  gondola ... di provare, sull'istromento che dovrà essere
lago placido e sereno. Gli occhi di Fidelia aspettavano che  quella  solitudine di spazio e di acque si animasse improvvisamente
voce si spense, un tremito le invase tutte le membra ...  Quella  vasta solitudine si era davvero animata: l'uomo dell'amore,
La fanciulla non poteva penetrare l'orribile inganno di  quella  apparizione. Ella fissava quella larva con occhio attonito;
l'orribile inganno di quella apparizione. Ella fissava  quella  larva con occhio attonito; meditava quelle sembianze come
quelle sembianze come si medita un sinistro problema.  Quella  contemplazione, quella meditazione angosciosa doveva
come si medita un sinistro problema. Quella contemplazione,  quella  meditazione angosciosa doveva risolversi per lei in un
il suo vero nome) non era uomo da smarrirsi di coraggio per  quella  fredda accoglienza. Magnetista di prima potenza, egli
egli contava sulla forza del proprio volere per dominare  quella  gracile fanciulla estenuata dalle commozioni dell'amore e
il paradiso. Quel sogno fu un lampo. Nell'amplesso di  quella  larva adorata, Fidelia si attendeva una inondazione di
al suolo tramortita. Il bacio di quell'uomo, o piuttosto di  quella  maschera umana, le era sembrato gelido come il bacio di un
amiche, e appoggiandosi al braccio di Speranza uscì con  quella  dal gabinetto. - Domani ti dirò tutto - disse Fidelia alla
ti dirò tutto - disse Fidelia alla sua prediletta. E per  quella  serata non si tenne più parola del misterioso avvenimento.
la sua luce. Ai primi squilli del richiamo delle vergini  quella  gioconda comitiva uscì dalla villa Paradiso per disperdersi
gondola volante si fece ricondurre al palazzo di famiglia.  Quella  sera, il Gran Proposto era di umore assai lieto.
com'era stato stabilito, è partita la signora Merope con  quella  leziosa di Maria, e bisognava sentire quanti complimenti!
E una fra l’altre agognava da qualche tempo a far sua  quella  bellezza che discendeva dai Vecchi Quiriti.
dell’occhio suo incontravasi quasi di concerto con  quella  del suo prediletto. Attilio quella sera aveva osservato il
quasi di concerto con quella del suo prediletto. Attilio  quella  sera aveva osservato il barcheggiare dello scherano, lo
netti pochi giorni addietro ora, sotto l'impressione di  quella  inattesa realtà, se li vedeva sbiadire rapidamente davanti
sembra una succursale della Banca del primo piano. -  Quella  mamma, Signore! Azioni, dividendi, cartelle, bilanci, fedi
- gli domandava Giacinta. - A nulla! Si meravigliava di  quella  domanda: non ne indovinava la ragione. E un giorno che sua
esclamato: - Che vita! Che vita! - Va! - egli rispose -  Quella  donna è fatta cosí! Giacinta lo abbracciò tra intenerita e
qualche cosina, scrivendo delle lunghe lettere di sfoghi a  quella  sua amica di collegio che non sapeva chi fosse il proprio
perché è andata via? - le domandò una mattina Giacinta. -  Quella  chiacchierona! ... Oh! ... Perché diede un grosso
accostarsele coll'ombrello. - E la signora Maiocchi? -  Quella  lí, santa economia! cerca un solo marito per la figliuola e
la figliuola e per sé. - Zitta, linguaccia! Ma, in verità,  quella  linguaccia non le dispiaceva, cosí malamente ella soffriva
tristi, le apriva tutto il suo cuore, Marietta piangeva. -  Quella  benedetta signora! ... Oh! non voleva mettere male tra
attentamente, spassionatamente, fissi! E così, che ne dite?  Quella  linea che si curva e s'inforca - quelle delle due punte che
se non siete vinti, se non siete annichiliti da  quella  vista?!?! Ecco. Io vi scrivo qui tutte le vocali: a e i o u
ma che sorpresa grata! Che schiettezza rozza, ma maschia in  quella  lettera! Sentite ora l'U. Pronunciatelo. Traetelo fuori dai
di cui ignorava ancora le cause, mi impediva di apprendere  quella  lettera, di scriverla: ogni volta che mi si facevano
s'impossessava di me - io non poteva pronunciare  quella  vocale! Scriverla? era peggio! La mia mano sicura nel
colossale, così: U Io stava seduto di fronte alla lavagna.  Quella  vocale era lì, e pareva guardarmi, pareva affissarmi e
nel cuore: certo il tempo della rivelazione era giunto!  Quella  lettera ed io eravamo nemici; accettai la sfida, mi posi il
le mani e incominciai a guardarla .... Passai alcune ore in  quella  contemplazione. Fu allora che io compresi tutto, che io
ripugnanza, del mio odio; e progettai una guerra mortale a  quella  lettera. Incominciai col togliere quanti libri poteva a'
sulla lavagna: Morte allU! allU!Egli attribuì a sè medesimo  quella  minaccia. Fui ricacciato. Ottenni ancora di tornarvi una
I miei compagni, conosciuta così la mia avversione a  quella  vocale, incominciarono contro di me una guerra terribile.
