nella vita. Quell' anno, quando il piccolo Delpiano lasciò il nonno, sapeva di già, dalle lettere di Nello, della famiglia de' topi; e Dio sa quanto
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L' audace topino scese i gradini con quanta furia gli permise la commozione dell'animo. Quell'andare incontro all'ignoto, massime la prima volta, è
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, a quell' ora? Che fare, lì, solo? A chi chiedere misericordia? Gli era penetrato nelle ossa un gran freddo; e dovunque si voltasse, trovava erbe e
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Alcuni giorni dopo quell' eroica avventura, Moschino, fosse la paura avuta o l'umido preso o il troppo zucchero mangiato per riconfortarsi lo stomaco
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tutto bianco? - domandò quell' asino di Bellino, con la bocca aperta come davanti a un fenomeno. - Son bigio perchè Dio mi ha fatto bigio, - rispose l
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pure, era molto soddisfatto della sua divisa all' antica. Stava bene in quell' abito di panno turchino con le rivolte rosse e i galloni d' argento, in
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subito quell' agile orda topesca non gli assalisse da tutte le parti. Ma la canestra fu abbandonata dai sorci giovani quando smisero di pigliar latte
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Ninì, quell' uggiosa, non so che ne sarà; e tu rifà almeno il letto, sbuccione che non sei altro! - Il buon Bellino, ancor tutto tremante per i morsi e
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- Bravo Dodò! - esclamava il conte, mentre la Rita e Nello, vedendo quell' armeggìo, si tenevano i fianchi dal ridere. Forse un solo vizio aveva Dodò
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vita. Quell'inverno fu terribile; il freddo, la fame e il mistero del signore della notte, che ora vi racconterò, uccisero quasi la metà dei passeri
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19. Anche quell'attesa, in cui la mente di Gentile corse alle buone memorie, come a voler rivivere in fretta la vita; in cui, ancora, egli guardava
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abbraccio! Così, vedete, libro, esperienza, pratica e natura avevano concorso alla salvezza e alla fortuna di quell'uomo. Ora Ruggerino è uno dei più
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scuola, il mio Vasco. Ad ogni modo ecco qui un po' di pane e aringhe: quello che ho. Era commovente quell'ospitalità. E il signor Goffredo permise che i
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labbra nere e umide si scorgevano denti formidabili. - Come mai quell'animale è con voi ed è diventato domestico? - chiese il signor Goffredo. - È una
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giovane divenne il padrone di tutta l'azienda. Io, commosso da quell'episodio, non mi lasciai scoraggiare dall'avversità della fortuna - continuava con voce
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- disse Chérubino - è vero. Sergio guardò Cherubino con molta allegria e gli volle un gran bene. - Chi comandava quell'esercito? Chi lo sa di voi
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volta, dopo secoli di servitù, quell'evviva fatidico prorompeva sul campo di battaglia dai petti di tanti valorosi Italiani, che avevano vinto un
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quell'umile figlio del popolo, come il soldato che obbedisce e non discute, si sacrificava alla Patria con semplice e mirabile eroismo! A Mantova, su gli
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necessario per il cucito, e un altro involto con una palla colorata. La Befana quell'anno era una brava vecchia molto pratica, che conosceva i bisogni dei
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ferma a guardare e sospira. Chissà quanto costa quell'uovo! Forse mille lire. E c'è gente che può comprarlo, mentre per guadagnare mille lire sua
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a spalancare la porta, quell'ombra che a gran balzi si allontana nella notte non si distingue ormai più. - Che affare sporco! - sbuffa Mikro
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quell'uomo vanesio che le regalava odiosissime rose gialle e che cambiava la ragazza con la stessa noncuranza con cui si cambiano i vestiti usati. La contessa
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tutto vestito di nero, con tanto di cappello a cilindro. - Sai chi è quell'uomo? - fece il maresciallo Fizzotti, che aveva seguito lo sguardo del
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dell'Attilio venne a scuoterlo da quelle riflessioni. - Professore, sai come la chiamiamo noi, quell'infermiera lì? La chiamiamo Maria Spia. Non è vero
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lavorava, e cantava allegramente, ed esclamò: «Vedi quell'uomo; si guadagna il pane con tanta fatica, eppure sembra felice!» E accostatosi a lui, senza
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vide quell'atto, giudicando che non avrebbe mancato di riuscire un uomo savio ed operoso chi in giovane età addimostrava di saper curare le piccole
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Palazzo. Mettile su quell'autocarro postale, e torna subito. — Sissignore, — rispose Paolo Pietro, e partí.
