Quel viandante che spintovi dal caso o da vaghezza di solitarie meditazioni si fosse trovato qualche mese dopo a passare davanti al castello di
paraletteratura-ragazzi
A questo punto Dodò tacque, perchè era l' ora del pranzo. Quel giorno la contessa stava meglio assai, e volle che i topini mangiassero sul letto con
paraletteratura-ragazzi
Pagina 155
. - Bravo Minimì! Bravo Mimmì; carino!... - gli dicevano i ragazzi, dandogli quel nome che Rita gli aveva messo. E mentre egli divorava quel cibo nuovo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 209
amici; e questi, dapprima guardinghi, incerti, annusando con più incredulità che diffidenza quel letto elegante, s'eran poi quietamente accoccolati fra
paraletteratura-ragazzi
Pagina 24
Moschino lo mordicchiavano per chiasso, e gli davan la baia. - Rifà almeno il letto, buono a niente che sei! - gridava Moschino dopo aver addentato quel
paraletteratura-ragazzi
Pagina 65
' è quella bestia? - Il conte entrava appunto in quel momento. - Che ha? che le accade? - gridò subito al visitatore. - Ma guardi un po' che m' ha
paraletteratura-ragazzi
Pagina 98
ritornerà felice! — Prometto! — gridarono i passeri dalla gronda. In quel momento, di fronte alle minacciose nuvole nere che mettevano paura solo a
paraletteratura-ragazzi
parlasse sul serio o per burla, e aspettando che da un momento all'altro ripigliasse il parlar naturale. Di quando in quando, per effetto di quel suo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 88
il padrone della importantissima officina, e ne era il direttore. Il frastuono delle macchine dapprima stordì un poco i nostri ragazzi, e quel
paraletteratura-ragazzi
! Quella loro costretta solitudine, quel non poter scambiare per giorni e giorni parola con altri uomini; quel loro affrontare i geli, le pioggie, i
paraletteratura-ragazzi
Pagina 119
ovili e stazzi. - Lo stazzo - disse quando furono arrivati - è quel chiuso fatto di legna (staccionata) o di pietre (muriccia) che circonda un grande
paraletteratura-ragazzi
Pagina 120
lasciato però poco prima tentare dall'amico Cherubino, e, radunate le loro finanze, quattro soldi, avevano comprato del castagnaccio. Quel castagnaccio, che
paraletteratura-ragazzi
Pagina 13
santa mano. - Quel che Dio vuole! - dice il buon cristiano - Quel che Dio vuole. Egli sa quello che fa, e quel che Dio vuole, è sempre il meglio per
paraletteratura-ragazzi
Pagina 169
gli domandiamo ciò che è necessario al nostro corpo, cioè quel tanto di nutrimento che ci basta per campare, e ci abbandoniamo con fiducia nella sua
paraletteratura-ragazzi
Pagina 170
piangendo. Ed altri generosi ancora in quel primo periodo di lotte si immolarono alla Patria, affrontando la morte con meravigliosa fermezza: il sacerdote
paraletteratura-ragazzi
Pagina 214
, che non manchiamo di coraggio e che domani dovremo dare l'assalto a Porta Pia, non ci avventuriamo verso quel luogo, perchè è molto pericoloso e ci
paraletteratura-ragazzi
Pagina 23
quelle montagne più alte, e poi su altre che si vedono dietro a quelle, più alte ancora, fin dove si vede quel bianco, di neve e di ghiaccio
paraletteratura-ragazzi
Pagina 334
Il Comune e la Provincia. Ma guardate la cartina della Tavola I. Quel paesotto grosso è un Capoluogo di Comune; là c'è il Municipio, cioè una casa, o
paraletteratura-ragazzi
Pagina 350
aiutare quei prepotenti soldati a sollevare il cannone affondato. Chi diceva: - Perchè debbo fare questo? perchè poi con quel cannone sparino sulla mia
paraletteratura-ragazzi
Pagina 76
. E NON C'È DA STUPIRSI, DOPO QUEL CHE E AVVENUTO DURANTE LA NOTTE!
