avesse cacciato di casa: mi fece dispiacere quel modo di trattare i miei affari, ma in fondo ero disposto a tutto, pur di trovare lavoro. II droghiere
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coltivarlo. Ella si scosse tutta, e mi sembrò sulle prime si rallegrasse all'idea di liberarsi di me: poi le vidi gli occhi pieni di lagrime. In quel
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perdita del denaro non mio, con quell'umiliazione e quel danno, scontavo anch'io qualche cosa. E il lungo e comico peregrinare mio e della guardia prima
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. Non volevo più pensare all'avvenire: accada quel che vuole accadere: facciano di me quel che vogliono: mi prendano tutto, mi mettano in carcere. Adesso
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Il fatto è che quel mio bagno straordinario aveva peggiorato le condizioni dell'anima mia. E non mi sentivo neppure capace di ricominciare. Una
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dolcezza, come se mi addormentassi. Intorno alla donna quieta, che subito immaginai dovesse passare la sua vita intera seduta a quel posto, tutto era
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d'altronde la zia pareva contenta ch'io facessi così. Non era certo lei a incoraggiarmi ad uscire e a mantenere le mie relazioni! Dopo quel tentativo di
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pareva di essere già morta quando mio padre mi diede da leggere quel tuo foglio: m'è parso allora di sentire una voce lontana che mi chiamasse, e dissi a
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. Accettai: accettavo tutto, quel giorno. II pasto era buono: c'era un grosso pesce dalla polpa lievemente rosea che sembrava carne, e il vecchio me lo
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Una domenica mattina, ai primi di febbraio, mi svegliai con l'impressione che quel giorno qualche cosa di nuovo doveva accadere. Sapevo che nel
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. In fondo era sempre un desiderio di vendetta che mi spingeva contro di lei che con la sua grettezza d'animo mi aveva condotto a quel punto; e contro
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Quel colloquio mi faceva più male di quello col nano. Cominciai a umiliarmi, a irritarmi. E sopratutto m'irritava la zia: perchè s'immischiava nei
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portava. La prima volta vidi la porticina aperta e in fondo al corridoio il quadro verde del giardino; e quel passaggio stretto, con quella luminosità
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disperato: avevo l'impressione che quel castigo di donna ingombrasse tutta la casa, che fosse lì pronta a divorarsi tutto. E noi avevamo lo stretto
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quel cumulo d'ombra che mi stringeva, uscivo in punta di piedi fuor della porta e guardavo in fondo alla strada. La strada era già deserta, con le
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felice quel giorno, non so perchè; forse perchè pensavo che la zia doveva avere dei denari nascosti e quindi non eravamo così bisognosi come credevo
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liberazione della mia coscienza da quel peso che me la schiacciava notte e giorno, di aver venduto la mia creatura, pensavo alla rabbia, alla sorpresa, al
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offrivo a lei, alla vita. Quel peso adesso I'avevo sulle braccia, fatto carne e spirito; ma adesso lo difendevo, lo volevo tutto per me, lo contendevo
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fossero fermati lì protesi a salutare un essere invisibile che passava nella strada bianca illuminata. Quella strada, quel chiarore, mi fecero paura
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ribenedetto. Così mi trovarono: mi presero e mi condannarono, nonostante la mia difesa, come avessi ucciso io la mia bambina. In quel frattempo anche
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quel momento di paura le sembra - sogno o realtà - che anche il bambino si stringa contro di lei e finalmente parli. - Chi è? Quel santo cieco? - le
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, trascinandosi intorno la sua grande ombra come un velo nero; e continuava a toccare gli oggetti per assicurarsi che c'erano, ch'erano gli stessi di quel
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oramai anche a lui premessero molto le cose di questo mondo; ma perchè non voleva che la moglie si sprofondasse in quel suo torpore mortale ch'era
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Per poco non si avverò il sogno di Bona. La voce che c'era in casa quel bambino misterioso fece subito addensare davanti al portone un mucchio di
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ricomincia tutti i giorni. E voi siete giovine ancora. Su, alzatevi e andate a guardare quel bambino. Non pare che il destino ve lo abbia mandato
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padrona non protestò nè pianse, ma si astenne dal chiamare il bambino con quel nome. Del resto non se ne curava più che tanto: pareva ricaduta nello
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tutta, così, di tanto in tanto, per ogni gesto ed ogni grido del bambino. Forse era la primavera, col suo alito materno, a scioglierle quel gran dolore
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goccie di sangue cadere dalle gambe scure e dai piedini scalzi del bambino; e ne provava un senso inesprimibile di raccapriccio; quel sangue
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fargli quel che volevano, quel giorno, tanto era contento, d'una gioia un po' dolorosa di innamorato che è pronto a sacrificare anche il suo amore
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bastava questo a sollevarmi dalla tristezza dei primi giorni dopo il mio ritorno. In quel tempo l'educazione dei sordomuti non era perfezionata come
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, e anche nelle grandi città, e di cui l'autore quasi sempre rimane sconosciuto: e in quel momento mi sembrava una rivelazione l'immaginare che questi
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vesti. Tutto questo cominciò a darmi un senso confuso di piacere mi pareva che tutte quelle cose mie si facessero vive in quel modo per salutarmi
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mi prese il pazzo desiderio di afferrare quel lembo di luce, come una bandiera da una vetta: mi slanciai, una, due volte; d'un tratto la luce si
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e tre, intorno a quel tavolino in mezzo al quale ardeva una lampada a petrolio che fumava: l'ombra mia e quella della zia si stendevano dietro di noi
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