stato tolto di mano. Era la prima colpa a cui mi trascinava  quella  vocale! Mi fu impedito di continuare i miei studii. Allora
Come sottomettermi alla violenza atroce, continua di  quella  vocale? Il mio amore era tutto per me, ma nondimeno trovai
il suo tradimento feroce, e mi allontanai per sempre da  quella  casa. Il cielo mi aveva ancora salvato. Ma ohimè! io non
essa portasse un U nel suo nome, non poteva chiamarla con  quella  parola. Mia moglie! ... la mia compagna, la donna amata da
potuto beneficare l'umanità persuadendola a sopprimere  quella  vocale; se essa non avesse esistito mai, o se io non ne
la mente dell’uomo del popolo e lo distraevano. Frattanto  quella  parte di popolo che non avea potuto udire la voce che
grido di morte che mille infocate voci avevano esclamato,  quella  parte di popolo dico, più distante dal solitario, ma più
furon sempre mercé la stupidità dei fedeli, non ultima fu  quella  d’impiegare gli artisti più eminenti nell’illustrazione
e giungeva fino agli assalitori del Patriarcato.  Quella  voce amata e rispettata dal popolo, calmò il fremito delle
tutto il giorno la mamma, perché acconsentisse a dare  quella  famosa festa da ballo della quale esse chiacchieran tra
dovendo ricondurre la signorina a bordo, e ricordandosi di  quella  tale inciampata, credette indispensabile il mantenersi
permette: ed era, il desiderio di piacere alla Aurelia.  Quella  buona signora, benché non più sul fiore degli anni, si
a meglio refrigerarla seguirono per un’ora a rinnovarle  quella  consolazione senza poterla indurre a manifestare, dove
nacque nel 1598 il matematico Bonaventura Cavalieri; in  quella  al numero 66 visse, e morì nel 1851, Francesco Cherubini, e
un'altra linea, un'altra posa morbida, piacente, come  quella  nello spazio. E non si minchiona!... Ficcai gli occhi sulla
minchiona!... Ficcai gli occhi sulla Guida; mi orientai...  Quella  divinità era nientemeno che la Venere di Prassitele , la
n'entra, pure mi dichiarò che egli si sarebbe suicidato per  quella  donna di marmo. Io uscii da quella cappella pagana; poi vi
si sarebbe suicidato per quella donna di marmo. Io uscii da  quella  cappella pagana; poi vi rientrai; dimoravo là immobile,
mio paese conduce via il proprio marito dall'osteria. A noi  quella  Venere fece sì grande effetto, e ai custodi delle gallerie
acque servono di più ai motori idraulici che alle fantasie,  quella  Venere, nuda, bella, e nient'altro che bella, quella Venere
quella Venere, nuda, bella, e nient'altro che bella,  quella  Venere oggettiva, che non sente, che non ama, che non
sentii il bisogno di staccare la mia mente dal pensiero di  quella  Venere attica e nuda, e di portarlo alle più belle
qualità, per una somma enorme, e che per la partenza di  quella  Raffaella gli Italiani piansero e mugolarono come bambini,
le fisonomie e massime il portamento della persona ma da  quella  parte del vestibolo sulla prima gradinata ove s’era
a Tiziano per dipingere le sue Veneri famose. Il tipo di  quella  donna era veramente l’ideale della veneta bellezza. Il
passi della sconosciuta i cui piedi sfioravano il suolo, in  quella  guisa che il Colibrì
Geltrude? L'altra voce che io sentivo era certamente  quella  di suo marito; ma è impossibile che il signor Stanislao,
suo marito; ma è impossibile che il signor Stanislao, con  quella  sua aria rigida di vecchio militare, permettesse alla
tutti, ma che bisognava prima accertarsi che stanza fosse  quella  dalla quale venivano le voci del direttore e della
il bianco dei denti balenava in un tremolìo di perla. -  Quella  donna mi guarda, quella donna è mia! Oh! grande Ferravilla!