paraletteratura-ragazzi
affascinante sport ai ragazzi di tutto il mondo. E a quei venti monelli e a quel fotoreporter si deve anche se, circa vent'anni più tardi, esattamente a
paraletteratura-ragazzi
Pagina 6
Giungla. «Sono pazza» pensò con una sorta di segreto compiacimento. Deglutì più volte e cacciò giù quel grido con la saliva, temendo che le potesse
paraletteratura-ragazzi
altre ne ha combinate, quel delinquente. - Io l'ho sempre sospettato. - Con quella faccia... - Che bel furbastro. - E non solo lui, anche gli altri
paraletteratura-ragazzi
2. Quel che si mangia e quel che si beve. Il corpo si nutrisce con cibi e con bevande. I cibi levano la fame, e le bevande la sete. L'uomo mangia di
paraletteratura-ragazzi
Pagina 86
cibi, e aggiùngivi latticini, o una minestra di legumi, castagne, o pane, e, una o due volte la settimana, un po' di carne. Non è quel che si mangia
paraletteratura-ragazzi
Pagina 88
anni quando scrisse le storie del presente libro, e ne disegnò le figure. A quel tempo, essa non aveva nessun Editore. Aveva due gatti di diversa
paraletteratura-ragazzi
, ma pensava che quel viaggio l'aveva stancato, e quel bitorzolo sul naso gli faceva male. Pensava alla sua casa col terrazzo sul tetto, e a tante
paraletteratura-ragazzi
Pagina 103
e salame. — Macché. Non indovini. — E dimmelo, allora. — Un gallettino vivo vivo. E infatti proprio in quel minuto si sentí fare: — Chicchirichí
paraletteratura-ragazzi
Pagina 104
non era ancora Rosetta. Era Tit, questa volta, il quale viene sempre da lontano, e, vedendo quel lume, aveva bussato. Aveva preso molta pioggia; aveva
paraletteratura-ragazzi
Pagina 19
niente, Eccellenza. — Per niente non si sospira, — rispose il canino. E riprese a saltellare con un'aria sempre pii furba. — Voglio andare in cima a quel
paraletteratura-ragazzi
Pagina 82
le strinse significativamente. Cuddu ripeté lo stesso gesto. E, tornato a casa, raccontò tutto alla mamma. Quel mistero intrigava la poveretta
paraletteratura-ragazzi
Pagina 60
Giocare stanca, alla fine. Ora si comincia finalmente a lavorare. Il babbo sorride mentre ascolta. Caro papà! È un omone nero, fuligginoso per quel
paraletteratura-ragazzi
Pagina 12
dava ascolto alla voce del vecchio che lo pregava di aspettarlo. Giunto al portone della scuola, quel caro nipotino strappò con mala grazia la cartella
paraletteratura-ragazzi
Pagina 27
festa nazionale. Tanti anni fa, proprio in quel giorno, l'Italia vinceva la Grande Guerra e i popoli tornavano in pace.
paraletteratura-ragazzi
Pagina 29
. Quel babbo soldato la mise a cavalcioni sul cannone e le disse: - Difendi me e la Grecia. Quel babbo era un greco, quindi un nemico degli italiani
paraletteratura-ragazzi
Pagina 55
. Ma nessuno portò alla povera mamma la sua bara. Chissà dove è sepolto Paolo? Forse Paolo è quel soldato ignoto nella gloria di Roma, sull'Altare della
paraletteratura-ragazzi
Pagina 67
E per quel giorno non ammazzò neppure uno sgricciolo. Ma la mattina dopo, eccoti lì quella del malaugurio: — Maestà, buona caccia! — La buona caccia
paraletteratura-ragazzi
Pagina 101
il Re tutto contento. Ma la Reginotta, da quel giorno in poi, diventò di malumore; non diceva una parola, non rideva più, andava perdendo il colorito
paraletteratura-ragazzi
Pagina 181
. Ma in mezzo a quel silenzio scoppia a un tratto una risatina, una risatina di canzonatura! — Ah! ah! ah! Il Re guardò, e vide il Nano che si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 184
han rapito il bambino! — Bimbo mio, tu sarai Re! — le rispose il Re facendole il verso, per canzonarla. E la mandò via, tutto contento che quel
paraletteratura-ragazzi
Pagina 241
eran più! Allora fece un bando per tutti i suoi Stati: Chi gli portasse, vivo o morto, quel cardellino, riceverebbe per mancia una mula carica d' oro
paraletteratura-ragazzi
Pagina 31
quegli era già diventato un ranocchio e saltellava qua e là. Il povero padre rimase spaventato. Fàtti coraggio! — gli disse la vecchia. — Fruga in quel
paraletteratura-ragazzi
Pagina 48
IL SOLDO BUCATO C' era una volta una povera donna rimasta vedova con un figliolino al petto. Era di cattiva salute, e con quel bimbo da allattare
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
disse — non vi arrischiate più a dire così, o guai a voi! - La povera donna, dalla paura, non disse più nulla. Però quel figliolino, ora che la sua mamma
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
strillava. — E tu, Ranocchino? -- gli domandò il babbo, che gli avea messo quel nomignolo perchè era piccino quanto un ranocchio. — Io son contento
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
: - Comare, come state? - Bene, e voi? - Bene. - E come stanno a casa vostra? - Tutti bene. - Ma lo sapete quel che vi dico? Quel giovinetto lì che dorme
paraletteratura-ragazzi
- Chiedete quel che volete e ve lo do, - gli disse. - Non voglio nulla, Maestà, - rispose il finto medico. - Voglio soltanto l'anello col sigillo che
paraletteratura-ragazzi
tasca. Aveva la buccia secca secca, ma tagliandola in mezzo, vide che conteneva ancora un po' di succo. Con quel succo bagnò la testa delle bisce dorate
paraletteratura-ragazzi
s'incamminò per tornare a casa, ma andava piano piano, un po' per la vecchiaia, un po' perchè quel sacchetto le pesava. Giunta che fu davanti a Sant'Antonio
paraletteratura-ragazzi
Pagina 172
intervistarlo a Casablanca. In quel momento il nonno stava conducendo alla fiera del bestiame il suo asinello ridotto pelle e ossa. Mentre il giornalista gli
paraletteratura-ragazzi