posa senza farle perdere nulla di quella compostezza e di quell'armonia. Alcuni hanno in questo un dono innato di grazia: tutto in loro è disinvolta
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morale della sua figliola, in una età così pericolosa, deciderà se deve mandarla a questo o quell'istituto o tenersela a casa. All'università, ormai
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: quel buttarsi scompostamente al collo di una persona, e sia pure la mamma, per tenerla sotto una pioggia di baci, quell'arruffarle i capelli, quel
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quell'offerta che non riputiamo sincera. Benchè si sappia però, come dice il Manzoni, che ai complimenti bisogna far la tara... Un modello perfetto di
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non aver forse ben chiusa quella finestra, di non aver dato quell'avviso al portinaio, o forse si avvedono d'aver dimenticato l'ombrello, o vien
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villania crudele e inutile. E il marchese Cesare D'Azeglio, in quell'occasione, non agì nè da gentiluomo nè da cristiano. Bisogna proprio dire che la
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quell'abitudine che avrete contratto nell'istituto, dove in generale è più severamente vigilata che in casa. Oltre alla tenuta dei libri e quaderni
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non confessare che quell'arte è destinata solo a procurare un po' di svago a sè, ma non ad esser oggetto di esposizione? Meglio la breve critica che
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fissa, si finisce col far un po' di relazione coi vicini, e allora le conversazioni fioriscono intorno alla mensa e fanno di quell'ora una delle più
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della persona soffrivano da quell'ineffabile uso le più fiere offese. Le mani devono essere oggetto della nostra continua attenzione. Non basta
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fosse quell'esclamazione spontanea e rapida che la passione commossa ci chiama nostro malgrado alle labbra), criticare, far confronti, mostrar erudizione
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saluti reciproci. Talvolta però si usa andarsene all'inglese, cioè senza prendere congedo. E veramente non è da disapprovare quell'uso che toglie ai
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basta così. Ma proprio quell'uno prova un senso di disgusto e di mortificazione nel veder così sciatta la bella personcina che aveva presentato, a lui
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ricordi almeno di usar quell'amorevolezza e quella tolleranza che si deve a creature innocenti e prive di appoggio. Non faccia sentir loro con troppa
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generalmente, ora, quell'uso va sparendo, perché le padrone han troppo paura di esser piantate sui due piedi, ma pure c'è chi approfitta di un
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dispiaccia la poetica descrizione d'un banchetto, dovuta a quell'impareggiabile artefice di versi che fu Ugo Foscolo:
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Accademia della crusca