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, reggendosi al suo vestito stracciato. Il paese pareva piuttosto una foresta di alberi immensi. A quell'ora tutti gli abitanti dormivano e solo le
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bucato ne ha guadagnati quattro nuovi, quell'omaccio, — brontolò Caterinuccia. — E ora ti vuoi sposare, Bellissima? — Il mercante dice, — spiegò Tit
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canino disse: — Voglio andare in quell'angolo del bosco; di lì, la luna si vede meglio. In quell'angolo del bosco, il canino domandò: — Negretti, non
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lontananza, attorno, paurosamente. Cuddu tornava a pensare a sua madre. A quell'ora ella dormiva. Avrebbe dormito anche lui, se fosse rimasto a casa
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- quell'anno il mese di marzo era rigidissimo - non trovava lassù il vecchietto, ma un uomo con tanto di barba nera, un cappottone di albagio col cappuccio
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spiegarsi perché compare Sidoro e quell'uomo ce l'avessero contro costui; e, rimettendo l'altra lettera tra la pianta del piede e la calza e infilandosi la
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quell'uomo? - pensava. - Debbo attenderlo? O tornare sùbito addietro? Pensava anche che se don Giovanni gli avesse preso una lettera o la pagnottella
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con voce più chiara. I bambini corrono alla fontana della piazzetta e si bagnano gli occhi. In quell'istante tutta l'acqua è benedetta, come quella
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armato. Ti avvezzerai! Anch'io la prima volta ebbi tanta paura di quell'uccello che gli uomini chiamano aeroplano. Invece non ha mai mangiato nessuno
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pane spalmata di miele. Anche oggi. Nino e Ninetta si guardano. - Diglielo tu - bisbiglia Nino. - No, tu. La mamma nota quell'armeggio, vede le fette
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, ma ormai il figliolo era morto. E allora? Allora invitò tutto al Federale della sua città, pregandolo di offrire quell'oro per la coniazione di una
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, quell'oro si sarebbe potuto risparmiare con una più attenta alimentazione. Le vitamine delle verdure sono tant' oro per noi. Chi mangia molta minestra, molto
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' ho detto solamente per dir qualcosa, perchè molte cose non le ho intese; ma quell' oscuro, quel morto colore, e colei che dalli stracci ebbe il natale
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mastini: — Té! Té! — Quando fu giorno, il Re, che tremava ancora dalla paura, scese da quell'albero e cominciò ad inoltrarsi cautamente. Incontrò una
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E gli scatenò dietro i cento mastini di suo padre. Ma sì... il Re era sparito. Con quell'olio le carni della Regina tornarono subito morbide, e si
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: — Si beffava di loro con quella nocciuola e con quell'acqua! — La maggiore buttò la nocciuola in terra e la pestò col calcagno. La nocciuola schizzò
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sulle furie; la prese per un'offesa alla Regina. Fece fermar la carrozza e ordinò ai soldati che legassero quell'impertinente alla coda di un cavallo
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ogni cosa. — Come va questa faccenda? — Maestà, la faccenda è piana. Quell'uomo ha avuto un chiodo incantato della fata Regina, e l' ha piantato sulla
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saperne di mantener la sua parola. Il Nano, di quando in quando, gli domandava: — Maestà, e le mie nozze? — Ma quello cambiava discorso: da quell'orecchio
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Ma quello cambiava discorso: da quell'altro non ci sentiva neppure. — Bella parola di Re! — gli disse il Nano una volta. — Ah, nanaccio impertinente
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chiamare la vecchia: — Quell'uovo era barlaccio. — Maestà, non può essere; la gallina avea fatto lo stesso giorno. — Eppure non è nato. — Bisognava lo
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dito alla Reginotta quell'anello del gioielliere, e l'incanto sarà disfatto. — Così fu. La Reginotta diventò nuovamente di carne, ma pareva un tronco
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dei sassolini ali' impòsta della finestra. Chi poteva essere, a quell' ora? Si fece coraggio, saltò giù dal letto, aperse adagino adagino impòsta, e
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