È meglio di quell'altro, compar Alfio; me lo direte poi, quando l'avrete bevuto, buon prò vi faccia. Diciotto soldi.
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m'ammazzano colle sue mani stesse! Ma di ciò non m'importa. Se Turiddu non volesse bene a quell'altra, morirei contenta. Ieri sera venne a dirmi: - Addio
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Se volete venire un momento qui fuori, potremo discorrere di quell'affare in libertà.
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' inferma, aspettava la visita serale del dottore, tenendo nella mano febbrile la mano scarna e ardente della figliuola, parlandole con quell'accento
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chiuse più occhio quella notte, pel timore dei ladri e il pensiero di quell'uomo steso a terra lì nel frutteto. A giorno chiaro, quando cominciarono a
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che era fina e bianca come la farina di prima qualità, e al mugnaio ch'era ancora in gamba — costò cinquanta svanziche quell'allegria — chè allora nel
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. L'inferma allora fissava l'uscio con gli occhi lucenti, gli occhi che soli sembravano vivi in quell' ombra. Ad un tratto si udì il legno che tornava, poi
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rumore dinanzi al dottore, il quale giungeva calmo, col sorriso mentito in quell'attesa angosciosa. La contessa si rizzò senza poter dissimulare un
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? Tremavate tutta. Mi amavate dunque? mi amavate? Perchè allora non avete voluto che ci acciuffassimo pei capelli, io e quell'uomo? Che notte ho passata
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. Poi si chinò sulla figliuola, posando la guancia febbrile su quell'altra guancia scarna, e lo mormorò nell'orecchio, con un soffio appena intelligibile
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La contessa Orlarteli aveva tossito un poco quell'inverno, e di tanto in tanto aveva avuto bisogno del medico. Costui, onde non spaventarla, la
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