balenava in un tremolìo di perla. - Quella donna mi guarda,  quella  donna è mia! Oh! grande Ferravilla! O mio solo ammonitore
presentimento ... Eppure ... eppure come non vedere che  quella  era una donna disfatta dalla passione e che l'oggetto della
meschina stanzaccia di Siccio  quella  stessa sera stavan raccolti tre individui che avrebbero
la mendicità nel Dipartimento dell'Olona. Mentre in  quella  di San Marco si accettano i soli uomini, quivi le sole
è malato, mamma? - Nessuno, - ha risposto subito Ada, con  quella  sua solita aria di superiorità, come per dire che io,
molto energicamente. Sono le sei, vo' a pranzo da  quella  bestia di Sindaco, del quale vi dirò poi ... ma ... zitto.
massaia per onorare il Natale. Aveva la pelle tesa, come  quella  di un tamburo, sicchè, malgrado tanta lussuria di muscoli e
saltar fuori a ballonzolare sul pavimento; e certo, senza  quella  tensione di epidermide che appariva ancor più evidentemente
la signora del mio amico Bazzetta ... - Pur troppo! sospirò  quella  pertica alzando gli Occhi al cielo. Dietro di lei si udì un
diss'io. - Lo saprà. - Saprà, disse l'altra di dietro, E  quella  davanti: - Si accomodi, mostrandomi una seggiola. Mi
volere o volare, fosti tu che mi mangiasti la colazione  quella  mattina che feci da sentinella avanzata. E me ne ricorderò
perdonato e non ci penso più. Però tutte le volte che  quella  colazione mi torna in mente, sento sempre una certa
da lupi! ... Abbi pazienza, Leoncino, se te lo dico: ma  quella  celia fu una gran brutta celia e me la rammenterò sempre
alla delicata creaturina che vagiva a piè del suo letto.  Quella  bambina le aveva bruscamente distrutti tutti i bei castelli
nell'estasi che la tenevano in adorazione dinanzi a  quella  gioia, a quella stella, a quell'angioletta, a quell'amore,
che la tenevano in adorazione dinanzi a quella gioia, a  quella  stella, a quell'angioletta, a quell'amore, a quella vita
a quella stella, a quell'angioletta, a quell'amore, a  quella  vita sua, che rassomigliava tutta a lui! Il conte Giulio
su una poltrona, non poteva andar a vedere la nipotina.  Quella  paternità lo gonfiava, gli solleticava dolcemente il cuore,
non agivano peggio di lui? Almeno, egli amava! Poi,  quella  vita dolce, tranquilla, senza grattacapi, tra le affettuose
al contrario, era orgogliosa di porgere il capezzolo a  quella  bocchina affamata. E quando le manine della piccina le
fece udire  quella  sera stessa, sopra un piano scellerato, la sinfonia e, in
mai, con licenza dell'amico, straordinariamente felice in  quella  sinfonia; l'ultima melodia, che figura il canto di Ariele
l'immaginazione dello spettatore che sappia essere  quella  una isola deserta dell'Oceano popolata da spiriti
di prender le misure - Era cresciuta la signorina, dopo  quella  malattia! - si affrettò a tornare in camera. Quel pranzo e
interrogato. - Avremo dunque un ballo? Che diplomatica  quella  Teresa. A quel sarcastico sorriso, Giacinta si sentì
non si cacciava a fronte alta, armata di disprezzo, fra  quella  brutta società dove la chiamava il destino? A che
del capo, le sue piccole malignità in un orecchio -  quella  sua aria quasi di sfida fu subito notata. - Vai a ruba - le
delle vostre! ... La signora Villa gliel'aveva detto con  quella  smanceria di voce e di atteggiamento bambinesco ch'ella
stessa opinione della Gina. Non voleva perdere una nota.  Quella  melodia, improntata di una gaiezza mesta, si dondolava col
meglio del solito questa sera! - le diceva sotto voce.  Quella  sera Gerace aveva anche una singolare maniera di lanciar le
e si chinava inavvertitamente verso di lui, attratta da  quella  strana sensazione cosí nuova per lei. Quando alla fine
gli applausi, le parve di destarsi da un sogno. -  Quella  musica era durata un'eternità? ... Un minuto secondo? Non